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Autore: elettra1991    06/05/2008    14 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
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Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction. Doveva essere una One-Shot ma alla fine ho preferito fare una storia a capitoli. E' abbastanza incentrata su Draco ed Hermione anche se poi attorno ruoteranno tutti gli altri personaggi e soprattutto Ron ed Harry. Si svolge durante il Sesto anno ad Hogwarts e non tiene conto degli eventi del Settimo libro. Più che altro è quello che mi sono immaginata potesse succedere se Draco in "Harry Potter e il principe Mezzosangue" avesse fatto altre scelte.
Spero che vi piaccia. Intendo postare, studio permettendo, almeno un capitolo a settimana, se non di più.
Per favore recensite per farmi sapere che ne pensate o se vi sembra che mi stia allontanando troppo dai personaggi originali. Grazie mille



Hermione si svegliò di soprassalto, sentendo un brusco frullare d'ali fuori dalla finestra del suo dormitorio.
Cercando di non svegliare Calì e Lavanda si alzò ancora insonnolita e sbadigliando aprì le vetrate, e una bellissima civetta delle nevi le si appoggiò sul braccio.
Dopo essersi lasciata slegare il messaggio dalla zampa il volatile becchettò insistentemente la mano della strega. - Edvige non ho niente da mangiare, mi dispiace, torna da Harry.-
Dopo uno sguardo rancoroso la civetta riprese il volo ed Hermione aprì la busta, cercando di decifrare le spigolosa scrittura di Harry e capì che l'amico la pregava di raggiungere lui e Ron in cortile per aiutarli con i compiti di Pozioni.
Il fatto che i suoi migliori amici fossero svegli e che stessero per di più studiando all'alba delle dieci di mattina la impensieriva non poco.
Il mistero fu svelato non appena giunse nell'angolo più appartato dell'immenso parco di Hogwarts e si trovò davanti un Harry e un Ron furibondi e con delle occhiaie da far spavento. -Che diavolo è successo? - chiese allibita la ragazza - sembra che vi sia passato sopra l'Espresso di Hogwarts!-
Harry la fulminò con uno sguardo.
-Herm non sei per niente divertente. Quell'idiota di Piton ci ha beccati che cercavamo di affatturare il tappeto all'ingresso del dormitorio di Serpeverde nella speranza di azzoppare Malfoy e per punizione ci ha dato un tema di almeno 20 pagine sulla preparazione del Veritaserum!-
Hermione cercò di trattenere le risate e di mantenere un cipiglio severo poi tuonò:
- Siete degli incoscienti! E se Malfoy si fosse fatto male sul serio? Sareste potuti finire in guai grossi!-
In effetti per quanto gliene importava a lei, quell'insopportabile Serpeverde avrebbe potuto trascorrere il resto dei suoi giorni appeso per i piedi fuori dalla torre di Astronomia, ma aveva pur sempre una reputazione da sosia della McGranitt da mantenere.
I suoi due amici la blandirono con una risatina e, con l'aiuto della strega in qualche ora riuscirono a fare temi abbastanza buoni.
Era ormai tardo pomeriggio quando Harry ripose la sua piuma nella borsa bofonchiando ingiurie contro Piton e il trio si avviò verso il castello. Andarono subito a cena, morendo di fame, dal momento che a pranzo avevano mangiato solo alcune pietre abilmente trasfigurate da Hermione in panini, ma all'ingresso della Sala Grande furono accolti da uno stuolo di fischi, occhiate infuocate e maledizioni lanciate da sotto il tavolo provenienti dalle serpi.
Evidentemente un uccellino bastardo aveva fatto la spia sulle intenzioni poco pacifiche della notte precedente di Potter e Weasley.
Riusciti finalmente a sedersi più o meno indenni alla tavola di Grifondoro Ron sussurrò:
- Ehi avete visto Malfoy?-
Gli altri due si voltarono e guardarono meglio il Serpeverde . Aveva un che di...strano. In effetti non prendeva parte a gran voce ai cori di insulti dei suoi compagni di casa come al solito, ma se ne stava silenzioso al suo posto, incurante di ciò che gli accadeva intorno, fissando un punto imprecisato nel vuoto.
-Oh, forse finalmente qualcuno gli ha tagliato quella lingua biforcuta!- sibilò sprezzante Hermione.
Gli altri Grifondoro risero sommessamente ma stranamente Malfoy non reagì.
E con un ultimo sguardo dubbioso la streghetta tornò a rivolgersi al suo piatto.


-Ehi Draco ma si può sapere che cavolo hai? E' da quando è iniziata la scuola, una settimana fa, che sei strano, diverso, musone. Non è da te! Non ti riconosco più. E' successo qualcosa?-
-Fatti i cazzi tuoi per favore. Non ho niente- mentì Malfoy.
Blaise Zabini dopo lo scatto d'ira del suo migliore amico alzò le spalle e uscì dalla stanza.
A quel punto il biondissimo Serpeverde si lasciò cadere sul letto tenendosi la testa fra le mani, disperato.
Come faceva a confessare a Blaise quello che avrebbe dovuto fare?
Come poteva dirgli di Voldemort, spiegargli il casino che era ormai diventata la sua vita, come poteva ammettere le sue paure, i suoi dubbi di diciassettenne?
Cosa poteva fare per uscire da quel tunnel dell'orrore in cui due settimane prima l'avevano spinto contro la sua volontà?
Una lacrima dispettosa scivolò lungo la sua guancia pallida e con un rapido gesto il ragazzo l'asciugò ricomponendosi.
Non poteva permettersi debolezze.
Non l'aveva mai potuto fare.


Intanto Blaise nella Sala Comune di Serpeverde ripensava al dialogo avuto con l'amico.
Che stava succedendo a Draco?
Era per natura riservato e schivo ma sapeva che adorava prendere in giro Potter e i Grifondoro...ora però era cambiato...Che sul serio Lucius l'avesse...? No dai, quale padre potrebbe tramutare un figlio in Mangiamorte contro la sua volontà? Come avrebbe potuto condannarlo a una vita del genere?
Si, perchè Zabini sapeva che a Draco, come a lui, non gliene fregava nulla.
Non che gli sarebbe dispiaciuto che ci fossero stati un po' meno Babbani a questo mondo, intendiamoci, ma da qui a diventare un seguace di Lord Voldemort...
Inoltre loro stimavano moltissimo Silente, la sua fermezza, il suo coraggio, il suo potere e non si sarebbero mai messi contro di lui.
Non erano gli unici a Serpeverde.
In fondo anche Pansy Parkinson, seppur cattiva, non era una brutta persona.
Però c'erano quelle teste di cazzo di Tiger, Goyle, Nott e molti altri che giravano per i corridoi sbandierando le loro idee razziste, cosi quei pochi che nel covo delle serpi si salvavano, erano costretti ad abbassare la testa, se non volevano essere rovinati.
Certa gente andava veramente rinchiusa.


"Professor Silente? Professor Silente?...Albus!"
"Eh? Oh si Minerva, dimmi!"
"E' arrivato un altro gufo da Malocchio Moody. Da Magie Sinister, a Notturn Alley, c'è sempre più fermento! Lavora fino a tarda notte, dietro ad una specie di armadio, a quanto pare. Da quando Draco Malfoy è andato a fargli visita la scorsa settimana non si ferma un attimo!"
"Lo so - sospirò il Preside - Lucius gli starà col fiato sul collo, credo che Sinister sarebbe già morto se non servisse ai Mangiamorte per i loro commerci illegali."
"Lei pensa che Malfoy abbia fatto diventare un Mangiamorte anche suo figlio?"
"Mia cara professoressa, non credo proprio. Voldemort non prende come suoi seguaci ragazzini a caso. E' più facile che gli abbia dato un incarico per testare le sue capacità."
La McGranitt scosse impercettibilmente il capo:" E se il ragazzo facesse una sciocchezza? Se commettesse qualcosa di irreparabile?"
"Non lo farà, Minerva, confido nelle capacità di giudizio di Draco Malfoy e so che avrà il coraggio di fare la cosa giusta"




  
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