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Autore: 3words8letters    06/12/2013    32 recensioni
Dal capitolo 37:
Uno sbuffo divertito le uscì impercettibile dalle labbra.
"Non è una novità...quello che c'è stato tra noi, che tra parentesi ho già rimosso, non cambia la repulsione che provo per te"
Stavolta toccò a me ridacchiare. Quella era una scusa bella e buona.
Mi avvicinai a lei, mentre continuava a tenere la testa alta, poi le afferrai piano il polso. La sua mano, stretta pugno, si aprì, facendo cadere il bracciale nella mia.
"No, Meg...io so perché ce l'hai con me" dissi inclinando un angolo della bocca in un sorriso strafottente "Perché con me hai ceduto..."pronunciai piano, con voce roca "E perché io ti faccio sentire debole...dico bene?" osservai a lungo i suoi occhi, con attenzione, e una scintilla quasi impercettibile attraversò le sue iridi cerulee.
"Io ti odio perché sei un impertinente, arrogante e pieno di sé" pronunciò con astio.
"Però nonostante questo sei venuta a letto con me..." ribattei crudele.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*3 mesi dopo*
 

Presi il grembiule dal cassetto in basso, indossandolo e allacciandolo dietro velocemente.
Mi misi poi in ginocchio, per cercare nello sportello in basso tutti gli ingredienti che avevo comprato il giorno prima per fare quei maledetti biscotti al cioccolato.
Tenevo il libro di ricette sollevato da un lato del tavolo, e tutte le numerose ciotole e strumenti vari sparsi nei banconi.
Prima di tutto le uova.
Presi a sbatterle goffamente con una forchetta, mescolandole bene, e dopo un po' di tempo le ritenni accettabili.
Non avevo mai cucinato in vita mia, tuttavia era proprio per questo che mi ero imposta di farlo proprio per quel giorno. Oramai dovevo saper badare a me stessa, ormai ero maggiorenne. Era già pomeriggio quella domenica, e avevo spedito la nonna a teatro pochi minuti fa proprio per stare sola.
I miei genitori non si erano potuti liberare per quel giorno, quindi solo io e mia nonna eravamo andate al ristorante, gustandoci un bel pranzo a base di pesce.
Stavo pesando lo zucchero quando qualcuno suonò alla porta.
Senza fare caso a quello che avevo indosso andai ad aprire velocemente.
Nemmeno il tempo di aprire completamente la porta che una bionda mi saltò letteralmente addosso, riempiendomi di baci.
<< Tesoro mio! Auguri! Buon compleanno! >>mi urlò alle orecchie.
La ringraziai, rivolgendole poi un gran sorriso e facendola entrare.
<< Che fai? Stai cucinando qualcosa? >>mi chiese poi, vedendomi col grembiule, e abbastanza affaccendata.
<< Sto facendo, o meglio, sto provando a fare dei dolcetti >>
<< Davvero?! Ma è una cosa romanticissima! >>esclamò lei.
<< Già…se solo mi venissero bene… >>dissi un po' sconsolata.
<< Dai ti aiuto io…non lo verrà mai a sapere >>mi propose, facendomi l'occhiolino. Accettai la sua offerta di buon grado, vedendo affacciarsi una luce di salvezza di fronte a me.
<< Bene, fai sciogliere il cioccolato >>gli ordinai, indicandole le due barrette di cioccolato sul tavolo, mentre io mi apprestavo a fare qualcos' altro.
In un quarto d'ora circa l'impasto era già pronto, e stavamo versandolo nelle formine, quando il mio cellulare prese a squillare.
Mi affrettai a sciacquarmi le mani sporche di cioccolato, e arrivai a rispondere giusto in tempo.
<< Zayn! >>esclamai dopo aver letto il nome sul display.
<< Ehi piccola…cambio di programma, ti passo a prendere alle 9, ok? >>
<< Ma…non posso venire io? Volevo salutare le tue sorelle e tua madre… >>mi lamentai.
<< E come vorresti venire scusa? >>
<< Uhm… >>
<< Ecco infatti…ti passo a prendere io >>concluse.
<< E va bene… >>mi arresi infine.
<< Un bacio tesoro, ti voglio bene >>
<< Ti voglio bene anch'io >>chiusi la chiamata.
Ovviamente Zayn era stato il primo a chiamarmi quella mattina per farmi gli auguri, per l'esattezza ero stata svegliata dal fioraio che mi aveva portato un enorme mazzo di rose da parte sua, e poi aveva detto che mi avrebbe portato a cena fuori. Eh già, una vera e propria cenetta romantica, non sembrava vero neanche a me.
Posai il cellulare, poi mi avvicinai verso il bancone per continuare il mio lavoro.
Incontrai lo sguardo glaciale di Emily.
<< Che c'è? >>gli chiesi alzando le spalle.
<< Che significa "ti voglio bene"? >>disse assottigliando gli occhi.
Rimasi perplessa. << Come sarebbe a dire? >>
<< Intendevo: solo un misero "ti voglio bene"? >>chiese incredula << Dopo tre mesi, e dico TRE MESI che state insieme, ancora un "ti voglio bene"? >>
Adesso capivo cosa intendesse, in effetti nessuno dei due aveva ancora detto all'altro le fatidiche parole, nonostante stessimo insieme già da un bel po'.
Il nostro rapporto era sereno, stavamo bene insieme, e potevo dire anche che ci amavamo, nonostante nessuno dei due lo avesse mai detto apertamente all'altro.
<< Meg tu sei innamorata persa di lui già da una vita! Perché non glielo dici? >>insistette.
Beh, perché non glielo dicevo?
<< Perché devo per forza farlo io? >>dissi prepotente, continuando a passare l'impasto nelle formine.
<< No…non di nuovo… >>
<< Non di nuovo cosa? >>
<< Ancora con le vostre stupide sfide? Ma perché non capite che siete già abbastanza maturi per queste cose! >>
<< Non…è questione di sfida o meno…è solo che…beh, non lo so >>tagliai corto.
<< Su non è mica così difficile…vedi Louis: si frequenta con quella ragazza da meno di un mese e già fanno tutte quelle smancerie in pubblico >>disse con un pizzico di disgusto, che io ovviamente avvertii subito.
Louis ci aveva presentato quella ragazza solo un mese fa: una ragazza magrolina, coi capelli lisci come degli spaghetti e la frangetta.
Era carina, e sembrava anche una ragazza per bene.
Purtroppo da quando stava con lei il nostro Louis sembrava come essere scomparso improvvisamente. Quando eravamo insieme non faceva altro che appartarsi con questa ragazza, che tra parentesi si chiamava Valerie, e chi s'è visto s'è visto.
Spesso evitavo di uscire con Zayn proprio per non lasciare la mia amica da sola, visto che tutti i nostri amici erano in compagnia.
D'altro canto lui non si lamentava, e ne approfittava per fare delle uscite per soli uomini con Liam.
<< Beh non è detto che si siano detti di amarsi… >>
<< Oh fidati…quella lì glielo avrà detto subito, se lo vuole tenere stretto…mica è sciocca come te >>
Alzai gli occhi al cielo, mentre finivo di fare tutte le formine.
Accesi il forno a 200 gradi e vi infilai dentro i dolcetti, mettendo poi il timer per evitare di scordarmeli dentro.
<< Sarei io la sciocca? Non tu che adesso rodi dentro perché Louis si è fidanzato? >>le dissi tagliente, prendendo il coltello dalla parte del manico, metaforicamente.
<< I-io… >>balbettò lei << Ma che ne sai tu! >>borbottò poi, scontrosa.
Quando la vidi rabbuiarsi però capii di aver fatto una cazzata ad aver tirato fuori quella storia.
E' proprio vera la frase: "Non capisci di tenere a quello che hai finché non lo perdi"  
Così era accaduto ad Emily.
Prima lei aveva il cuore di Louis tutto per sé, tuttavia lo aveva tenuto senza accudirlo particolarmente. Adesso che l'aveva perso si rendeva conto di quanto era stata sciocca a farselo scappare.
<< Vuoi vedere cosa indosserò stasera per l'appuntamento con Zayn? >>dissi cambiando discorso.
Come speravo lei si animò di colpo, dimenticandosi di tutto il resto.
Trotterellò al mio fianco fino a giungere alla mia stanza.
Il vestito che avevo comprato solo il giorno prima apposta per l'occasione era già pronto sul letto.
Incredibile a dirsi: era proprio un vestito abbastanza elegante quello che si presentava sotto gli occhi increduli di Emily.
Il colore era di un verde petrolio, le maniche a tre quarti, gonna a balze e scollatura ampia: la mia amica proprio non credeva ai suoi occhi.
<< C-cosa ne hai fatto di Meg? >>mi disse stupidamente, andando a contemplare più da vicino il mio vestito.
<< Sono grande ormai, devo abituarmi ai tacchi e ai vestiti >>
Lei mi guardava estasiata, poi gonfiò il petto orgogliosa, venendomi ad abbracciare.
Io ridacchiai mentre lei mi batteva le spalle con esagerazione, poi ad un certo punto si scollò, guardandomi sospettosa.
<< Dove hai detto che ti porterà Zayn? >>
<< Non l'ho detto…perché non lo so… >>ammisi. Immaginai per un minuto che mi portasse in un posto dove con quel vestito sarei sembrata completamente fuori luogo.
Vuoi vedere che mi stavo complessando per il mio vestiario proprio quando c'erano cosa molto più importanti a cui pensare come ad esempio…
<< Merda i dolcetti! >>esclamo correndo in cucina alla velocità della luce.
 
 
Erano già le 9 meno un quarto, e come tutte le normali donne quando si tratta di appuntamenti, non ero ancora minimamente pronta.
Avevo avuto la brillante idea di farmi i capelli in una maniera diversa da come li portavo di solito, quindi munendomi di piastra e lacca, avevo iniziato a farmi dei boccoli morbidi, che sembrassero quasi naturali. Tuttavia non avevo calcolato di impiegarci quasi un ora, di conseguenza adesso mi ritrovavo come in fondo al mare.
Misi al volo il vestito, poi iniziai a truccarmi sbrigativamente.
Mi prese il panico quando il campanello suonò.
Non volevo farmi aspettare tanto da Zayn, dunque indossai la scarpe e il giubbotto e mi precipitai in cucina per prendere i dolcetti prima di aprire.
Però sentii girare le chiavi nella serratura mentre ero già sull'uscio, e mia nonna entrò tranquillamente dalla porta d'ingresso.
Già, dimenticavo che sarebbe tornata a quell'orario.
Sospirai, posando i dolcetti sul tavolino.
<< Tesoro mio sei proprio la più bella ragazza che io conosca… >>commentò mia nonna non appena mi vide.
<< Nonna non esagerare… >>
Lei mi prese per mano, facendomi fare un giro su me stessa, mentre mi imbarazzavo sempre di più.
<< Nonna hai lasciato la macchina fuori? >>mi venne in mente all'improvviso.
<< Sì Meg perché? >>
<< Puoi accompagnarmi a casa di Zayn? Voglio fargli una sorpresa portandogli questi… >>chiesi speranzosa.
Ovviamente mia nonna non esitò ad accontentarmi, e giungemmo a casa di Zayn prima del previsto, sfrecciando con la sua macchinetta.
Nel frattempo riuscii perfino a completare di truccarmi nello specchietto dell'auto.
Mia nonna mi augurò buona fortuna, e io sorrisi più incoraggiata, nonostante quel vestito e quei tacchi mi facessero sentire un po' in imbarazzo.
La salutai con la mano prima di suonare il campanello.
Mancavano 5 minuti ancora, quindi Zayn non doveva ancora essere partito, visto che anche lui non era poi un tipo troppo puntuale.
Fu proprio lui ad aprirmi, e potei vedere chiaramente la sua espressione confusa non appena mi vide sull'uscio di casa sua, con un vassoio di dolci in bella mostra.
<< Questi sono per te, auguri amore >>gli dissi timidamente, mentre ancora il suo viso non aveva cambiato espressione.
I suoi occhi scuri si fermarono ai cioccolatini che gli paravo davanti, e finalmente gli angoli della sua bocca si inclinarono.
<< Zay chi è? >>si sentì una voce di bambina proveniente dal corridoio.
Non diede nemmeno il tempo di rispondere che vidi una figura affiancarsi al fratello.
<< Meg! >>esclamò entusiasta. << Auguri! >>e detto questo mi saltò letteralmente addosso, e mi avrebbe perfino fatto cadere se non ci fosse stato suo fratello a sostenere me e lei. Allontanai il vassoio prima che i dolci mi sporcassero il vestito, e cinsi la vita della piccola Safaa.
Nel frattempo arrivò anche il resto della sua famiglia, compresi i suoi genitori, e presi baci, abbracci, auguri e complimenti di ogni genere, ringraziando tutti timidamente.
<< Scusatemi, adesso posso fare gli auguri alla mia ragazza oppure no? >>pronunciò Zayn con tono fintamente arrabbiato, visto che tutti l'avevano sbalzato via.
Tutti risero, poi lo lasciarono passare per arrivare a me.
<< Andiamo via Safaa, si devono salutare… >>disse a bassa voce Trisha, afferrando la mano della piccola.
<< No io voglio vedere come si baciano! >>protestò la bambina.
Sia io che Zayn ridacchiammo, mentre la osservavamo lottare per liberarsi dalla madre.
<< Eh dai accontentiamola… >>le feci l'occhiolino, poi diedi a Zayn un leggero bacio a stampo, alzandomi sulle punte.
Un sorriso genuino affacciò sulle guancie paffutelle di Safaa, dopodiché seguì la madre senza fare storie.
Non appena uscirono dalla stanza sentii una forte pressione ai fianchi, e due mani forti mi sollevarono, facendomi ruotare attorno a lui.
Mentre ancora ero in aria gli allacciai le braccia al collo, e finalmente mi diede il bacio tanto agogniato da entrambi.
<< Ancora tanti auguri amore, auguri doppi per la precisione >>mi disse poi mentre mi posava finalmente sul pavimento.
<< Beh, auguri anche a te >>dissi sistemandomi un po' le pieghe del vestito.
Appena sollevai gli occhi notai che Zayn mi stava guardando con un sorriso sghembo.
Alzai un sopracciglio, interrogativa.
<< Wow…sei…so che è banale dirlo…ma sei davvero bellissima >>pronunciò poi, fecendomi sorridere a mia volta.
Rivolse poi lo sguardo ai cioccolatini che avevo poggiato sul tavolino all'ingresso.
<< E questi? >>chiese indicandoli.
<< Sono dei dolcetti al cioccolato, li ho fatti io… >>dissi timidamente << Non so se sono buoni non li ho nemmeno assaggiati per non deprimermi >>
Lo vidi ridere mentre prendeva in mano il vassoio.
<< Li faremo provare a Safaa e alle altre…noi dobbiamo andare, ricordi? >>
<< M-ma non vuoi nemmeno assaggiarne uno? >>pronunciai un po' delusa.
<< Non voglio che mi venga un intossicazione prima della cena! >>scherzò, beccandosi un mio pugno leggero sul torace. Tuttavia senza farselo ripetere due volte aprì lo scatolo, gettandomi di tanto in tanto qualche occhiata fintamente preoccupata.
<< Come aspetto si presentano bene…sono carini >>disse afferrandone uno e iniziando a girarlo e rigirarlo per contemplarlo, mentre io attendevo a braccia conserte battendo il piede.
<< Lo mangio solo se anche tu ne mangi metà, così sono sicuro che non mi vuoi avvelenare >>scherzò ancora, mettendosi fra i denti il dolcetto e lasciandone più di metà fuori.
All'inizio ero scettica, poi però mi avvicinai alle sue labbra e quando vi poggiai le mie staccai un pezzo di cioccolatino coi denti.
<< Wow sono buoni! >>esclamò.
<< Perché ne dubitavi? >>
<< Sicura che non li hai comprati in pasticceria spacciandoli per tuoi? >>mi chiese alzando le sopracciglia e facendomi un sorriso. Gli toccò beccarsi un altro pugno.
<< Dico sul serio, quasi quasi me li conservo tutti per me… >>
<< No dai li ho fatti principalmente per Safaa, so quanto adora il cioccolato >>
<< Come sarebbe a dire li ho fatti principalmente per Safaa? >>mi guardò scioccato, facendo subito dopo l'espressione offesa.
Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa sconsolata.
<< Beh andiamo? Siamo già in ritardo… >>
Lui annuì, prendendo il cappotto e il portafoglio, mettendolo nella tasca dei suoi pantaloni neri.
Anche Zayn era elegante oggi: il cappotto era nero e lungo, non gliel'avevo mai visto, forse perché normalmente utilizzava il suo solito giubbotto di pelle.
<< Ti sei truccata di fretta non è vero? >>mi chiese ad un certo punto, prima di chiudere la porta dietro di lui.
<< Perché? >>esclamai allarmata, chiedendomi cosa avessi combinato.
Lui si avvicinò, sfiorandomi il viso, poi facendo pressione col pollice mi ripulì attorno all'occhio, laddove probabilmente la matita si era sbavata.
Mi guardò per l'ultima volta, poi chiuse la porta e disse: << Perfetta >>
 
<< Mi prometti di tenere gli occhi chiusi? >>mi chiese dopo già parecchi minuti che viaggiavamo in auto.
<< Perché? Siamo arrivati? >>
<< Sì >>
<< Dove stiamo andando? Qui mi sembra tutta campagna… >>protestai, certa che non me la stesse raccontando giusta.
Aveva detto una cena in un ristorante, giusto? Quale ristorante sarebbe stato collocato in un posto talmente sperduto?
<< Tu fidati di me… >>
Pur controvoglia feci come diceva, e mi portai le mani sugli occhi, fino a quando non sentii la macchina frenare.
<< Tienili chiusi >>mi richiamò subito lui, nemmeno il tempo di dare una sbirciatina fuori.
Rimasi seduta in macchina finché non fu lui ad aprirmi lo sportello, e a guidarmi.
Non appena scesi sentii i tacchi sprofondare nella terra, il ché confermò le mie ipotesi.
<< Zayn ma dove… >>
Lui mi zittì all'istante.
<< Potevi dirmi che andavamo in campagna, mi sarei vestita in modo più adatto! >>esclamai ostinata. Iniziavo a preoccuparmi sul serio visto che non sapevo come fare per camminare su quella terra senza rovinare i tacchi o cadere.
<< Così sei perfetta… >>
<< Sì me l'hai già detto >>
<< Vieni, ti aiuto io >>
Alla fine Zayn, vedendo che avevo difficoltà mi sollevò sulle sua braccia, trasportandomi a mo' di sposa fino a quello che giudicai essere l'ingresso pavimentato.
Per fortuna, almeno sapevo che non era una tenda o un bungalow.
<< Bene adesso puoi aprire gli occhi >>mi disse, portandosi dietro di me per farmi vedere dove mi aveva portato.
Tolsi le mani dagli occhi e osservai quella piccola struttura di mattoni che mi si parava davanti. Era una casetta di campagna piuttosto nuova e ben tenuta.
<< Ti ho mai detto di avere una casetta, qui in campagna? >>mi disse lui, mentre osservava attentamente la mia reazione.
<< No…veramente no >>ammisi << E' davvero…graziosa >>
Una cenetta romantica, eh? A quanto pare la storia del ristorante era troppo classica per lui.  Ero curiosa di vedere come aveva sistemato all'interno.
Non avevo mai giudicato Zayn un tipo così romantico da candele e petali rossi sparsi per casa, ma se è per questo non avevo mai nemmeno immaginato potesse essere un tipo da inviare delle rose tramite un fioraio.
<< Dai, entra… >>mi incoraggiò.
Ansiosa spinsi la porta leggermente, ma dovetti ricredermi: niente candele, era tutto profondamente buio lì.
Cercai a tentoni l'interrottore della luce nel muro accanto a me e…
<< SORPRESA! >>
Un coro di persone tutte ammassate in fondo alla sala iniziarono a fare baldoria e a venirmi incontro.
C'era Emily, Liam e Julie, Louis, Vanda, Clare, Jeremy, altri miei compagni di classe, Harry con la sua nuova ragazza, un'altra bionda di nome Allie, infine perfino Niall con April.
Gettai uno sguardo confuso dietro di me, dove Zayn mi sorrideva, poi andai ad abbracciare ciascuno di loro.
<< Non ci posso credere…l'hai organizzato tu tutto questo? >>chiesi a Zayn una volta salutati uno per uno tutti i miei amici.
<< Certo piccola…dicevi che non avevi tempo e voglia di organizzare una festa, beh, c'ho pensato io… >>
Mi fiondai tra le sue braccia, nascondendomi nella sua spalla.
Non sapevo come fare per ringraziarlo, si era davvero fatto in quattro per rendermi felice e poi…e poi lo dissi.
<< Ti amo >>sussurrai, purtroppo con quel trambusto dubitavo si fosse sentito qualcosa.
<< Uhm? >>mi chiese Zayn tranquillo, scostandosi di poco.
D'improvviso le parole mi si incastrarono in gola, impedendomi di pronunciarle nuovamente.
Perché ogni volta era sempre così?
La paura mi assaliva talmente tanto che iniziavano a sudarmi le mani, e infine non riuscivo mai a dire nulla.
Di che cosa avevo paura poi? Che non ricambiasse?
O forse aveva davvero ragione Emily, e mi sentivo come se io e lui ci sfidassimo come ai vecchi tempi?
A proposito di Emily…non l'avevo vista più.
<< Hai visto Emily? >>chiesi a Zayn un po' allarmata.
Lui mi rispose scuotendo il capo, così facendogli un cenno andai a cercarla.
D'un tratto però mi venne in mente una cosa: non avevo visto affatto Valerie.
Ed ecco che nel mio cervello perverso qualcosa si attivò.
Sorrisi involontariamente quando non vidi nessun Louis in giro per casa.
Ero sicura che stavolta Emily non sarebbe stata così sciocca da farselo scappare.
E nemmeno io dovevo essere così sciocca, quindi presi un bel respiro e andai di nuovo da Zayn, che nel frattempo stava parlottando con Liam.
<< Zayn >>lo chiamai.
<< Oh sei qui, non hai trovato Emily? >>
<< Uhm…lei è in buona compagnia >>dissi sorridendo al pensiero, poi però rivolsi nuovamente l'attenzione al mio ragazzo. Lo presi per mano, facendo cenno a Liam che me lo stessi portando via.
<< Devo…devo dirti una cosa… >>gli accennai.
<< Aspetta, prima io… >>
Sbattei le palpebre, curiosa.
<< Non ti ho ancora dato il mio regalo… >>
<< Avevo detto niente regali! Già ci sono bastate le rose! >>lo rimproverai.
<< Tranquilla…come concordato non ti ho comprato nulla… >>
Strinsi gli occhi, aspettando che lui parlasse, tuttavia mi trascinò in un angolino, tirando fuori uno scatolo piatto.
<< Dai aprilo… >>mi incoraggiò.
Tolsi i due nastrini che circondavano lo scatolo, poi lo aprii.
<< Visto che ti piaceva così tanto ma non te lo volevi mai portare… >>iniziò.
Sorrisi nel vedere su una cornice l'amato disegno, quello con la donna alata che sentivo così tanto mio, che in un certo senso sentivo mi rappresentasse.
<< Sai quando l'ho fatto questo disegno? >>
Scossi la testa, poi gli rivolsi uno sguardo curioso.
<< L'ho disegnato quando ero in custodia al carcere…l'ho fatto quando… >>prese un respiro << …quando James ti aveva fatto del male >>
Strinsi gli occhi, non riuscendo ancora a capire dove volesse andare a parare.
<< Tu sei stata la mia Musa, Meg… in un certo senso questo disegno rappresenta proprio te: per me sei un angelo, ma a volte nascondi le fattezze di un diavolo, io so che sei anche fragile, e so che ti vergogni di esserlo…so che le difficoltà non mancano e non sono mai mancate nella tua vita, ma so anche che questo è il tuo sorriso di sfida nell'affrontarle… >>
Lo guardavo muovere le labbra, ma non sentivo più la sua voce, sentivo solo il cuore battermi così violentemente come mai era successo, che credetti potesse saltarmi fuori dal petto da un momento all'altro.
<< Zayn…devo dirtelo, perché sto scoppiando dentro… >>
<< Che devi dirmi? >>
<< Devo dirti che ti amo >>
Chiaro e forte, non poteva non averlo sentito stavolta.
Aveva ragione la bionda: non era stato difficile pronunciarle, la paura era scomparsa in un nanosecondo, lasciando solo spazio al sollievo, alla liberazione.
Alzai gli occhi per incontrare quelli del mio ragazzo, leggermente più spalancati del normale.
<< Oh Meg…anche io ti amo dannazione >>mi sorrise, abbassando poi lo sguardo. << Mi sento così idiota a non avertelo detto prima…sono solo un codardo e come al solito tu sei… >>
Lo interruppi subito, portandogli un dito alle labbra.
<< Non importa chi lo abbia detto prima, e soprattutto non importa il tempo che entrambi ci abbiamo impiegato per pronunciarlo… >>gli dissi a voce bassa, senza staccarmi dai suoi occhi << Ce lo dimostriamo ogni giorno…me l'hai dimostrato con tutto quello che hai fatto per me oggi… >>conclusi con un sorriso.
Le fatidiche parole. E' una fortuna quando a quelle parole fossero seguiti i fatti. Ma io mi ritenevo ancora più fortunata, perché nel mio caso era il contrario: ai fatti erano seguite le parole.
Anche Zayn mi restituì lo stesso sorriso, portando poi le sue mani ai miei fianchi, avvicinandomi a lui, e facendomi scontrare col suo petto. 
<< Adoro quando sei così saggia >>mi sussurrò con voce sensuale.
<< E io adoro quando mi rivolgi quel tono e quello sguardo maliziosi… >>gli sussurrai a mia volta, restituendogli lo stesso sguardo.
Sentii la pressione sui miei fianchi farsi più forte. Era innegabile la tensione che sentivamo entrambi fra i nostri corpi, era innegabile la forza magnetica che ci stava pian piano attirando.
<< Questo vestitino è davvero delizioso…ma credimi quando dico che preferirei togliertelo in un battibaleno… >>
Senza neanche rendermene conto mi ritrovai contro la parete, sentendo la schiena come pizzicata da un milione di spilli.
Presto quella sensazione passò nella porzione del collo dove il moro lasciò un leggero bacio.
<< Credo che tu non abbia ancora avuto tutto il regalo…devi scartare l'ultimo pacco >>
Risi di quest'ultima sua allusione, mentre lui continuava a solleticarmi il collo con quella sua barbetta ispida.
<< Dimmi che hai un letto in questa casetta… >>pronunciai debolmente prima di sospirare.
<< Ho il divano letto…ma in questo momento non mi importa…potrei scoparti anche qui su questo pavimento >>disse con voce roca, come se faticasse a mantenere il controllo.
<< Malik, quanto sei volgare! >>lo rimproverai scherzando.
<< Stevens, anche tu sei una sporcacciona, a chi vuoi darla a bere? >>
Ridacchiai alla sua battuta, prima di sentire la sua mano insinuarsi di poco sotto la mia gonna, ed accarezzarmi piano la coscia.
<< Ehm…Zayn… >>lo richiamai.
<< Che c'è? >>
<< Non credi che non sia molto consono dare spettacolo qui davanti a tutti? >>dissi ridacchiando, rendendomi conto che erano ancora tutti in quella stanza, e ci avrebbero messo poco a vedere che io e lui ci stavamo scambiando effusioni cariche di passione.
<< Beh, allora credo che dovresti cacciarli via…sei tu la festeggiata…credi di potercela fare? >>pronunciò come per vedere se ne fossi davvero capace.
<< Zayn Jawaad Malik, mi stai forse mettendo alla prova? >>dissi fintamente indignata.
<< Ti piacciono ancora le sfide, no? >>disse alzando le sopracciglia, mantenendo sempre lo stesso tono.
Mi piacevano ancora le sfide?
"Non capite che siete già abbastanza maturi per queste cose?" queste erano state le parole di Emily…
<< Da morire >>pronunciai con un ghigno soddisfatto senza rifletterci oltre.
Beh, che dire? Al diavolo la maturità.


 


Hola!
Devo per forza dirlo, per mettermi il cuore in pace: Cupido è finita. Questa storia interminabile, dopo 43 capitoli è finita.
Non mi sarà facile accettarlo, ma purtroppo è così…
Spero che il finale vi sia piaciuto. Non riuscivo a scriverlo, sono stata giorni interi a pensare a questo dannato finale.
Romantico oppure no? Romantico oppure no? Questo è stato il dilemma. Beh, credo che tutte siate riuscite a capire quale parte ha prevalso lol
Spero di avervi fatto sorridere almeno un po', e di non avervi lasciato…beh come dire…deluse.
Adesso devo confessarvi una cosa: la storia che avevo pensato all'inizio dei tempi, quella che avevo in mente prima di iniziare a scriverla…beh, era totalmente diversa.
Non potete nemmeno immaginare quanto doveva finire diversamente! Ancora rido se ci penso…
Se penso che è stata completamente stravolta dalla seconda metà circa…
Volete saperlo? Ok, ve lo dico hahah
Nella mia mente Zayn doveva…ehm…diciamo rimanere più crudele, doveva essere il forever alone del finale ahah
Meg si sarebbe innamorata…ma non di lui.
Si sarebbe innamorata per la prima volta di…*rullo di tamburi*…. Harry!
Però poi…beh, la storia mi ha trascinato troppo e il finale è venuto da solo.
Mi sono letteralmente innamorata di Zayn…e il resto lo sapete già.
Credetemi, io non potrei essere più soddisfatta di come sia venuta. Non potrei mai scegliere un finale diverso da questo.
Scusatemi se sto facendo uno spazio autrice più lungo del capitolo, ma…è l'ultimo spazio autrice di questa storia! :(
Adesso prima di concludere con i ringraziamenti (che sono d'obbligo nell'ultimo capitolo haha) vi comunico che ho già pubblicato il primo capitolo della mia nuova storia: "Revenge"
Spero abbiate il tempo, e la voglia soprattutto, di passare per dare un'occhiata ;) , e magari di lasciarmi un vostro piccolo parere, ne sarei davvero felice *w*


 
Il primo grazie va a coloro che sono arrivati fin qui, ma non hanno la volontà di leggere ciò che scriverò dopo, grazie comunque per avermi letto.
Vi devo tantissimi grazie, e spero di non dimenticare nessuno.
Grazie a te che hai letto tutti i capitoli della mia storia, dal primo all'ultimo.
Grazie a te che non mi hai abbandonata, supportandomi sempre.
Grazie anche a te, che invece hai letto il primo capitolo e hai deciso di andare via.
Grazie a te, che hai speso il tuo tempo per commentare i capitoli, facendomi vivere un sogno con ogni parola.
Grazie a te che mi riempi di complimenti, facendo escplodere il mio povero cuore dalla gioia.
Grazie a te, che hai seguito tutti i capitoli di questa storia senza mai rivelarti.
Grazie a te che hai avuto pazienza, e mi hai aspettato anche quando gli aggiornamenti hanno iniziato a tardare (Causa forza maggiore lol)
Grazie al mio computer, che ha resistito fino a fine nonostante a volte facesse un po' i capricci.
Grazie a mia madre, per avermi minacciato di sequestrarmi tutto, senza tuttavia averlo mai fatto.
Grazie al mio ego, che in questo momento mi fa scrivere questi ringraziamenti come se fossero un discorso solenne.
 
 
 
Grazie ai genitori di Meg, che rappresentano tutti quei genitori assenti,
quelli che per i figli non ci sono mai, quelli che si preoccupano solo del 
lavoro e di loro stessi.
 
 
 
Grazie alla mitica nonna, perché grazie a lei Meg non è più considerata anoressica haha,
per aver trasmesso alla nipote la voglia di lottare e per le sue perle di saggezza, pronunciate persino dopo un infarto.

 


Grazie a Valerie, nonostante essa sia ormai un ricordo di passaggio,
perché grazie a lei Emily si è resa conto di quanto in realtà ami Louis.


 

Grazie ad Alan, e alle sue fantasmagoriche feste.


 
Grazie a Lucy, Claire, Jeremy e Alex, i compagni di classe,
per non aver distrutto completamente la casa di Emily durante quella settimana.

   

 


Grazie ad April, che non è mai comparsa nella storia, ma è sempre rimasta nel cuore di Niall, anche quando era lontana.

 
Grazie a Julie, che è stata la prima a far breccia nel cuore di Liam,
e a far provare a quel ragazzo un sentimento così nuovo, così complicato,
ma anche così maledettamente bello.


 
Grazie a Vanda, che ha saputo rischiare, e che nonostante il rifiuto non si sia abbattuta
e sia riuscita a superarlo con serenità.

 
Grazie a Ben Stoker, impertinente e spregiudicato,
che con determinazione e coraggio ha saputo mettersi contro la furia di Meg
e di chiunque fosse andato contro quelli che fossero stati i suoi obbiettivi.


 
Grazie a James che ha saputo ricominciare,
ricostruendo la sua vita dalle fondamenta,
rendendola sicuramente migliore e meno tenebrosa.

 
Grazie a Eva, che si è presa tutti gli insulti di questo mondo
sia da parte mia che da parte vostra haha



 
Grazie ad Harry, un pochino ingenuo a volte,
che nonostante tutto ha saputo mantenere sempre la pazienza e il sangue freddo,
anche quando la situazione richiedeva qualche occhio nero.


 
Grazie al caro vecchio Liam, perché i suoi consigli sono sempre i migliori,
e la sua mente è sempre quella più svelta,
perché rimarrà sempre il nostro Daddy Payne. 


 
Grazie a Louis, il ragazzo più dolce del mondo,
quello che è riuscito a tenersi dentro tutto quanto per ben due anni, fino a che non è scoppiato.
Grazie per non aver perso la speranza, per averci creduto fino all'ultimo,
perché alla fine sei stato ricompensato.


 


Grazie ad Emily, così esuberante, così gioiosa,
grazie per essere riuscita infine ad aprire gli occhi.
Grazie per aver fatto capire che la perfezione non esiste,
e che la cosa più importante è quella di essere sé stessi, sempre.


 
 
Grazie a Niall, per esserci sempre stato, sempre.
Per averci fatto capire che perfino la distanza non è in grado di spezzare
un legame così forte come quello che ti lega alle persone a cui vuoi un bene dell'anima.


 


Grazie a Zayn, per aver mostrato che dietro quella sua corazza un po' cinica e fredda e maledettamente presuntuosa e arrogante,
in fondo ci sta un ragazzo dal cuore buono come il cioccolato e il caramello **
Perché è  vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima…

Grazie per aver insegnato a Meg cosa significa 'amare', nonostante fosse una novità anche per te,
e grazie per averlo insegnato un po' anche a me.

 

 
Grazie a Meg, per essere quello che è, per essere come la ragazza del disegno,
per il suo carattere combattivo e orgoglioso, per i suoi mille difetti che tuttavia l'hanno resa speciale agli occhi di Zayn,
perché mi ha insegnato che la cosa più importante è lottare, non arrendersi mai,
anche se a volte le situazioni sono talmente incasinate che l'unica cosa che ti viene in mente di fare è quella di scappare via,
lontano da tutto e da tutti, lontano dai problemi…

 
Grazie a entrambi, Zayn e Meg, perché siete così dannatamente sbagliati, eppure non potete fare altro che completarvi a vicenda.
 

Infine grazie a tutte quelle che sono arrivate a leggere fin qui,
senza mandarmi a quel paese o lanciarmi maledizioni varie.
Forse ho un po' esagerato con questi ringraziamenti, ma li ho davvero scritti col cuore.

 
   
 
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