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Autore: Zayns quiff    11/12/2013    8 recensioni
When you speak to me I don’t resemble, who I was..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The day ever fight like us
 
 
 
 
Corro velocemente giù per le scale cercando di non inciampare negli scatoloni sistemati sui gradini, ne afferro qualcuno e lo porto nell’appartamento che sta diventando insolitamente vuoto, da quando Katherine se n’è andata non riesco a stare da sola infatti molto spesso mi fermo a casa dei ragazzi per stare in compagnia.
La mia mamma però mi ha fatto una gradita sorpresa, o almeno così lei pensava, ed è venuta a trovarmi e ho dovuto creare un po’ di caos nell’appartamento, quel minimo da farle capire che almeno ci vivo qui dentro. Per tutto il viaggio dall’aeroporto a casa non ha fatto altro che chiedermi dove fosse Harry e perché non glielo avessi presentato come mio futuro marito; il discorso però mi perseguita anche all’interno dell’appartamento.
«Mamma basta! Parliamo di altro, come stai tu?» le sorrido mettendo in tavola il pollo che avevo prontamente cucinato, lei annuisce fiera iniziando a dividere le parti.
«Tutto bene, il lavoro va alla grande, anche se mi manchi molto» le stringo la mano confortandola.
«Anche tu mi manchi e poi… si ho un lavoro» confesso arrossendo leggermente.
«Oh che bello è perché non me lo hai detto?» mi rimprovera lei brandendo il coltello, glielo sfilo dalle mani gettandolo nel lavandino alzando le spalle «E cosa fai?»
«L’aiuto stilista. Ti ricordi Harry?» ovviamente che se lo ricorda visto che non ha fatto altro che parlarmi di lui nelle ultime due ore «Beh preparo i vestiti per lui e gli altri ragazzi della band, è un lavoro abbastanza importante»
«Sono fiera di te tesoro!» esclama abbracciandomi di slancio «Però perché non hai invitato Harry? Non è il tuo ragazzo?» insiste. Sbuffo.
«Mamma no! Harry ed io non stiamo insieme, in verità è un altro il ragazzo che mi piace» ora sono convinta di essere completamente rossa, mi getto a capofitto sul piatto riempiendomi la bocca così tanto da non riuscire a parlare. Mia mamma aspetta una mia risposta e quando finalmente ingoio il telefono mi salva, mi allontano per rispondere.
«Zayn mi hai salvato la vita» sospiro chiudendo piano la porta della camera, lo sento ridere dall’altra parte del microfono.
«Perché?»
«Mia mamma vuole conoscerti non appena saprà che esisti» mi lamento torturandomi una ciocca dei capelli che sono cresciuti notevolmente. Sono stranamente nervosa riguardo queste cose, nella mia vita ho sempre cercato l’approvazione di mia madre e pur sapendo che non appena conoscerà Zayn anche lei se ne innamorerà, non sono pronta a condividerlo con qualcun altro.
«Bene allora vengo da te» esclama Zayn lasciandomi senza parole, fatico un po’ per ritrovare la voce e quando finalmente riesce a uscire, non so esattamente cosa dire.
«Non credo sia una buona idea» rispondo con voce stridula, ma mi ritrovo a parlare con il nulla perché il mio ragazzo ha chiuso la chiamata, questo vuol dire che sta venendo qua. Esco velocemente dalla camera correndo in cucina dove mia madre si sta rilassando sul divano mentre guarda un programma alla tv, sparecchio velocemente mettendo i piatti in lavastoviglie. Guardo l’ora e sono sicura che non faccio in tempo a farmi una doccia così decido di cambiarmi mettendo un vestito comodo raccogliendomi i capelli in una coda alta.
Scendo le scale quando qualcuno suona al campanello, mi affretto per aprire la porta ma mia madre mi precede ritrovandosi a faccia a faccia con Zayn, mi porto una mano agli occhi impedendomi di guardare.
«Salve signora io sono Zayn, Zayn Malik il ragazzo di sua figlia» lo sento presentarsi e ogni singolo muscolo del mio corpo si contrae immobilizzandomi, non posso credere che lo abbia fatto veramente! Non appena questo incubo finirà devo ricordarmi di ucciderlo, scendo lentamente i gradini urtando contro il mobile che traballa facendo cadere a terra un libro dell’università che sprofonda a terra provocando un rumore tremendo.
Entrambi si voltano a guardarmi, Zayn ha un sorriso che va da orecchio a orecchio, mentre mia madre mi guarda con una strana espressione, un misto tra confusa e felice poi si volta verso il mio ragazzo stringendogli la mano e presentandosi lasciandolo entrare.
«Perrie non aveva mai accennato al fatto di avere un ragazzo» sussurra mia madre una volta seduti al tavolo con una tazza di thè fumante tra le mani, faccio un sorrisino alzando le spalle, Zayn mi posa una mano sulla coscia ridendo.
«Ci sono stati un po’ di alti e bassi tra di noi, ma ora posso affermare che stiamo definitivamente insieme, no Perrie?» mi chiede lui, lo guardo spaesata affrettandomi ad annuire; è la conversazione più strana che io abbia mai avuto in tutta la mia vita.
«Sono contenta di averti conosciuto Zayn, perché con te mia figlia è felice» gli stringe la mano poi mi abbraccia di slancio sussurrandomi «Lo vedo che sei innamorata, lo capisco dai tuoi occhi: quando lo guardi è come se il mondo intorno a te sparisse di colpo» mi lascia andare, le stringo la mano con gli occhi lucidi, la guardo salire in macchina e allontanarsi lungo la strada per prendere il volo che la riporterà a casa.
Sospiro gettandomi sul tappeto rosso chiudendo gli occhi, sento lui imitarmi avvertendo il suo corpo caldo al mio fianco, mi volto finendo dritta tra le sue braccia che mi stringono forte, affondo il viso nell’incavo tra il collo e la spalla ispirando profondamente il suo profumo. Lo riconoscerei tra milioni eppure non saprei descriverlo perché ha un sapore che solo io sento, un misto tra amore e dolcezza è quell’odore che a differenza di te,  nessuno ama come la pioggia che cade sull’asfalto d’estate o l’odore di benzina che impregna le mani ogni volta che si fa il pieno. Eppure farei qualsiasi cosa, attraverserei mari e oceani pure di essere qui tra le sue braccia e sentire il calore del suo corpo sul mio.
Ogni volta che ho lui accanto non posso formulare una frase decente, perché sono impegnata ad assicurarmi che il mio cuore non faccia troppo rumore; ed ha ragione mia madre se parlo con lui mi dimentico che fuori piove, che fa freddo, che il mondo crolla, che la cena si fredda. Se parlo con lui sono semplicemente felice.
«A cosa stai pensando?» mi chiede, apro lentamente gli occhi incontrando i suoi e automaticamente un sorriso mi spunta sul volto, alzo le spalle accarezzandogli dolcemente i capelli.
«A niente di speciale… stavo solo riflettendo su quando ti amo» i suoi occhi s’illuminano e mi stringe a se accarezzandomi la schiena, appoggio i gomiti sul suo petto che si alza e abbassa velocemente e mi avvicino per baciarlo. Lui avvicina le mie labbra alle sue lasciandomi un piccolo bacio prima di allontanarsi.
«Voglio svegliarmi accanto a te, fare colazione con te, guardare milioni di film comodi nel nostro letto mentre ti stringo la mano, comprarti dei regali, guardarti negli occhi mentre il sole sorge e tramonta. Voglio vederti indossare i miei vestiti così grandi da nascondere il tuo fisico perfetto, desidero vederti cucinare o correre insieme sotto la pioggia e addormentarmi vicino a te dandoti il bacio della buona notte. Voglio passare il resto della mia vita con te e non sono mai stato così convinto di una scelta in tutta la mia vita» mi sussurra, il mio povero cuore sta per scoppiare mentre il mio stomaco è ormai un fosso profondo dove l’unica emozione che riecheggia è la gioia pura.
«Nell’istante stesso in cui ti ho conosciuto, ho sentito che in te c’era qualcosa di cui avevo bisogno. Ma non era qualcosa. Eri tu.»
Gli getto le braccia al collo bisbigliandogli quanto lo amo stampandogli un enorme bacio sulle labbra, gli sfilo la maglietta gettandola a terra mentre lui fa lo stesso con la mia. E’ lui tutto ciò che voglio, bramo il suo corpo a contatto con il mio, le sue braccia lungo i miei fianchi che mi stringono forte a lui mentre facciamo l’amore; per me questa è la prima volta e noi questa sera per la prima volta facemmo l’amore e fu la cosa più bella.
  
 
 
 
«Preparatevi ragazzi tra poco sarete in scena!» urla un addetto alla sicurezza affacciandosi dalla porta, lo osservo per un po’ cercando di capire a chi si stesse riferendo perché nel camerino nessuno è concentrato abbastanza da prestargli attenzione. Louis ed Eleanor stanno discutendo sul colore delle pareti della loro camera da letto sfogliando un catalogo, Niall è impegnato a parlare al telefono con suo cugino, Harry è misteriosamente sparito e Liam se ne sta mano nella mano con Jade in un angolino parlottando a bassa voce e sorridendo ogni tanto.
Qualcuno mi bussa sulla spalla, mi volto trovandomi un mazzo di rose rosse che mi accolgono sorrido arrossendo mentre Zayn mi da un bacio passionale, Louis comincia a tossire rumorosamente così che siamo costretti ad allontanarci scusandoci con gli altri. Lancio un’occhiata a Liam che ridacchia alzando il pollice in segno di vittoria a Zayn.
«E queste?» chiedo prendendo il mazzo, è davvero molto bello.
«Sono quattro mesi che stiamo insieme» confessa sempre con un sorriso enorme stampato in volto, il mio stomaco fa una capriola e il cuore smette un attimo di battere per poi riprendere a ritmo più veloce, sono convinta che il mio volto è dello stesso colore dei fiori. Si è ricordato che oggi di quattro mesi fa abbiamo deciso di andare incontro a questa sfida uscendone vittoriosi, getto i fiori a Eleanor che li prende ridendo prima di saltare in braccio al mio ragazzo baciandolo. Per una manciata di secondi tutto intorno a me si annulla: i brontolii di Niall al telefono, le risatine di Louis che ci deride scherzosamente e perfino la folla che urla “we want One Direction” aldilà di queste quattro pareti, per alcuni secondi esistiamo solamente noi.
«Ragazzi su si va in scena!» urla Paul irrompendo nella stanza, Zayn viene letteralmente strappato dalla mia presa e rimango con le braccia penzoloni ad abbracciare il vuoto mentre tutti i ragazzi vengono trascinati sul palco. Lancio un’ultima occhiata alle rose prima di sistemarmi sotto il palco insieme ad Eleanor, Jade e Lou per assistere al concerto, è un piccolo evento per promuovere il loro nuovo album uscito la settimana scorsa.
Le fans gridano terribilmente quando i ragazzi salgono sul palco salutandole, è incontrollabile la gioia che ho in petto ogni volta che lo vedo, iniziano lo show partendo con le note di best song ever e vedo i suoi occhi muoversi tra la folla mentre continua a cantare con la sua voce melo­diosa che mi fa ogni volta sciogliere, poi all'improvviso mi guarda sorridendo. Conti­nua la sua strofa senza staccare i suoi occhi color nocciola dai me.. quegli occhi che mi avevano rapito, fatta innamorare di una persona che mi aveva fatto perdere completamente la cognizione di qualsiasi cosa, ormai il mio mondo gira attorno a lui.
I ragazzi sul palco urlano augurando la buona notte a tutte le fans, poi saltano giù e le luci si spengono mentre la folla si avvia verso l’uscita, mi guardo intorno seguendo Eleanor che sparisce dietro le quinte cerco di raggiungerla ma qualcuno mi ferma, è una fan che sembra avermi riconosciuto mi sorride e mi abbraccia prima di fuggire via.
«Sono qua» esclama Eleanor sventolando la mano, le sorridiamo raggiungendola per dirigerci nei camerini da dove proviene un rumore infernale, i ragazzi stanno decisamente festeggiando. Un fischio attira la nostra attenzione e Liam ci saluta da sotto il palco, non indossa la maglietta e vedo Jade arrossire terribilmente mentre gli va incontro baciandolo, si sono proprio carini insieme!
Entro nella stanza cercando con gli occhi il mio ragazzo senza però riuscire a trovarlo, un senso di panico mi assale lo stomaco che però viene placato da due paglia di occhi azzurri che mi piombano addosso, mi allontano per mettere a fuoco Niall che mi sorride anche lui è senza maglietta.
«Tranquilla non lo abbiamo né incenerito né mangiato, è solo uscito un minuto per parlare al telefono con sua madre» mi tranquillizza, rido abbracciandolo forte facendo un terribile errore perché il suo corpo sudato si appiccica al mio sporcandomi tutta la maglietta, ma per un suo abbraccio farei questo e altro.
 
 
 
Zayn’s pov
 
La vedo muoversi lentamente riparandosi dietro una roccia altissima, poi si accovaccia dietro a quella che sembra una figura umana, si prepara ad attaccare premendo il grilletto così che la pallottola di vernice parte a tutta velocità colpendo con precisione il sedere di Niall. Il biondo si gira massaggiandosi il posteriore mentre Perrie esce alla scoperta urlando e proclamandosi vincitrice, erano rimasti solo lei e Niall alla sfida a paintball e il signorino si è fatto soffiare la vittoria sotto al naso dalla mia formidabile ragazza.
Il biondo sembra triste così lei corre ad abbracciarlo lasciandogli un bacio sulla guancia sotto i segni che c’eravamo fatti tutti prima di entrare in quella fatidica guerra, Harry aveva avuto la grande idea di dipingerci due linee verdi sulle guance, come se dovessimo essere arruolati in un esercito per una vera guerra.
«Amico la mia ragazza ti ha fatto il culo!» urlo raggiungendoli, Niall mi fa la linguaccia allontanandosi sconfitto ma trovando subito consolazione in un bel gelato che Louis gentilmente gli sta porgendo.
Afferro i fianchi di Perrie accarezzandole il collo baciandola dolcemente prima che il bacio acquisti più passione, dopo la nostra prima notte insieme sembra come se non riuscissi più a fare a meno di lei.. in ogni momento ho bisogno di averla vicina e di poter sentire la mia pelle contro la sua. Entriamo in casa mano nella mano, ma una chiamata mi costringe ad allontanarmi da lei per rispondere.
«Pronto?»
«Zayn? Oh Zayn devi assolutamente correre a casa… non so come sia successo ma la lavastoviglie si è rotta di colpo e l’acqua non smette di uscire» dice mia madre parlando velocemente, devo ricordarmi che la prossima volta che la invito a casa mia non deve assolutamente toccare nulla, a volte può rivelarsi un disastro averla attorno.
«Tranquilla mamma arrivo subito» riappendo la chiamata afferrando il giubbotto e sciacquandomi velocemente la faccia per mandar via i segni del nostro piccolo gioco, Perrie mi guarda confusa.
«Emergenza mamma» rido dandole un bacio sulle labbra «Non mi aspettare alzata»
«Potrei aspettarti anche per tutta la vita» mi sussurra, la stringo a me un’ultima volta prima di partire verso casa chiedendo un passaggio a Harry che sta giusto uscendo.
Il guasto non è poi così grave e grazie al mio amico Daniel riusciamo a fermare la perdita almeno per ora, la lavanderia è completamente allagata così insieme a mia mamma cerchiamo di asciugare il pavimento. Guardo l’orologio e la mezzanotte scocca attivando l’orologio a pendolo in soggiorno che ogni volta che suona provoca un rumore infernale, prima o poi dovrò darlo via.
«Gli idraulici verranno domani mamma, io sta sera mi fermo con Perrie e domani sistemeremo tutto, okay?» le domando strizzando l’ultimo panno.
«Grazie tesoro, e ricordati che un giorno questa famosa ragazza dovrà fare la mia conoscenza» mi fa l’occhiolino, le scocco un bacio sulla guancia chiamando Paul per riportarmi a casa dove al mio ritorno trovo Perrie che dorme beata sulla mia poltrona, la osservo mentre il suo petto si alza e abbassa regolarmente: ha un’aria così pacifica e rilassata che sembra ancora più bella. Le stampo un bacio sulle labbra facendo attenzione a non svegliarla mi avvolgo nella coperta verde e mi sistemo accanto a lei circondandola con le mie braccia calde.

        
  
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