Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: sakura182blast    12/05/2008    7 recensioni
E perché non dare una sbirciatina nella vita dei nostri cari Sakura e Shaoran alle prese con un figlio vero in carne ed ossa?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura, Sakura Kinomoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Dovrei fare dei compiti ora ma nel momento esatto in cui ho preso il foglio per fare il riassunto della lettrice di francese mi è tornata in mente Crazy Events ed il fatto che non la aggiornavo più da quanto…? Dall’era dei dinosauri? E poi mi sono ricordata di quel cap che avevo promesso ad Enza un lontanissimo giorno di tanto tempo fa e che avrei dovuto aggiungere a questa raccolta nonostante c’entrasse poi poco con tutto.
La mia idea era di inserire dei capitoli che parlassero del passato, una sorta di cap flash back… forse adesso Enza si ricorda di quale cap sto parlando XDXDXD (te lo ricordi amò??)
Quindi, questo cap non c’entra assolutamente con il precedente, bensì è il flash back di un evento avvenuto nel passato, spero che vi piaccia! ^___^
Un’ultima cosa, Yumemi-chan ha salvato questa FF convincendomi a togliere una delle due cosucce che mi ero prefissata di mettere! (Però Shele solo una, non tutte e due, lascio alla tua immaginazione di sapere quale ho tolto ^___^)
Ah, un’ultima cosa ancora! (Bastaaa! Nd tutti) volevo solo dirvi che non ho proprio idea se in Giappone i diplomi delle superiori si consegnano all’americana oppure no e, dato che non ho trovato informazioni al riguardo, lo lascerò così.
Buona lettura a tutti!


Marry Me !




Si guardò nello specchio almeno una decina di volte prima di essere completamente sicuro di avere tutto al posto giusto.
Quel giorno sarebbe stato un giorno importante, per tanti motivi, non poteva assolutamente permettersi di avere qualcosa fuori posto.
Si era appena allontanato dalla specchiera quando, nervoso, ci rifece immediatamente ritorno sistemandosi i folti capelli castani con le mani cercando di sistemare quelle arruffate ciocche fuori posto.
Qualcuno improvvisamente bussò alla porta della sua camera in maniera sommessa, come se la persona al di là della soglia avesse paura di spaventarlo.
“Shaoran, posso entrare?” domandò una serafica voce di donna pochi istanti dopo che la porta di noce si fu lievemente aperta.
Il ragazzo si voltò verso di essa e realizzò che ad entrare nella sua stanza era stata sua madre.
“Certo mamma. Ho finito, se è ora sono pronto per andare.” Affermò Li allontanadosi, finalmente una volta per tutte, dal quel nefasto specchio.
“Ineffetti io volevo parlarti un solo istante.” Dichiarò la donna richiudendosi la porta alle spalle. “Ti dispiace?”
Il castano scosse la testa e si sedette sul letto, facendo cenno alla madre di fare lo stesso.
“Di cosa volermi parlarmi?” iniziò Shaoran una volta che Yelan fu accanto a lui.
“Volevo solo dirti che sono molto orgogliosa di te. Sai bene che io non avevo visto di buon occhio il tuo trasferimento in Giappone solo per stare accanto a Sakura…”
Il ragazzo sapeva che doveva per forza esserci qualcosa sotto. Sbuffò seccato, sua madre non sarebbe mai cambiata.
“Mamma, senti…” tentò di ribattereare lui, ma con un cenno della mano la mora lo zittì.
“Ma col tempo, Shaoran, ho capito quanto quella ragazza sia importante per te ed ho imparato a volerle bene, quasi come fosse figlia mia ormai.” Ammise la donna rassicurandolo con un sorriso.
Shaoran le prese una mano e le sorrise di rimando.
“Sono felice di sentirti parlare così.”
Yelan si alzò in piedi e si sistemò il lungo kimono rosso, indossato apposta per quella giornata di festa, infine riposò lo sguardo sul figlio facendo trapelare un po’ di commozione dai suoi occhi.
“Sei riuscito a portare a termine tutti gli obbiettivi che ti eri prefissato, sia in abito affettivo che in quello scolastico. Congratulazioni per il tuo diploma, figlio mio.” Mormorò cercando di trattenere le lacrime di gioia in un giorno per lei così carico di felicità.
Shaoran si alzò lesto dal letto e si avvicinò alla madre allarmato.
“Non piangerai mica adesso, vero?” le domandò asciugandole una lacrima che, dispettosa, era scappata dal suo occhio destro senza chiederle il permesso. “È solo un diploma!”
La donna prese un fazzoletto dalla borsa che portava con sé e si asciugò le lacrime che seguirono la prima.
“Non è solo per il diploma…” ammise Yelan osservando il figlio malinconica.
“No?” Li la fissava un po’ confuso. “Oltre al diploma per cosa allora?”
La mora non rispose; si allontanò dal figlio e raggiunse la scrivania, prendendo poi da sopra questa un confanetto in velluto blu e mostrandolo al ragazzo sorridente.
“Ah…” proferì Shaoran abbassando lo sguardo imbarazzato ed arrossendo lievemente. “Parli di quello…”
La donna annuì sorridendo ed aprì il confanetto, guardando commossa il bellissimo anello di fidanzamento in fine oro bianco che vi era custodito all’interno.
“È davvero bellissimo… scometto che a Sakura piacerà.” Asserì Yelan avvicinandosi al figlio e posandogli il delicato oggetto fra le mani.
“Dici davvero?” le domandò il ragazzo osservando ansioso il piccolo diamate incastonato sul sottile anello.
“Certo!” esclamò la mora posando le sue mani su quelle del castano e chiudendogliele dolcemente attorno al soffice scatolino. “Hai parlato con Touya e Fujitaka?”
“Sì.” Asserì Li. “Sono andato da loro ieri sera… Fujitaka ovviamente mi ha dato la sua benedizione, ma avresti dovuto vedere la faccia di Touya quando ho domandato ad entrambi il permesso di chiedere a Sakura di sposarmi…”
Shaoran sbuffò ripensando all’espressione allibita del moro quando lui aveva pronunciato le parole “Sakura” e  “sposarmi” nella stessa frase.
“Glielo chiederai oggi?” gli chiese di nuovo la donna mentre, scuotendo la testa divertita, aggiustava la cravatta della divisa del ragazzo.
“Ancora non lo so…” ammise Shaoran pensoso abbassando il capo. “Più che altro è trovare il coraggio di farlo…”
Yelan lo guardò stupita. “Il coraggio? Di che cosa hai paura? Io sono sicura che la risposta sarà palesemente affermativa.” Disse infine con un sorriso.
“Ne sei così convinta? E se rifiutasse? Magari non vuole correre così… se rifiutasse non so che potrei fare, non la voglio perdere solo perché sono impaziente.”
Shaoran si stava agitando per niente, costruendosi in testa delle paranoie che non avevano né capo né coda.
La madre lo afferrò per le spalle e gli voltò la testa in modo che fu costretto a fissarla in quei profondi occhi cinerei.
“Figlio mio tu ora devi calmarti!” esclamò Yelan bloccandolo con la sola forza del suo profondo sguardo. “Lei non dirà di no, ne sono sicura.”
Li le sorrise dolcemente, posandole una mano sulla spalla. “Grazie, mamma.”
Infine il suo sguardo ambrato cadde sulla sveglia che era sul comodino accanto al suo letto e si rese conto che si stava facendo molto tardi.
“Caspita, sarà meglio andare!” esclamò il giovane in ansia afferrando la giacca azzurra della divisa scolastica del liceo Seijou che giaceva sul copriletto. “Raduna tutte le tue figlie, altrimenti faremo tardi!”




C’era una gran ressa nel cortile della scuola e, in mezzo a tutta quella gente, non riusciva a distinguere la figura dell’unica persona che in quell’istante avrebbe voluto vedere.
Si faceva strada fra quella immane folla trascinandosi dietro l’intera famiglia che non ne poteva proprio più di camminare a vuoto per tutto l’edificio.
“Magari è solo in ritardo.” Disse la giovane Fei Mei che, stravolta dalla lunga camminata fatta, si era seduta sul bordo di un muretto facendo riposare i suoi poveri piedi costretti nella morsa di due scomodissime ballerine.
“Cavolo, Sakura!” esclamò Shaoran prendendosi il volto fra le mani rassegnato. “Anche il giorno del diploma devi essere in ritardo?”
 Si sedette sconsolato sul muretto accanto alla sorella ciondolando la testa mesto da una parte all’altra.
“Shaoran!” si sentì chiamare all’improvviso.
Quella voce aveva avuto la facoltà di farlo velocemente riprendere dal suo stato di tristezza.
Levò il capo e si alzò di scatto in piedi quando riconobbe la persona che stava velocemente correndo verso di lui con la mano alta in segno di saluto.
“Sakura!” esclamò correndo a sua volta verso di lei con espressione radiosa.
Si fermarono uno di fronte all’altra e si diedero un leggero bacio a fior di labbra per salutarsi.
“Sono felice di vederti. Avevo il terrore che ti fossi addormentata, sai?” le riferì Li prendendola per mano e portandola verso la sua famiglia.
“Ineffetti…” ammise la castana imbarazzata. “Fortuna che c’era mio fratello a svegliarmi… a proposito di Touya, lo sai che è da ieri sera che si comporta in modo strano? È sempre arrabbiato e non capisco perché.”
Ogni singolo muscolo del corpo del castano si irrigidì all’istante. “S-strano? Ti ha detto qualcosa per caso?”
Sakura inclinò la testa di lato confusa. “No, so solo che prima che io uscissi il pomeriggio con Tomoyo era normalissimo, antipatico come al solito, ovvio. Quando poi la sera tardi sono tornata era corrucciato, sembrava molto alterato.”
Li si abbandonò ad un sospiro di sollievo ma, nonostante ciò, la rigidità del suo corpo fu mantenuta viva a causa dello sguardo acido del moro che ora stava alle sue spalle e che il ragazzo sentiva addosso a sé.
“Tesoro, mi sembri nervoso. Qualcosa non va? Agitato per il diploma?” gli domandò Kinomoto un po’ preoccupata.
Shaoran dissentì con un sicuro cenno del capo per rassicurarla. “Tutto a posto, Sakura.” Le disse con un sorriso.
Rincuorata da questo, la ragazza si congedò da lui per andare a salutare in privato le donne di casa Li mentre il castano andò ad intrattenersi col cognato e col suocero.
“Buongiorno Fujitaka-san… Touya.” Salutò cortesemente una volta raggiunti i due.
“Buongiorno a te, Shaoran.” Rispose al saluto Fujitaka, arricchendo il tutto con un sorriso radioso.
“ ‘Giorno.” Bofonchiò Touya voltando la testa da tutt’altra parte.
Il padre fissò il maggiore dei fratelli Kinomoto con sguardo grave, ma notando che questi non aveva intenzione di cambiare atteggiamento decise di lasciare perdere.
“Un po’ teso, figliolo?” domandò l’uomo a Li posandogli una mano su una spalla.
Il ragazzo si abbandonò ad una risata nervosa. “Un po’…” ammise passandosi una mano fra i folti capelli castani.
Il suo sguardo dolce si soffermò poi sulla sua Sakura che stava discutendo animatamente con sua madre di chissà che cosa, un argomento che, probabilmente, la divertiva alquanto, vedendo il bellissimo sorriso che si era aperto sul suo viso.
“Glielo chiederai presto, vero?” disse all’improvviso Fujitaka al ragazzo notando lo sguardo assorto con il quale stava osservando sua figlia.
“Spero di riuscirci, sì.” Rispose Li riportando la sua attenzione all’uomo.
“Lei, secondo me, non aspetta altro.” Gli disse infine Kinomoto osservando con sguardo paterno Sakura.
Era cresciuta davvero tanto in tutti quegli anni, Nadeshiko doveva sicuramente essere orgogliosa di lei.
Una voce che proveniva da un microfono ridestò l’attenzione di tutti i presenti, annunciando che la cerimonia dei diplomi stava per avere inizio.
I parenti dei diplomandi presero posto nelle seggiole poste sotto al grande palco mentre gli studenti si allinearono in una fila indiana composta, aspettando di essere chiamati sul palco per ritirare l’attestato che garantiva loro la libertà dalla scuola.
“Ragazzi… non posso credere che sia davvero finita…” ammise Daidouji rattristata rivolgendosi ai compagni che stavano accodati dietro di lei.
“Hai ragione Tomoyo… è triste pensare che l’anno prossimo non metteremo più piede in un’aula...” proferì amareggiata Naoko togliendosi gli occhialetti tondi ed asciugandosi le lacrime che avevano preso a scorrerle lungo le gote arrossate.
“Questo non è esatto!” la corresse all’improvviso Takashi. “Pensa se qualcuno vorrà diventare avvocato… metterà piede in un’aula di tribunale, oppure…”
Voleva cominciare a sparare le sue storie per compensare il fatto che non lo avrebbe più potuto fare davanti a loro, ma Chiharu lo strattonò per il solito, povero orecchio intimandogli dolcemente di chiudere la bocca.
“Sia Chiharu-chan che Sakura-chan sono state molto fortunate… hanno mantenuto intatto il loro rapporto con Li-kun e Yamazaki-kun per tutto questo tempo… è sicuro che voi non vi perderete mai di vista.” Asserì con un sorriso Rika mentre, con delle amichevoli pacche sulle spalle, consolava la povera Yanagisawa in preda alle lacrime.
Il discorso avrebbe voluto proseguire ma il preside aveva preso a chiamare gli alunni ad uno ad uno.
“È stato un piacere condividere con voi tutti questi anni di scuola ragazzi, vi voglio bene.” Disse, per la prima volta con somma serietà, Takashi poco prima di risistemarsi composto nella fila.
E di sicuro tutti gli avevano dato ragione.



Terminata la cerimonia, tutte le famiglie si erano radunate di nuovo in piccoli gruppi per congratularsi con i diplomati del liceo Sejou.
Shaoran e Sakura corsero verso i loro famigliari orgogliosi tenendo fra le mani i loro diplomi.
“Siete stati davvero bravissimi ragazzi. Sono davvero commossa!” esclamò Yelan asciugandosi le varie lacrime di commozione che avevano preso a scorrerle sul viso.
“Ormai non resta che una sola prova da affrontare, vero ragazzi?” disse sibillino Fujitaka, rivolgendo specialmente lo sguardo si Shaoran.
La giovane Kinomoto inclinò la testa di lato confusa mentre Li fissò l’uomo a sua volta, annuendo sicuro.
“Andiamo a pranzo, che ne dite? Io muoio di fame!” esclamò all’improvviso Shei Fa richiamando l’attenzione dei presenti.
Gli altri annuirono e si recarono al ristorante dove insieme avevano prenotato per il pranzo di festeggiamento del diploma.
Si sedettero ognuno al proprio posto e mangiarono discutendo del più e del meno, su cosa avrebbero fatto e nono avrebbero fatto ora che erano diplomati, su quali erano i loro progetti per il futuro… le solite cose.
Shaoran, però, non partecipò attivamente alla conversazione instauratasi fra i componenti delle due famiglie; la sua attenzione era focalizzata solo su Sakura e sull’anello che portava nella tasca destra dei suoi pantaloni, anello che, stranamente, sembrava essere più pesante ogni secondo di indugio in più.
La guardava, mentre era seduta tra Yelan e sua sorella Fei Mei, e studiava ogni singolo cambiamento di espressione che i dolci lineamenti del suo viso assumevano.
Quanto era bella… lo aveva semopre pensato, fin dal prima momento in cui l’aveva vista.
Avrebbe dovuto perdere una creatura tanto celestiale, un dono del cielo esclusivamente per lui, solo perché era un vigliacco?
Era quasi convinto di chiederglielo… quasi… strinse nervosamente la mano destra sul cofanetto che era avvolto dalla stoffa della tasca dei pantaloni e cercò di fare appello a tutto il suo coraggio.
All’improvviso eccola, la goccia che fece traboccare il vaso, ciò che gli donò l’adrenalina necessaria per portare a termine ciò che stava per fare.
Una volta accortasi che Shaoran la stava insistentemente fissando con quei due profondi occhi ambra, sul volto di Sakura si aprì un bellissimo sorriso che dedicò solo a lui.
“Al diavolo tutto!” sbottò il ragazzo scocciato, alzandosi in piedi all’improvviso e battendo nel mani sul tavolo.
Uscì dal suo posto e si avvicinò a Kinomoto che lo fissava stupita, non capendo bene che cosa stesse cercando di fare.
Shaoran lanciò uno sguardo complice alla madre che, seduta accanto alla ragazza, lo fissava sorridente.
“Mamma, ti dispiace farmi spazio?” domandò risoluto il castano.
La donna dissentì con un cenno del capo e si alzò dalla sedia, spostandola per dare al figlio lo spazio necessario. “Certo che no, figliolo.”
Li le sorrise, infine il suo volto ritornò serio e si inginocchiò davanti a Sakura prendendole entrambe le mani per stringerle nelle sue.
Touya si agitava sulla sua seggiola come se avesse un fastidioso formicolio ovunque, ma di sicuro non poteva interrompere la proposta di matrimonio di sua sorella così si limitò a fare da passivo spettatore alla messa in scena più terrificante che era in grado di immaginare.
“Sakura… io ti amo.” Disse sicuro Shaoran cogliendola alla sprovvista, così tanto impreparata che la ragazza arrossì di botto, vergognandosi del fatto che, ad ascoltarli, erano presenti tutti i loro famigliari.
Dopo un attimo di imbarazzo iniziale riuscì, però, a rispondergli tornando un poco del suo colorito naturale. “A-anch’io ti amo, Shaoran.”
Li le sorrise e le baciò le dita di una mano, riprendendo poi a parlarle. “Abbiamo passato insieme sei anni, anche se sembra incredibile a dirsi, ti pare?”
Per tutta risposta la ragazza assentì con un cenno del capo abozzando un tenero sorriso.
“Eppure per me ogni giorno che passo con te non è mai uguale all’altro, c’è sempre qualcosa di nuovo in te che scopro, non finisco mai di stupirmi stando al tuo fianco.”
la ragazza aveva tanta voglia di baciarlo dopo tutte quelle belle parole, ma non si sarebbe mai nemmeno sognata di farlo davanti a tutte quelle persone.
“Amo il modo in cui mi sorridi.” Continuò Li stringendole le mani.”Amo anche quando fai affidamento su di me e piangi sulla mia spalla, proprio come amo potermi svegliare al tuo finaco la mattina e scoprire che non sei un sogno, bensì la mia stupenda realtà.”
Quelle parole erano troppo belle per essere dedicate solo a lei; improvvisamente si ritrovò a piangere senza nemmeno accorgersene, profondamente commossa da ciò che il ragazzo le stava dicendo.
Shaoran sorrise e le prese il volto fra le mani asciugandole con i pollici quelle lacrime che scorrevano imperterrite lungo le sue guance. “Mi faresti l’enorme dono di poter condividere ancora tutto questo e quant’ altro insieme a te, per sempre?” le domandò infine sorridendole dolcemente.
“Sha-Shaoran… che cosa…?” cercò di chiedere Sakura, ma le parole le morirono in gola non appena vide Li mettersi una mano in tasca e prendere da questa un cofanetto di velluto blu.
La castana si portò entrambe le mani sulla bocca e sgranò gli occhi quel tanto che ler era concesso di fare.
Shaoran portò la piccola scatola più prossima alla ragazza e la aprì mostrandole il contenuto.
“Sakura Kinomoto, mi vuoi sposare?” chiese infine schietto, lasciando la giovane di pietra.
Sakura, colta da troppe emozioni nello stesso momento, si riportò entrambe le mani sul viso e cominciò a piangere scossa da singulti che le facevano sobbalzare le spalle.
“Sa-Sakura… c’è qualcosa che non va?” domandò Li mal interpretando la reazione della sua ragazza. “Per caso non vuoi…?” disse infine mesto, ritraendo l’anello.
la giovane si scostò le mani dal viso permettendo al ragazzo di guardarla dritta in quegli occhi giada ricolmi di lacrime.
“Ma certo che lo voglio!” esclamò fra i singhiozzi lanciandosi al collo di Shaoran con così tanta energia che fece cadere entrambi stesi a terra sul pavimento del ristorante, diventando una sorta di picolo spattacolo per gli altri presenti nel locale.
“Però potevi dirmelo che mi avresti chiesto di sposarti!” si lamentò la giovane Kinomoto stringendosi forte al collo del suo ragazzo. “Almeno mi sarei preparata psicologicamente alla situazione!”
“Ma che sorpresa era, se no?” le domandò lui allora carezzandole il capo.
Li si rialzò a sedere ed aiutò Sakura a fare altrettanto, prendendole poi delicatamente la mano sinistra; afferrò poi il piccolo anello d’oro bianco e lo fece scivolare lentamente lungo il suo esile anulare.
“Questo adesso è tuo… e lo sarà per sempre.” Le disse infine Shaoran, anche lui un po’ commosso dalla situazione.
“Mi piace questo per sempre…” ammise la ragazza guardando entusiasta l’anello che portava al dito.
I due si rialzarono in piedi e si guardarono intensamente negli occhi.
“Oh, al diavolo tutto e tutti!”
Fu il loro pensiero unanime; lentamente si avvicinarono ed unirono le loro labbra in un dolcissimo bacio in modo da sigillare pe sempre le loro reciproche promesse di amore eterno.
Eh no, però! Questo era troppo, oltre alla proposta di matrimonio ora quel cinese della malora si baciava addirittura la sua povera sorellina?
Scocciato, Touya si alzò in piedi battendo entrambe le mani sul tavolo. “Ora basta baci!!”



È finita! Spero che vi sia piaciuto il cap flash back, ne volevo fare degli altri, tipo quando Sakura scopre di essere incinta per la prima volta (con conseguente reazione di Shaoran), la prima ecografia con la piccola Keiko o cose così, ditemi un po’ voi cosa ne pensate!
Dato che è tardi non posso ringraziarvi singolarmente, per cui ringrazio Lady Marion, Sakura93, Ichigo_91, Piajoe22, Sakura Bethovina, Yumemi, Monny e Robby e Sakura93thebest per la recensione allo scorso capitolo!
Ciaooooo!

   
 
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