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Autore: girlfromstars    25/12/2013    3 recensioni
Sarà vero che l'amore arriva quando meno te lo aspetti? Bhe, sembra proprio di sì ed Elena, la nostra protagonista non se lo aspetta di certo di trovare l'amore partendo da uno scherzo, ma si sa, la vita non è mai come ci si aspetta...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 14
Telefonata

 

Theo's pov
Sono appena arrivata davanti alla casa di Elena, sto cercando le chiavi che sua madre mi ha dato, quando il mio telefono si mette a squillare.
Sbuffo e lo ignoro, richiamerò chiunque sia non appena avrò posato la spesa in casa.
Trovo finalmente le chiavi ed entro
< < Piccola sono tornato > > grido per farmi sentire.
Non ricevo alcuna risposta.
Prendo il telefono e guardo chi mi ha chiamato : Elena.
Avrà incontrato Anna o Dani per la strada e si saranno messe a parlare.
La richiamo comunque per vedere quando arriva.
Il cellulare squilla un po' prima che lei risponda.
< < Piccola dove sei? > > Bello il mio saluto eh?
< < Mi scusi lei è Theo? > > chiede una voce sconosciuta dall'altra parte del telefono.
< < Sì sono io, lei chi è? > >
< < Io sono un'infermiera dell'ospedale " Santo Stefano", potrebbe raggiungerci subito? > >
< < Certo arrivo subito > >
Chiudo la comunicazione e mi precipito fuori.
Mentre corro verso l'ospedale penso a cosa potrebbe esserle capitato.
L'avranno forse investita? O forse è caduta e si è fatta male...
Oddio mi sta venendo un infarto!
Arrivo in ospedale in tempo di record, appena entro mi precipito al bancone e chiedo alla ragazza dove sia Elena.
< < Chi cerca? > > chiede lei gentile
< < Ulivieri Elena > > dico io impaziente.
Lei si mette a digitare e poi mi dice:
< < Oh sì eccola, sala 3 nel reparto rianimazione, secondo piano > >
Cosa?! Rianimazione?! Cazzo!
Corro come un matto fino al secondo piano e arrivato mi metto a cercare la sala 3.
Eccola!
Entro dentro e mi fermo, l'odore di medicinali è fortissimo, le pareti sono completamente bianche, nella stanza c'è solo un defibrillatore, un comodino ed un letto.
Quando poso gli occhi su quel letto il mio cuore cede.
Lei è lì pallida, più del solito, un enorme livido violaceo le copre lo zigomo destro, il naso è fasciato, il labbro spaccato.
Ha una benda che le ricopre la parte superiore del cranio e le braccia sono fasciate fino al gomito.
Il camice le lascia scoperte le braccia fino alla spalla  e sopra le bende le braccia sono ricoperte di lividi verdastri a forma di dita.
< < Tu devi essere Theo > > dice una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare.
< < Sì sono io...che cosa le è successo? > > chiedo spaventato.
< < Crediamo l'abbiano picchiata, una signora ha detto di averla trovata senza sensi in mezzo al marciapiede.
Ha perso molto sangue, ha un grave trauma cranico e bruciature di secondo grado sulle braccia.
Ha due costole incrinate e lividi ovunque > > dice lei seria guardandomi
< < Non ci posso credere > > dico sentendo gli occhi pizzicare.
Mi avvicino a lei titubante e le prendo la mano, è fredda, molto fredda.
< < Quando è arrivata si è svegliata per alcuni minuti e ha detto: Theo..Chiama...
Per questo ti abbiamo chiamato > >
< < Oh mio dio è tutta colpa mia! Non dovevo lasciarla tornare da sola! > > dico mettendomi le mani nei capelli e inziando a tirarli.
< < Tranquillo, non è colpa tua e lei starà bene vedrai.
Potrebbe anche svegliarsi domani > >  dice lei cercando di tranquilizzarmi.
La guardo, è giovane, avrà vent'anni, mi sorride cercando di mostrarsi traquilla.
< < Grazie > > le dico veramente contento del suo aiuto.
Lei annuisce e mi lascia da solo.
Passo tutta la sera con lei tenendole la mano e piangendo in silenzio.
Chi potrebbe mai farle del male? E perchè?
Forse volevano derubarla...o forse violentarla...oddio dimmi che non l'hanno fatto!
Cerco un'infirmiera e le chiedo altri dettagli.
Lei mi rassicura dicendomi che non ci sono segni di abuso sessuale sul suo corpo, solo botte.
La cosa che non si riesce a spiegare sono le bruciature...
Io non credo di riuscire a resistere a tutto questo ma devo farcela per lei, perchè ho capito che la amo...Dio solo sa quanto la amo...
L'ho capito ora vedendola qui ferma e così fragile.
Mi vengono i brividi solo pensando a cosa sarebbe potuto succederle..
Mi sento terribilmente in colpa..vorrei che fosse capitato a me...



 

*



Sono passati tre maledetti giorni ed Elena non si è ancora svegliata.
Sono tre giorni che non dormo e non mangio standole sempre vicino.
Il dottore oggi mi ha detto di parlare con lei per aiutarla a svegliarsi.
< < Amore mio perchè non ti svegli? Perchè non apri i tuoi occhi e mi sgridi perchè non mangio?
Dai fallo per me, svegliati amore mio, svegliati perchè ti devo raccontare tante cose..
Dimmi chi è stato a farti questo? Chi ha osato toccarti? Chi? Ti prego dimmelo > > dico mentre le lacrime iniziano a scorrermi lente sulle guance.
L'unica cosa che mi calma è ascoltare il suo respiro lento e regolare, è l'unica cosa che mi permettere ancora di avere speranza.
Il dottore entra nella stanza e mi sorride, oramai mi conosce.
< < Sta meglio vero? > > chiedo ansioso sperando con tutto il cuore in una risposta affermativa.
< < Sì sta molto meglio, dovrebbe svegliarsi presto > >
Oh grazie a Dio! Potrei mettermi a saltellare dalla gioia.
Lui finisce di visitarla e poi se ne va lasciandomi di nuovo solo con lei.
Le prendo la mano e la accarezzo piano sussurrandole quanto mi manca e quanto mi stia facendo impazzire in questo momento.
Sento una leggera stretta alla mano e poi vedo i suoi bellissimi occhi neri aprirsi lentamente.
< < T-th-theo > > dice con voce roca e irriconoscibile.
< < Amore mio > > dico scoppiando a piangere dalla gioia e fondandomi su di lei a abbracciarla.
Lei ricambia un po' impedita dalle bende e mi sorride timidamente.
Chiamo il dottore velocemente e da lì inizia un continuo via vai di gente e di medici che vengono a visitarla.
Alla fine dopo circa un'ora mi ridanno indietro la mia piccola.
< < Sei stanca? > > le chiedo accarezzandole la guacia livida e sorridendole estremamente felice.
< < No, ma cosa mi è successo? > > chiede sorridendo anche lei, adesso la sua voce è un po' più normale anche se ancora un po' roca.
< < Non te lo ricordi? > >
< < No, mi ricordo solo che mi faceva tanto male la testa ma non so perchè > > dice cercando di alzare le spalle e fermandosi subito a causa del dolore.
< < Mi fa male tutto, non riesco a muovermi senza farmi male > > dice cercando di stare il più ferma possibile.
< < E' meglio se adesso non ti ricordi tesoro, ti farebbe solo stare peggio e in questo momento stai già abbastanza male > >
< < Va bene, ma poi me lo dirai vero? > >
< < Certo e tu mi dirai chi è stato > >
< < Va bene > > dice trattenendo uno sbadiglio
< < Dai dormi che sei stanca > > le dico pieno di gioia
< < Non te ne andare > > mi dice con una nota di panico nella voce
< < No amore non me ne vado, sarò sempre qui, non me ne andrò mai > > non mi rendo neanche conto di averla chiamata ormai diverse volte amore senza preoccuparmene.
< < Grazie > > dice scivolando lentamente tra le braccia di Morfeo.
Rimango a guardarla dormire per molto tempo fino a quando anche io scivolo tra le braccia di Morfeo.

 

*Angolo dell'autrice*

Eccomi di nuovo qui con questo capitolo capitolino, vi dico subito che questo è solo mezzo capito..l'altra metà si basa su un pov di Elena, ma per quella metà dovrete aspettare ancora un po'....hehehe
Voglio subito ringraziare shadowh_ per il bellissimo banner che vedete in cima, visto che l'altra volta me ne sono dimenticata :)
Voglio anche ringraziare tutti quelli che seguono o recensiscono la mia storia, ma anche quelli che semplicemente la leggono in un momento di noia, grazie davvero a tutti.
Un bacio e un abbraccio a tutti E. ❤❤


 

 

  
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