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Autore: MadHattersTwinSister    28/12/2013    6 recensioni
Hermione si ritrova al quinto anno di fronte ad un'improvvisa cotta per Ron. Lui, al contrario, non sembra ricambiare. La ragazza si ritrova a così a stringere un'intesa con qualcuno di inaspettato. Ma si sa l'amore é cieco e spesso ci porta in direzioni che mai avremmo immaginato di prendere.
Un'altra Fremione, li adoro.
Titolo della storia modificato da "Il filo logico del cuore" a "Mi fai sorridere".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Novembre era giunto al termine ed entrato Dicembre già nel castello si poteva respirare l’imminente aria natalizia. Il vento gelido sferzava impetuoso annunciando un freddo e piovoso inverno. Nessuno usava più girovagare per i prati che costeggiavano il castello o nei chiostri dopo le lezioni. E allora cosa ci faceva Hermione, seduta su uno scomodo sedile nel campo di Quidditch, quel sabato pomeriggio? Un certo ragazzo dai capelli rossi aveva avuto la brillante idea di farla assistere agli allenamenti. Hermione si domandava se fosse stato saggio seguire i consigli di quel pazzo. Per conquistare Ron stava faticando più di quanto avesse immaginato! Prima aveva dovuto fare a brandelli il proprio orgoglio chiedendo scusa al ragazzo in questione, in seguito si era avventurata nelle cucine di notte per preparargli dei biscotti guadagnandosi una bella punizione, e ora metteva a repentaglio la propria salute per assistere ad un allenamento di Quidditch. Come se non bastasse doveva anche dare ripetizioni di Trasfigurazione a Fred, l'ideatore di tutti quegli assurdi piani.

A pochi metri da lei stava Lavanda che, temeraria, aveva sfidato il freddo e il gelo per assistere, come di consueto, all'allenamento del suo amato. Hermione si sorprese del fatto che, la sua presenza, non le dava il minimo fastidio. Ma prima di potersi interrogare su quello strano fatto, i giocatori fecero il loro ingresso in campo. La riccia poté scorgere Angelina Jhonson librarsi in aria, seguita dai Gemelli, Harry, Ron, Alicia Spinnet e Katy Bell. Non fece fatica a distinguere Fred da George, il primo, intanto, le aveva rivolto un cenno con la mano a cui lei aveva gentilmente risposto. E poi non era difficile riconoscerli dato che solo uno dei due portava il solito ghigno egocentrico, sfoggiato ogni qual volta montava su un manico di scopa. Inutile dire che il gemello dall'espressione beffarda fosse proprio Fred.

Dopo aver effettuato due giri di campo in volo, i giocatori, iniziarono ad allenarsi. Le cacciatrici schizzavano da una parte all'altra lanciandosi la pluffa, Harry rimaneva fermo in attesa di scorgere il boccino per poi scendere in picchiata, afferrarlo e liberarlo nuovamente. I Gemelli posti ai due lati opposti del campo battevano alternativamente il bolide servendosi delle mazze. Hermione li osservava volteggiare soffermandosi su Fred.

Era assurdo, tutta quella situazione era assurda. La loro alleanza, l'accordo che avevano stipulato. Eppure c'era un risvolto positivo in tutta quella storia. Hermione trovava, ormai, piacevole la compagnia del ragazzo, stavano, lentamente, conoscendosi e facendo amicizia. Era divertente architettare con Fred nuovi trucchi per far colpo su Ron, era piacevole passare i pomeriggi-almeno per lei lo era- completamente immersi nei libri per ripassare Trasfigurazione. E nonostante tutti gli ostacoli, tutte le arrabbiature e i nervosismi, Hermione non potè fare a meno di pensare che, si, quell'intesa era bella. Bella come i muscoli di Fred che guizzavano sotto la divisa scarlatta quando il ragazzo, si lanciava per colpire il bolide, e il successivo sorriso trionfante che si apriva sulle sue labbra...aspetta, cosa? Hermione, riscossa da quei pensieri, si spalmó una mano sul viso. Calma, si disse, sei solo suggestionata dal sogno di stanotte.

“Hermione correva per i corridoi. Era in ritardo. O forse scappava? Non lo sapeva, era solo certa del fatto che doveva correre, volare, nulla avrebbe potuto fermare la sua corsa. Nulla tranne...-Ahia!- si ritrovó a terra massaggiandosi il fondoschiena. Alzò lo sguardo sul suo ostacolo pronta a dirgliene quattro, ma appena incroció la sua figura un sorriso le illuminó il volto. Il ragazzo che aveva davanti le dava le spalle e la sua immagine era sfocata: non era possibile distinguerne i contorni o stimarne l'altezza, ma la prima cosa che di lui saltava agli occhi erano i capelli rossi come delle spire infuocate.                                                          

-Sei tu! Sei tu quello che cercavo quello di cui avevo bisogno! Mostrati. Mostra il tuo viso.- disse Hermione, la cui voce lasciava trasparire tutta la gioia che provava. Ora ricordava: correva per i corridoi alla ricerca di qualcosa che colmasse la necessità che la opprimeva. Necessità...ma di cosa? Non lo sapeva e non si preoccupava di venirne a conoscenza. Sentiva solo il bisogno di qualcosa e quel qualcosa risiedeva esattamente nel ragazzo che le sostava di fronte. Gli girò intorno per scoprirne finalmente l'identità, ma il giovane rimaneva di spalle da qualsiasi angolazione lo si guardasse. Hermione, presa dallo sconforto, cadde in ginocchio piangendo tenendo il viso fra le mani. Improvvisamente, un tocco gentile sulla spalla le fece alzare lo sguardo. Il ragazzo si piegò alla sua altezza e le carezzó una guancia asciugandole una lacrima.

-Lo sai già Granger- inizió sorridendo sghembo -ci sarà sempre Fred Weasley ad asciugarti le lacrime e a farti sorridere.- Hermione sorrise e pochi attimi dopo, senza che se ne fosse minimamente resa conto, era incollata alle labbra del ragazzo colmando, finalmente, quell'opprimente bisogno.”

In seguito la ragazza si era svegliata di soprassalto maledicendo se stessa e Fred una dozzina di volte. Fred...certo che baciava bene...Ma che baciava bene Hermione?! Era solo un sogno! Cercava di convincersi mentalmente massaggiandosi le tempie ad occhi chiusi. Una folata improvvisa di vento la fece stringere nelle spalle.                                                                                                                                          

-Che c'è Granger?- sbarró di colpo gli occhi osservando il ragazzo che a un metro da lei fluttuava sulla propria scopa.

-Non ti diverti più? Guardare Ron mancare tutte quelle palle ti ha fatto venire il mal di testa?- chiese ancora beffardo.

-Eh?..- la ragazza si sporse a guardare Ron accorgendosi solo in quel momento che, da quando era arrivata, non gli aveva minimamente prestato attenzione. Aveva solo pensato a Fred. Dannato Fred!, pensò.

-No va tutto bene. Sto solo congelando ma per il resto tutto è nella norma. Che c'è ti preoccupi per me Weasley?- chiese scherzosa pentendosi l'attimo successivo. Le immagine del sogno di quella notte erano ancora vivide nella sua mente.

-Come potrei non preoccuparmi per te, mia dolce Granger?- disse il ragazzo ghignando facendo avvampare Hermione più del dovuto.

Intanto l'allenamento era giunto al termine e, sotto sollecitazione di Fred, la ragazza si era recata all'uscita degli spogliatoi. Ad attendere assieme a lei c'era Lavanda pronta ad accogliere a braccia aperte il suo amato Ron-Ron. Uscì per primo Harry che alla vista della migliore amica si bloccò, tolse gli occhiali per pulirli e una volta averli riposti sopra il naso sgranó gli occhi.

-Hermione? Che ci fai qui?- La ragazza sorrise.

 -Sono venuta a vedere l'allenamento!-

-E come mai?- la voce di Ron si intromise nella conversazione. Si fece avanti con Lavanda arpionata al braccio come un falco.

-Beh mi interessava...- disse lei sbrigativa.

-E da quando? Poi sei venuta a vedere un allenamento pessimo.-Non è vero, Fred ha giocato bene, pensò la riccia -Ho parato la palla, si e no, due volte.-Ah, ecco. Si maledisse per i propri pensieri prima di rivolgere un sorriso bonario a Ron.

-Sta tranquillo Ron! Sono certa che anche Joey Jenkins all'inizio non era nulla di speciale! Tu continua ad esercitarti- disse guardandolo con un sorriso a metà tra il confortante e il soddisfatto. Il ragazzo infatti, come Harry, era rimasto a bocca decisamente spalancata Il rosso le si aviccinò scostandosi da Lavanda, la quale fece un’espressione decisamente omicida, per mettere le mani sopra le spalle di Hermione.

-T-tu sai chi è Joey Jenkins?- chiese con voce tremolante. La ragazza annuì sorridendo.

-Certo che lo so! E’ stato il più grande battitore mai appartenuto alla squadra dei Cannoni di Chudley!- sciorinò con noncuranza.L’espressione di Ron era impagabile, la bocca spalancata per la sorpresa, gli occhi sgranati, avrebbe meritato una fotografia.

-E da quando sei così esperta di Quidditch?- chiese con fare indagatorio.

-Beh…è pur sempre un aspetto della cultura del Mondo della Magia perciò ho deciso di tenermi informata anche su questo. E devo confessare che saperne di più sulle squadre e la storia che le circonda è veramente interessante! Non possono non rimanerti in mente giocatori e date importanti come Jenkins o il 1921, l’anno in cui Plumpton stabilì il record inglese per la cattura più veloce del Boccino!- sorrise soddisfatta del suo discorso, non aveva mai detto così tante sciocchezze tutte insieme. Quei due giocatori e quella data erano gli unici che si ricordava visto che tutta la sue conoscenze erano basate su una breve sbirciata ad una rivista. Non avrebbe saputo rispondere così bene ad altre domande più approfondite. Ma questo bastò a Ron per aprirsi in un sorriso gioioso e spettacolare. Gli occhi gli brillarono ed Hermione potè sperare di aver visto una scintilla diversa nei suoi occhi. Si fissarono ancora, mantenendo uniti gli sguardi. La ragazza era felice, forse era riuscita nel suo intento, forse Ron aveva veramente sviluppato un interesse diverso nei suoi confronti. Lo vide alzare una mano, convinta che stesse per prenderle il viso tra le mani e regalarle finalmente il bacio che tanto agognava. Non le importava della presenza degli altri, quello era il suo momento di trionfo. Chiuse gli occhi percependo il cuore battere all’impazzata. Ne era sicura, a lei piaceva Ron non Fred. Ron le faceva battere il cuore e Fred...Decise di non pensare a lui per un attimo, voleva godersi quel momento e finalmente…

-Beh brava Herm!- disse Ron accompagnando la frase con una pacca sulla spalla della ragazza. Hermione aprì gli occhi. E si ritrovò davanti il viso di Fred che la guardava con espressione incerta.

-Scusa se te lo dico ma…è stato esilarante!- scoppiò in una sonora risata. Erano rimasti solo loro due davanti agli spogliatoi e tutti gli altri si erano già avviati verso il castello. La riccia incrociò le braccia al petto lanciandogli occhiate di fuoco. Fred placò le proprie risa e le mise un braccio attorno alle spalle facendo, naturalmente, imporporare le guance della ragazza.

-Ora dobbiamo pensare a qualcos’altro. Qualcosa che faccia veramente effetto su Ron perché l’idea del Quidditch, mi pare ovvio non abbia funzionato.- Hermione per tutta risposta lo guardò torva.

 

 

                                                                           ***

 

 

Erano passate diverse settimane dal giorno dell’allenamento. Hermione era sommersa dai compiti che, con il passare del tempo, diventavano sempre più pesanti e di mole sempre maggiore. Non aveva più avuto tempo per parlare con Fred e decidere quale fosse stata la prossima mossa. Tra lo studio e l’impegno che metteva nel C.R.E.P.A.  era fortunata a riposare almeno otto ore per notte. Ma le vacanze erano omai dietro l’angolo. Senza minimamente accorgersi del tempo che passava, l’ultima settimana di lezioni prima delle vacanze natalizie era arrivata e così anche l’ultimo incontro dell’ES. Dopo l’esercitazione Harry si congratulò con tutti e dopo essersi scambiati gli auguri i ragazzi uscirono dalla Stanza delle Necessità diretti, silenziosamente, ai propri dormitori. Entrata in Sala Comune apparentemente vuota dietro Ron, Hermione, scorse la figura di un altro rosso seduto su una poltrona. Fred le fece segno di aspettare e, dopo aver liquidato l’amico con una scusa, la riccia si sedette sul divanetto di fronte al fuoco.

 

C’è una tradizione nel mondo Babbano. Colui o colei che bacerai sotto ad un rametto di vischio, sarà la persona che ti affiancherà per tutta la vita, la tua anima gemella.

 

-Come va?- esordì il rosso. Hermione fece scattare un sopracciglio verso l’alto e Fred ridacchiò.

-Va bene ho capito, veniamo al sodo. Ho pensato e ripensato e credo che ci sia solo una cosa capace di far concentrare le attenzioni di Ron su di te. La gelosia.- sottolineò l’ultima parola con un ghigno malandrino. La ragazza lo guardò perplessa non capendo il senso di quelle parole.

-E come potrei suscitare la su gelosia?- Fred ghignò ancora più apertamente.

-Semplice Granger…devi metterti assieme a qualcuno. Fidanzarti per finta con qualcuno che sicuramente scatenerà la gelosia di Ronnie.- spiegò Fred come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Qualcuno tipo?- chiese Hermione curiosa.

-Non lo so. Tipo me.- la ragazza sgranò gli occhi avvampando.

-Granger respira!- la prese in giro lui. –Non ho detto mica che ci dobbiamo sposare. Dobbiamo solo fingere di stare insieme. Vedrai come se la prenderà!-

-V-va bene. E se dovesse capire che è tutta una recita?- Fred la guardò scettico.

-E’ di Ron che parliamo. Basterà solo che tu sia il più convincente possibile. Non mi sembra che tu sia un’attrice così pessima dopo la scenetta del Quidditch!- la guardò con un sorrisetto furbo. Hermione sorrise e si alzò in piedi seguita da Fred.

-Ci sto Weasley ma tu promettimi che non farai nulla per imbarazzarmi più del dovuto!- disse puntandogli contro un dito accusatore. Fred alzò le mani in segno di resa.

-Promesso Granger.- Hermione si schiarì la voce e lo guardò con espressione indecifrabile.

-Volevo salutarti prima delle vacanze.- Fred la guardò confuso. –Salutarti come si deve.- specificò lei. –Volevo ringraziarti per tutto l’aiuto che mi stai dando. Grazie.- concluse lei sorridendo mesta, facendo sorridere anche il ragazzo.

-E’ un piacere Granger.- rispose lui facendo un piccolo inchino. Hermione non si aspettava di trovare il coraggio per farlo, era una cosa del tutto stupida e irrazionale che in un momento di lucidità non avrebbe mai azzardato. Si alzò sulle punte lasciando un casto bacio sulla guancia del rosso. Arrossì subito dopo guardando la faccia allibita del rosso e indietreggiò.

-Buon Natale Fred.- disse prima di scappare su per le scale. Fred ridacchiò.

-Buon Natale Hermione.- si buttò a peso morto sulla poltrona con un sorriso a trentadue denti. Sollevò la testa notando solo in quel momento che sopra al punto in cui un attimo prima i trovavano i due ragazzi vi era un piccolo ramoscello i vischio.

 

C’è una tradizione nel mondo Babbano. Colui o colei che bacerai sotto ad un rametto di vischio, sarà la persona che ti affiancherà per tutta la vita, la tua anima gemella.

 

Strano ma vero, Hermione non la conosceva, ma Fred si.

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTRICE

Sebbene non abbia fatto un ritardo clamoroso come l’ultima volta, le vacanze non mi hanno permesso di rientrare nei tempi che mi ero prefissata. Spero che l capitolo compensi l’attesa. Io personalmente ne sono soddisfatta. Ditemi se c’è qualsiasi cosa che non va. Sarò felice di cambiarla o spiegarla.

Grazie mille per le recensioni che mi lasciate! Non avete idea di quanto mi facciate felice!

Alla prossima e mi raccomando, recensite!

MadHattersTwinSister

  
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