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Autore: Strekon    23/06/2003    8 recensioni
Un oscuro incantesimo ha colpito Hogwarts. Chi sarà in grado di ripristinare l'ordine? Una storia Dark con un fondo di romanticismo....
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le doppie porte incastonate nella parete di resistente cemento armato scivolarono all’interno del muro

Le doppie porte incastonate nella parete di resistente cemento armato scivolarono all’interno del muro. Draco e Ron proseguirono il loro cammino. Attraversarono un lungo corridoio sempre nelle stese condizioni. Cemento a vista. Veramente un posto lugubre e triste. Anche a Natale.

Ron ripensò all’ultimo anno. Quante ne aveva passate. Quante cose erano cambiate da un anno a questa parte. Una per tutte. Hermione. Erano sposati ora. E non erano più soli. Da due settimane era nato il piccolo Christopher Weasley, già ribattezzato da tutti Chris. Quando Hermione glielo aveva detto non aveva reagito come la volta precedente. L’esperienza di morte lo aveva maturato, e non poco. Il fatto di morire lo aveva spaventato. Sapere che c’era qualcuno pronto a testimoniare che sei esistito, che sei valso qualcosa per lui, era il modo migliore per scacciare quella paura. E Chris aveva fatto proprio un buon lavoro da quel punto di vista. Ma anche il parto non fu per niente semplice. Era nato di sette mesi, prematuro, e subito venne il dubbio che in realtà la magia lanciata da Hermione per evocare gli elementali avesse danneggiato il feto, ma per fortuna non fu così. Casualità, dissero i medici. Meglio la casualità che la magia a volte.

La più contenta, neanche da dire, non fu certo Hermione, come è logico che sia, ma Molly. La felicità di mamma Weasley alla notizia del secondo nipotino fu tale che per poco non soffocò il figlio in un mare di abbracci e baci. Ron non l’aveva mai vista così. Mai tranne forse quando è nata Eve. La nascita di bambini probabilmente la deliziava. Dopotutto aveva avuto ben sette figli!

Dopo circa dieci giorni Hermione fu dimessa e ad entrambi fu dato un periodo di vacanza dal lavoro così da riposare un po’ e pensare solo a loro e al nuovo arrivato.

E adesso Ron era lì. Ne aveva parlato a lungo anche con la moglie e alla fine aveva deciso.

Varcò l’ultimo cancello rinforzato che scivolo, anche lui, all’interno della parete, annunciato dal fischio acuto di una sirena e da una luce gialla lampeggiante. Draco lo seguì a ruota. Qualche giorno prima gli aveva chiesto di accompagnarlo in questa visita. Da solo non se la sentiva di andare. Draco acconsentì di buon grado.

Anche lui, in quel periodo, era a casa. Non per vacanza, quanto per obbligo. La squadra scelta dei battlemage era stata sciolta, e lui non aveva più un vero lavoro. Lo avrebbe trovato, ne era certo, al ministero. In un altro ramo, sicuramente minore, ma l’avrebbe trovato. Intanto si godeva questo periodo di festa a casa con la sua famiglia. Trovare Ginny ad Hogwarts ad aspettarlo quel giorno lo fece sentire come in paradiso. Come faceva ad amarla così tanto? Non lo capiva neanche lui a volte. E la piccola Eve cresceva. E più cresceva e più decideva che il periodo migliore per dormire era in pieno giorno, con grande disappunto dei genitori che si alzavano la notte per convincerla del contrario. Ma la famiglia ha i suoi pro e i suoi contro. E Draco era contento di entrambi.

Finalmente arrivarono davanti alla porta di acciaio che tanto bramavano. Il numero 004 era inciso a fuoco sulla superficie. Draco bussò e entrambi attesero impazienti. Un rumore secco di chiavistelli che venivano aperti fece capire ai due di essere attesi, come preventivato. La porta si aprì rivelando un piccolo gnomo blu vestito di stracci e con una cintura piena di mazzi di chiavi.

“Siete qui per lo 07?” chiese l’esserino blu.

“Sì, siete stati avvisati vero?” chiese di rimando Ron mentre entrava assieme a Draco nello stretto corridoio oltre la porta.

“Sicuro, dal ministro in persona!” esclamò entusiasta lo gnomo. Seguirono pazientemente i piccoli passi dello gnomo accompagnati dal sottofondo delle chiavi di acciaio che sbatacchiavano fra di loro. Quell’esserino sembrava avere una parlantina incredibile. Parlava e parlava in continuazione e citava sempre più spesso il ministro della magia. Per lui, probabilmente, aver ricevuto una lettera dal ministro in persona era qualcosa di straordinario. Per Ron e Draco no. Dopotutto era uno di famiglia. Anche Percy sembrava essersi smosso dalla sua rigida posizione di ministro. La dichiarazione che fece fare a Cornelius Caramel entrò negli annali delle figuracce e delle meschinità possibili di un uomo. Ora, anche nel consiglio di cui faceva parte, Caramel valeva meno di zero. Aveva, inoltre, annunciato con piacere la riapertura di Hogwarts a partire dal prossimo anno, con a capo, naturalmente, Albus Silente. Il vecchio preside era stato portato alla normalità con un potente infuso di mandragola e sangue di medusa. Una pozione che Piton preparò magistralmente in soli sei giorni. Anche il vecchio professore di pozioni fu reintegrato nella sua vecchia cattedra, con l’aggiunta di quella di Difesa contro le Arti Oscure, a lungo desiderata e finalmente ottenuta. Nel suo attuale stato Piton non aveva bisogno di dormire e tantomeno di mangiare. Poteva farlo, sì, ma non era necessario per sopravvivere. Molte famiglie avrebbero potuto indignarsi di fronte all’eventualità di mandare i loro figli in un posto dove un insegnante era un non-morto, ma anche Hagrid era un mezzo-gigante, e nessuno, tranne all’inizio, si era mai lamentato più di tanto. Anche gli altri professori tornarono tutti ai loro ruoli principali. La Cooman ne uscì con una frase ad effetto del tipo “L’avevo previsto”, suscitando uno sbuffo scocciato da parte della McGrannit.

Lo gnomo blu si fermò davanti ad una parete di apparente pietra con scolpito sopra il numero 07.

“Eccoci” disse l’esserino “Posso procedere?”

Entrambi i ragazzi annuirono e lo gnomo si diede da fare. Estrasse una chiave piccola e dorata e la agitò di fronte alla parete, come se fosse una bacchetta. Il muro scomparve davanti ai loro occhi e divenne trasparente. Al di là della parete vi era una stanza grande non più di nove metri quadri. Sul lato destro vi era un piccolo letto, mentre sul sinistro un lavandino e dei sanitari. Non c’era neanche una finestra. L’unica fonte di illuminazione era una candela che stava accesa magicamente, senza consumarsi mai. Per avere buio bastava coprirla con un drappo a qualcosa di simile.. Sul letto vi era una figura. Era scarna, magra. Voltò la testa verso la parete trasparente e la luce che entrava da quella finestra momentanea.

“Cinque minuti” disse più seriamente lo gnomo e se ne andò per la sua strada. Cadde un silenzio incerto. Nessuno dei tre sapeva se doveva parlare o no per primo, così iniziò Ron a rompere quel silenzio.

“Ciao Harry”

Harry si alzò e avvicinò il viso al muro. Fissò Draco per un attimo in cerca della sua approvazione.

“Ron Weasley, giusto?” Draco annuì. Ron sorrise lievemente.

“Come stai Harry?” Harry rise .

“Come vuoi che stia! Sono in trappola per l’eternità da quanto ho capito. Potrebbe andare meglio grazie” rispose acido.

“Voglio dire, come ti senti dopo quello che è successo?” Harry tornò serio e si grattò il mento ispido per la barba con una mano.

“Oh, quello. Bhè, mi spiace per te ma non mi ricordo nulla. Quindi, buon per te se sei risorto con la fiamma della fenice. A me non importa nulla”

Ron ingoiò il rospo. Ne aveva parlato anche con Draco. Lo aveva avvertito che quello che avrebbe visto non sarebbe stato l’Harry che ricordava.

“Ti capisco. Anche senza i dissennatori Azkaban non è il meglio per vivere”

“Grazie, devo commuovermi?” chiese ironico Harry. Più che ironico sembrava seccato.

Ancora silenzio. Draco diede uno scossone a Ron ed indicò l’orologio. Il tempo stava per scadere.

“Sai, sono rimasto sorpreso da come ha sconfitto Voldemort. Mi è sembrato di capire che è stato un giochetto per te” sorrise forzatamente Ron.

“Era debole. Non so come avesse fatto ad essere il più potente. Anche tu eri più forte di lui. Mi hai dato del filo da torcere, lo ricordi vero? Anche Malfoy era più forte. Probabilmente qualcosa non è andato come doveva andare ed era più debole del previsto” sbuffò Harry rassegnato.

“Sembra invece che si fosse indebolito perché non era più abituato a combattere.”

“Davvero?” chiese Harry.

“Già. E sembra che la causa della sua distruzione, dopotutto, non sia altro che il suo piano di invasione. Con tutti quei mangiamorte da eliminare hai fatto, diciamo,  un buon allenamento. Per questo sei diventato così forte contro le arto oscure. Per questo non ti è sembrato forte. Perché TU eri davvero più forte di lui”

Harry valutò le informazioni che aveva appena ricevuto. Quindi lui era uno forte. Interessante. La voce di Ron interruppe ancora i suoi pensieri.

“Fra l’altro, non so quanto possa contare, ma… ecco, mi spiace per quanto è accaduto. Per me eri e sarai sempre Harry, il mio amico Harry”

Harry lo guardò in faccia e sghignazzò.

“Credo che tu sia fuori di testa, caro Weasley! Il tuo amico Harry?” scoppiò nuovamente a ridere “Va bene, va bene. Come preferisci” si rivolse a Draco.

“A proposito, potevi dirmelo che il bambino in culla che ha sconfitto Voldemort ero io. Potevi evitare di parlare per rebus da decifrare”

“Come l’hai saputo?” chiese Draco sorpreso. Harry sorrise.

“Le voci girano, Malfoy. Quanti “Harry Potter che hanno sconfitto Voldemort in culla” credi che esistano?” Draco inarcò un sopracciglio e annuì. Era vero, dopotutto.

Il piccolo gnomo blu tornò da loro.

“Tempo scaduto. E’ ora di andare” Draco annuì e trascinò via Ron che non aveva molta voglia di andarsene. Si diressero di spalle verso l’uscita quando la voce di Harry raggiunse le orecchie di Ron per l’ultima volta.

“Credo che dispiaccia anche a me…”

Ron si voltò appena in tempo per vedere la parete tornare di pietra e lo 07 comparire di nuovo, scolpito con forza. Draco afferrò per una spalla Ron.

“Andiamo” disse. Ron annuì con il capo mentre cominciavano a bruciargli gli occhi. Non avrebbe pianto, era stupido farlo in un momento come quello. Riflette sulle ultime parole di Harry.

Quante cose erano capitate a quel ragazzo. Ma le aveva sempre accettate tutte. Le cose belle e quelle brutte. Tutte sempre e comunque. Tutte, senza tregua.

 

FINE

 

Cari ragazzuoli infin siam giunti. Allora? Che ne pensate? Io ho pensato che è bene ringraziare tutti dal primo all’ultimo. E’ difficile, lo so, ma io ci provo comunque.

Era il 23 gennaio di quest’anno. Aveva appena finito di gustarmi Harry Potter e la camera dei Segreti al cinema e già aveva voglia di vedere il prossimo film. E leggere il prossimo libro. Come tutti sappiamo le attese saranno parecchio lunghe (ahimè), quindi decisi di cercare in rete informazioni su HP e quant’altro di interessante sulla seria. Poi… fanfics? Su HP? Perché no. Provai a leggerne alcune. Davvero niente male (e qui Sunny Docet ^ ^), belle, intriganti, dei veri e propri capolavori! A malapena sapevo che cosa era una FF (ma qui il sito di Erika è stato più che esauriente a spiegare tutto sulle FF ^ ^), ma decisi di provare a scriverne una. Perché no? Io amo molto scrivere e questo sito sembrava fatto a posta per me. E allora…via! Mi sono imbarcato in un opera colossale!

“Chissà come andrà? Chissà se piacerà?” domande legittime per un Fanwriter. Poi… il successo! Wow! Ero esterrefatto! Possibile che quello che scriveva prendesse così tanto? Preoccupato facevo leggere i miei capitoli anche a amici e compagni di classe e la reazione era la stessa. Bello, bello, bello ^ ^!

Allora mi sono fatto prendere la mano. Ho allungato la storia (eh sì, l’ho allungata ^ ^), ho dato nuove caratteristiche ai personaggi e ne ho creati un paio io stesso. Pochi ma buoni, dicevano una volta. E poi sono giunto all fine. Per citare Guccini “La tristezza poi ci avvolse come miele…”. Perché è così che mi sento ora. Triste e senza qualcosa da fare. D’accordo, ho altre ff in serbo, ma la prima volta non si scorda mai, giusto? ^  ^

E allora basta demoralizzarsi! Morto un Papa se ne fa un altro! E io sono pronto a farne un altro. Ci vorrà un po’ (la scuola è micidiale ultimamente) ma tornerò prepotente, tranquilli. Per ora tutto quello che poso fare e ringraziarvi e quello che posso dire è, appunto

 

Grazie

Grazie per chi mi ha seguito e ha recensito.

Grazie per chi non ama recensire ma comunque legge la mia FF

Grazie per chi non l’ha neanche letta! (bisogna avere delle critiche, no? ^ ^)

Grazie per chi mi ha spronato a continuare.

Grazie per chi mi ha sostenuto nel momento di maggior bisogno.

Grazie per chi non ha mai mollato e mai mollerà. Sarà il mio esempio.

Grazie per tutto e per tutti.

 

 

E ora il grande speciale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Su esempio di Sunny (Non sono degno Sensei ç__ç) ho pensato di ricercare gli attori migliori per il “cast” di senza tregua. Con i collegamenti dovreste andare direttamente alla foto (ho paura che dobbiate iscrivervi al gruppo di yahoo. Se non vi và, scrivete una mail a me e vi spedirò le foto: Strekon@virgilio.it)

 

INTERPRETI PRINCIPALI DI “SENZA TREGUA” (in ordine di apparizione, o quasi)

 

Ron Weasley: Brendan Fraser

Molly Weasley: Goldie Hown

Fred/George Weasley: Stefano Accorsi

Albus Silente: Ian McKellen

Harry Potter: Josh Hartnett

Hermione Granger: Jennifer Love Hewitt

Draco Malfoy: Jamese Wesley Masters

Ginny Weasley: Julia Stiles

Alexis Holavson: Bob Hoskins       

Percy Weasley: Paul Bettany

Severus Piton: Alan Rickman

Remus Lupin: Ewan McGregor

Arthur Weasley: Gerard Depardieu

Gemelli mangiamorte: Liaj   Ozzy Osborne

              Jail    Marylin Manson

Lucius Malfoy: Jason Isaacs

Sirius Black: Johnny Deep

Gaherl il mangiamorte: Kevin Spacey

Skanak the vampire: Andy Garcia

Sasha Hook: Leonardo Di caprio

Giulia: Halle Berry

Peter Minus: Danny Devito

Voldemort: Christopher Walken

 

Due guest star!!!!

Felpato, Sirius: Fritz detto "Igor

Draco Ghepardo: Giampiero

 

 

 

Ore 5:52, ultimo aggiornamento Senza tregua

 

 

See you again!!!! (prima o poi ci rivedremo ^ ^)

   
 
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