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Autore: weirdnessmyforce    16/01/2014    0 recensioni
-Sembra tutto un sogno...
-cosa?
-Di essere dove avrei sognato di stare in Inghilterra, di aver incontrato i miei idoli.. ma soprattutto di stare con te! Sono cambiate molte cose da quando ti ho incontrato.. mi hai stravolto la vita..
-ma in senso buono no?
-non potrei avere di meglio, sono passata da una stupida ragazzina sperduta in un paesino insignificante, a Londra la citta dei miei sogni! Da stare dietro a uno stupido computer ingozzandomi di biscotti nel letto guardando i miei idoli a passare ogni singolo momento con i miei idoli! Se questo è un sogno non svegliarmi.
Lui posò le mani nei suoi fianchi e la strinse forte osservando l'orizzonte e riflettendo sui loro piani di vita.
Hey dai passa dolocezza mi faresti un enorme piacere questa storia spero che ti trasmetterà delle emozioni forti :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: PWP
Capitoli:
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Era prigioniero dei ricordi che lo tormentavano da giorni, una tortura che lo lasciava senza forze e gli impediva di concentrarsi su quello che doveva fare.
Era come rivivere quella notte ogni volta, la notte in cui l’aveva fatta sua per la prima volta.
Il ricordo delle sue mani sul suo corpo e della reazione che gli provocavano, non lo facevano dormire.
Lui ne voleva ancora, e ancora, e ancora.
E invece era lì, ormai lontano chilometri e chilometri da casa, sul palco di una importante trasmissione americana, pronto per cominciare a cantare.



˳ ˳ ˳





Your hand fits in mine, like it’s made just for me
But bear this in mind: it was meant to be.
And I’m joining up the dots with the freckles on your cheeks
And it all makes sense to me.






Nascose il volto tra i suoi capelli mori, riempiendosi i polmoni del suo profumo.
Non poteva resistere a lungo e lei lo sapeva, eppure continuava a muoversi insicura, ma nello stesso tempo impaziente – mani tra i suoi capelli ricci per poi passare al collo, accarezzandolo delicatamente.
La sua pelle diveniva man mano più sensibile a quel tocco e di pari passo cresceva la fiamma che si era già accesa dentro di lui.
Voleva davvero arrivare fino in fondo e concedersi a lui con tutto il suo corpo?
Come capaci di ascoltare i suoi pensieri, le mani di lei scesero verso il colletto della sua camicia a quadri già aperta e, infilandosi appena sotto di essa, raggiunsero le spalle stringendole come per paura che lui potesse svanire nel nulla da un momento all’altro.
Sentiva il calore del suo respiro accelerato sulla sua pelle e, prendendo quegli ultimi gesti come una muta risposta alle sue domande, si convinse a rispondere alle sue carezze.
Cercò il suo sguardo e vide negli occhi chiari della ragazza il riflesso dei suoi colmi di desiderio.
Le passò una mano tra i capelli mossi, scendendo piano piano sul collo e percorrendo ogni piccola curva.
Scorreva i polpastrelli su quella pelle così calda e lei rabbrividiva a ogni suo tocco.
Lei con una lentezza straziante lasciò cadere la mano dalla sua spalla e lui la accolse e la strinse nella sua. Le loro mani combaciavano alla perfezione, come se fossero state create per essere completate una con l’altra.
– Ne sei sicura? – le sussurrò.
– Sì.
Lentamente la condusse sul letto, senza lasciarla la fece sdraiare e si mise sopra di lei.
Si poggiò su un gomito per evitare di pesarle addosso e continuò a tenerla stretta in una mano, mentre con l’altra si avvicinava ad accarezzarle una guancia.
Come se stesse disegnando.
E la guardava ridendo tra se e se.
– Dio, quanto sei bella. – mormorò avvicinandosi a quelle labbra gonfie e bramose di quell’attenzione che fino adesso ancora non gli era stata concessa.
 




I know you’ve never loved
the crinkles by your eyes when you smile.
You’ve never loved your stomach or your thighs,
the dimples in your back at the bottom of your spine,
but I’ll love them endlessly.





Spostò la mano su un seno , e pregò perché lei non lo fermasse proprio in quel momento e lo avvolse completamente e delicatamente, per paura che potesse tirarsi indietro.
Quando lui percepì il suo piacere, sollevandola dal letto le tolse la maglietta per poi, con una mano si tolse la camicia  e con l’altra, dopo averla guardata negli occhi come per cercare un altro consenso, le slaccio il reggiseno.
Spostò quell’ultimo frammento di stoffa da quel corpo straordinario e, quando lei istintivamente fece per coprirsi, la afferrò delicatamente per i polsi e, portandoli all’altezza della sua testa, la costrinse a rimanere ferma e arrendersi al suo sguardo.
Si soffermò a guardarla qualche istante per poi assaporare ogni punto della sua pelle: con la punta della lingua accarezzò entrambi i seni sentendo un timido gemito, scese lungo la pancia, lasciandogli umidi baci intorno all’ombelico.
Arrivò ai bottoni dei pantaloni e, cercando di non sembrare troppo impaziente, li slacciò.
La guardò di nuovo negli occhi affinché lei leggesse la domanda implicita che gli stava facendo in quel momento.
Lei capì e alzo il bacino, invitandolo a togliere anche i pantaloni e lui lo fece senza indugiare troppo.
Una volta sfilati completamente tornò a baciarle le labbra, stavolta con più foga, sapendo che anche lei lo stava desiderando allo stesso modo.
Continuando a baciarla fece una leggera pressione facendogli sentire la sua erezione.
Quando giunse all’ultimo frammento di biancheria intima rimasto, giocò con il suo bordo, ma poi decide di passare a giocare con la sua intimità e le strappò dei gemiti soffocati e il suo respiro si fece più irregolare.
A quel punto tolse anche gli slip.



Il piacere cominciava a rifarsi sentire.
Cercò il suo sguardo e, quando lo trovò, lui le sorrise, un sorriso per cui si sentì sciogliere più di quanto non fosse già successo in quei secondi di estasi e che allo stesso tempo accese ancora più passione in lei e l’insicurezza di qualche minuto prima sembrò svanire improvvisamente.
Quando lui risalì alla sua bocca per baciarla ancora, in pochi secondi lei gli levò la canottiera, lo fece ricadere al suo fianco e si portò sopra di lui.
Lui sorrise ancora e lei lo baciò mettendoci tutta se stessa.

Lui accolse quel bacio, giocando con la sua lingua e sentì ancora le sue mani sul suo corpo.

Lentamente gli tolse i jeans, mise una mano tra i morbidi ricci e strusciò la sua intimità su quella di lui. Lui non riuscì a trattenere il gemito che quel contatto gli provocò e questa volta fu lei a sorridere soddisfatta.
Allungò una mano lì dove prima si era soffermata, questa volta più decisa rispetto all’inizio.





I won’t let these little things slip out of my mouth,
But if I do, it’s you, oh it’s you, they add up to.
I’m in love with you, and all these little things.





Non poteva resistere ancora a quei movimenti, il suo respiro si faceva sempre più veloce.
Era così surreale, ogni movimento, ogni bacio, le loro lingue che si cercavano impazienti.
Quando capì che non avrebbe resistito ancora per molto, continuando a morderle le labbra, invertì la loro posizione così tornare di nuovo sopra di lei.

Lo voleva, lo voleva come non lo aveva mai voluto prima d’ora con nessun altro.
Lui era il ragazzo che amava e voleva essere amata fino in fondo, senza avere il tempo di fermarsi a pensare a quando l’avrebbe rivisto di nuovo.
Lo voleva, lo voleva e basta.
Sopra di lei lui sembrò aspettare un suo segnale, proprio come aveva fatto per tutta la notte.
Così lui si allontanò leggermente da lei, si tolse quello che restava dei suoi vestiti.
Gli strinse le mani.
– Mi fermerò in qualsiasi momento tu vorrai che io mi fermi – sussurrò.
Lei avrebbe voluto rispondere qualcosa, ma non ce la fece e quando senti la pressione sulla sua intimità aumentare ancora di più, prese un lungo respiro, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quegli occhi verdi che ora più che mai sembravano volerla rassicurare
– Pronta? – sussurrò ancora e lei lo strinse a sé in risposta.
Avvertì un intenso bruciore nel basso ventre, chiuse gli occhi e una fitta di dolore le tolse il fiato.
Sentì una lacrima farsi spazio lungo il suo viso, ma prima che potesse raggiungere i suoi capelli, lui la fermò con le labbra, facendole riaprire gli occhi e incontrare il suo sguardo.
Le bastò quello per far passare il dolore e sentì lui riprendere a muoversi dentro di lei e il dolore trasformarsi in un piacere mai provato.



Accelerò il ritmo e ricominciò a baciarla.
Sapeva che il suo cuore apparteneva a nessun altro che a lei e così anche il suo corpo, ma in quel momento capì per la prima volta che anche lei gli apparteneva con tutta se stessa e voleva sentirla sua il più a lungo possibile.
Avrebbe voluto dirle tutto quello che pensava, che provava per lei, ma non ci riusciva.
Ogni cosa di lei lo faceva impazzire, anche quello sguardo insicuro con cui lo aveva guardato qualche istante prima, le sue labbra, la sua pelle morbida, il suo profumo, le sue mani, il suo corpo, tutto.
 Amava tutto di lei.
I loro respiri si fecero sempre più veloci, irregolari, e sembravano completarsi l’uno con l’altro.
Lei lo strinse a sé più forte che mai, come se avesse paura che qualcosa o qualcuno potesse portarglielo via.
Il piacere si fece sempre più forte e li prese insieme.
Emisero un ultimo gemito, all’unisono, e così si abbandonarono l’uno all’altra.
Rimasero così, in silenzio.
Nessuno dei due fu in grado di dire nulla, perché quello che c’era stato quel momento significava molto più di qualsiasi parola.
Non desideravano altro che stare insieme, abbracciati, in silenzio, perché sapevano entrambi che non si sarebbero rivisti per troppo tempo e volevano godersi ogni ultimo minuto passato insieme.





You can’t go to bed without a cup of tea
And maybe that’s the reason that you talk in your sleep
And all those conversations are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me
I know you’ve never loved the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans,
but your perfect to me.





Aveva avuto paura di svegliarsi e scoprire che era stato tutto un sogno, aveva paura di non trovare nessuno accanto a sé, di non trovare lei.
Aprire gli occhi e trovarla a pochi centimetri da lui era stato il miglior risveglio della sua vita, avere la consapevolezza che quella notte fosse reale lo riempiva di gioia e ripensare a quello che c’era stato, a quanto fosse stato bello farla sua, gli faceva brillare gli occhi.
Sarebbe voluto restare così per sempre.
Voleva restare con lei, annullare il tour e non pensare a nulla, solo a lei.
– Harry… 
La guardò, sperando che stesse sognando e che gli concedesse ancora un po’ di tempo per tenerla tra le sue braccia mentre dormiva.
Lei non si mosse e capì che probabilmente stava solo sognando.
Parlava nel sonno.
Il pensiero che stesse sognando proprio lui, gli provocò una sensazione di calore che si espanse nel petto e lo fece sorridere.
Il suo nome non era mai suonato così bene, sentire pronunciare da quella voce che amava così tanto lo rendeva il nome più incantevole al mondo.
Ogni parola sembrava più bella, se pronunciata da lei.
Accarezzò i suo fianchi, pensando a come li avesse stretti e toccati poche ore prima.
Lei odiava il suo corpo, si era vergognata quando l’aveva guardata senza vestiti sotto di lui, quello che lei però non sapeva era che per lui quel corpo di cui tanto si vergognava era perfetto.
Lei era perfetta.





You’ll never love yourself half as much as I love you,
You’ll never treat yourself right darlin’, but I want you to.
If I let you know I’m here for you maybe you’ll love yourself like I love you
I’ve just let these little things slip out of my mouth
Because it’s you, oh it’s you, it’s you they add yp to
And I’m in love with you and all these little things





-Ti amo- uscì dalla bocca del riccio.
-anche io- sussurrò una voce familiare ma non sua.
E a quel punto mi spaventai, ma capì subito era louis che era venuto a svegliarci.
Sempre il solito vecchio lou.
-Harry mi dispiace ma dobbiamo- andare sussurò.



I won’t let these little things slip out of my mouth,
But if it’s true, it’s you, it’s you, they add up to.
I’m in love with you, and all your little things.



˳ ˳ ˳





Aveva cantato ogni verso di quella canzone pensando a lei, ripensando all’ultima volta che si erano visti, il giorno stesso in cui lui e i ragazzi erano dovuti partire per il tour, e avevano fatto l’amore.
Quella canzone sembrava esser stata scritta per loro e mai come quella sera, cantandola, l’aveva sentita parte della loro storia.
Era rientrato nei camerini dopo l’esibizione e la mano di Louis sulla sua spalla era stata l’unica magra consolazione.
Lei era lontana chilometri e chilometri da lui, ma almeno c’erano i suoi migliori amici con lui.
– Harry ti è arrivato un messaggio…
La voce dell’amico lo fece risvegliare da quei pensieri e prese dalle sue mani il cellulare che gli stava porgendo in quel momento.
Sullo schermo vide apparire il numero che apparteneva alla sola persona che occupava i suoi pensieri e il suo cuore e non riuscì a fare a meno di sorridere tra sé e sé. Aprì il messaggio e lesse il contenuto:




“Ti amo anch’io...”
Erano ormai due settimane che si erano divisi.
Sembrava tutto tranquillo, ma sapeva che lei non stava bene affatto.
Ma lei è forte.
Ci riusciremo- pensò



Lei era rimasta sveglia tutta la notte per vederlo cantare, in diretta dall’America, quella canzone che ora le sembrava scritta per loro.
Perché lei voleva che sapesse che lo amava, lo amava incondizionatamente, così come lui amava lei e tutte quelle sue piccole cose.



 


Ciao a tutti.
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Lo spero tanto.
Ho dato il meglio di me, in quetso capitolo.
Mi sono fatta dare una mano da una mia amica cara.
Perchè doveva essere un momento bellissimo. 
Vi prego lasciate un commento, significherebbe molto per me.
Al prossimo capitolo tesori.
Nichy.
  
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