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Autore: piperina    11/06/2008    12 recensioni
Mi chiamo Hermione Granger, ho diciassette anni e sono una strega.
Mi chiamo Hermione Granger e sono la miglior studentessa di tutta la scuola.
Mi chiamo Hermione Granger e sono innamorata.
Piccola two-shot dedicata a Morena. Buon Compleanno moglia Potty!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry&Hermione - Harmony'
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*Only Act*

- Mi chiamo Harry Potter -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi chiamo Harry Potter, ho diciassette anni e sono un mago.

Mi chiamo Harry Potter e sono il Salvatore del Mondo Magico.

Mi chiamo Harry Potter e sono innamorato.

 

 

La voce di quel fantasma del prof Ruf mi arriva come ovattata alle orecchie. Da qualche tempo ho smesso di seguire così attentamente le lezioni.

Per lo meno, da quando ho qualcosa di meglio a cui pensare.

Purtroppo, però, la mia situazione non è felice.

Sono innamorato della mia migliore amica.

Ma non, non lei, Ginny… io sto parlando di lei!

Hermione Granger!

Proprio così. E’ da un po’ che me ne sono reso conto, ormai. È stato uno shock, cosa credete?

All’improvviso mi sono accorto di quanto grazioso sia il suo viso, di quanto morbidi siano i suoi capelli e soffice il suo corpo.

 

Beh, sarò anche sfigato ad amare la mia migliore amica, ma ho i miei privilegi!

Posso stare con lei tutto il giorno, posso abbracciarla quando e quanto mi pare, posso farmi consolare da lei che mi stringe al seno, posso trascorrere le vacanze con lei… posso dormire con lei!

Non immaginate quante volte si sia addormentata nel dormitorio maschile, o quante volte lei mi abbia accolto nella sua camera singola di notte per qualche problema.

 

E’ una Caposcuola, ha una camera tutta sua… sono ancora così sfigato?

Non più di tanto, forse, vi pare?

 

Bene, è Domenica mattina, sono le 6.25 e per me è come se fosse mezzanotte, ma non riuscivo proprio a dormire, e qualcosa mi diceva che l’avrei trovata qui.

“Ciao Herm!”

“Ciao Harry!”

Lo so a cosa sta pensando. Non ai miei addominali super scolpiti dal Quidditch, no. Magari. Sicuramente si sta chiedendo cosa ci faccio sveglio a quest’ora.

“Come mai così presto?”

Che vi dicevo?

Oh, ma forse lei non si rende conto che con quella magliettina attillata e i pantaloncini è un bocconcino troppo attraente! Dannazione, le salterei addosso all’istante!

Mi siedo vicino a lei passandomi una mano tra i capelli. Beh, ormai non mi illudo più di riuscire a metterli in ordine, è una battaglia persa.

“Non riuscivo a dormire.”- sbadiglio stiracchiandomi -“E poi, avevo la sensazione che ti avrei trovata qui.”- aggiungo sorridendole come faccio sempre.

Fosse per me la bacerei adesso, ma non credo che lei apprezzerebbe. Quindi mi limito a sedermi più vicino a lei.

 

Mi chiamo Harry Potter e mi sto trattenendo dal saltare addosso alla mia migliore amica.

 

“Sai quella storia della festa di S.Valentino?”- chiedo tanto per dire qualcosa.

Annuisce -“Hai già deciso chi invitare?”

“Non è facile.”- rispondo mettendo un bel broncio da bambino.

“Ovvio, con tutte le ammiratrici che hai!”

È freddezza quella che ho sentito nella sua voce, o... gelosia? Merlino, sarebbe stupendo se lei fosse gelosa di me!

Ehm... perché mi guarda così? Ho forse una strana espressione?

“Più che altro è per il fatto dell’invito in sé.”- continuo facendo finta di nulla -“Si può invitare solo la persona amata, e si può accettare solo se si ama davvero. Insomma, tre quarti della scuola saranno fuori!”

“Hai ragione.”

Questo è un enorme vantaggio per me: nessuno potrà invitare Hermione alla festa, perché nessuno la ama quanto la amo io, e di certo lei non può amare uno di quegli idioti che le vanno dietro, no, assolutamente.

“Sei già stata invitata?”

 “Sì, qualcuno me l’ha chiesto.”- risponde indifferente guardando il camino.

Silenzio.

Si gira.

“E…?”- chiedo interessatissimo.

Merlino, fà che non abbia accettato, ti prego!

“Niente.”- dice facendo spallucce -“Ho rifiutato.”

Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo a questa notizia. Buono, Hermione non ha accettato nessun invito.

“Quindi non hai ancora un compagno per la festa.”

“E tu non hai una compagna.”

Silenzio.

Cosa devo dire adesso, continuo con le domande? Dannazione, devo sapere chi è quel cretino che la sta facendo soffrire!

“Il ragazzo che ti piace non ti ha invitata?”

“Non ancora. Ma la speranza è l’ultima a morire.”

Silenzio. Di nuovo.

Mi siedo ancora più vicino a lei, mi passo una mano tra i capelli, sospiro nervoso.

Non posso più aspettare, no davvero, non posso, non rientra nelle umane capacità!

 

Mi giro, la guardo, la tiro verso di me per un braccio e la bacio. Porto una mano dietro la sua testa per evitare che si allontani e premo maggiormente le mie labbra sulle sue.

Oddio, sta succedendo davvero? Lo sto facendo? Sto baciando Hermione?

 

L’aria si frappone di nuovo tra noi.

La guardo intensamente nei suoi occhi castani che brillano di mille pagliuzze dorate. Non credevo che potesse avere degli occhi tanto belli.

“Vieni alla festa con me, Hermione.”

Non è una domanda. È un’affermazione.

Ha gli occhi lucidi, e io ho il cuore in fibrillazione, fra un po’ esploderà.

“Sì.”- sussurra -“Sì, sì, sì! Non aspettavo altro, Harry!”- dice gettandomi le braccia al collo.

Singhiozza sulle mie spalle, e la stringo forte a me.

 

 

Mi chiamo Harry Potter, e sono il ragazzo più felice del mondo.

 

 

 

 

   
 
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