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Autore: lalluby    01/02/2014    10 recensioni
- Santo cielo Luke,lo capisci che stai facendo tutte queste cose per disperazione,stai passando per i sei gradi di separazione - Gli disse Addison con le lacrime agli occhi.
- Addison tu non puoi capire.Vattene ti prego- Gli rispose Luke arrabbiato.
- Luke ti prego. Non andartene, ti prego io...io ho bisogno di te- Lo supplicò Addison ancora piangente.
- Addison per favore vattene, devi andare via! Sparisci,vattene via!- Urlò arrabbiato ancora di più Luke.
- Lo so. So cosa provi per me Luke- Gli disse sicura di se la biondina asciugando le lacrime che le solcavano il viso.
Lui la guardò con gli occhi spalancati,terrorizzati.L'unico rumore che si sentiva era lo scrosciare continuo dell'acqua che scorreva su di loro.
- Tu mi ami - Mormorò Addison.
Gli occhi di Luke si spalancarono ancora di più.
Aprì la sua bocca.
Fece un respiro profondo,come per scaricarsi.
In quel momento Luke aveva l'aria torturata...vulnerabile.
- Si - Sussurò Luke ormai stanco di tenere nascosto il suo sentimento per lei - Ti amo.
Trailer :
https://www.youtube.com/watch?v=FL8bIOMKzlg&feature=youtu.be
( IN FASE DI REVISIONE)
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Chapter Eighteen
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
È un po' terrificante quanto velocemente possa andare tutto in pezzi. A volte... ci vuole una perdita enorme per ricordarti a cosa tieni di più. A volte... di conseguenza, ti ritrovi ad essere più forte, più saggio, più preparato ad affrontare il prossimo grande disastro che succederà. A volte... ma... non sempre.
E dopo la visita di Addison di quella nottata, Luke era stato preso in contro piede.
Perchè quando per lui le cose sembravano andare per il meglio, qualcuno era arrivato di punto in bianco e gli aveva buttato tutto quello che lui stava cercando di salvare della sua vita, Addison in primis .
In quel momento la sua vita gli faceva schifo, forse perchè Addison doveva sempre pagare le conseguenze dei suoi errori del passato o forse perchè le persone si divertivano vederlo soffrire per la persona a cui lui se avrebbe potuto avrebbe dato anche la sua vita.
Ma nessuno può sfuggire ai fantasmi del passato quelli ritornano quando meno te lo aspetti. E le persone che ti vogliono fare del male gli usano per buttarti a terra.
E Luke lo sapeva benissimo.
In quel momento lui chiedeva solo di essere felice ma non riusciva a far finta che tutto andasse così storto. Perchè ogni volta che faceva un passo avanti con Addison ne faceva altri due indietro per via del suo passato.
Ma secondo lui, dopo tutto siamo noi gli artefici della nostra vita.
Aveva bisogno di aiuto, ma non lo voleva.
Voleva, piuttosto, che qualcuno gli facesse dimenticare che ne avesse bisogno. E forse Addison ci era riuscita, perchè lei credeva in lui.
Ma delle volte Luke aveva così paura del sentimento che provava per lei. Con Addison aveva stabilito un legame talmente forte che lo spaventava.
Ma la paura c'era per ricordargli che da qualche parte là fuori c'era qualcosa di meglio. E che valeva la pena lottare per quel qualcosa.
Luke sapeva che il cuore della ragazza era stato rotto in mille pezzi e ora, lui era lì e ascoltava il suo silenzio. Cercando di rimettere a posto tutti pezzi.
I ragazzo dopo essersi assorto nei suoi pensieri e aver passato la sua notte in bianco , si girò su un lato appoggiò la testa sulla mano e sorrise nel vedere la sua ragazza.
Portò una mano sulla fronte di Addison e spostò qualche riccio e poi gli lasciò un bacio sulla fronte.
'' Se tutti i tuoi risvegli sono così, credo che non sopravviverò fino a tarda mattinata.'' Disse Addison con gli occhi chiusi, la voce ancora inssonnata e con un sorriso.
Luke quando sentì la voce di Addison sorrise. Quest'ultima aprì gli occhi, si voltò verso di lui e lo abbracciò.
'' Addison lo so' che non è il momento giusto per chiedertelo. Ma cosa è successo ieri sera ?'' Chiese Luke stringendo a sua volta Addison.
Quando il ragazzo disse quella cosa alla ragazza tornarono tutte le paure che aveva avuto la notte scorsa e poi una serie di immagini le invasero la mente.
'' Hey piccola, che è successo ?'' Chiese Luke con tono basso e lasciando un bacio sui capelli della ragazza.
'' Io...'' Addison aveva paura di parlare era bloccata.
'' Addison cosa è successo ?'' Richiese Luke più serio.
In quel momento Addison voleva dimenticare, aveva solo bisogno di stringere Luke e dimenticare tutto quello che aveva passato la notte scorsa.
Già dimenticare, è cosi che si dice... è un buon consiglio ma non molto pratico. Quando qualcuno ci ferisce... vogliamo che soffra quanto noi. Quando qualcuno ha torto sul nostro contro, vogliamo avere ragione. Senza perdono, i vecchi debiti rimangono inestinti... le vecchie ferite, in guarite. E il massimo cui possiamo aspirare... è che un giorno... avremo la fortuna di dimenticare.
'' Che ore sono ?'' Chiese Addison cercando di sviare il discorso.
La biondina era sempre stata agile con le parole, ma non adesso.
Non poteva scappare, Luke aveva bisogno di spiegazioni e lei non era pronta a dargliele.
Perchè la paura la stava logorando all'interno e non c'era via di uscita.
Ogni volta che cercava di parlare le parole non uscivano.
'' Cazzo Addison !'' Si arrabbiò Luke allontanando Addison e alzandosi dal letto.
Addison si mise seduta sul letto e guardò il ragazzo che stava nel frattempo cercando qualche maglietta all'interno di quel disordinatissimo armadio.
Ogni volta che lei non parlava Luke si allontanava sempre di più da lei. E Addison stava male, ma d'altronde lei sapeva benissimo che la colpa era sua.
'' Luke...'' Disse la bionda sospirando, ma il ragazzo non rispose continuava a cercare all'interno dell'armadio.
'' Dannazione Luke...'' Imprecò Addison con gli occhi lucidi.
'' Cosa Addison ?!'' Chiese Luke voltandosi verso di lei arrabbiato.
La ragazza non rispose, osservò soltanto Luke con gli occhi tristi e pieni di dolore.
'' Vedi Addison, tu sei così fottutamente complicata. Ogni volta che io mi sforzo di fare un passo verso di te, mi sembra di farne qualcuno all'indietro invece.'' Affermò Luke duro osservandola.
Ogni parola che diceva lui, faceva crollare Addison e ogni pezzo che cadeva faceva sempre più male.
'' Come posso cercare di aiutarti, se tu sei la prima ad affrontare tutto da sola senza lasciare che io ti aiuti , Addison ? Dimmelo , perchè giuro che non so' più cosa cazzo fare !'' Urlò Luke arrabbiato.
Quando la ragazza sentì le urla del suo ragazzo sussultò.
Ma si sa', non è mai piacevole quando qualcuno ti accusa di aver sbagliato. Soprattutto quando ha ragione.
E Luke in quel momento aveva ragione, per quanto Addison si sforzasse, lei non ci riusciva.
Nella sua vita aveva sempre cercato di sviare il problema scappando,
perchè forse ne aveva così talmente tanti che ci stava affogando.
Ma tutti prima o poi devono affrontare i loro problemi, perchè alla fine arrivi un punto che devi prendere in mano le tue responsabilità e affrontarle.
Tutti sanno che le responsabilità sono davvero una gran rottura, però vanno affrontate. Non si possono evitare.
O qualcuno ci obbliga ad affrontarle, oppure ne subiremo le conseguenze. Forse, la cosa più difficile delle responsabilità è quando combini un guaio e non sai come riparare.
E Addison in quel momento non sapeva come riparare quella situazione che si era creata con Luke.
'' Sto aspettando delle spiegazione Addison.'' Disse Luke impaziente , portandosi le braccia al petto e osservandola cupamente.
'' Tutti aspettano delle spiegazioni, Luke.'' Sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo intimorita dallo sguardo gelido del ragazzo.
'' Ieri sera sono uscita a fare una passeggiata...'' Iniziò a parlare Addison sempre con lo sguardo basso, '' E non volendo sono finita nel quartiere di King's Cross.'' Disse la ragazza.
Quando Luke sentì nominare quel quartiere, il sangue incominciò a ribollirli nelle vene, inspirò come se dovesse calmarsi.
'' Come ti è venuto in mente di andare in quel quartiere ?'' Disse duro il ragazzo.
'' E' stato un puro caso.'' Disse la ragazza difendendosi.
'' Già, puro caso.'' Borbottò il ragazzo.
'' Luke, io ho provato ha telefonarti ma il tuo cellulare squillava a vuoto... E ho incontrato Jhonny ...''
'' Tu, chi hai incontrato ?!'' Disse Luke alzando il tono di un ottava non controllando più la rabbia.
Addison incominciò a tremare, in quel preciso momento aveva paura di Luke.
''Jhonny.'' Sussurrò balbettando la ragazza.
Luke sentendo quel nome tutta la rabbia che aveva in corpo gli trasalì.
'' Cosa ti ha fatto Addison ?'' Chiese il ragazzo con le iridi che era diventate di ghiaccio per la troppa rabbia.
'' Mi ha detto che ti era successo qualcosa di grave, per questo sono piombata ieri notte in camera tua in quello stato.''
Quando finì di parlare Addison chiuse gli occhi aspettandosi una sfuriata da parte di Luke, ma quest'ultimo rimase li fermo in silenzio.
Addison riaprì gli occhi e osservò il biondo. Lei voleva che in quel momento lui parlasse, ma niente solo silenzio.
'' Luke ti prego, dì qualcosa, qualunque cosa. Ma ti prego parla...''
Luke alzò lo sguardo e guardò Addison con uno sguardo pieno di dolore.
La biondina vedendo lo sguardo del ragazzo capì molto cose.
Luke fino a quei giorni stava cercando di sopravvivere, fingendo che i suoi fantasmi e i suoi scheletri fossero andati via del tutto. Ma non era così.
La chiave per sopravvivere di Luke era negare.
Negava di essere stanco, negava di avere paura, negava di cercare il successo a tutti i costi. E cosa più importante… negava che stava negando.
Perchè infondo noi vediamo solo quello che vogliamo vedere. E crediamo solo a quello che vogliamo credere. E’ funziona.
Mentiva così tanto a se stesso che dopo un po' le menzogne cominciavano a sembrare realtà. Mentiva così’ tanto che non sapeva più riconoscere la verità…neanche quando l’aveva di fronte.
Addison si alzò e si diresse verso il ragazzo, poi quando arrivò di fronte a lui stesero in silenzio.
Poi senza un preavvisò Luke si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò, appoggiando la sua testa nell'incavo del collo della bionda e chiuse gli occhi.
Addison al contatto con il ragazzo portò la sua mano tra i capelli di Luke.
Mentre Addison per la prima volta dava forza a Luke si soffermò a pensare che a volte la realtà a un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi... e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare.
Il mondo della finzione è una prigione non un posto dove mettersi al sicuro. Non possiamo mentire a noi stessi troppo a lungo. Siamo stanchi. Siamo impauriti. E negare non cambia la realtà.
Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare e guardare in faccia la realtà, sfidandola a duello.
Negare, negare, negare.
Negare l’evidenza, rischia di farci perdere di vista la realtà.
E Luke l'aveva persa da tanto tempo, ma Addison si era promessa che lei ci sarebbe stata, non lo avrebbe mollato proprio adesso.
Perchè infondo le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri… la grossa differenza e che non si lasciano sommergere. Uno dei due si farà forza e ogni volta che occorre lotterà per quel rapporto. Se è giusto, e se sono molto fortunati, uno dei due dirà qualcosa .
Dopo un po' Luke prima di staccarsi lasciò un bacio sotto l'orecchio della ragazza, provocando a quest'ultima una scarica di emozioni.
'' Addison, ho paura delle cose che mi rendono troppo felice. Perchè quando qualcosa mi rende troppo felice, se poi va e come se scomparissi anch’io.'' Disse Luke guardandola.
'' E io ti rendo felice ?''
Luke insicuro , torturò il suo piercing al labbro inferiore e poi rispose.
'' Addison tu sei quel raggio si sole in un una giornata di pioggia...'' Affermò il ragazzo.
Addison lo guardò e sorrise, quel sorriso per la prima volta era un sorriso sincero, pieno di vita e felicità che da troppo tempo era stato nascosto per le sofferenze.
''Ti va di scendere giù ?'' Gli chiese Luke dolcemente, portandole con un mano un riccio dietro l'orecchio, mentre con l'altra afferrò la mano della ragazza.
Addison annuì e si fece condurre dal ragazzo, percorsero le scale e arrivarono in cucina.
E in cucina trovarono un Michael impegnato a fare colazione assorto nei suoi pensieri.
'' Clifford.'' Disse Luke facendo svegliare dai pensieri Michael.
Quest'ultimo rivolse uno sguardo al suo amico accennando un sorriso, per poi divenire serio alla vista di Addison.
'' Che succede amico ?'' Chiese il biondo dirigendosi verso l'amico e sedendosi vicino a quest'ultimo.
'' Ah, non lo so. Chiedilo ad Addison visto che ieri mi ha fatto spaventare.'' Disse Michael freddo tenendo lo sguardo puntato sulla biondina.
Addison abbassò lo sguardo, Luke guardò confuso prima Michael e poi la biondina.
'' Sentite, qualunque cosa sia successa risolvetela. Adesso io vi lascio che vado a fare una doccia.'' Disse Luke prendendo un biscotto dalla confezione, alzandosi e dirigendosi verso l'uscita della cucina.
Quando arrivò vicino a Addison gli lasciò un bacio sulla testa e gli sussurrò '' Cerca di non combinare più casini.'' Per poi uscire dalla cucina.
Quando Luke fu' uscito dentro quella stanza calò silenzio.
'' Hai intenzione di rimanere sulla porta tutta la mattinata ?'' Chiese Michael nel frattempo si versò il succo nel bicchiere.
'' Io... c'è no.'' Farfugliò Addison
'' Va' che puoi sederti. Non ho mai mangiato nessuno, eh.''
Addison annuì e si diresse verso al tavolo, poi una volta arrivata di sedette di fronte all'amico.
Quando gli fu' di fronte Addison guardò l'amico, e quest'ultimo non la degnò neanche di uno sguardo. Era freddo, impassibile, faceva tutto con estrema calma come se non gli importasse niente che in quel momento c'era Addison li di fronte.
'' Mi dispiace.'' Disse Addison guardando l'amico che nel frattempo cercava di spalmare del burro su un toast.
Quando Michael sentì quel mi dispiace il coltello che aveva in mano gli scivolò cadendo nel piatto, emettendo un rumore fastidioso.
Il ragazzo alzò lo sguardo e guardò la biondina. ''E' troppo facile chiedere scusa, Addison.'' Rispose Michael freddo.
Già era troppo facile chiedere scusa quando il danno ormai era stato fatto.
Addison in quel momento sapeva che aveva perso le aspettative del suo amico. E quando succede ci sentiamo un po’ derubati quando le nostre aspettative vengono disattese. ma a volte, le nostre aspettative non ci tengono in considerazione. A volte ciò che è atteso impallidisce semplicemente di fronte all’inatteso. Devi chiederti perché noi ci aggrappiamo alle nostre aspettative perché ciò che ci aspettiamo ci rende stabili, ci tiene… immobili. Ciò che ci aspettiamo è solo l’inizio. L’inatteso…è ciò che cambia le nostre vite.
''Lo so...'' Sussurrò la ragazza.
Il ragazzo non rispose guardò Addison e poi riprese il coltello e continuò a fare quello che stava facendo.
La bionda sbuffò, guardò tutti i gesti compiuti dall'amico e poi si decise a parlare.
'' Michael ho sbagliato. Ma infondo si sbaglia sempre. Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia.
Si sbaglia per imparare. Imparare a non ripetere mai certi sbagli. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e per maturare. Si sbaglia perchè non si è perfetti. Ed è per questo che ti sto chiedendo scusa. Ieri sera mi sono comportata malissimo, ma non ero in me. Tu sei l'unica persona dopo Luke che mi vuole bene. Perciò, ti prego accetta le mie scuse.'' Disse Addison cercando con lo sguardo una speranza dall'amico.
Michael per tutto il discorso non guardò la biondina, poi quando alzò lo sguardo e vide la sua amica scoppiò a ridere.
Addison aggrottò le sopracciglia e lo guardò confusa.
'' Ma, perchè ridi ?'' Chiese la ragazza innervosendosi.
Il ragazzo continuò a ridere, poi si fermò asciugò le lacrime per le risate, prese un respiro e parlò.
'' Addison dovevi vedere la tua faccia. Dio..'' Disse Michael continuando a ridere.
Addison lo guardò curiosa e Michael continuò ''Ma tu pensi veramente che io sia così arrabbiato con te ? Non sono mica Ashton o Calum.'' Finì il ragazzo continuando a ridere.
Addison appena capì che l'amico la stava prendendo in giro si rilassò e sorrise '' Brutto stronzo e io che mi ero impegnata a fare un discorso di scuse.'' Finì la biondina ridendo.
Michael continuò a ridere, guardando la ragazza.
'' No, ma grazie ridi per le disgrazie altrui tu.'' Disse sbuffando Addison e portando i bracci sul tavolo.
Michael finì di ridere, guardò l'amica e poi parlò '' Ti voglio bene Addison.''
Quando Addison sentì quelle tre parole che ormai aveva lasciato nel dimenticatoio, perchè era troppo tempo che non le sentiva dire. E con Michael e Luke si sentiva a casa .Forse era proprio così, magari non sono i legami di sangue che creano una famiglia. Forse sono le persone che conoscono i nostri segreti e ci amano ugualmente.
Poi sul suo volto apparse l'ennesimo sorriso sincero di quella mattinata.
''Anche io, Mikey.'' Sospirò la ragazza.
'' Allora tesoro cosa vuoi ?'' Chiese Michael sorridendole.
'' Cosa abbiamo per colazione ?'' Domandò Addison interessata.
'' Mmh , allora... ci sono i biscotti, succo di frutta, toast e frutta.''
'' Credo che un semplice toast e del succo vadano bene.'' Affermò sicura la ragazza.
''Ma mangi così poco tu la mattina ?'' Chiese Michael incredulo.
La ragazza al sentire quella domanda emise una lieve risata e sorridendo rispose all'amico '' Non tutti ingurgitano schifezze da mattina a sera come te, Clifford''
Michael rise poi ad un tratto divento serio '' Addison, si vede che lo ami..'' Disse il ragazzo sicuro.
Quando la biondina sentì quella frase sollevò di colpo il suo sguardo puntandolo sull'amico.
'' Non credi che amare sia una parola così, così troppo importante.'' Affermò sicura Addison.
Michael roteò gli occhi e sorrise '' Avanti, non mentire a te stessa.''
La ragazza guardò l'amico e poi parlò ''Da cosa ?''
L'amico prima di parlare le rivolse uno sguardo e sorrise '' Dagli occhi. Lo guardi come se potesse cadere in pezzi da un momento all’altro. Lo guardi per salvarlo. '' Finì sicuro.
Ed era proprio così, Michael era stato così abile da osservare i suoi sguardi e scoprire il sentimento di lei nei confronti di Luke.
''Buongiorno !'' Disse Calum felice entrandoin cucina, per poi bloccarsi vedendo la ragazza seduta al tavolo.
'' Tu cosa ci fai qui ?'' Chiese il moro serio.
Addison non rispose era ancora scossa dal discorso avvenuto con Michael. Quest'ultimo vedendo la ragazza in difficoltà, parlò lui per lei.
'' Era con Luke. Tranquillo Cal.''
Calum annuì, si sedette al tavolo e iniziò a trafficare con il cibo in tavola.
''Comunque..'' Iniziò Michael, per poi venire interrotto da Ashton che entrò in cucina.
'' Buon..'' Disse Ashton bloccandosi vedendo Addison '' E questa sempre qua è ?'' Disse Ashton innervosito dalla vista di Addison.
'' Buongiorno anche a te, Irwin.'' Disse scazzata Addison alzando lo sguardo al soffitto.
'' Dio, il buongiorno qui dentro si vede dal mattino.'' Disse sarcasticamente Michael.
''Comunque stavo dicendo..'' Continuò Michael per poi venire interrotto da Luke che entrò nella cucina, catturando l'attenzione di tutti, per poi iniziare a parlare '' Ragazzi ci vuole Bobby, in sala ci deve parlare di una cosa.'' Disse serio il ragazzo.
Michael sbuffò '' Dio santo, sembra un fottuto episodio di The O.C. Stamattina ''
''Adesso, Michael.'' Disse serio Luke, lasciando la cucina seguito a sua volta da Calum e Ashton.












SPACE AUTHOR

Hi, my beautiful people !!!
Eccomi qui con questo nuovo capitolo, allora cosa ve ne pare ?
Comunque ringrazio le persone che stanno seguendo la ff, che la recensiscono e l'hanno messa nelle seguite, ricordate e preferite.
Bho, vi amo !! YAAY.
Comunque se avete bisogno di me io sono @_Lalluby_ 
See ya soon 
Baci Lalluby

 
  
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