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Autore: MXI    02/02/2014    4 recensioni
--> "Stai bene?" chiese dal finestrino preoccupato. Il pedone si voltò completamente verso di lui ed una scintilla di stupore gli accese lo sguardo,
"Tu... Mi vedi" Naruto rabbrividì a sentire quella voce roca e a vedere il suo viso per intero,
"Vuoi che ti porto all'ospedale?" chiese notando il sangue che gli colava dalla nuca. Il liquido cremisi iniziò ad impregnargli la faccia soffermandosi nelle leggere rughe sotto gli occhi,
"Devi aiutarmi" il moro si avvicinò leggermente, poi delle macchine iniziarono a suonare incitando Naruto a partire,
"Non vedete che c'è un ragazzo che sta male?" urlò irato, ma appena si voltò di nuovo verso il ragazzo vide che la sua mano aveva attraversato il parabrezza e si stava avvicinando al suo volto
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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cap.2
Il legame nella morte
Capitolo secondo
-
Addio Luna-

[...] Mentre lei si era diretta verso una meta lussureggiante, lui rimaneva lì... Ad affrontare da solo gli incarichi che gli venivano affidati e a mantenere quel precario equilibrio tra l'oltremondo e la Terra.

Da mesi si era preparato a quel momento, i Custodi lo avevano avvisato 

Per ringraziarti dal lavoro svolto          gli avevano detto.

Subito non gli aveva dato ascolto, come poteva? Hinata era in splendida forma e aspettava un bambino, poi però capì che non avrebbero potuto mentirgli... Neanche se avessero voluto.

Nei mesi che le rimasero le fece vivere inconsapevolmente tutte le avventure che desiderava, le fece gustare una vita intera in quel poco tempo che le rimaneva.

Ma ora che a lui gli mancava veramente un'eternità per ricongiungersi a lei... Come avrebbe fatto?[...]

Era arrabbiato, una rabbia ingiusta e cieca. Non c'era ragione di esserlo, non era colpa di nessuno se sua moglie aveva contratto una malattia incurabile.

Ma il bambino? Non aveva alcuna colpa...

Inconsapevolmente strinse nel pugno la collana con un lucente zaffiro, come era tradizione l'avrebbe dovuta regalare al figlio appena raggiunta la maggiore età.

Non ti conoscerò mai         una vita portata via troppo presto.

Quando alzò lo sguardo dal marciapiede, che fino a quel momento era stato il suo muto accompagnatore, si accorse di essere arrivato alla Kyuubi Investigazioni.

Aveva deciso di non chiudere qualche giorno per celebrare il lutto.

Hinata non avrebbe voluto che lui fermasse la sua vita e i suoi doveri per lei, ma non aveva, anche lui, il diritto di soffrire?

Il ciondolo bruciò leggermente.

"Neanche in questo momento mi lasciate in pace?" sbottò arrabbiato, si guardò intorno e notò una panchina.

Sospirò convincendosi che si sarebbe sicuramente inzuppato.

Trattenendo il respiro si sedette sul ferro bagnato, sentì un freddo umido bagnargli maggiormente le gambe e la schiena,

"Bagnato per bagnato" si consolò scostandosi i capelli zuppi dalla fronte.

D'un tratto de palpebre si fecero pesanti ed il mondo fu come se si spegnesse per alcuni attimi.

Non esisteva più nulla.

Si trovava nella completa oscurità, un posto che gli era sempre stato famigliare... Era una parte di lui e lo aiutava sempre a pensare.

"Naruto!" la voce roca gli fece fare un salto dallo spavento,

"Quante volte ti devo dire si non apparirmi alle spalle?" affermò il biondo iracondo voltandosi.

Lentamente una luce rossa e calda si irradiò e fece in modo che gli occhi azzurri del ragazzo potessero vedere quello che li circondava.

Il pavimento era formato da un fluido incorporeo azzurro e le pareti non esistevano, si trovava in uno spazio infinito nel quale alleggiavano bolle d'aria.

"Cosa vuoi Kurama?"

"Non posso avere semplicemente voglia di vederti?" replicò l'uomo dai lunghi capelli color fuoco,

"Non ho tempo per ascoltare le tue stupidate" non era la giornata giusta e Kurama lo capì dai sentimenti burrascosi che riusciva a percepire nel corpo del suo partner di lavoro,

"Volevo solo avvisarti che c'è stata un'altra fuga dall'Oltremondo"

"Ancora? Ma non avevate aumentato le protezioni?" l'uomo alzò gli occhi viola al cielo,

"Ci dev'essere qualcuno nel tuo mondo che interferisce con il varco" il biondo si lasciò cadere esausto, dal nulla apparve una poltrona che gli impedì di cadere in terra.

Da quando aveva ereditato l'incarico di Legame c'erano state sempre più fughe... L'Oltremondo racchiudeva tutte le anime corporee dei defunti del loro mondo e i due luoghi erano divisi da un varco custodito da una generazioni di uomini chiamati 'Legame'.

Dovevano riuscire, insieme ad un demone scelto, a mantenere un certo equilibrio. Le anime non dovevano tornare nel mondo reale e agli uomini veniva impedita l'entrata nell'Oltremondo.

"Può essere l'opera di un sensitivo?" chiese Naruto sperando di cavarsela velocemente.

"Non credo, i sensitivi possono intravedere le ombre delle anime attraverso il varco ma non hanno il potere di mutare tale situazione"

"Quante sono le fughe per il momento?" Kurama fece apparire un fascicolo nelle mani del ragazzo,

"Sono sette, lì ci sono le loro schede. Dacci un'occhiata e fammi sapere qualcosa" 

"Bene" si alzò dalla poltrona e lo guardò dritto negli occhi,

"Se è tutto vado"

"C'è ancora una cosa" il giovane si stupì, credeva avesse finito,

"Mi dispiace per quello che ti è successo" continuò, Namikaze sgranò gli occhi e lo guardò allibito,

"Non credevo provassi sentimenti" affermò ironico,

"Non scherzare biondino, sarò un demone ma sono vivo come chiunque altro. Ho un cuore sai?" terminò battendosi un pugno sul petto che teneva scoperto, era solito portare solamente dei pantaloni morbidi neri in seta. Ogni volta il biondo si chiedeva se non provasse freddo, ma poi si ricordava che era l'entità del fuoco.

"Ho capito ho capito... Grazie mi fa piacere" un grande sorriso nacque sul suo volto,

"Non fingere con me Naruto, piangi quando sei triste... Non sorridere, fai vedere la tua sofferenza"

Da quando la loro conversazione aveva preso una piega del genere?

"Preferisco che le persone condividano la gioia con me... Non permetterò loro di accumularsi il mio dolore" 

Kurama sospirò, quello era un discorso perso in partenza.

"Lascia che ti mostri una cosa" unì i palmi delle mani come se pregasse, poi lentamente le allontanò. Una grande sfera rossiccia incorporea iniziò a volteggiare tra loro.

Al suo interno delle immagini presero corpo.

"E' giunta presto da noi, ha deciso di andare avanti ma come sempre potrà visitare l'Oltremondo quando vuole" ma Naruto non lo stava più ascoltando, la sua attenzione era rivolta verso le immagini mostrate.

Le due sagome dai lunghi mantelli viola avevano fatto appena in tempo ad appoggiare l'anima di Hinata su una piattaforma di perla, che il corpo di sua moglie prese forma.

Era nuda ma il pensiero non parve turbarla,

"Sono morta" disse solamente, non era una domanda ma un affermazione. I due non risposero, alzarono e braccia vero l'alto e una luce eterea apparve.

"Andrai avanti?" domandò una voce soave e limpida. La donna si portò una mano al ventre,

"Il mio unico rimpianto è non essere riuscita a dare la vita al mio piccolo" 

"Sarà con te per sempre" un fagotto apparve tra le braccia di Hinata che, contenta e con le lacrime agli occhi, si rivolse alla luce,

"Vado avanti, so che anche lui lo farà" dopo quelle parole i due uomini scomparvero lasciandola sola. Ad incominciare dai piedi, il corpo si dissolse in polvere dorata che si innalzò nel cielo facendole raggiungere l'apice della perfezione.

Quindi la sfera ritornò vuota e con un gesto della mano il demone la fece scomparire, poi si voltò verso Naruto e vide le lacrime che rigavano il suo volto,

"Naruto"

"Non ho niente... Anzi, ti ringrazio. E' veramente molto importante per me" vedere Hinata e suo figlio insieme era stato bellissimo ma allo stesso tempo angoscioso.

Gli era sembrato di vedere uno squarcio di un futuro ipotetico, dove poteva abbracciarli ed amarli entrambi. 

Un futuro impossibile.

Erano andati avanti e non poteva più fare niente.

"Ascolta, volevo solo che vedessi la scelta che ha fatto e soprattutto il perchè"

"Non farò come mio padre Kurama" si asciugò le guance con la manica della camicia,

"Andrò avanti"

"Non cercare di incontrarla" 

"Ho detto che non lo farò! Conosco i miei doveri e i miei limiti" lo sguardo che gli rivolse parve una saetta ghiacciata ed il polsino di rubini, che portava come simbolo della loro unione, gli sembrava veramente caldo.

A volte sembravano una persona sola, condividevano sentimenti e paure. Non gli era mai successo con nessun altro Legame.

"Ora vado, appena scopro qualcosa ti faccio sapere" liberò la mente senza aspettare risposta e lentamente il mondo ricomparve. 

"Signore? Sta bene?" un bambino dai folti capelli neri lo stava osservando preoccupato,

"Sembrava che fosse morto"

"Scusa piccolo, ero sovrappensiero" quindi gli scombinò i capelli,

"Allora ciao" corse via raggiungendo un gruppetto di amici dall'altra parte della strada.

Naruto si guardò il grembo e vide il fascicolo che Kurama gli aveva rifilato,

"Altro lavoro" si alzò dalla panchina e si diresse verso la sede della sua agenzia investigativa.

Prima di entrare prese un profondo respiro e si appurò di nascondere i sentimenti dietro una maschera di finta spensieratezza.

"Buongiorno!" i collaboratori e i subalterni che si trovavano già negli uffici lo guardarono stupiti, poi ricambiarono il saluto.

Una ragazza dai capelli tinti di uno strano colore roseo gli si avvicinò minacciosa,

"Baka! Ti avevo raccomandato di stare a riposo"

"Ciao Sakura-chan, non dovresti essere all'ospedale?La primaria non dovrebbe assentarsi"

"Sono venuta a controllare che tu mi dessi retta, ma ovviamente hai fatto di testa tua"

"Dai Sakura, sto bene. La vita va avanti, lo sai"

"Ma non lo stesso giorno del funerale" Naruto continuò a sorriderle e a guardarla con un espressione allegra e piena di vita, come se stesse ringraziando quello che la vita gli offriva.

"Smettila di fare così! Ti darò un motivo per stare fermo in una stanza d'ospedale" quindi incominciò a rincorrerlo minacciando di pestarlo finche non fosse stato più in grado di alzarsi sulle proprie gambe.

I dipendenti li osservarono spensierati. Era bellissimo lavorare con Naruto, era come essere investiti da un sole pieno di vita e di allegria che li liberava dai pensieri e dalle tristezze.

Ma chi avrebbe protetto il sole dalle nuvole ora che aveva perso la sua luna?

Spero che sia un pochino più chiaro il collegamente tra il Mondo e l'Oltremondo ^^'' Personalmente ho tutto molto chiaro ma è molto difficile mettere le idee per iscritto.
Inoltre c'è una notevole differenza tra l'Oltremondo e qualsiasi altra zona ci sia dopo... Infatti se avete notato Hinata ha scelto di andare avanti, di proseguire quindi il cammino verso il proprio 'Paradiso' con il figlio.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e se avete bisogno di qualche chiarimento :)
A presto!!
  
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