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Autore: PRISHILLA    11/02/2014    4 recensioni
L'ossessione che Harry Potter ha per Draco Malfoy sta portando i suoi amici all'esasperazione. Cosa succederà quando Ginny, stanca delle sue continue lamentele, deciderà di prendere in mano la situazione per dimostrargli una volta per tutte che Draco non è stato marchiato e che le sue sono solo paranoie?
Scopriamolo insieme che ne dite..? ^^
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 2




La giornata trascorse come le altre: assolutamente nulla degno d'importanza.

Quella sera però durante la cena Ginny avrebbe giurato di aver visto Draco guardarla almeno un paio di volte.

Le sue deduzioni furono che:
A) stava dando troppa importanza alle voci di corridoio.
B) la sua fervida immaginazione iniziava a tirarle scherzi sinistri.

Lasciò perdere pensando che poteva essere stata solo la stanchezza.

Si strofinò gli occhi tornando poi a guardare la minestra nel piatto. Nulla di eccezionale ma doveva pur mangiare se sperava di avere le forze indispensabili per continuare a condurre quella routine. Sbadigliò mentre le palpebre pesanti tendevano a chiudersi involontariamente. Aveva proprio sonno.

Da quando aveva preso a seguire le abitudini di Malfoy tendeva ad andare a letto prima e ormai arrivate le otto si sentiva già crollare.

Rise tra se mentre ancora non riusciva a capacitarsi dello stile di vita che conduceva quel ragazzo. Non ci avrebbe scommesso una moneta, anzi lei credeva il contrario. Era convinta di dover fare le ore piccole e di rischiare la pelle in più di qualche occasione, ma se continuava così non avrebbe cavato un ragno da un buco.

Se anche Malfoy stesse nascondendo o tramando qualcosa, di questo passo non sarebbe mai riuscita a scoprirlo, e Harry l'avrebbe avuta vita.

Niente prove...

Sbadigliò ancora.

Dannato Malfoy! Adesso a causa sua aveva dovuto stravolgere le sue adorate abitudini e se per alcune cose andava anche bene... per altre assolutamente no!

Adesso si alzava presto al mattino, faceva una colazione così lunga e lente che alle volte rischiava di riaddormentarsi, quando lei invece dormiva fino all'ultimo istante, finché proprio non poteva più farlo ed era costretta ad alzarsi. A volte aveva addirittura preferito saltare la colazione pur di rubare anche gli ultimi minuti di sonno. Altre invece faceva una colazione così veloce da rimanerle sullo stomaco per tutta la mattinata.

Ron la sgridava perché diceva che era una pigrona. Da che pulpito, pensò. Non è che lui lo fosse molto meno di lei. Doveva solo ringraziare di poter disporre dell'amicizia di Hermione. Lei si che in quegli anni lo aveva “ammaestrato” per bene. A volte pensava addirittura che Ron avesse più paura di lei che della mamma.

Comunque tutto sommato il suo stomaco ringraziava. Quell'acidità che la perseguitava era sparita.

Ron non l'avrebbe saputo mai, questo era certo, ma forse aveva proprio ragione lui su quel punto, abbuffarsi in fretta di primo mattino non era salutare.

-Che guardi?- le chiese il fratello sentendosi osservato.

-Di certo non guardo te.- gli rispose distogliendo lo sguardo ridacchiando tra se. Beccata! Penso. Ron fece spallucce confuso da quell'atteggiamento. Ma Ginny lo vide tornare prontamente alla sua cena come se nulla fosse.

Dopo le lezioni Malfoy era solito trascorrere un'oretta in biblioteca, così anche a lei toccava trascorrere un'oretta forzata in biblioteca, ma non sempre riusciva a concentrarsi sui libri. Dopo le lezioni in realtà aveva sempre preferito di gran lunga riposare la mente! Quel ragazzo invece pareva instancabile.

Infine andava a letto presto. Molto presto. Subito dopo cena.

Dopo più di una settimana trascorsa con questo ritmo ancora le era difficile credere che Draco Malfoy conducesse quella vita. Ma era così.

I primi tempi quando lo vedeva ritirarsi nella sua Sala Comune in realtà credeva che stesse solo aspettando il momento giusto per uscire e fare i suoi comodi senza essere visto da occhi indiscreti, ma lui da quella sala usciva solo in due occasioni: il mattino seguente e quando aveva le sue ronde da prefetto.

Ebbene si, la vita del ragazzo era pura noia.

Contemplava la minestra di lenticchie che aveva nel piatto rigirandola con il cucchiaio. Aveva sempre odiato le lenticchie. Sbuffò pensando che anche la cena quella sera era pura delusione.

Svogliatamente, quasi per abitudine ormai, levò lo sguardo verso l'ultimo tavolo in fondo alla sala. Come sempre i suoi occhi cercarono quella chioma biondissima che poteva avere un unico proprietario. Individuarlo era facilissimo oltre tutto anche grazie a quel branco di gorilla in libertà che in teoria dovevano rappresentare i suoi amici, ma che in pratica a suo parere erano solo un branco di animali fuggiti da uno zoo.

Eccoli lì infatti tutti presenti all'appello in grande stile!

Partendo da destra c'era Goyle, quella montagna d'uomo che torreggiava tutti gli altri. Grande e grosso, sì... ma con una nocciolina al posto del cervello. Incuteva timore solo fino al momento in cui era costretto ad esprimersi a parole, a quel punto era facile per chiunque metterlo in difficoltà.

Poi Tiger, che a parere di Ginny era quello più rivoltante di tutti. Ogni volta che si voltava nella sua direzione lo trovava masticando. Ma quanto poteva arrivare a mangiare uno stomaco umano?! E ovviamente anche quella volta non deluse le sue aspettative, infatti si era avventato su una succulenta coscia di pollo come un...

Un attimo...

Una coscia di pollo?

-Perché diamine quel dannato di Tiger ha una coscia di pollo in bocca mentre io devo mangiare questa poltiglia?!- esclamò Ginny d'improvviso furibonda battendo una mano sul tavolo allibita.

I suoi amici si voltarono a guardarla confusi.

-Se volevi il pollo Gin bastava che lo chiedessi.- le disse Hermione puntando il dito infondo al loro tavolo.

Ginny si voltò incuriosita e lo vide. Era pollo ed era lì solo soletto aspettando solo il momento in cui sarebbe andata a prenderlo. Si risedette al suo posto appoggiandosi su di una mano. Poco male ormai quei legumi le avevano riempito lo stomaco e anche con tutta la buona volontà non sarebbe riuscita più ad infilarci una briciola.

-Te lo passo?- le chiese gentilmente Harry.

-No.- fu la sua risposta scocciata. -Non ho più fama.- lei non era certo Tiger.

A questo punto tornò a quello che aveva lasciato a metà. La tavolata degli sfigati di serpeverde.

Ecco. Come dimenticarsi di quell'essere arrogante e per nulla al mondo spiritoso di Theodore Nott? Di lui si poteva dire tutto tranne che le sue battute fossero divertenti ma guai a farglielo notare!

Eppure doveva ammettere che gran parte delle ragazze lì a scuola ridevano di quelle battutine idiote che neanche Ron sarebbe stato in grado di inventare. Per quale motivo poi? Solo perché era alto, bruno, capelli perfetti, pelle perfetta, occhi scuri, profondi, sguardo penetrante...

No, un attimo. Aveva appena detto sguardo penetrante?

Sobbalzò.

Ebbene sì, Theo la stava guardando. Si sentì arrossire, fu come essere colta in flagrante. Si domandò cosa avesse pensato lui in quel momento. Poi lo vide sorridere e lanciarle un bacio al volo ridendo sguaiatamente con gli altri.

Dal canto suo Ginny ritirò tutto quello che aveva appena pensato. Arricciò il naso e storse le labbra disgustata distogliendo subito lo sguardo.

Il ragazzo al suo fianco era Blaise Zabini invece. Lo vide ridere guardando nella sua direzione. Probabilmente Theo gli aveva fatto notare la sua gaffe e adesso ridevano di lei.

Ma Blaise era un tipini abbastanza tranquillo. Forse l'unico del gruppo un po' più al limite della decenza. Taciturno e solitario, pareva trascorrere le sue giornate unicamente con Malfoy e Nott, ignorando gli altri e preferendo addirittura la solitudine alla cattiva compagnia.

Oddio, c'era però da spiegargli meglio cosa si intendesse per “cattiva compagnia”.

E in fine la ciliegina sulla torta. Spostò lo sguardo verso il posto solitamente occupato da Draco convinta di trovare anche lui a sbellicarsi dalle risate come gli altri ma, con sua somma sorpresa, lui non c'era più.

Voltò istintivamente il capo verso l'uscio trovandolo proprio lì nell'esatto istante in cui scompariva al di la del portone.

Non era possibile. Non era da lui! Stava per succedere qualcosa lo sentiva.

Ginny scattò in piedi come una molla urtando il piatto che spinse il bicchiere che si capovolse bagnando Ron che le era difronte. Il ragazzo protestò infastidito ma Ginny non aveva tempo di stare lì a scusarsi con lui, si congedò di fretta invece e corse dietro a Draco per non perderlo di vista.

Non aveva mai fatto nulla di simile, e il suo istinto le diceva che finalmente la cosa si stava cuocendo.

Forse non sarebbe riuscita a vedere il tatuaggio, ma con un po' di fortuna avrebbe sentito o visto qualcosa di più compromettente!

Era la sua occasione! Finalmente avrebbe potuto smascherare Draco e se la fortuna sarebbe stata dalla sua parte avrebbe potuto mettere a tacere Harry e le sue angosciose paranoie una volta e per sempre!

Mentre correva però le venne un tremitio improvviso. Era una sensazione che non provava spesso e per un attimo non seppe come gestirla. Era ansia.

Probabilmente fu solo in quell'istante che si rese effettivamente conto del pericolo che correva, dei guai in cui si stava andando a cacciare. Un lungo brivido le attraversò la schiena. Era sempre la solita infondo. Le era sempre piaciuto fin da piccola fare quello che le era proibito fare, andare dove non sarebbe dovuta andare e soprattutto riuscire dove neanche i suoi fratelli maggiori riuscivano. Senza rendersene conto anche questa volta aveva fatto lo stesso.

Iniziò a domandarsi se la vera ragione di quella sfida fosse davvero l'ossessione di Harry oppure se il suo sfidante in realtà era un altro, se portava un altro nome a lei ancor più più famigliare. Iniziava a chiedersi se quella sfida non fosse più rivolta a se stessa che a lui. In tal caso il suo vero sfidante avrebbe portato il nome di Ginevra Weasley. Il suo nome.

Sorrise mentre proseguiva imperterrita per la sua strada, svelta e al tempo stesso attenta a non far alcun rumore per non essere notata da Draco. Se questo fosse accaduto allora non avrebbe saputo proprio cosa fare...

Ormai ci era dentro fino al collo e non poteva fare altro che andare avanti.

Draco proseguì il suo cammino inarrestabile fin sulla torre di astronomia. Pareva sapere esattamente dove stesse andando e Ginny capì che aveva una meta ben precisa.

Aspettò che lui fosse salito fino in cima prima di iniziare il suo cammino lungo le scale.

Tirava vento quella sera e Ginny rabbrividì nelle spalle non appena la prima sferzata l'ebbe colpita in pieno viso. Si rammaricò di non avere con se il mantello, ma non avrebbe potuto prevedere, non avrebbe mai immaginato...

Lo osservò mentre si avvicinava alla finestra e sporgendosi guardava le stelle con un interesse sovrannaturale.

Che stesse aspettando qualcuno?

A Ginny prese un colpo. Nella sua mente immaginava scene raccapriccianti in cui comparivano i mangiamorte. Se stesse aspettando qualcuno di loro allora lei non era affatto al sicuro. Avrebbe potuto ingannare lui facilmente, così come aveva fatto per settimane, ma non avrebbe potuto ingannare loro. Quei mosti avrebbero capito che lei era lì solo annusando l'aria!

Quando dopo diversi minuti nulla accadde a Ginny venne in mente di raggomitolarsi su di un gradino, in un punto dal quale potesse vederlo restando comunque inosservata. Se erano vere quelle immagini che le passavano per la mente allora avrebbe fatto meglio a cercarsi un nascondiglio.

Draco intanto era lì, immobile.

Lo guardava con lo stesso interesse con lui si ostinava a guardare fuori. Non riusciva a capire cosa stesse facendo in quel momento. Sembrava perso nei suoi pensieri...

Ah, quanto avrebbe dato per entrare nella sua testolina bionda e sentire cosa aveva da dirsi nel silenzio tombale della torre di astronomia, dove solo il soffio del vento interrompeva quella quiete... e ancor più raggelava le carni.

Si avvolse meglio nelle braccia pregando che si dessero una mossa qualunque cosa avessero in mente di fare. Non vedeva l'ora di rientrare.

Sbadigliò. Ginny si rese conto di quanto, d'altra parte, fosse cullante quel suono e di quanto la stanchezza e le nuove abitudini stessero influendo il suo naturale equilibrio.

Le palpebre, fin troppo pesanti, iniziarono a chiudersi e senza neanche rendersene conto si assopì, convincendosi però che avrebbe chiuso gli occhi solo qualche istante, per riposarli, e che non avrebbe dormito restando invece vigile e pronta ad intervenire.

Peccato solo che Morfeo non la pensasse allo stesso modo.

 

 

-So che sei lì.- la voce di Draco riecheggiò nel silenzio della notte.

Ginny non gli rispose assopita com'era. Storse un po' il naso però, come infastidita da quella voce che interrompeva i suoi sogni.

-Weasley non farmi perdere altro tempo, esci fuori.- la chiamò ancora roteando gli occhi all'insù, questa volta con una nota di stizza nella voce.

Nulla, lei non si mosse. Draco chiuse il libro con un tonfo e lo gettò con violenza di lato. Quello batté contro il muro e cadde rovinosamente per terra.

Ginny trasalì aprendo finalmente gli occhi. Si era svegliata così di soprassalto che quasi non ricordava più dov'era o come ci era finita.

-Weasley te lo ripeto un'ultima volta, dopo di che verrò a prenderti con le mie mani: esci fuori!-

Draco?

Certo, Draco!

Ora si che ricordava tutto. Maledizione! Era stata scoperta. Rabbrividì, quella voce fredda le raggelò l'anima... o forse era semplicemente il vento che filtrava da ogni fessura ad averle provocato quel brivido lungo la schiena?

Non stette lì a domandarselo due volte, ad ogni modo quella non era una voce che accettava un no come risposta...

Pensò che fosse meglio uscire allo scoperto, si sarebbe inventata qualcosa sul momento...

Si alzò di malavoglia salendo gli ultimi gradini che la condussero davanti al ragazzo ritto vicino alla ringhiera.

-Sapevo che mi avresti seguito.- ghignò lui finalmente soddisfatto incrociando le braccia al petto.

-Non ti ho seguito, si dia il caso che ero già qui e dormivo... non ti ho neanche visto arrivare altrimenti avrei di certo cambiato strada.- si giustificò lei con un'espressione così seccata da sembrare quasi vera.

-Si certo...- Draco sollevò un sopracciglio. -Dalla a bere a quegli idioti dei tuoi amici questa! Io non sono uno sprovveduto.- la freddò.

Ginny si sentiva messa alle strette. Incrociò le braccia al petto imitando la sua mossa per intensificare la sua seccatura difronte a quella situazione.

In effetti però la sua teoria non reggeva. Faceva acqua da tutte le parti. Come avrebbe potuto lui arrivare in cima alle scale senza vederla se lei era lì prima di lui? Come al solito la scusa che aveva trovato era delle peggiori. Sbuffò tra se ormai arresa all'idea di non essere portata per le balle di salvataggio. Ma mai e poi mai avrebbe ammesso la verità condannandosi alla resa!

-Ho notato benissimo che mi perseguiti di recente, la mia unica domanda a questo punto è: Perché?- si avvicinò a lei a passi moderati, girandole attorno come fosse uno squalo a caccia guardandola dall'alto in basso. -Sai Weasley...- iniziò lui non sentendola replicare. -non mi piace avere gente intorno, men che meno mi piace avere più di un'ombra alle mie spalle ma... ho notato, che ovunque io vada c'è sempre qualcuno con me.-

-Il tuo angelo custode?- azzardò lei con un sorrisetto furbo.

Lui si arrestò di colpo difronte a lei torreggiandola dalla sua altezza cercando di intimidirla. -No... tu!- esordì guardandola dritto negli occhi.

E ci era riuscito. Sobbalzò. Ovviamente questo faceva parte delle cose che nessuno avrebbe saputo mai, soprattutto non l'avrebbe dato a vedere a lui. Indurì lo sguardo rendendosi più fiera di quello che in realtà era in quel momento. -Non so cosa ti stia frullando per la testa, ma stai dando di matto Malfoy.-

-Nel bagno degli uomini,Weasley...- le fece notare inarcando un sopracciglio.

Ginny sbarrò gli occhi. -Cercavo Ron.- notando la sua espressione saccente si umettò le labbra e poi aggiunse: -Era urgente.- come fosse la cosa più naturale del mondo.

Draco annuì poco convinto, ma lasciò correre. Dalla sua espressione però Ginny capì che non era finita lì. -Spiavi negli spogliatoi dei serpeverde...- Ginny stava per aprir bocca, anche non avendo nulla da dire in sua difesa, quando Draco continuò prontamente azzittendola. -Sbavavi Weasley...- quel ghigno trionfante e quel sopracciglio sollevato erano elementi sufficienti per farle perdere le staffe.

-Io non ti sbavo dietro Malfoy... sei fuori strada!- ma l'espressione del ragazzo la diceva lunga. Il sopracciglio ancora sollevato, le mani incrociate al petto e quel sorrisino sbieco e furbo pronto a deriderla. Una faccia da prendere a schiaffi insomma. -Tu non mi credi...- constatò in fine lei scandalizzata. -Ma è vero io... non...- era talmente scioccata al pensiero che Draco pensasse che lei si fosse presa una cotta per lui che per un istante le si annebbiò il cervello. Era incapace di formulare una frase di senso compiuto.

-Si, come no. Sei senza parole?- la stuzzicò vedendola inerme.

Ginny avrebbe voluto controbattere ma qualcosa, un'idea malsana, finalmente si fece largo nella sua mente costringendola a non emettere nessun suono.

Infondo la situazione poteva andar peggio. Draco avrebbe potuto capire che lei gli stava alle costole solo per scoprire cosa stava tramando e allora sarebbero stati guai grossi per lei. In questo modo invece lui credeva che lei si stesse prendendo una cotta per lui, il che la scagionava da molte accuse e le dava quasi il diritto di continuare a seguirlo senza dare troppo nell'occhio. La sua reputazione sarebbe stata distrutta per sempre, questo era anche vero, e il suo buon nome infangato, ma almeno sarebbe stata utile prima a Harry, e in caso avesse avuto ragione lui, sarebbe stata utile anche a tutti gli altri nel mondo magico e non!

Aveva la possibilità di salvare l'intero mondo magico per la miseriaccia! Quello non era che un piccolo ma utile sacrificio.

Si convinse che era un sacrificio più che nobile e decise quindi di andare avanti.

-E se anche fosse?- mai frase fu più difficile da pronunciare... Draco parve rifletterci su colpito da quella risposta. Probabilmente non se lo aspettava. -E anche fosse così tu non hai nessun diritto di sbattermelo in faccia in questo modo Malfoy.- Ginny osservò raggiante l'espressione interdetta e spaesata di lui. -Non che sia vero ovvio...- si affrettò ad aggiungere per non destare sospetti.

-Ma certo che non è così... come competere con il buon vecchio San Potter.- Draco pareva stizzito.

Ginny capì quasi subito di averlo punto sul vivo. -Appunto... vedi? La tua teoria è impossibile.-

-E allora come mai ti trovi qui? Come mai mi hai seguito? Perché non fai altro che starmi appiccicato?!- quasi urlava. -Su Weasley non essere ridicola...- aprì le braccia in un gesto di esasperazione.

Ginny lo guardò attentamente. Sembrava il Draco di sempre, nulla di strano. Forse solo quelle borse sotto gli occhi indice di stanchezza. Ma anche questo era spiegabile. Draco non se la passava affatto bene da quando Lucius era stato arrestato. Per un breve istante provò pena per lui.

Ad un tratto notò un sorrisino sbieco illuminargli il viso. Perché rideva?

-Che vuoi?- gli chiese inacidita.

-Lo stai facendo ancora...- le fece notare tornando ad assumere quel ghigno fastidioso.

-Sto facendo cosa?- chiese con una nota di esasperazione allora Ginny.

Lui si fece più vicino. -Mi fissi...- sussurrò a fior di labbra. Si avvicinava lentamente, forse voleva testare il suo coraggio, la sua resistenza prima di retrocedere. La stava testando quel maledetto squalo!

Non si mosse, neanche di un passo. Quando lui l'ebbe raggiunta si fermò così vicino da riuscire a sentire l'odore della sua pelle... era dopobarba? Era fresco. Sapeva di pioggia... di vento... di aria... Nulla a che vedere con quello che avrebbe immaginato per lui. Magari un odore più caldo, di quelli nauseabondi con cui non si ha nessun piacere ad entrare in contatto, di quelli che ti tolgano il respiro.

-Weasley...- ancora un sussurro leggero.

-Si..?- gli rispose piano, ancora persa nei suoi stessi pensieri.

-Lo vedi che ho ragione?-

Le rideva in faccia. Rideva di lei. Rideva, quel maledetto, di lei!

Ma cosa poteva farci se per qualsiasi cosa, anche la più banale, la sua mente intraprendeva viaggi dai quai uscirne poi era un'impresa?!

-Non è affatto così!- gli rispose inferocita.

-E Weasley...-

-Che vuoi?!-

-Io sarei più gentile con me fossi in te.-

-E per quale motivo milord?- gli fece eco scimmiottando i suoi modi da gran signore.

-Molto semplice pezzente. Sono le dieci.- le fece notare. -E io sono un prefetto.- lei continuava a fissarlo, convinta ormai di sapere bene a cosa stesse mirando. -E tu no.- concluse saccente per rendere più chiara l'idea.

Ginny lo guardò dritto negli occhi. -Non lo faresti mai...- non era una minaccia, e neanche una preghiera... una falsa speranza forse. -Non andrai...- lui annuì ghignando. -Malfoy, ma non puoi... tu non puoi...-

-Sta a guardare.- la sfidò senza paura sicuro di se.

-Non dirai sul serio!-

Ma Draco l'aveva già superata pronto a dirigersi da Piton per denunciare la sua presenza fuori dalla sua sala comune al professore che avrebbe colto l'occasione per metterla in punizione e togliere dei preziosissimi punti a Griffondoro.

Lui sarebbe passato come l'eroe della situazione tra i suoi compagni, mentre lei sarebbe stata l'emarginata tra i propri...

Alla fine ci era riuscito, in un modo o in un altro l'aveva presa in trappola!

Doveva impedirglielo...

Lo rincorse, lo raggiunse, gli afferrò il braccio più volte nel tentativo di farlo voltare, di convincerlo, di persuaderlo... Ma in cuor suo sapeva benissimo che era tutto tempo perso.

Lui si divincolava dalla sua presa e si liberava di lei come se stesse scacciando semplicemente una mosca fastidiosa. Neanche si sprecava a rivolgerle la parola quando lei invece tentava con tutte le sue forze di cercare di parlare con lui.

Arrivati a metà strada, dopo il suo ennesimo strattone, fu Draco a voltarsi improvvisamente cogliendola di sorpresa e, spingendola contro una parete, le si parò addosso fermandola con un braccio spinto contro il suo petto quasi a livello della gola. L'impatto fu così violento che per un attimo smise di respirare.

-Così impari a seguirmi...- ringhiò tra i denti a un passo dal suo viso. -Pezzente.- la insultò atteggiando le labbra in una smorfia disgustata.

A Ginny mancò il fiato quando la schiena sbatté contro il muro in pietra e la pressione esercitata dal l'avambraccio del ragazzo sul suo petto era insopportabile. Si sentiva in trappola e la cosa non le piaceva affatto. Si divincolò tentando si spingerlo via senza però riuscirci.

Si fermò sfinita. Era raccapricciante constatare che per quanto lei potesse avere di certo più coraggio di lui e per quanto per una vita intera fosse stata cresciuta tra i maschi, quasi come un maschio, lui restava sempre più forte di lei fisicamente.

E le dava fastidio, le dava un fastidio dell'anima! Quel sentirsi debole, inferiore, incapace di difendersi la feriva nell'orgoglio.

E lui?

Era ancora lì che la fissava trionfante. Sapeva di avere potere su di lei, almeno a livello fisico, e si godeva ogni istante di quella battaglia vinta.

Lei tentò di distogliere lo sguardo, ma guardarlo sembrava inevitabile...

Sorrideva trionfante il principino. Che voglia aveva di prenderlo a ceffoni!

Dopo un ultimo sguardo gelido almeno quanto la pietra che le urtava la schiena, vedendolo allontanarsi sicuro di se, si arrese all'idea di essere denunciata al professore.

Draco Malfoy era pur sempre Draco Malfoy.

 

 

 

 

 

Buon giorno a tutti!!!

Eccoci qui al secondo capitolo di questa storiella. A chi è giunto fin qui voglio augurarmi che sia stata una lettura quanto meno piacevole e spero di essere riuscita ad incuriosirvi e a farvi sorridere almeno un pochino :)

Bene, detto questo spero anche che decidiate di lasciare una vostra recensione, un vostro parere su questo inizio anche per capire se vi sta interessando o meno. Ovviamente mi auguro di si!! XD

Vi mando un bacio e vi prometto che cercherò di aggiornare spesso!!! Sempre se i vari impegni me ne daranno la possibilità...

Ciao a tutti quelli che mi stanno seguendo al prossimo capitolo!!! 

  
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