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Autore: darioILbOsS_    19/06/2008    5 recensioni
quella che voglio raccontarvi è la storia della mia vita quando ero un'adolescente... una vita difficile, in un carcere minorile... quanti guai ho passato....
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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KAKA DOVEVO AGGIORNARE X FORZA... LE IDEE MI PERSEGUITANO!! SPERO KE VI PIACCIA QUESTO CHAPPY.... FATEMI SAPERE...


Passò una settimana da quell'accaduto. Il progetto continuava senza problemi anche perchè Sasuke era completamente sparito. Sasori mi informò che era in camera con la febbre molto alta. Quel pomeriggio mi decisi di andare a trovarlo. Solo per un saluto. Bussai alla porta. Aspettai qualche secondo ma nessuno veniva ad aprirmi. La porta non era chiusa a chiave quindi entrai.
"Mi stavo proccupando Sakura..." Ebbi un brivido di paura nel sentire quella voce. Era Sasuke. Steso sul letto con le braccia dietro la nuca e una borsa del ghiaccio sulla testa. Dalla luce che filtrava dalla piccola finestra notai che aveva le guancie arrossate, forse dalla temperatura troppo alta del suo corpo.
"Come stai?" chiesi ignorando ciò che aveva detto prima.
"Io bene... tu piuttosto?" Il suo sguardo era fisso su di me. Mi pentii di essere andata a trovarlo.
"Anche io...ma...perchè?" chiesi incuriosita.
Scosse la testa senza rispondere. Ci furono minuti di imbarazzante silenzio fino a quando Sasuke si alzò lentamente dal letto avvicinandosi a me.Mi sarebbe venuto spontaneo indietreggiare se non avessi avuto un orgoglio di ferro. Si tolse la borsa del ghiaccio gettandola a terra. Mi prese il mento tra le mani. Decisi di non muovermi continuando a stare immobile davanti alle sue attenzoni.
"Tu sei mia..." sussurrò avvicinandosi al mio orecchio e  stringendomi la vita con un braccio.
La porta si spalancò. Era Sasori. Appena vide la vicinanza tra me e sasuke si scusò "Scusate ragazzi... ho interrotto qualcosa?"
"No Sasori... stavo per andarmene..." dissi liberandomi dalla presa del moro.
Corsi fuori dalla stanza sbattendo la porta.
Entrando nella mia stanza trovai Naruto seduto sul letto con il viso racchiuso tra le mani.
"Che è successo Naruto?"
Appena sentì la mia voce alzò il viso. Stava piangendo, o comunque aveva pianto. Gli occhi erano arrossati e lucidi e le sue guancie erano rigate.
Si alzò in piedi di scatto travolgendomi in un abbraccio. "Gaara se n'è andato via!" riuscì a dire tra i singhiozzi.
"In che senso?" chiesi coccolandolo.
"E' andato via!" ripetè rifugiandosi nell'incavo del mio collo.
Ricordai che Gaara quel giorno sarebbe stato scagionato. Lo strinsi ancora più forte. Dopo che si fu calmato si asciugò le lacrime con le maniche della maglietta e mi sorrise.
"Jirayia-sama ci sta aspettando... andiamo.." disse incamminandosi verso la porta.
"Perchè?" chiesi dubbiosa.
Naruto scrollò le spalle continuando a togliersi le lacrime come meglio poteva.


Entrammo nella stanza del direttore, che come sempre aveva in collo una donna che lo imboccava di ciliegie.Io e Naruto ci guardammo soffocando una risata. Non appena Jirayia ci vide cercò di ricomporsi il più possibile arrossendo e facendo scendere quella donna dalle sue ginocchia.
Si schiarì la voce "vi stavo aspettando ragazzi...come sapete Gaara è andato via..."  Guardai Naruto che aveva abbassato lo sguardo."... e quindi per problemi di spazio verrà un'altro individuo nella vostra stanza...Itachi Uchiha.."
Sussultai. Naruto se ne accorse e, dato che sapeva tutto mi strinse la mano da dietro la sua schiena per darmi forza.
"Ora potete andare" ci congedò con un gesto della mano. Il biondo uscì per primo , ma prima che uscissi anche io dalla stanza il direttore richiamò la mia attenzione nuovamente.
"Haruno... c'è una visita per te... Gai ti accompagnerà..."
Annuii facendomi guidare dal nostro istruttore di ginnastica Gai Maito che era stato chiamato poco prima dal direttore.
"Come stai Sakura? Hai fatto gli esercizi per rassodare la pelle che ti ho detto?"
"Certo maestro...!" eclamai sbuffando.
La stanza non era come quella che avevo visto in alcuni film, con i telefoni, ma era una semplicissima stanza con un tavolino e delle sedie intorno ad esso.
Tre guardie erano agli angoli della stanza e mi fissavano. Mi misi a sedere e dopo poco Gai tornò nella stanza seguito da una ragazza bionda.
"TEMARI!" urlai lanciandomi tra le sue braccia.
L'abbraccio fu ricambiato. La ragazza mi baciò la testa affettuosamente sussurrando il mio nome.
"Come stai?" mi chiese sorridendo.
"IO bene...tu invece?"
"Tutto apposto... ma adesso siediti poerchè ti devo parlare di una cosa molto importante.
Mi sedetti secondo i suoi ordini. Lei portò una sedia davanti alla mia e si sedette prendendo le mie mani e stringendole. Mi domandai il perchè di quei gesti.
"Sakura.. arrivo subito al punto... ieri ho sentito tuo padre che parlava al telefono con qualcuno..."
"Non è mio padre... è il marito di mia madre..." la interruppi. Lei annuì scusandosi .
Poi  continuò "...La telefonata proveniva da qui..." si fermò un attimo guardandomi negli occhi  " la persona con cui parlava aveva bisogno di una pistola... e con quella vuole uccidere te..."
Sbiancai  iniziando a tremare. "...hai...hai idea di chi potesse essere l'interlocutore?"Balbettai.
"Ti dice niente il cognome Uchiha?" sussurrò stringendomi ancora di più le mani.
Sussultai rimanendo a fissare il terreno.
"Allora?" mi chiese la bionda.
"No..." scossi la testa... "non mi dice niente... ma starò attenta..."



Quel pomeriggio rimasi chiusa in camera. Ora non ero al sicuro neanche lì... Uchiha poteva essere sia Sasuke che Itachi. E adesso Itachi era in camera con me. Notai le coperte cambiate , i cassetti riempiti di nuovi vestiti che non erano di Gaara, e un odore strano nell'aria. Come di camomilla.
"Non è prudente starsene da sola..." Odiavo i salti a leva e le voci dietro le spalle. Cercai di girarmi nel modo più disinvolto e tranquillo possibile ma in  realtà sapevo chi era alle mie spalle e ne avevo paura. "Itachi Uchiha.." rabbrividii solo a pronunciare quel nome "... usi uno shampoo alla camomilla per caso?" domandai girandomi e squadrando il moro.
"Per essere precisi è un bagnoschiuma..." disse sorridendo.
"Voglio essere sincera fin dal primo momento Uchiha... tu non mi piaci..."
Scrollò le spalle infilandosi la maglietta. "E invece tu mi piaci molto... penso che diventeremo molto amici io e te.. " disse sorridendo con malizia.
"Non ci contare" risposi tutto d'un botto.
"Lo vedremo..." sussurrò sdraiandosi sul letto.
Dovevo fare in modo di allontanarmi da tutti e due gli Uchiha. Mi avrebbero messa nei guai e soprattutto avrebbero potuto togliermi la vita.
Avevo sempre saputo che il marito di mia madre mi destestava ma non avrei mai creduto che arrivasse fino a questo punto.
Era riuscito a mettere contro di me anche mia madre che adesso mi odiava perchè credeva che io avessi ucciso mio fratello. Ma era tutta una cazzata. Io non avrei mai fatto del male a nessuno. Figuriamoci a mio fratello.
"Perchè sei qui?" mi chiese Itachi alzandosi a sedere sul letto.
"Affari miei..." risposi altezzosa.
"Puoi anche dirmelo... non succede niente..."
"Mio fratello è stato ucciso... e la colpa è andata a me perchè ero l'unica in casa con lui e sul coltello c'erano le mie impronte digitali.Adesso sei contento?"
"Io invece sono qui perchè ho ucciso mio padre.."
Rimasi a bocca aperta "...perchè?" chiesi.
"Perchè lui voleva uccidere Sasuke... anche se ci vedi come rivali io voglio molto bene al mio fratellino..."
"Lui... voleva uccidere Sasuke?" ripetei incredula.
"Esatto.."
"Invece perchè Sasuke è qui?"
"Dopo la morte di nostro padre lui è rimasto solo, perchè io ero già qui e ha iniziato a spacciare droga.."
"Capisco..." negli occhi dell'Uchiha potevo vedere un velo di tristezza.
"Io devo andare in palestra... ci vediamo più tardi.." dissi pacata uscendo dalla stanza.
Il moro annuì sorridendo.


Itachi era molto diverso dalla sera nella quale Sasuke mi salvò.Sembrava un'altra persona.
Dovevo fare cinque giri completi del carcere, altrimenti non avrei avuto il pranzo. Ero solamente a metà del primo e già ero stanchissima.
Sasori si portò accanto a me, rallentando "Già stanca?" mi chiese continuando a correre accanto a me.
"Già..." decisi di fermarmi appoggiandomi ad un albero e bevendo dalla bottiglia un sorso d'acqua.
Il rosso si fermò accanto a me.
"Ti vedo un po' stressata Sakura." mi disse carezzandomi la testa.
"In effetti lo sono..." risposi sedendomi sul prato.
Anche Sasori si sedette accanto a me.
"Sakura..." Mi girai notando che stava iniziando ad arrossire.
"Dimmi..." dissi divertita.
"...tu...tu...mi piaci.." le ultime due parole le disse talmente veloce che a stento capii.
In quei secondi pensai al viso di Sasuke e poi, dopo aver ricordato ciò che mi aveva fatto con Karin, e ciò che poteva farmi in futuro mi avvicinai al viso di Sasori baciando le sue morbide labbra.




UFFIIIIIIII!!!! 
ECCO FATTO FINALMENE ANCHE IL SEStO CHAPPY... è VENUTO PIù LUNGO DEL SOLITO... VIA GIù LASCIATE UN PICCOLO COMMENTINO...
V VOGLIO BN! CIAUUUUUUUU
LA VOSTRA GIULIETTA CHE ANKE OGGI NN HA TEMPO X RISPONDERE ALLE RECENSIONI (EH EH... SCUSATE...)








  
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