Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: _charlieisbeautifulhobbit    20/02/2014    6 recensioni
-Ti prego non farlo non salire su quell'aereo.-disse afferrandomi per il polso,ma mollai subito la presa.
-Mi spiace Austin fai come ho fatto io.Ricomincia.-mormorai con gli occhi lucidi.
-Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto okay?Ti prego resta.-supplicò con il viso coperto di lacrime.
-Piantala e cresci.Ti ricorda qualcosa?-chiesi ripensando a quando quelle parole uscirono dalle sue labbra.
-Ma io ti amo Charlie!-
-Non mi interessa.-risposi afferrando la maniglia,mi incamminai trascinando la valigia e salii sull'aereo lasciando l' da solo.
-Londra sto arrivando.-mormorai fissando il cielo fuori dal finestrino.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 36
 
-Charlie!- vidi il volto di Austin  a terra in un’ attimo. Sto davvero morendo? La mia vita sta davvero per finire così? Ci sono un sacco di altre cose che  avrei voluto fare nella vita, tipo sposarmi con Austin, avere figli con Austin.. Sto per dire addio alla mia vita? Improvvisamente tutti i ricordi di quando ero bambina apparvero davanti a me. Come delle gif tipo quelle prese da   Tumblr. E come se la mia vita mi fosse passata davanti agli occhi.
-Charlie andrà tutto bene!- sussurrò una voce dolorante ma dolce allo stesso modo, al mio orecchio. – Starò accanto a te.- continuò la voce. Non riuscivo a vedere nient’altro che me da bambina. Ma perché? Perché Josh aveva agito così? Pensavo fosse tutto risolto. Non riesco a capacitarmi che tutto ciò che è successo nell’ultima mezz’ora sia realmente accaduto. E solo un brutto sogno, un’ incubo e adesso so per certo che se aprirò gli occhi sarà tutto finito.
Spalancai a fatica gli occhi, vidi un sacco di persone che cercavano di farmi respirare attraverso una mascherina.
-Dov’è Austin?- chiesi quasi in un sussurro.
-Tieni la testa bassa, ora aspira l’aria.- ordinò una donna col camice azzurro.
Qualcuno mi può spiegare che miseriaccia sta succedendo ?Prima mi trovo su un asfalto freddo come il ghiaccio e ora sono circondata da.. dottori? E dove caspiterina è Austin?
-Dov’è Austin?- insistei agitando una mano.
- Calmati e respira.- ordinò la donna sorridendomi.
-Ti.. prego.. rispondimi..- dissi dolorante.
La ferita stava decisamente bruciando, ora so cosa provava Harry Potter avvertendo il dolore della cicatrice, solo che a lui era stata fatta da una persona carica di odio sin dalla nascita, mentre invece Josh.. non so perché l’abbia fatto, mi fidavo di lui. Era il mio migliore amico come ha potuto farmi questo?
-Non preoccuparti. Hai appena avuto un’ operazione, ma è grave quindi non sappiamo se rioperarti oppure no. Aspettiamo qualche ora.. e..-
-Dov’è il ragazzo che era con me? La prego devo saperlo!- alzai leggermente la voce.
Per un’ attimo esitò, ma poi la sua espressione cambi completamente. Era cupa e seria.
-Tesoro.. lui è ancora in sala operatoria.- rispose sedendosi su una sedia che era vicino al letto in cui ero distesa,che avevo notato solamente ora.
E se non dovesse farcela?
E se non dovessi mai più  vederlo?
E se non si risvegliasse più?
E se dovessi perderlo?
Come farei?
Lui è tutto ciò che mi rimane come ragione di vita. Non può lasciarmi non può andarsene per sempre.
-Quanto tempo è passato dalla mia operazione?- chiesi.
- Circa un’ora.- rispose alzandosi per poi informarmi che i miei familiari erano arrivati e che doveva andare da un altro paziente.
-Hei.- mi salutò Leigh mano nella mano con Alex. – Come stai?- chiese afferrandomi la mano. Mentre Talia e papà entravano in stanza.
-Mi sento Harry.- dissi rivolgendomi a Jack, il quale sorrise.
-Clary è andata a prenderti qualcosa da mangiare.-
-Ma le hanno vietato di mangiare!- esclamò Alex.
-Oh per favore se non ci fossimo noi si mangerebbe un bue intero!- ribattè Jack.
Quanto mi capisce.- Almeno uno che mi capisce.- dissi sorridendo.
-Non preoccuparti tra fra qualche ora andrai a casa.- disse Papà per rassicurarmi.
-Mi spiace signori ma l’orario delle visite è finito.- annunciò l’infermiera di prima entrando in stanza ed in poco tempo rimasi da sola con lei. Le chiesi se potevo perlustrare l’ospedale e mi diede il permesso. Mi incamminai nel reparto psichiatria.
Un sacco di bambini correvano e giocavano con i giocattoli. Mi avvicinai alla caffetteria e chiesi una tazza di thè. Mi sedetti su un tavolo e sorseggiai la mia bevanda. L’odio che provavo nei confronti di Josh non era niente in confronto  a ciò che provavo nel leggere e vedere nel film Dolores Jane Umbridge , quella big- babol gigante. Avrei voluto torturarlo fino allo sfinimento, solo per Austin. Lui non si merita ciò che sta passando, nella vita ha sofferto fin troppo. Lui deve vivere, non può lasciare Jade e sua madre così. Si merita di più di questo.
Improvvisamente l’infermiera di prima comparve davanti a me, mi disse che Austin aveva terminato l’operazione circa mezz’ora fa. Non sapeva però se stesse bene o se fosse ancora a rischio. Mi disse che potevo andare a trovare perciò mi precipitai da lui immediatamente scortata dall’infermiera.
Lo intravidi dal vetro, aveva gli occhi socchiusi per il coma probabilmente.
Com’era bello, nonostante avesse il volto coperto da lividi e il labbro spaccato, lui restava sempre perfetto. Perché anche quelle imperfezioni lo rendevano bellissimo.
L’infermiera però disse che potevo entrare.
Mi avvicinai al lettino cautamente e mi sedetti sulla sedia. Non capii il perché ma vederlo così dolorante e sofferente mi fece iniziare un pianto incessabile.
“Austin probabilmente non mi sentirai, ma non mi importa. Tu devi capire che.. io ti amo.Ti amo più di quanto Marge ama Homer .Ti amo più di quanto Minnie ama Topolino .Ti amo più di quanto Paperina ama Paperino . .Ti amo più di quanto Tonks amasse Remus .Ti amo più di quanto Giulietta amasse Romeo .Ti amo più di quanto Francesca amasse Paolo .Ti amo più di quanto Lucia amasse Renzo .Ti amo più di quanto Ginny amasse Harry .Ti amo più di quanto Clary amasse Jace .Ti amo più di quanto Beatrice amasse Dante .Ti amo più di quanto Ginevra amasse Lancillotto .Ti amo più di quanto Miley amasse Liam  .Ti amo più di quanto Penelope amasse Ulisse .Ti amo più di quanto Percy amasse Annabel .Ti amo come Stiles ama Lydia.Ti amo più di quanto Venere amasse Adone .Ti amo più di quanto Sam amasse Charlie .Ti amo più di quanto Ron amasse Hermione .Ti amo più di quanto Piton amasse Lily .Ti amo più di quanto Peeta amasse  Katniss. Ti amo più di quanto tu stesso possa immaginare. E perciò resta con me. Non andartene! Io ho bisogno di te.- dissi con tutto il fiato che avevo in gola. Le lacrime avevano preso il sopravvento ed erano scese sino al collo. – Tu devi vivere, perché tu non meriti questo.-  dissi afferrando la sua mano. Sorrisi al pensiero di lui e me come coppia. – Mi ricordo, il giorno in cui ti incontrai, ti odiavo così tanto per via del tuo atteggiamento ma forse era proprio questo che mi ha fatto innamorare di te. Il modo dolce in cui cercavi di parlarmi. Non lo dimenticherò mai.- dissi sorridendo come un’idiota. Ma perché sorrido mentre piango?
Bah non hai mai avuto un’intelligenza Charlotte.
Quanto tempo.
Già saranno secoli, ora vorrei che tu mi stessi ad ascoltare.
Sarebbe la prima volta. Posso farcela.
Austin sta morendo, tu lo sai che è così Charlie. Lui non ha una famiglia ricca come la tua. Se lui morisse sua madre e sua sorella ne sarebbero devastate, non che la tua famiglia non lo fosse se tu fossi al suo posto, ma.. lui ha molte più probabilità ad avere un futuro rispetto a te. Sai cosa fare Charlie… perciò fallo.
 
Mi trovavo fuori, sul terrazzo dell’ospedale. Austin non si era ancora svegliato, ed erano le sei del mattino, il cielo era perfetto. Quelle sfumatura di azzurro e bianco davano in qualche modo allegria e speranza.
-Vedo che sei sopravvissuta.- disse una voce fin troppo familiare per i miei gusti.
Mi voltai di scatto. – Tu.. brutto lurido schifoso stronzo!- gridai avvicinandomi a Josh stringendogli le mani al collo.
-Calmati troia. Ti facevo meno aggressiva.- sghignazzò cercando di liberarsi.
Sentii un’improvvisa voglia di razzismo contro di lui. Mi tirò un pugno alla guancia facendomi perdere l’equilibrio e perciò cadere a terra.
Cercai di afferrare un qualcosa per colpirlo e poi trovai un sasso. Sia avvicinò pericolosamente a me e mi tirò uno schiaffo facendomi sbattere la testa per terra. Poi sentii il suo corpo stendersi sopra il mio.
-Tu hai voluto fare la stronza con me, giusto? Quel tuo amichetto ora non è così forte adesso? Chissà come sarà quando vedrà quella troia di tua madre.- disse estraendo un coltellino dalla tasca della giacca e puntandolo verso la mia guancia.- Quanto ho goduto nel vedere la sua macchina davanti alla mia e poi tamponarla.- scoppiò a ridere.
-Che cazzo stai dicendo, tu non conosci mia madre!-
Scoppiò in un’altra risata.- Non ci arrivi stupida? Io ho ucciso tua madre, io ho controllato Clary. Si Charlotte, io sono James.- disse per poi proseguire notando il mio sguardo  sconvolto e confuso. – Qualche operazione qua e là non fanno mai male. Sai? Specialmente se organizzi un omicidio così bene, da vincere un’Oscar.- spiegò. Sentivo la lama affondare nella mia carne, gridai e gemetti dal dolore. Poi notai dietro di lui il sasso enorme. Così stetti al gioco.
-Sei un fottuto stronzo.- dissi per poi scoppiare a ridere.- Ma sei così dannatamente sexy.- dissi poi mentre lui allontanava la lama dalla guancia.
- Sapevo che non mi avresti resistito.- disse per poi afferrarmi la maglia per poi prendermi fra le braccia e baciarmi con foga. Chiuse gli occhi ed ebbi la mia occasione. Afferrai il sasso e lo colpi in fronte facendolo cadere sul mio petto.
 Sei un fottuto genio Charlie.
Lo so give me five.
Lo spinsi via e saltai in piedi afferrando il coltello. Cercai di puntarlo, ma lo colpii. In gola.. cominciò a sanguinare e schizzare fuori dalla gola. Si toccò il punto appena inciso con la mano e cadde a terra.
-Mi.. hai…- cercò di dire ma emise un grugnito e socchiuse gli occhi.
James era morto, io l’avevo ucciso.
-Ferma!- gridò qualcuno dietro di me. –Getta l’arma!- gridò ancora un uomo puntandomi una pistola contro. –Metti la mani sulla testa!- disse ma non riuscivo a sentire niente di tutto ciò che diceva. James era morto, io  l’avevo ucciso. Portai le mani sulla nuca e mi inginocchiai al terreno. Una ventina di uomini aveva circondato me e altri avevano circondato James. Chiusi gli occhi per capire se era un sogno o se era tutto vero. Ma sfortunatamente no, non era un sogno era tutto vero. James era morto, io l’avevo ucciso.
 
 
 
CINQUE ANNI DOPO.
-Bene, e con ciò dichiaro l’imputata Emma Charlotte Margaret Wright Keys, innocente riguardo all’omicidio di James Wayland.- annunciò il giudice. Un’improvvisa voglia di saltargli addosso e ringraziarlo mi assale.
-Grazie.- sussurrai abbracciando il mio avvocato.
-Ho fatto solo il mio dovere.- rispose sorridendo. Mi voltai verso papà, Talia e Jack che sorridevano e avevano gli occhi lucidi. Corsi verso di loro abbracciandoli. Ci dirigemmo verso l’uscita, le porte enormi si aprirono e una figura lontana poggiata sul davanzale di una Decapotabile   rossa  stava davanti a me.
Non posso crederci. E’ venuto, e probabilmente mi stava aspettando.
Sorrise. – Pronta per un giretto signorina Wright?- chiese poi incamminandosi verso lo sportello.
-Pronto signor Mahone. - disse saltando dentro all’auto, dal momento in cui non aveva il tetto.
L’auto partì  a tutta velocità, correvamo verso le strade di Miami, che non erano parecchio affollate. Poi però si fermò. Si voltò verso di me e si avvicinò, mi osservò per qualche secondo e poi parlò.
-Quanto mi sei mancata.- disse poi affondando le sue labbra sulle mie. Infilai le dita fra i suoi capelli premendo di più le sue labbra contro le mie.
-Non sai quanto tu Austin.- sussurrai fra un bacio e l’altro.
-Posso chiederti perché mi hai aspettato?- chiesi dopo che lui si era staccato e perciò aveva riiniziato a guidare.
-Cosa chiede Albus Silente a Severus Piton quando esso aveva evocato il Patronus simile a quello di Lily Potter?- domandò.
-Dopo tutto questo tempo?- risposi fissandolo.
Si voltò verso di me e sorrise. Il suo sorriso quanto era perfetto. E i suoi capelli, affonderei tutto il giorno le dita dentro. E i suoi occhi mi ci perdo dentro sempre. Lo sto guardando ed è bellissimo proprio come la prima volta che lo vidi.- Sempre.- gridò poi aumentando la velocità. Non mi ero mai sentita così viva in vita mia. Lui aveva reso la mia vita così scombussolata e lo devo ringraziare per avermi fatto innamorare di lui.
Perché senza, non avrei capito ciò che provava Ginny quando guardava Harry , oppure Clary guardando Jace, Katniss quando guardava Peeta e ciò che provava Scott quando guardava Allison. Scoppiavo a vivere.
Austin Mahone era davvero speciale. Lo era per davvero.
 
 
 
PREPARATEVI PER IL CLASSICO DISCORSO.
*si riprende dallo schok perché la sua FF è finita* CIAUUU EVERYBODY.
HO PIANTO, MI MAHCERA’ SUL SERIO SCRIVERE I CAPITOLI PER VOI.
E STATA LA MIA PRIMA FAN FICTION SU AUSTIN.
E DEVO DIRE DI ESSERE CONTENTA E FIERA DEL MIO LAVORO. SPERO VI SIA PIACIUTA, E CHE ABBIATE APPREZZATO IL PERSONAGGIO DI CHARLIE, COME L’HO AMATA IO. *^*
RINGRAZIO DAVVERO TANTO LE PERSONE CHE HANNO SEMPRE RECENSITO QUALI: Thesperance99,PuffaJ mahone,Danza99,MartyLoveMusic e BarbaraDirectioner98.
 
VI RINGRAZIO PIPOL PER I VOSTRI COOMMENTI*^*
REEEEEECENSITE PER L’ULTIMA VOLTA?
GRAZIE MILLE ANCORA. MI RIFARO’ SENTIRE SEN’ALTRO SU UN’ALTRA FF *^*
PEACE AND LOVE (un bacio a tutti colore che hanno letto, recensito, messo tra i preferiti, seguiti e tutto il resto.)

  
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