ROOMIES
© ArAshiMitArAshi
NdT: Visto che la prima
shot v’è piaciuta...eccovi
la seconda!
L’originale è una lunghissima one-shot, ma io ve la posterò a capitoli, perché in questo
momento non riesco a tradurre 34 pagine di botta!
Godetevela…
Shikamaru aveva disperatamente bisogno di un coinquilino.
Il suo migliore amico, Choji, si era appena
trasferito dal loro appartamento a due camere e lui aveva davvero bisogno di
qualcuno che riempisse la camera vuota, con cui dividere
l’affitto. Il prima possibile. Non era solo il fatto che fosse a corto di
soldi, visto che di solito la sua borsa di studio sosteneva abbondantemente
tutte le sue spese; era anche il fatto che non gli piaceva stare da solo, e
poi…aveva bisogno di qualcuno con cui dividere i lavori di casa.
Shikamaru era così, semplicemente pigro. Non appena finito di pulire la casa tutto solo per quel giorno,
appese un cartello che indicava chiaramente il fatto che cercasse qualcuno con
cui condividere l’appartamento.
Ino era adirata. Il suo attuale
ragazzo la tradiva.
“Ne ho abbastanza!” urlò a pieni polmoni, mentre i suoi
vicini si sporgevano dalla finestra per assistere alla scena.
“Posso mandare giù il fatto che tu mi tradisca, ma non
accetterò mai che tu lo faccia con la mia migliore
amica! E lei ha un ragazzo, caspita!”.
Sai se ne stava ritto senza parlare dinanzi alla ragazza
infuriata: “Signorina Bellissima…”
“E non mi chiamare così!” sbraitò
Ino all’udire quel nomignolo. Poi prese un’enorme
valigia cominciando a metterci i suoi vestiti. “È finita! Me ne vado!” annunciò.
Camminare per diverse ore senza nulla da fare cominciò a farle venire il panico. Non aveva un posto dove andare:
aveva degli amici, ma non voleva disturbarli. Sakura ad esempio abitava con il
suo ragazzo e Ino non voleva essere il terzo incomodo chiedendole ospitalità.
Pensò di prendere una camera d’albergo, ma la spesa per una singola notte le
parve folle. Non era che non avesse i soldi, ma
pensava che avrebbe potuto impiegarli molto meglio: in scarpe, vestiti, borse o
trucchi nuovi.
Quindi, Ino aveva un bisogno disperato
di trovare una casa. In fretta.
Shikamaru si svegliò al suono di un battito alla porta.
Senza nemmeno pensare di aggiustarsi i capelli o stirarsi un minimo la maglia,
si diresse pigro alla porta.
“Sì?” sbadigliò, aprendola.
I suoi occhi si strinsero: di fronte a lui c’era una
ragazza super sexy. Era assolutamente una tipa da far girare la testa, coi capelli biondo pallido raccolti in una coda alta, occhi
azzurri e pelle chiara. Era alta quasi come lui sui suoi sandali tacco dodici,
e dava l’impressione di essere una ragazza sofisticata
nel suo vestitino fucsia. Gli sorrise ampiamente.
Shikamaru non fece una piega: “Cosa vuoi?”.
Lei gli mostrò un pezzo di carta, lo stesso che lui stesso
aveva appeso non più tardi di due ore prima.
“Stai cercando un coinquilino” disse lei con una voce
angelica.
Shikamaru scrollò le spalle: “Sì. E quindi?”
“E quindi vorrei essere io. È
ancora libero il posto?”
No…Shikamaru già si sentiva stanco. Cioè, è vero: ho bisogno di un coinquilino, ma
no…non una ragazza! Non voglio ragazze per casa!
“È ancora libero il posto?” chiese nuovamente lei, sempre
con quel sorriso meraviglioso.
Avrei dovuto
scrivere: disperatamente in cerca di un coinquilino MASCHIO!
Ino fissò il ragazzo. Non era sicura che le piacesse lo
sguardo stampato sulla sua faccia. Sembrava quasi che…la disprezzasse. Ma in realtà non le importava più di tanto: quello che le
importava era trovare un posto in cui stare, altrimenti avrebbe passato la
notte per strada.
Indossando la sua migliore espressione, domandò per la
terza volta la stessa cosa mentre sentiva la pazienza
allontanarsi lentamente dal suo corpo. “Beh, è libero?”
Il ragazzo assonnato si massaggiò le tempie e sbadigliò.
Ancora. “Voglio un coinquilino maschio.”
“Non l’hai scritto qui” Ino cominciava a spazientirsi.
“È vero” concesse lui “Ho sbagliato. Lo correggerò” e con
questo chiuse la porta.
“Aspetta” Ino fermò la porta prima che si chiudesse del tutto. “Vuoi dire che non mi accetterai?”
“Non voglio
accettarti” rispose lui.
“Ma io ho bisogno di un posto dove stare” lo implorò lei
“Ho trovato il tuo avviso proprio quando mi serviva e
tu mi dici che non mi vuoi accettare?”
“Non voglio condividere la casa con una ragazza”.
“Beh, neanche io voglio condividere la casa con un
ragazzo. Ne ho davvero avuto abbastanza.”
“Allora siamo pari” Shikamaru ritentò di chiudere la porta
“Addio”.
“Ma io non ho un posto dove
stare!” Ino fermò nuovamente la porta.
Lui alzò le spalle: “Spiacente, non c’è nulla che io possa
fare”
“Invece sì” sorrise lei il più dolcemente possibile “Potresti lasciarmi entrare. Credo che potremmo adattarci,
dopotutto” la ragazza disse che già era seduta sul
divano.
Shikamaru si sedette di fronte a lei, chiedendosi perché
mai l’avesse lasciata entrare. Forse era stata pietà. Era già buio ed era
assolutamente pericoloso per una ragazza – una bella ragazza – vagare da sola.
“Adattarci a fare cosa?” chiese lui stupidamente.
“Intendevo, potremmo adattarci a vivere insieme,
naturalmente” Ino rispose semplicemente.
“Fermati un attimo” alzò una mano lui “Io non ho detto che
ti avrei accettata come coinquilina”
“Ma mi hai fatta entrare!”
“Ti ho fatta entrare perché ti farò stare per questa
notte” rispose Shikamaru.
Già cominciava ad irritarsi. “Domani ti troverai un altro
posto. Sono sicuro che ci sono un sacco di altre case
disponibili”.
“Non credo di poterne trovare un’altra. Inoltre, casa tua
è perfetta. È anche più vicina al posto dove lavoro rispetto alla mia vecchia
casa. Anzi, lavoro proprio a un paio di isolati da
qui. Potrei persino andarci a piedi”.
Il ragazzo pigro sospirò: “Ma io non voglio-“ si fermò un
attimo “avere una ragazza come coinquilina”.
“Perché?”
“Semplice. Perché le ragazze mi danno
noia. E molta”
“Ed è per questo che ho detto che
potremmo adattarci” Ino cercava di contenere la sua irritazione.
“Ah sì? E come?”
“Potremmo fare come se l’altro non esistesse”
“Facile da dire, per
te”
“Perché non ci proviamo?” suggerì
lei con voce speranzosa “Dammi una settimana per cercare un’altra sistemazione.
Poi, se decidi che ancora non sei soddisfatto, me ne andrò.
La mente di Shikamaru prese a girare vorticosamente.
“Farò tutte le faccende domestiche. Che ne dici?”
Aha! “Cucinerai anche, pulirai e farai
il bucato??”
“Se paghiamo a metà l’affitto, e mi viene
garantita la mia privacy.”
Forse potrebbe funzionare…forse non è così male…
“Sono Shikamaru Nara” il ragazzo stese la mano.
Lei accettò, gliela strinse e
sorrise: “Ino Yamanaka”