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Autore: MagnusBane_    11/03/2014    2 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se Draco Malfoy non fosse quello che tutti credono, e cambiasse per amore? E se Ron si fosse dichiarato prima ad Hermione? E se Fred avesse trovato la ragazza giusta per lui? E se Ginny ed Harry avessero subito la loro storia? Come sarebbero andate le cose?
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 8
Fred non sapeva perché lo stesse facendo, ma era la sua unica possibilità. Si era preparato a tutte le possibili torture. Molto spesso era stato tentato di tornare sui suoi passi, ma lui era un Grifondoro, il cappello non poteva aver sbagliato, quindi il coraggio doveva far parte di lui. Per cui , quando la vide vicino a Luna in biblioteca, si fece avanti, e disse:“Hey Iris!”.
“Ciao Luna.”aggiunse.
La presenza di Luna lo tranquillizzò un po’, almeno ci sarebbe stato un testimone, se mai il cadavere non fosse stato riconoscibile.
-Ciao Fred-disse Luna con sguardo assente. –Ti vedo turbato. Ti consiglio di leggere il Cavillo, potresti trovare una soluzione, visti i Nargilli che ti svolazzano intorno.-continuò.
-Uhm, certo Luna. Grazie del consiglio, me ne ricorderò.
Iris si girò piuttosto scocciata verso il gemello, corrucciando le sopracciglia.
-Mh, fammi valutare la situazione, Weasley. Sei  da solo, senza il tuo gemello, quindi non hai intenzione di farci saltare in aria, sei in biblioteca, un posto proibito, per i gemelli Weasley.  E vuoi parlare con me. Di tua spontanea volontà hai fatto tutto questo. Quindi, credo che un po’ del mio tempo te lo sei guadagnato. Su, dimmi.-
Fred la guardò accigliato. –Potrei essere venuto qui per Luna, non pensi?-
Iris lo guardò con aria di sfida, alzandosi dalla poltrona dove giaceva poco prima, avvicinandosi a lui.
-Non ti saresti preso la briga di salutare anche me.-
-Oh andiamo, hai una così bassa considerazione di te stessa? E poi, sei la mia compagna di squadra, sarebbe maleducato non farlo.-
Iris alzò un sopracciglio. –Luna, forse è meglio se vai, è decisamente qualcosa di importante se ha aggiunto la parola “educazione” in una frase.-
Luna si alzò anche lei, e sorridendo disse: -Okay! Vado a cercare Neville! Buona fortuna Fred!-concluse, allontanandosi saltellando.
-Perché non dovrei usare la parola educazione? EDUCAZIONE EDUCAZIONE EDUCAZIONE EDUCAZIONE! Visto? L’ho detta.-
-Perché, mio caro Weasley, il tuo vocabolario probabilmente contiene massimo cinque parole, la parola educazione, non è sicuramente una di esse.-
-E quali sarebbero le altre parole?-
Iris sbuffò, fulminandolo con lo sguardo.
-Arriva al punto, oppure ti ritroverai chiuso in bagno con Mirtilla Malcontenta.-disse. –In mutande.-aggiunse subito.
Fred rise, malizioso. –Ti piacerebbe così tanto spogliarmi?-
-No Weasley, ma ad Ally probabilmente sì.-
Fred arrossì, ma non riuscendo a non sorridere.
-E tu che ne sai?-
Iris scoppiò a ridere,  invitando Fred a sedersi sulla poltrona con un cenno della mano.
-Ally è la mia migliore amica, la conosco troppo bene. E un po’, conosco anche te. Indizio numero uno: sei arrossito. Numero due: non mi hai ancora detto di cosa si tratta, quindi è qualcosa che mi farà incazzare, o qualcosa di cui ti vergogni. Numero tre: Ally ogni volta che ti vediamo in corridoio, si blocca, come se le avessero colpito la schiena con una scopa. Numero quattro: quando lei parla di te, le luccicano gli occhi, anche quando ti insulta. Ultimo indizio: Pensi che quella notte di fulmini nella tana, non abbia scoperto che Ally ha stretto te, e non Harry, ma tu non hai detto niente?-  (Vedere il capitolo 3)
Fred impallidì all’ultimo indizio, sobbalzando, e se non fosse stato seduto, probabilmente si sarebbe ritrovato sul pavimento freddo, a quest’ora.
-Ma tu….tu…-
-Come faccio a saperlo? Facile, c’ero anch’io quella notte, sapevo che Ally aveva paura dei fulmini, e che quindi si sarebbe rifugiata da Harry. Ma il mattino dopo, quando sono venuta in camera vostra a chiamarla, era stretta a te, signorino. E dormivate come due angioletti, avrei voluto farvi una foto! Però, tu sei schizzato in cucina appena ti sei svegliato, segno che Ally non avrebbe dovuto scoprire che c’eri  tu, in quel letto.  E poi, quando le ho chiesto con chi avesse dormito, lei mi ha risposto Harry. E la mia migliore amica, non mente mai.-
Fred respirava a malapena. –Sei molto…perspicace….-
-Fred, vorrei farti solo due domande,e se mi rispondi sinceramente, potrei anche dedicarti il mio tempo prezioso per rimediare al guaio che sicuramente avrai fatto. Prima domanda: Come mai ne’ Ally, né Harry hanno avuto sospetti? Insomma, quando Harry si è svegliato, avrà visto che Ally era nel tuo, di letto.-
Il gemello sospirò, e, controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi, iniziò a spiegare.
-Beh sai, come hai detto tu, sono scappato appena ho aperto gli occhi, e per fortuna tutti dormivano, quando Harry è sceso e mi ha chiesto perché Ally stesse nel mio letto, io gli ho risposto, lamentandomi, che mi aveva letteralmente sfrattato, scambiandomi per lui, e che avevo dormito sul divano..-
-E davvero se l’è bevuta? –
-Beh, di certo se il cappello non lo ha smistato in corvonero, un motivo ci sarà. A proposito, perché tu non sei lì? Adesso non ti starei dando spiegazioni inutilmente, perché non sono affari tuoi.-
-Beh, adesso non staresti nemmeno chiedendo il mio aiuto. Uh, e attento Weasley, potrei anche dire tutto ad Ally, e dalla tua faccia, immagino che sia già abbastanza in collera con te.-disse Iris, fingendosi innocente.
-Mi sono sbagliato. Forse sei una serpeverde.- disse lui, guardandola male.
Lei lo guardò con astio, mentre un ragazzo biondo si insinuava nella sua mente, e lei, prontamente, provava a impedirgli di entrare.
Si alzò, e, mentre si incamminava, disse: -Sai, penso che andrò a cercare Ally.-
-No!-urlò Fred, alzandosi di scatto, correndo verso di lei. –Scusa.-
Iris si girò, guardandolo stupita. –Oddio, aspetta, mi hai appena chiesto scusa? Ally fa miracoli, davvero. Secondo me c’è qualcosa in quello strano the’ che prende ogni mattina…Glielo chiederò.-
Fred alzò gli occhi al cielo, stanco come non lo era mai stato.
Era stanco di quell’interrogatorio, Iris era una ragazza che non si piegava facilmente, aveva una forza tutta sua, un bisogno di sapere, scoprire. Perché lo facesse, probabilmente non lo avrebbe mai capito. Sapeva solo che osservava ogni minimo particolare di ogni cosa, e non dimenticava mai niente .
-Rispondi solo a questa domanda, Fred. Poi ti aiuterò. –disse. –Perché quella notte non hai detto niente? Perché non l’hai respinta e mandata a dormire con Harry, dove sarebbe dovuta stare?-
-Queste sono due domande.-disse il gemello, per sviare l’argomento.
-Beh, due al prezzo di uno, Weasley.  E ci sto andando piano con te, la tua mente è talmente facile da leggere che potrei sapere tutto, e non fartene nemmeno accorgere.-
-Iris, mi stai facendo paura. Sicura di non essere scappata da Azkaban? No, perché sei davvero inquietante.-
-Ho i miei punti forti, Weasley, adesso rispondi alla domanda.-
“Vorrei davvero conoscere quelli deboli” stava per dire Fred, ma vedendo la faccia assassina di Iris, pensò che rispondere sarebbe stato molto meglio.
-Beh…ecco…lei era così…piccola e…indifesa e…io…dovevo proteggerla. Non potevo mandarla via.-
-Risposta esatta. Ora che hai realizzato questo ,di sicuro posso concederti sessanta secondi del mio tempo.-
-Stai scherzando?-chiese Fred, incredulo.
Aveva fatto un interrogatorio di quasi un’ora, per essere trattato con sufficienza?
-Affatto. Anzi, ti avrei dato 45 secondi, ma oggi mi sento buona.-
-Sai Iris, ti facevo meno stronza.-
-Grazie Fred, ma sai, ora hai 50…..49…..-
-Okay okay.-disse il gemello, nel panico.
Le spiegò tutto alla svelta, perché Iris stava davvero cronometrando le sue parole, balbettò un po’, ed era strano, perché lui era Fred Weasley, lui aveva sempre il controllo della situazione, era lui a condurre il gioco.
Man mano che proseguiva, lo sguardo della riccia passava da indifferenza a furia in un paio di secondi.
-Complimenti, il casino migliore che abbia mai sentito. Beh, che dire, se ci fosse un premio, vinceresti. Comunque, non ti biasimo, più o meno.  E’ difficile controllare le emozioni e, ammettiamolo, la mia migliore amica è uno schianto. E, per renderla felice, ti darò un consiglio: Ad Ally piacciono le persone dirette, va’ da lei e dille tutto, lei ti ascolterà. Certo, dovrai trovare il coraggio per dirle tutto, e parliamoci chiaro, sei coraggioso  come Ron davanti ad un ragno, ma su questo ci lavoreremo.-
Fred apprezzò davvero la prima parte del consiglio, ma la seconda..beh, era proprio da Iris.
-Mi spieghi perché due così diverse sono migliori amiche? Insomma, Ally, tranne alcune volte, è buona con tutti, sì, è un po’ acida, ma tu lo sei sempre, dannazione! Ally sorride sempre, a te sembra che la morte ti accompagni!  Ceh, lei è così allegra e spontanea, tu controlli ogni tua emozione. Sembri Piton, per tutti gli ippogrifi!-
Iris sorrise amaramente, pensando alla migliore amica, e al fatto che davvero non sapeva spiegarsi come mai fossero così unite.
Lei solitamente odiava le persone come Ally, così entusiaste per ogni piccola cosa, innamorate della vita. Ally trovava sempre del buono, in tutti. Era la ragazza delle seconde possibilità.
Beh, Iris non era così. Si era fidata troppe volte, ed aveva ricevuto solo male. Eppure, Ally non sembrava intimidita da lei. Malgrado avesse sempre cercato di allontanarla, la rossa tornava sempre, con un sorriso, ed un “Devi imparare a volerti bene, Iris”.
Ally, ormai, era l’unica persona di cui si sarebbe fidata ciecamente. Era la parte migliore di lei.
-Non lo so, Weasley. So solo che se le fai del male, il bacio di un dissennatore, per te, sarà come il paradiso.-disse lei, iniziando ad allontanarsi.
-Perché, se verserà anche solo una lacrima, io renderò la tua vita un inferno.-aggiunse, sparendo dietro la porta della biblioteca.
--
 George si annoiava. Fred era uscito di scatto senza nemmeno dirgli dove fosse diretto.
Il contatto gemellare con il fratello era stato bruscamente interrotto,  dopo la loro “chiacchierata”, e questo era strano. Di solito George sapeva esattamente cosa stesse pensando Fred. Anche se…beh…lui non pensava molto.
Un Ron tutto agitato entrò a grandi passi nella stanza, trafelato, ansimando.
-Oh, andiamo, stavo per considerare l’idea di alzare il mio fondoschiena dalla poltrona e andare alla ricerca del mio gemello perduto. Che c’è Ron?-
-Ho un problema.-
George alzò un sopracciglio, guardandolo con sufficienza.
-Ah sì? Guarda che li hanno tutti, non è un buon motivo per essere l’oggetto della mia attenzione. Ma sembri conciato male, quindi…parla.-
Ron alzò gli occhi al cielo. –Beh Hermione è arrabbiata perché…-
-Hermione?-lo interruppe il gemello. –Donne? Oh, per oggi la posta del cuore di George ha chiuso i battenti. Riprova domani.-disse George, dandogli una pacca sulla spalla e uscendo.
-HEY MA TU SEI MIO FRATELLO!-gli urlò Ron, richiamandolo.
-MI PARE CHE TU ABBIA ANCHE UNA SORELLA.-ribattè George, da lontano.
-MA STA POMICIANDO CON HARRY! OH, ANDIAMO, DOVE STAI ANDANDO?-urlò Ron, disperato.
George sbucò alle sue spalle, mettendosi davanti a lui, con  sguardo severo.
-A cercare una ragazza con cui pomiciare. Pare che ti terrà lontano da me.-borbottò ,andandosene di nuovo. 
  
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