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Autore: dreamwithme    17/03/2014    6 recensioni
Varcò il cancello del cimitero e come sempre si diresse a destra, fece pochi passi e poi si fermò davanti alla tomba di marmo.
Harry Edward Styles. 01/02/1982 – 11/09/2001.
Vittima dell’attentano alle Torri Gemelle.
FF tratta da "Vieni a Prendermi".
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.
 
 
Violet osservò i tavoli disposti nella sala ed annuì soddisfatta.
“Mi pace” – commentò inclinando la testa –
“Secondo me è venuto un ottimo lavoro, e amo le composizioni nel centro di ogni tavolo” – disse Noah tenendo per mano Selene che ormai aveva cinque anni compiuti il mese precedente –
“L’unica cosa che non mi convince sono quei fiori all’arco d’entrata – intervenne poi la mora – ma a Niall piacevano”
“So che sei una specie di maniaca del controllo ma no, non farlo! – esclamò ridendo – a me piacciono poi”
“Harry li avrebbe adorati”
Noah non disse niente e sorrise lasciando per un attimo al mano della figlia che prese a camminare esplorando la sala e poi abbracciò da dietro l’amica: “Ehi – sorrise – Harry è qui ed è fiero di te tesoro”
Violet annuì e chiuse per un attimo gli occhi prima di essere interrotta dall’amica: “Sei sicura di tutto questo? – domandò – voglio dire, non per metterti il dubbio o cose del genere ma sei pronta a questo grande passo?”
La mora abbassò lo sguardo e sorrise: “Sono sicura Noah, forse non sono mai stata tanto sicura nella mia vita”
Selene tornò poco dopo in braccio ad Edward che ormai aveva tredici anni: i capelli sempre più ricci e gli occhi sempre più verdi come suo papà: “Niall ci sta aspettando a casa e Selene sta morendo di fame” – annunciò sorridendo –
Violet afferrò la sua borsa che aveva depositato nell’angolo e poi diede un bacio sulla guancia della bambina che era tornata in collo alla mamma: “Allora ci vediamo domani mattina”
“Respira, dormi serena, e alle otto a casa mia e per l’amor di dio tu sia puntuale almeno il giorno del tuo matrimonio”
Violet scoppiò a ridere seguendo Edward davanti a lei: “Sarò puntuale capo!” – esclamò in modo teatrale prima di lasciare la sala de ricevimento –.
 
 
Niall era agitato, probabilmente non era mai stato tanto agitato come in quel periodo.
“Perché ti trema la mano?” – domandò Violet appoggiando i piatti sul tavolo –
“Quale mano?” – domandò lui voltandosi –
La mora rise: “Stai tremando, mica andiamo in guerra Niall!”
Niall scosse la testa: “Dai Violet mi conosci – ammise – e poi insomma, il matrimonio, non è una cosa da poco e tu insomma… io non…” – balbettò –
“Tu?” – lo incitò la ragazza avvicinandosi a lui –
“Io non ho amato mai nessuno quanto amo te, e giuro che non vedo l’ora di passare la vita con te, di crescere Edward e magari di avere altri bambini, o un cane, o un gatto ed è tutto così strano, così assurdo.”
Violet si morse le labbra intenerita dal momento e poi sospirò: “Senti Niall a proposito di questo dovrei dirti una cosa”
Niall si bloccò di scattò, appoggiò lo straccio che teneva in mano sul tavolo e fissò la fidanzata negli occhi: “Senti se vuoi lasciarmi fallo velocemente e non farmi soffrire e se vuoi annullare il matrimonio possiamo anche farlo anche se non vedo l’ora di vederti con l’abito bianco e insomma voglio dire…”
“Niall” – lo interruppe lei –
“No davvero, se devi mollarmi sull’altare davanti a tutti ti prego fallo qui – ammise – non voglio che avvenga davvero in pubblico questa cosa, oddio ma immagini come reagirebbe mia madre…”
“Niall mi vuoi ascoltare?” – intervenne lei spazientita –
Niall si zittì di colpo: “Sì, ti ascolto”
“Sono incinta” – mormorò la ragazza –
“Come scusa?”
“Niall aspetto un bambino” – ripeté –
Il biondo rimase impietrito e non mosse un muscolo e per poco Violet ebbe paura della sua reazione ma poi di colpo si avvicinò afferrandola per i fianchi e l’abbracciò stretta facendola volteggiare per la cucina.
“Tu scherzi! Capito? Tu sei fuori! Io papà, io, proprio Niall Horan, cioè ma ti pare? Oddio sei pazza!”
Violet sorrise e quando finalmente fece tornare i suoi piedi scalzi a terra lo baciò quasi con forza perché non era mai stato tanto felice in vita sua come in quel momento dalla morte di Harry.
“E così avrò un fratellino?” – intervenne Edward facendo capolino –
La mora sorrise: “Sei contento?” – domandò avvicinò –
“Mamma non sorridevi così da non so quanti anni e quindi direi che lo sono, anche troppo.”
Violet sentì la gola seccarsi e abbracciò il figlio e le sembrava davvero assurdo che dopo tutti quegli anni, dopo tutto quel tempo fosse riuscita ad avere quella famiglia che aveva sempre sognato con Harry e che lui purtroppo non aveva potuto avere.
 
 
 
L’abito probabilmente era un po’ troppo stretto per i suoi gusti, ma nonostante tutto Violet era felice del successo che aveva avuto. La sala era piena di parenti ed amici e il ricevimento si stava svolgendo come previsto. Fuori c’era un sole immenso e il cielo era davvero più azzurro del solito e quando lei mise piede nell’erba fresca sorrise sinceramente dopo tanto tempo.
“Sei bellissima con quel vestito, lo sai?”
La mora si voltò di scatto e quando vide Harry immobile davanti a lei sentì il cuore esploderle dentro.
“Sei qui” – sussurrò –
“Da sempre.”
“Mi manchi”
“Non ti ho mai vista così felice Viola, non è assurdo?”
La ragazza sorrise: “Probabilmente per la prima volta dopo che te ne sei andato sono felice”
“E se fossi stato qui?”
“Ci saremmo sposati di sera, al tramonto, forse a Londra e tu avresti indossato uno dei tuoi abiti eleganti e io un abito probabilmente più stravagante e quella stessa mattina mi avresti svegliato con uno dei tuoi soliti baci mentre dormivo con il viso nell’incavo del tuo collo e probabilmente come ultimo giorno da fidanzati mi avresti portato la colazione in camera e ti avrei detto di Edward, ti avrei detto che aspettavo un bambino e che sognavo che avesse i tuoi occhi verdi come i prati in primavera e il capelli ricci e sempre in disordine come i tuoi.”
“Violet e se tutto questo fosse un sogno? Se tutto questo fosse falso e noi fossimo ancora nel nostro letto nel piccolo appartamento in periferia?”
“Adesso mi sveglierei e mi metterei a ridere raccontandoti quando sia stato assurdo quel sogno, quanto sia stato assurdo che tu fossi morto in uno stupido attentato quando in realtà eri accanto a me con il profumo tra le nostre lenzuola sfatte.”
 
Giuro che non ci sto credendo, mi sembra un sogno!
Sarà lo spazio autrice più lungo della storia e sono tipo in un mare di lacrime ma prima o poi anche questa doveva avere la sua fine.
Parto parlando di come ho deciso di strutturare questo epilogo in caso a qualcuno fosse sfuggito qualcosa: nella mia testa, sin da quando la scorsa estate ho iniziato a scriverla ronzava l'idea di fare un finale col botto un finale che nessuno si sarebbe mai aspettato e che avrebbe sicuramente spiazzat tutti e quest finale consisteva nel fare essere tutta la storia solo un sogno che Violet aveva avuto durante una notte: questo equivaleva a dire che Harry non era mai morto e che tutto era stato finto. Poi però mi rimangiavo la cosa perchè nel corso della storia mi ero davvero affezionata a Niall tantissimo e farlo sparire così non sarebbe stato corretto e allora dopo quattro ore di sano lavoro è uscita questa cosa qua: un finale aperto (inoltre ringrazio il mio amore gaia per avermi dato l'idea). Non credevo di riuscire a fare una cosa dle genere e invece è uscito qualcosa di decente. Cosa vuol dire? Che ognuno ha la libera interpretazione e che quindi può immaginare che sia stato davver un sogno e che Harry sia vivo oppure che Violet si sia sposata con Niall e che la sua vita infondo sia andate per il meglio.
Ho già parlato troppo quindi passo ai ringraziamenti e li faccio in primis a Gaia e Federica che mi hanno sempre supportata in questo lavoro, sin da quando ho iniziato a scriverlo e mi hanno sempre dato dei saggi consigli.
Poi ovvimente ringrazio tutte voi che in queste mesi avete letto e spero apprezzato la storia ne sapete che a me ha fatto un piacere immenso perchè ci tenevo tantissimo.
Quind grazie a tutte davvero, perchè siete magnifiche e vi adoro!
Spero di risentirci presto, un bacio enormemente grande
sam

 
   
 
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