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Autore: Luna Spenta    18/03/2014    2 recensioni
Laila e Jamie stanno insieme ormai dai sei anni e, lentamente, la loro passione sembra si stia trasformando in abitudine. Laila ha ancora tanta voglia di amare e sarà un ingresso misterioso nella sua vita a farle capire che è ancora possibile. La loro storia si inserisce tra colpi di scena, misteriose lettere, e ritorni da un passato sempre più presente, che rischia di compremettere anche il futuro che i due avevano sempre sognato insieme.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un mese senza lettere da nascondere per Laila e senza scuse da inventare per Jamie; un mese senza segreti per lei e senza bugie per lui; un mese senza misteri per la ragazza e senza paure per il ragazzo; un mese che era volato e che era stato all'apparenza perfetto... questo era stato marzo, fuori, per Jamie e Laila.
E marzo dentro?
Marzo dentro era stato un casino per tutti.
Non c'era giorno in cui Jamie non pensasse a Maddie, e in cui Laila non tornasse a leggere le misteriose lettere.
Non c'era giorno in cui Jamie non si sentisse sopraffatto dai sensi di colpa per aver costretto una bambina a pagare le colpe di una donna, e non c'era giorno in cui Laila non fosse presa da preoccupazioni stupide, ma incontrollabili, della serie "perché non mi ha più scritto? Forse non gli piaccio più? Avrà un'altra? E se invece gli fosse capitato qualcosa?"
Marzo era stato un casino anche per Amirah, un casino fuori e dentro.
Aveva dovuto inventare una bugia con Maddie, dirle che Jamie era dovuto partire ma che sarebbe tornato presto, e nonostante fosse meno dolorosa della verità, aveva comunque dovuto asciugare le lacrime della bambina ogni sera. Amirah si sentiva in colpa, e, con l'orgoglio sotto le scarpe, aveva cercato Jamie decine e decine di volte, non ottenendo alcuna risposta.
Ecco come doveva essersi sentito lui sette anni prima, quando lei era sparita nel nulla: tremendamente impotente.
Marzo era stato un casino, ma era finito.
Il 4 aprile sarebbe stato il compleanno di Maddie, e questo rese Jamie, nei giorni precedenti, particolarmente malinconico.
Si chiedeva se avrebbe dovuto farle un regalo o almeno chiamarla per gli auguri, ma ogni volta che nella sua testa si convinceva che sì, avrebbe dovuto farlo, tornava con la testa a un mese prima, alla paura di perdere Laila, e al rischio che per colpa di Amirah questo capitasse davvero, così decideva di lasciar perdere, pur sentendosi un padre terribile.
Amirah, dal canto suo, aspettava il 4 aprile con ansia, convinta che in quella data si sarebbe sistemato tutto. Non prendeva neanche in considerazione l'idea che Jamie ignorasse il compleanno di sua figlia, anzi era sicura che avrebbe fatto qualcosa di eclatante per renderlo speciale e memorabile. Gli occhi di Maddie sarebbero così tornati finalmente a sorridere.
A quegli occhi, spesso, ripensava anche Laila.
Non aveva mai parlato a Jamie della sensazione provata quando aveva visto quella donna meravigliosa entrare al Kevin's Café tenendo per mano quella bambina dagli incantevoli occhi azzurri. Il fatto che lui quella sera fosse arrivato da lei stravolto e in lacrime aveva cancellato tutto il resto, e raccontargli di quell'episodio, col tempo che era passato, non aveva più senso.
Maddie, così, stava a modo suo cambiando la vita di tutti.
La sera prima che la piccola compisse gli anni, Jamie, deciso a distrarsi il più possibile, portò Laila al cinema.
-Che vuoi guardare, amore?-
-Te, ovviamente.-
-Stupido, dai, davvero, che guardiamo?-
-Ma io dico davvero. Voglio guardare te, tu scegli il film.-
E in effetti fu così: Laila guardò il film, e, per quasi tutto il tempo, Jamie guardò Laila.
-Ma si può sapere che pensi? Mi fissi in modo strano oggi- bisbigliò lei nel silenzio della sala.
-Penso che sei ancora più bella di quando ci siamo conosciuti-
Laila non poté fare a meno di sorridergli. Si appoggiò al suo petto lasciandosi accarezzare i morbidi ricci. Cercò di concentrarsi di nuovo sul film, ma aveva perso la scena principale e riprendere il filo della trama le risultava difficile.
Quasi a volersi vendicare di averla distratta, la ragazza si voltò a dare un leggero morso sul mento di Jamie, che col suo "Aia!" fece voltare stizzita mezza sala.
-Amore, stai buona!-
-Mi hai fatta deconcentrare!-
-Ma noi così facciamo deconcentrare tutti!- rispose lui, per poi ricambiare il morso, e ridere, innervosendo ancora la platea del cinema.
Non capirono bene la trama del film, ma si divertirono, risero, e Jamie riuscì a non pensare a tutto quello che lo angosciava.
Quando tornò a casa era da poco passata mezzanotte.
Era il 4 aprile.

 
  
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