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Autore: Lia483    19/03/2014    8 recensioni
[Raccolta di OS]
1. Harry torna a casa.
2. "Puoi vivere per loro, Remus"
Pezzo tratto dalla seconda OS:
Remus ricominciò a camminare, ritornando sotto la pioggia, ma ogni angolo, ogni panca, ogni albero gli ricordava loro, i Malandrini.
Mi dispiace... io non volevo che accadesse questo. Avrei dovuto essere lì, con voi, e non c'ero...
Era questa la cosa che Remus aveva tenuto dentro per tanti anni.
Era il rimorso.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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"Puoi vivere per loro, Remus"




La pioggia picchiava forte sulla sua schiena, mentre camminava per il parco del castello, subito dopo il Banchetto di Inizio Anno. Non gli importava di bagnarsi, anzi, sentiva che l'acqua avrebbe potuto lavare via tutto, purificarlo.
Però, essa sembrò aumentare d'intensità proprio quando pensò a quelle cose.
No, non mi sta purificando... mi sta solo ricordando che io sono qui, vivo, mentre gli altri no...
Scosse la testa, mentre si fermava sotto ad un portico, grondante d'acqua.
Non doveva pensarci ancora, non doveva.
Essere lì non avrebbe dovuto distruggerlo ancora di più, avrebbe dovuto farlo sentire felice.
Hogwarts era sempre stata la sua casa, l'unico posto che l'avesse accettato con tutti i propri difetti, con il suo...problema. Aveva passato l'intera estate a discutere con Albus Silente via gufo, cercando di convincerlo che non era il caso, ma alla fine aveva dovuto cedere.
E sotto sotto aveva sperato di trovare un conforto, di ricordare cos'era una vita gioiosa priva di preoccupazioni, come era stata nei suoi anni più belli.
Ora, però, sentiva che il castello lo stava scacciando.
Non è colpa mia. Ho cercato di aiutarli, di salvarli, ma non ce l'ho fatta...
Osservò una panca poco lontana e di nuovo i ricordi lo trascinarono verso un tempo troppo lontano...

"Ciao. Io mi chiamo James. E tu?"
Un piccolo Remus, di undici anni appena compiuti, alzò il viso verso un tipo tutto pelle e ossa, con capelli neri scompigliati e occhi nocciola accesi di allegria e buone intenzioni.
"Io... sono Remus" rispose, imbarazzato.
"Molto piacere. E non usare quel tono timido. Se sei stato messo tra i Grifondoro, significa che hai coraggio da vendere. Tiralo fuori e vieni con me."


James... Vedere Harry per la prima volta l'aveva quasi sconvolto. Erano così simili con quei capelli, con quegli occhiali, con quel sorriso... Eppure così diversi con quegli occhi verdi e quell'espressione tranquilla e gentile...
"Remus!"
Ebbe un brivido. James...
James era sempre stato l'unico a comprenderlo davvero e a dargli la prima vera spinta verso ciò che sarebbe diventato. L'unico insieme a Sirius e Peter...

"Remus, vieni presto. Devo assolutamente farti vedere una cosa."
Un Remus più grande di un paio d'anni seguì il giovane con i capelli ricci e scuri, che lo stava portando su per la scala della Torre di Astronomia, dicendogli di muoversi.
"Sirius, dove stiamo andando?"
"E' una sorpresa."
Di colpo, in cima alla Torre, Remus si ritrovò illuminato da diverse torce magiche, probabilmente create da James, e al centro del cerchio formato da esse, un'enorme torta rossa e oro con uno stemma centrale di Grifondoro. L'unica cosa particolare di quello stemma era la mancanza del Grifone. Al suo posto, c'era il disegno di un Lupo Mannaro con enormi ali d'aquila.
I suoi tre amici erano dall'altra parte del cerchio e scoppiarono in una risata al vedere la sua bocca spalancata.
"Buon compleanno, Remus! Non dirmi che te ne eri scordato?!"
Sirius gli scompigliò i capelli...


Sirius... Lui invece era quello squilibrato e divertente, che trovava sempre un modo per metterli nei guai, ma che trovava sempre anche il modo per farsi perdonare.
E poi l'ultimo, il più piccolo e timido tra loro...

"Remus... non fare così" disse Peter, balbettante.
Remus era appoggiato ad un albero nei pressi della Foresta Proibita, circondato dai suoi migliori amici, che gli avevano appena rivelato quello che avevano fatto illegalmente per poterlo aiutare con la sua maledizione.
"Sì, Peter. Vi prego, statemi lontano. Finché erano tante risate tutti insieme andava bene, ma non potrei mai chiedervi questo. Non dovevate farlo. Io sto bene anche così. E se qualcosa andasse storto e vi facessi del male?"
"Remus, non ci devi chiedere niente... Abbiamo fatto tutto noi e... ci siamo... allenati tanto per... poterti stare... vicino."
Peter prese la bacchetta, tremante, e la puntò contro se stesso. In un attimo, il ragazzino biondo e amorfo non c'era più e al suo punto, un piccolo topolino grigio corse verso Remus. Si appoggiò alla sua scarpa e lo guardò con gli occhi vispi e intelligenti. Erano imploranti.
Un attimo dopo, tornò normale.
"Noi... abbiamo fatto una scelta, Remus... Siamo tuoi... amici... e gli amici... servono anche... per superare le difficoltà, no?"
James e Sirius annuirono, fissandolo con decisione negli occhi.
Remus scoppiò a piangere, scivolando a terra. "Grazie, ragazzi..."


Era stata la prima volta che Peter era riuscito ad imporsi con qualcuno, dimostrando di essere un vero amico Grifondoro, che non abbandona gli amici neanche in imprese impossibili.
Remus ricominciò a camminare, ritornando sotto la pioggia, ma ogni angolo, ogni panca, ogni albero gli ricordava loro, i Malandrini.
Mi dispiace... io non volevo che accadesse questo. Avrei dovuto essere lì, con voi, e non c'ero...

Era questa la cosa che Remus aveva tenuto dentro per tanti anni.
Era il rimorso.
Il rimorso per non aver capito che Sirius era stato attratto dal lato oscuro e per non averlo fermato in tempo, riportandolo verso la luce...
Il rimorso per non essere stato con James e Lily quella sera... la sera in cui erano morti...
Il rimorto per non aver salvato Peter, distrutto fino a lasciare indietro solo un minuscolo dito...
Lui era l'ultimo Malandrino rimasto ed era un peso che non riusciva più a sopportare.
Si fermò a pochi metri dal Platano Picchiatore e cadde in ginocchio, mormorando:"Mi dispiace, ragazzi. Mi dispiace tanto di non essere stato degno della Casa a cui mi hai affidato, Hogwarts... Mi dispiace per tutto..."


"Remus."
Il mago alzò il viso verso la voce, sorpreso.
La professoressa McGranitt gli offrì una mano, mettendolo sotto l'ombrello che la proteggeva dalla pioggia.
Remus rimase fermo, fissandola negli occhi, e lei gli spostò la mano davanti al viso. "Prendila, Remus. So che ne hai bisogno."
Alla fine, si decise e si fece aiutare a ritornare sotto il portico, su una panchina in cui ricordava di aver passato molte ore a parlare con Sirius delle proprie famiglie.
Si sedettero, mentre la pioggia sembrava creare una bolla di pace intorno a loro.
"Perché ti stai lasciando sopraffarre dai ricordi, Remus? Non è stata colpa tua, anche se continui a pensarlo" disse la strega, fissando un punto qualsiasi davanti a loro, con voce perfettamente neutra.
"Sì, invece. Avrei potuto aiutarli, salvarli... E invece ora l'unico vivo sono io, quando io avrei dovuto essere il primo a morire."
"Non dovresti dire così. James e Peter non avrebbero mai voluto vederti così. Ti volevano bene e sono morti per salvare le persone a loro più care. Sono stati degli eroi. E tu Remus, puoi essere un eroe anche senza morire."
"E Sirius? Come posso vivere sapendo che il mio migliore amico era diventato un Mangiamorte senza che me ne accorgessi? Quando l'ho rivisto, dopo quella notte, quando l'hanno arrestato, era un uomo diverso da quello che conoscevo... e io non me ne ero mai accorto..."
"Sirius ha fatto una scelta. Sbagliata, è vero, ma non puoi vivere con il rimorso che avresti potuto riportarlo alla luce, se lui aveva scelto l'oscurità. Forse avrebbe ucciso anche te. Non possiamo vivere con il rimorso per le scelte degli altri, già viviamo con il rimorso per le nostre di scelte."
La professoressa si alzò in piedi, mettendosi davanti a lui.
"Ricordo molto bene quando eravate studenti. Anche se eravate dei combinaguai di prima categoria, eravate un gruppo così affiatato che sembrava che nessuno avrebbe potuto distruggere la vostra amicizia. Non posso dirti di rifugiarti nei ricordi felici e dimenticarti di quelli brutti, perché sarebbe solo sbagliato, ma questa scuola, Remus, ti da la possibilità di ricominciare. Hai vissuto per anni nascosto e senza amici, perso nei tuoi dolori e nei tuoi rimorsi; ma ora Hogwarts ti riaccoglie qui, non per farti stare ancora più male, ma per permetterti di ricominciare. Di ritrovare quella pace che solo qui avevi trovato."
"Hogwarts è sempre stata la mia seconda casa. Un posto in cui potevo essere me stesso e dove i miei amici mi accettavano con tutti i miei difetti, anche con il peggiore, anche se ero un pericoloso Lupo Mannaro."
"E così può essere di nuovo. Nessuno può restituirti Peter, e nemmeno James, ma puoi sempre vivere per loro, Remus."
Pian piano, le labbra sottili e screpolate del nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure si aprirono in uno strano sorriso, come se si fosse dimenticato come si faceva.
Gli piaceva quella definizione.
Poteva vivere per loro, per i suoi più cari amici.
Anche per Sirius, che forse aveva dimenticato cosa significava vivere davvero e aveva dimenticato il calore della loro casa più bella: Hogwarts.







NOTE DELL'AUTRICE:
Ed eccoci con la seconda OS. Questa volta ho trattato di un personaggio che amo veramente tanto, cioé Remus Lupin ** Trovo che sarebbe stato bellissimo un approfondimento su di lui, qualcosa in più, non mi sembra che venga detto abbastanza e poi nel film è stato ulteriormente ridotto...
Io ho voluto raccontare un momento della sua vita: il ritorno ad Hogwarts e il ritorno di ricordi dolorosi che non l'hanno mai abbandonato, ma che forse la scuola potrà guarire con il tempo. Ovviamente, dato che la storia è ambientata nel terzo libro, all'inizio, Remus non sa ancora che in verità Sirius è innocente e che Peter è quello colpevole, ma spero di essere riuscita a spiegare le sue emozioni e i suoi rimorsi. E spero di trasmettervi le stesse emozioni che ho provato io nello scrivere di questo straordinario personaggio...
Ah, il fatto che Remus alla fine parli con la professoressa McGranitt è un mio tocco. In verità non so se era Trasfigurazione la sua materia preferita, ma ho visto molto bene un rapporto stretto tra i due personaggi e spero che l'abbiate apprezzato.
Vorrei ringraziare le persone che hanno commentato la OS precedente:


Parmiggianina
NocturnalBlaze
__cory__


E anche le persone che hanno messo la mia raccolta tra le preferite, le ricordate o le seguite **
Spero che mi farete sapere i vostri pensieri anche su questa OS, anche con un commentino **
Baciiiiii
Lia

  
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