Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Kat_188    02/04/2014    1 recensioni
«Ai. Che fai?» «Scusa non ti avevo vista.» «Ma come diavolo hai fatto a non vedermi? Ero davanti a te.» Qualcuno mi era venuto a doso. Volevo prenderlo a sberle, mi aveva fatto un male cane. Ma quando alzai gli occhi e lo vidi, e vidi i suoi occhi verdi, le parole non mi uscirono più dalle labbra. In quel momento non mi interessava più il libro, di leggere, di stare in solitudine, mi interessava solo sapere chi era, perché se c’eravamo incontrati un motivo c’era.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Ciao, Caterina. Dimmi tutto ciò che hai bisogno di dirmi. Comincia presentandoti.» «Ciao. Sono Caterina, Caterina Hamilton. Ho 15 anni. Vivo nell’isola di Nantucket, in America. Vivo sola con mia mamma Georgia, lei e mio padre si sono lasciati 3 anni fa; mia madre da giovane si era trasferita dove viviamo adesso per stare con mio padre, poi lui l’ha tradita e l’ha lasciata, lei lo amava, era disposta a perdonarlo, ma lui non era una brava persona. Lei viene dall’Italia, per questo ho un nome italiano. Lui invece ora si è trasferito a Londra per lavoro, non lo vedo mai e dopo quello che le ha fatto non voglio neanche più vederlo.» «Molto bene. È un bell’inizio. Vai avanti dimmi perché sei qui. Dimmi ciò che provi.» «Beh. Penso di essere qui per colpa di mia madre. Mi vuole così bene che mi ha convinta ha fare questa cosa inutile.» «Vai avanti, perché ti ha convinta a venire qua, perché pensa che tu abbia bisogno di aiuto?» «Perché sono sola. Sono una ragazza sola che si chiude in se stessa, non ho amici e mi chiudo nella lettura.» «Ma perché? Non hai autostima? Ti trovi brutta? Antipatica? Noiosa?» «No, boh, non lo so.» «L’ora è finita. Per la prossima volta voglio che tu ti descriva, davanti a uno specchio, qui, e mi dici come i vedi. Ciao Caterina.» «Ciao.» «Ciao Amore. Come è andata?» «È una perdita di tempo mamma. Perché devi spendere soldi per ste scemenze?» «Non sono scemenze. Voglio che tu parli con qualcuno se tu lo facessi con me non servirebbe.» «Vado in camere.» Risposi irritata. «Come mi vedo! Come mi vedo?» Dissi arrivata in camera davanti a uno specchio dopo aver chiuso la porta. «Allora, vediamo. Sono una ragazza alta un metro e settanta, forse troppo per una ragazza, sono magra, forse troppo, ho la pelle rosa chiaro, dei capelli lunghi fino al seno castani con i riflessi naturali biondi, occhi azzurri chiaro e poi…» Mi avvicinai allo specchio per vedermi meglio. «Ho una bocca carnosa e color bordò e, e poi basta, penso, non sono brutta forse sono solo strana, si direi che sono proprio strana, che devo fare se sto meglio con i libri che con le persone. Vabbè, tanto non mi interessa.» Dissi lanciandomi sul letto di schiena. Fissai il soffitto per un po’, poi aprii la finestra e uscii. Una volta calatomi giù fino a terra, cosa che facevo molto spesso quando non volevo far sapere a mia madre che uscivo, presi la bicicletta e cominciai a pedalare verso la spiaggia. «Qui si che mi sento libera.» Mi arrotolai la fine dei pantaloni fino al polpaccio e immersi i piedi in acqua. «A noi due Goddes.» Dissi all’ultimo libro, che avevo appena cominciato, di una trilogia magnifica. «Ai. Che fai?» «Scusa non ti avevo vista.» «Ma come diavolo hai fatto a non vedermi? Ero davanti a te.» Qualcuno mi era venuto a doso. Volevo prenderlo a sberle, mi aveva fatto un male cane. Ma quando alzai gli occhi e lo vidi, e vidi i suoi occhi verdi, le parole non mi uscirono più dalle labbra. In quel momento non mi interessava più il libro, di leggere, di stare in solitudine, mi interessava solo sapere chi era, perché se c’eravamo incontrati un motivo c’era.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Kat_188