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Autore: Seiko e Yumiko    14/07/2008    4 recensioni
In una sperduta penisola del Giappone, nascosta a occhi indiscreti, sorge la NJ Accademy, rinomata accademia ninja. Solo pochi prescelti possono frequentarla, selezionati fra migliaia, pronti a tutto per servire il loro paese, disposti anche al sacrificio estremo.
<< NO! Non ho voglia di alzarmi, voglio dormire! >>
Ecco, come non detto...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara, Sasuke Uchiha, Tenten
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sì, lo so! Ci abbiamo messo un'eternità per questo dannato capitolo. E dire che pensavamo di pubblicarlo entro un paio di settimane...
Ma tra i mocciosi del centro estivo e i pomeriggi al maneggio... insomma, il tempo è volato!
Comunque, i commenti sono sempre graditi ^^


Attenzione: Ai fini della storia, Deidara è della Sabbia.


La pioggia battente non accennava a smettere, e il cielo cupo si illuminava a tratti del flash dei lampi.
I ragazzi, ormai completamente zuppi, correvano sotto l’acquazzone da quasi mezz’ora quando, svoltato un angolo, udirono delle urla, che Seiko riconobbe come del ragazzo biondo di poco prima.
<< Ma come si fa a essere così imbranati? Non sai nemmeno chiudere una valigia, mocciosetta? >>
Il biondo stava sbraitando contro una ragazzina piuttosto esile dai capelli castani, che, rossa in volto, cercava di radunare il più velocemente possibile il contenuto della sua valigia sparpagliato nel fango.
<< M-mi dispiace... >> farfugliò lei, imbarazzata..
<< Ah, ti dispiace? Ma certo, i miei meravigliosi capelli sono completamente partiti e la mia camicia di Armani è praticamente da buttare, ma se ti dispiace allora va tutto bene! >> commentò sardonico il biondo, squadrandola con disprezzo.
<< Deidara! >> lo salutò Itachi, sventolando una mano << Come mai ancora qui? >>
Il ragazzo sbuffò, fulminando la ragazzina inginocchiata per terra che nel frattempo aveva richiuso la valigia con uno schiocco.
<< Sto aspettando che quest’imbecille si decida a rimettere le sue cose nella valigia. >> rispose pungente. << Possiamo andare, ora? >> domandò con un ghignò beffardo rivolgendosi alla ragazza.
<< S-sì... >> balbettò lei, incespicando nei propri passi nel tentativo di trascinare la valigia.
<< Dio esiste... >> la canzonò Deidara, alzando gli occhi al cielo.
<< Ok, andiamo. >> tagliò corto Itachi, affiancando Deidara. Il biondo, però, si bloccò di nuovo, osservando inorridito lo stato in cui si trovava.
<< Porca puttana... >> imprecò guardandosi i jeans firmati << Sono fradici!! Ma dobbiamo fare proprio la strada più lunga? >> chiese a Itachi.
<< Sono primini, lo sai, bisogna farli entrare dalla porta principale. Se no il preside rompe… >> rispose il ragazzo mentre cercava di coprirsi la testa col giubbotto.
<< Quel vecchio sclerotico di Sarutobi... maledetto lui e maledetta la volta che sono diventato Capocasa! >> sbuffò l’altro. Il ciuffo biondo che gli ricopriva in parte l’occhio destro cominciava ad appiattirsi sul suo viso a causa della pioggia. << Cazzo, cazzo, cazzo!! >>
Si girò indietro verso i ragazzi che lo stavano seguendo: << Muovetevi, piccoli impiastri! >>
Seiko sospirò. Ma dov’era finita? Stava seguendo un pazzo dai capelli biondi e il fratello, anche lui completamente andato, di quel figone moro.

<< Piccolo impiastro lo dici a qualcun altro, fighetto del cazzo!! >> esclamò Yumiko, piantandosi in mezzo al sentiero con le braccia incrociate. << Io non mi muovo di qui! >>
<< Come vuoi... >> fece lui, incurante, scollando le spalle.
<< Cavolo, Yumiko... >> Seiko sbuffò scocciata fermandosi. Ci mancava solo questo.
Sasuke passò davanti a loro e le guardò con un sorrisetto beffardo. Seiko cercò di sorridere, ma venne fuori quasi un ghigno malefico, quando vide i tanti gruppetti di ragazze che lo seguivano soffocando risolini e sperando in un suo sguardo.
<< Troie... >> bisbigliò, prendendo il braccio di Yumiko e trascinandola verso gli altri, mente quella continuava a sblaterare.
<< Odio questa scuola, sono tutti dei fighetti di merda, e anche brutti! >>
Seiko la guardò con disapprovazione, ma lei continuò senza degnarla di uno sguardo.
<< è vero, non c’è nemmeno un fig... >> si interruppe bruscamente, lasciando a metà la frase. Seiko smise di trascinarla e si voltò verso di lei con aria interrogativa. Gli occhi di Yumiko seguivano spalancati qualcosa, o meglio qualcuno.
Un ragazzo alto, con aria strafottente e capelli rossi inzuppati di pioggia che ricadevano ribelli sugli occhi, passava in quel momento di fianco a loro. La maglietta nera, ormai fradicia, sottolineava il fisico statuario, così come i jeans scuri strappati, che scendevano morbidi sulle gambe atletiche.
<< Sai una cosa? Ho cambiato idea, questa scuola è meravigliosa! >> esclamò Yumiko, accelerando il passo.
<< Yumiko... >> sospirò Seiko.
<< Si? >> chiese lei girandosi sorridente.
<< A che cosa devo questo entusiasmo? >>
<< Assolutamente a niente! >>
<< Certo… quindi deduco che il rosso che prima fissavi imbambolata non centra nulla in realtà. >>
<< Io non fissavo proprio nessuno! Osservavo il… il panorama, sì! >> biascicò Yumiko, arrossendo.

Seiko cominciò a ridere.
<< Basta crederci! >>
Yumiko affrettò il passo indispettita, mente Seiko cominciò ad intonare alcune canzoncine strappacuore, guadagnandosi un dito medio dall’amica.

<< La voce dell’amoreeee/ di te mi parlerààààà/ ti sento qui vicino a meeeeeee/ speranza mi darààààà… >>
Si levò un sonoro “ohh” di ammirazione.
<< Grazie, grazie se volete vi concedo il bis! >> esclamò facendo un paio di inchini. Ma levando lo sguardo capì che il motivo del loro interesse era un altro.
Il sentiero si era spalancato all’improvviso su un grande spiazzo erboso dove si innalzava un immenso castello medievale. Le finestre illuminate brillavano contro il un cielo senza stelle, gli altri profili delle imponenti torri si stagliavano sull’orizzonte scuro.
<< Cos’è, non avete mai visto un castello medievale? >> il smontò uno scocciato Deidara, osservando il ragazzi che stavano fermi a bocca aperta.
<< Sì, ma... non in Giappone! >> boccheggiò Tenten, senza staccare gli occhi dal magnifico spettacolo. << E non così vicino! >>
<< Oh, i libri di storia non esistono mica per niente! >> replicò lui, sbuffando.
<< E chi l’ha mai aperto, il libro di storia… >> borbottò Yumiko, sogghignando.
<< Sì, va bene, ora l’avete visto. È bello, grande, spazioso, ci sono le torri e le finestre. Tutto ciò è davvero edificante, ma io mi sto inzuppando, perciò vedete di muovere il culo! >> E si incamminò in fretta verso il portone semiaperto in legno massiccio, seguito a malincuore da tutto il gruppo.
L’interno, se possibile, era ancora più spettacolare. La Sala d’Ingresso era enorme, illuminata da una fila di torce che correva sulle pareti di pietra levigata. Davanti a loro si ergeva una sontuosa scalinata in marmi policromi, e alla loro destra si apriva un portale in vetro intarsiato.
Coi nasi all’aria, i ragazzi osservavano ammaliati la stanza, nel tentativo di incidere nella mente tutti i particolare di un tale incanto.
Deidara, assolutamente indifferente, si era intanto avvicinato a una torcia, e si frizionava energicamente alcune ciocche nella vana speranza di asciugarle in modo presentabile. Quando però si accorse che i suoi capelli prendevano una pericolosa piega riccioluta, scosse la testa e si allontanò scocciato.
<< Cazzo, così non va... >> biascicò, critico. << Io vado di sopra a cambiarmi. Sasori, vieni con me? >> chiese, facendo un cenno al rosso di poco prima, che si limitò ad annuire.
<< Ehi! E noi?!? >> saltò su Yumiko, indispettita << Non sappiamo dove andare! Cos’è, ci guida lo scoiattolino? >> Sasuke si voltò per fulminare con lo sguardo la ragazza, che aveva appena ricevuto una dolorosa gomitata da Seiko.
Il ragazzo fece finta di non sentire.
<< Il portone in cima alle scale. Ci vediamo dopo, spero di perdermi il discorso di Sarutobi... >>
E girando a destra scomparve dalla loro vista.

<< Nooooo! Un discorso? Ma che palle!! >> si lamentò Yumiko << Me lo dormirò tutto... >>
Seiko la guardò scuotendo la testa. Yumiko era sempre la solita....
<< Muoviamoci, dovevamo essere in sala già da un quarto d'ora. >> disse Itachi guardando l'orologio, e si incamminò
<< Sì!! Cibo-cibo-cibo!! >> urlò Naruto superando a balzi Seiko.
<< Era giusto da un po' che sto' pazzo non si faceva sentire... >> sospirò quella.
<< Sicuramente nessuno sentiva la sua mancanza. >> borbottò Yumiko, acida.
<< Vedi di non farti sentire da lui, se no comincia a rompere dicendo cose insensate come sul treno! >> le sussurrò Seiko.
<< Chi sarebbe quello? >> chiese Itachi alle due ragazze, indicando il biondo che saltellava davanti a lui declamando “Ramen-ramen-ramen!”.
<< Si chiama Naruto. Era un nostro compagno di scuola a Tokyo. >> rispose Seiko.
<< Purtroppo! >> aggiunse Yumiko. << E ! è così di suo, non prende stupefacenti o psicofarmaci.. >> spiegò anticipando la domanda del ragazzo.
<< Ormai la NJ Accademy ammette chiunque... >> sospirò Itachi <> e accennò con la testa ad un ragazzo con degli enormi sopracciglioni neri e un caschetto ridicolo che era dietro di loro
<< Oh mio dio.... >> sussurrò Seiko. Appena quello incrociò il suo sguardo e lo ricambiò facendole l'occhiolino, Seiko si girò immediatamente. Troppo tardi.
<< Che ne diresti di diventare la mia ragazza? Ti difenderò fino alla morte! >> esclamò il sopracciglione. La ragazza si girò lentamente verso di lui, un brivido le salì lungo la schiena. Era in ginocchio avanti a lei con una rosa in mano. Decisamente troppo smieloso per Seiko, e poi...una rosa ?!?Dove l'aveva presa?!? Lo guardò in faccia nuovamente, lui le fece l'occhiolino, la ragazza tentò di trattenere una smorfia di disgusto e cercò le parole per rispondere. Yumiko la aiutò a prendere tempo.
<< E da cosa dovresti difenderla, esattamente? >> domandò, con una nota sarcastica che il ragazzo evidentemente non colse.
<< Dai malintenzionati che infestano questa scuola! >> dichiarò convintissimo.
<< Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? >> commentò beffarda < fantomatici malintenzionati chi sarebbero? >> chiese di nuovo la ragazza.
<< Per esempio lui! >> e indicò Sasuke, che in quel momento aveva entrambe le braccia occupate da Ino e Sakura. Seiko vide il ragazzo spostare lo sguardo prima sul sopracciglione e poi su di lei senza batter ciglio, sempre calmo, sempre bello. Se lui era il malintenzionato... beh, sicuramente non voleva essere difesa!
<< Vedo che hai fatto colpo... >> commentò Ino e, girandosi verso il ragazzo col caschetto continuò scoppiando in una fragorosa risata << Bella preda! >>
Seiko la fulminò con lo sguardo.
<< Se vuoi te lo cedo. Dopotutto da quanto ho sentito per te è indifferente, tanto te li porti a letto tutti. >>
La faccia di Ino si colorò di tutte le tonalità del rosso.
<< Brutta bastarda! Ripetilo se ne hai il coraggio!! >> E si mosse verso di lei nel tentativo di colpirla.
<< Con te non mi voglio nemmeno sprecare. >> Seiko si concentrò un attimo, tese la mano verso la ragazza che la stava raggiungendo con il pugno chiuso e con una folata di vento la spinse addosso a Sakura, che, attaccata a Sasuke, lo trascinò per terra.
<< Otouto! Ti sei fatto la bua?!? >> esclamò Itachi fingendosi preoccupato << dopo prendiamo i cerottini! forse ti sei fatto male alla coda! >>
Ino e Sakura balbettarono: << C-cosa?? >>
<< Non intendevo quella coda, piccole maniache! Ma se fosse stata quella l'avrei medicato io e solo io. >>
Calò un silenzio di tomba. Solo Sasuke sibilava imprecazioni dirette al fratello, che sorrideva beato.
<< Sentite, io dei vostri rapporti gay e incestuosi non ne voglio sapere nulla. Piuttosto, vado a mettere qualcosa sotto i denti. >> esordì Yumiko, e partì da sola dirigendosi verso la porta che prima aveva indicato loro Deidara, sparendo poco dopo seguita da altri ragazzi.
Seiko fece per muoversi ma una voce la bloccò.
<< Allora? >> Il sopracciglione le sorrideva con un’espressione ebete << Vuoi diventare la mia ragazza? >>
Seiko si portò una mano sugli occhi. Lei non era cinica come Yumiko, le sarebbe dispiaciuto rispondergli male.
<< Lee, vuoi renderti subito ridicolo agli occhi dei nostri nuovi compagni? >>
Seiko spostò la mano e vide davanti a se un altro ragazzo. Subito venne colpita dai suoi occhi: grandi e opalescenti, magnetici, quasi inquietanti. Lo sguardo della ragazza, che si era fatto piuttosto interessato dopo studiato il suo viso dai lineamenti perfetti, si spostò sui capelli lisci e lunghi, che cadevano ordinati sulle larghe spalle. Anche lui era completamente fradicio. Cominciava a piacerle l'effetto bagnato!
Il sopracciglione rimase un attimo interdetto dalle parole del ragazzo. L'espressione del suo viso era un misto tra rispetto ma anche rabbia nei confronti del nuovo ragazzo.
<< Non credo spetti a te decidere, Neji. >> chiarì Rock Lee guardando torvo il ragazzo dalla pelle diafana, e subito dopo si voltò verso Seiko lanciandole un’occhiata eloquente.
Seiko distolse lo sguardo. Non la smetteva proprio più, altro che buone maniere! Le ci volle tutta la sua buona volontà per non rispondere in modo troppo brusco.
<< Mi dispiace, ma non credo sia il caso. >> Girò i tacchi e si diresse verso la porta attraverso la quale era passata Yumiko poco prima. Non voleva che la trattenesse ancora in qualche strano modo, ma d’altra parte in questo modo si era anche allontanata da quella figura angelica chiamata Neji. Piano piano cercò di ricordarsi le caratteristiche del suo viso e lo mise a confronto con Sasuke. Era talmente presa dai suoi pensieri che non si era accorta di essere entrata nella sala. Un sussurro la riportò nel mondo reale.
<< Seiko? Ci sei? >> Era Tenten. La guardò, era di fianco a lei chissà da quanto. Lei però non la guardava, aveva gli occhi puntati altrove. Seiko guardò davanti a sè per capire la fonte del suo interesse. Una sala enorme dove al centro erano situate tre enormi tavolate, disposte a ferro di cavallo, che strabordavano di cibo.i ragazzi erano tutti seduti ma nessuno mangiava. Seiko perlustrò tutta la sala con lo sguardo cercando di individuare Yumiko, concentrandosi sulla capigliatura dell'amica: capelli neri raccolti in una coda dalla cui stretta sfuggivano solo due ciuffi biondissimi che le incorniciavano il viso.
Trovata! Si sbracciava dal tavolo a destra della stanza e quando incrociò lo sguardo di Seiko sospirò, evidentemente stava cercando di attirare la sua attenzione da tempo. La ragazza fece un cenno a Tenten e la raggiunsero. Seiko si sedette al posto che Yumiko le aveva tenuto alzò lo sguardo e vide davanti a lei il biondo chiamato Deidara e di fianco a lui il rosso tanto decantato dall'amica.
<< Che bel posto che ti sei scelta, con vista! >> la punzecchiò Seiko indicando con un movimento impercettibile della testa il rosso.
Yumiko la guardò gelida.
<< Prima di rompere, guarda alla tua destra. >>
Si girò di scatto, incuriosita e rischiò di andare addosso a Sasuke. Il suo cuore si fermò per poi riacellerare veloce, troppo veloce. Torno a fissare Yumiko fulminandola.
<< Cos'ho fatto?!? >> chiese lei offesa << Credevo mi ringraziassi, ero pronta ad una affermazione tipo “Yumiko, non ci sono parole per descrivere cosa provo per te in questo momento”... >>
<< Cos'è, una dichiarazione d'amore? >> la interruppe Seiko, per poi riprendere il discorso << Non è che sia arrabbiata con te... >> si concentrò per trovare le parole adatte << Sono arrabbiata con me stessa perchè come ti ho già detto non posso competere... >>
<< Con Ino e Sakura? >> chiese con il sopracciglio alzato. Seiko non rispose, ma Yumiko intuì comunque una risposta affermativa. << Solo per questo? >>
<< Questo è uno dei motivi principali, un altro è che quando lo vedo vado in iperventilazione e rischio di fare cose stupide. Già la prima volta gli sono andata addosso, vuoi che continui fino a completare il mio album di brutte figure? >>
Yumiko si limitò a scrutarla sogghignando, una smorfia divertita sul volto.
<< Non vedo cosa ci sia da ridere! >> sbottò Seiko irritata.
<< Oh niente... >> rispose, con un ghigno quasi diabolico. <> e indicò una zuppiera di ceramica dove ribolliva una sostanza verdastra che era difficile definire commestibile <<...sopra i suoi pantaloni. >>
Seiko la fulminò con lo sguardo.
<< Sarebbe una scena esilarante! >> continuò Yumiko, mentre quella distoglieva lo sguardo sbuffando.
Cercava di non voltarsi a destra, ma fu più forte di lei. Sbirciò quella figura ferma, statuaria, la pelle chiarissima, gli occhi neri, così magnetici. Gli stesi occhi che prima fissavano il vuoto, ed ora... lei! La ragazza si voltò di scatto. Oddio, l'iperventilazione!
Yumiko la scrutò un attimo, poi disse caricando le sue parole di finta apprensione:<< Seiko, va tutto bene? Stai andando a fuoco. >>
Seiko le rispose con una boccaccia. Fissò il suo piatto, cercando di non pensare ai tratti perfetti del suo viso, e quando ebbe ripreso il suo naturale colorito pallido trasse un profondo respiro. Voleva continuare a fissare i fiorellini disegnati con cura sulla porcellana, ma una vocina dentro di lei la spinse a sbirciarlo di nuovo. La stava guardando ancora? No, fissava il vuoto. La sua espressione era indecifrabile. Sakura si dimenava accanto a lui cercando di attirare la sua attenzione ma niente, una statua di sale. Una statua incredibilmente bella.
Piano piano Seiko, attenta a non causare danni, cercò di versarsi l'acqua nel bicchiere. Ci riuscì con successo. Fece per berla lanciando una occhiatina fugace al suo viso perfetto. Chiuse gli occhi, cercando di rimanere così il più a lungo possibile. Era diventato una droga. Li riaprì, il suo viso totalmente girato verso di lei e quegli occhi di ossidiana incrociavano i suoi verdi. Avrebbe voluto spiegare perchè era palesemente girata verso di lui mentre sorseggiava un bicchiere d'acqua, voleva chiarire, ma così di sorpresa, con il suo sguardo addosso, la reazione fu una sola. Seiko gli sputò l'intero sorso d'acqua che aveva ancora in bocca sul viso.

To be continued

Itachi_Love: Grazie della recensione!^^ Finalmente siamo riuscite a pubblicare il secondo capitolo... in ritardo mostruoso, ma tant'è XD
Speriamo che Saso-chan non se la prenda!

  
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