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Autore: Seiko e Yumiko    15/07/2008    2 recensioni
Troppo difficile era stato scegliere una volta. Tra i suoi occhi dorati e i suoi d'ebano,tra la sua candida pelle e la sua bruciata dal sole.Ma alla fine ce l'ho fatta,ho deciso, ho scelto lui, la mia luna, la mia bellissima luna.Avevo lasciato per sempre il mio sole.Ho rifiutato per sempre il suo amore,l'ho fatto fuggire da me.Alla fine ce l'ho fatta. Ma ora mi chiede troppo. Sì, Jacob Blake, mi chiedi troppo.....non posso ucciderti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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            -Perchè ridi?- chiese di punto in bianco una voce vellutata dall'oscurità. Il mio cuore si fermò. Edward fece un passo in avanti, i fiochi raggi di luna colpirono la sua pelle diafana rendendolo,se possibile, più bello. Mi guardò con aria interrogativa.

   -Allora?-

         -Aspetta che il mio cuore ritorni a battere e poi riformula la domanda-risposi appena recuperai un pò di fiato. Lui mi guardò sfoderando uno dei suoi sorrisi sghembi e si avvicinò posando le labbra sull'incavo del mio collo. -Ti stavo chiedendo ....- disse mentre con il fiato seguiva il profilo del mio collo-...perchè ridevi....-

        Non riuscivo ancora a formulare una risposta, la mia mente era annebbiata dal suo dolce profumo.

            -Non è che così mi aiuti a portare i miei battiti ad un livello normale...-sussurrai,mi aveva fatto perdere persino la voce,ma come faceva?!

       Edward appoggiò il capo sul mio petto ascoltando i movimenti ,decisamente  troppo veloci, del mio cuore.

       -Beh...almeno a ricominciato a battere.-affermò togliendo l'orecchio e fissandomi con quei suoi occhi dorati.

       -Certo,va tutto molto meglio, oltre al fatto che tra poco scoppierà.-Lui sorrise al mio sarcasmo

       -Allora?Perchè ridevi?- chiese nuovamente. Mi morsi il labbro. Non avrei voluto dirglielo, dopotutto non era una gran cosa      raccontare , lui morto e Jacob che mi sposava. Non dovevo proprio. Lui, però, puntò i suoi occhi sui miei non lasciandomi      via di fuga e alla fine cedetti.

       -Ho avuto un incubo.-bofonchiai distogliendo subito dopo lo sguardo per riprendere fiato.

        Lui rimase un attimo in silenzio:-Un incubo...e ridi?-Mi guardò con aria interrogativa.

       Non sapevo se raccontargli tutto ,anzi, non volevo, pensavo di liquidarlo con quell'unica risposta che però era insensata      vista la sua domanda. I miei pensieri vennero interrotti da un suo sospiro:-Non sai quanto sia snervante non sapere cosa    pensi, sei così difficile da interpretare, preferisci una vita dannata ad una normale,non sopporti una gocciolina di sangue ma  non esiti ad incontrare un vampiro sadico e adesso ridi anche se hai avuto un incubo!-

    Mi decisi a spiegargli ogni cosa.

    -Ridevo..-cominciai evitando di incrociare i suoi occhi che avrebbero messo a dura prova la mia concentrazione- perchè ho sognato che tu morivi...-

    -Grazie, anch'io ti amo.- rise lui.

    - Lasciami finire...-dissi guardandolo male-Ho sognato che tu morivi ma svegliandomi ho capito che era un incubo e così mi sono rilassata e mi sono messa a ridere...contento?-

    Lui non rispose e si sedette sul letto con un movimento aggraziato. Mi guardò pensieroso e poi mi sussurrò all'orecchio:- Sai che in questo modo mi allunghi la vita?Non che la cosa mi serva particolarmente ma comunque è carino da parte tua.-

    Lo colpì con il cuscino, ovviamente è meglio dire che si lasciò colpire di sua volontà, e cadde in maniera teatrale sul letto esclamando scherzoso:-Mi hai fatto male.-

    Sbuffai.Neanche se il mio cuscino fosse stato d'acciaio e se glielo avesse lanciato Emmet in persona questo avrebbe scalfito il suo corpo marmoreo.

    -Certo come no.- bofonchiai, lui rideva ancora.

    Sguscia fuori dalle coperte e mi avvicinai al suo volto che , illuminato dal sorriso , era ancora più bello.

    -Sei di buon umore oggi. Perchè mai?-

    Lui si rimise a sedere e mi prese la testa fra le mani:-Fra una settimana ti sposo è una ragione abbastanza valida?-sussurrò sulle mie labbra. Mi avvicinai ancora di più alle sue respirando il suo dolce profumo e risposi:

    -Sì.-

    Lui poggiò la sua bocca sulla mia baciandomi delicatamente e lasciando che il suo fiato mi inebriasse del tutto.Già su di giri cercai con le mie mani il suo viso e feci scorrere le dita lungo la sua pelle marmorea fino ad incontrare le ciocche ramate e fuori posto. Lui,però, piano piano, si allontanò, lasciandomi solo un ricordo di quel dolce profumo. Non ci badai più di tanto come invece facevo di solito, stavo pensando ancora al mio incubo, ne volevo parlare con Alice, le avrei chiesto di scrutare nel futuro di Edward. Sì, era l'idea migliore, la cosa mi avrebbe di certo reso più tranquilla. Forse. 

    E questo è il secondo capitolo, faccio dei capitoli un pò smilzi, vedrò di aggiornare il prima possibile. Grazie Erikappa per il tuo commento , spero che così vada meglio come scrittura. Un grazie grande poi a tutti quelli che hanno deciso di leggere questo mio mediocre lavoretto....ciao e ...al prossimo capitolo...

  
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