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Autore: darken_raichu    10/05/2014    5 recensioni
Pokémos č una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Electronvolt, bassifondi, 18/05/4783, circa le 14
Raichu ed Emolga avanzavano per le vie della zona malfamata della cittŕ, aggirando accattoni, pokémon poco raccomandabili e pozze d’acqua stagnante. Senza fermarsi, Raichu osservň lo stato di quella zona, che da anni gli abitanti di Electronvolt chiamavano “i bassifondi”. Ladri, rapitori, spie, qualunque lavoro malfamato si potesse fare nei bassifondi era normale. E a capo dei bassifondi c’era uno dei criminali piů pericolosi mai esistiti. Esattamente il pokémon che i due stavano cercando.

Electronvolt, palazzo reale, 18/05/4783, circa le 14
Il Professor A., stanco e trafelato, entrň col fiatone nella grande sala del trono. Per qualche secondo si trattenne a riprendere fiato, ammirando la sala, poi entrň nella sala dei consigli, e prese posto accanto al Catturatore, dopo essersi inchinato di fronte a sua maestŕ. Electivire, Galvantula e Wash lo salutarono con un cenno del capo. Quando il re lo mise al corrente del fatto che E. sarebbe stato presente, la lampadina sulla coda del professore si illuminň per qualche secondo, poi si spense. Ampharos V si sedette e attese.

Electronvolt, bassifondi, 18/05/4783, circa le 14
Emolga e Raichu si fermarono di fronte a un grande edificio, sporco e puzzolente come tutti gli altri casolari dei bassifondi ma molto piů grande. Sulla facciata sporgeva un’insegna rozzamente intagliata in legno, su cui si leggeva con difficoltŕ “All’allegro Stunfisk”. I due entrarono nella taverna malridotta e si diressero al bancone, dove un grosso Stunfisk se ne stava fermo senza quasi muoversi, sonnecchiando stancamente, sembrando tutto fuorché allegro. Intorno a loro numerosi pokémon discutevano a bassa voce o sghignazzavano a tutto volume, mentre due pokémon, un Plusle e un Minun, si affannavano per portare da bere ai clienti. I due si rivolsero al proprietario «Cerchiamo E.» dissero quasi all’unisono. Lo Stunfisk aprě un occhio e disse, con la voce impastata dal sonno «salite le scale, la stanza di E. č la terza a sinistra.» I due si allontanarono in fretta, ma sentirono ugualmente il proprietario dire «Spero per loro che sia importante.»

Electronvolt, base dell’S.T.,18/05/4783, circa le 14
Il pokémon si introdusse senza far rumore nella stanza. I cuscinetti delle quattro zampe gli permettevano di camminare senza essere udito, e la pelliccia rendeva difficile notarlo nella stanza buia. Silenziosamente, si avvicino alla scrivania e aprě il primo foglio. I suoi occhi gli permettevano di vedere come se fosse giorno. Scorse rapidamente il documento, ma non era ciň che gli interessava. Uno dopo l’altro, aprě e richiuse tutti i documenti, finché alla fine non trovň ciň che cercava. Afferrň il grosso foglio, uscě il piů in fretta possibile dalla camera del generale Galvantula e si allontanň silenziosamente nascondendosi in mezzo a un gruppo di suo simili. “Rammolliti membri dell’S.T.” pensň Luxray sorridendo, riflettendo sul foglio che aveva nascosto abilmente nella criniera.

Electronvolt, All’allegro Stunfisk,18/05/4783, circa le 14
Emolga e Raichu entrarono nella porta indicatagli da Stunfisk. L’interno della stanza era arredato da un letto e da un tavolo rozzamente intagliato. Le finestre erano sprangate, e le luci accese. Dietro al tavolo, fluttuava un grande pokémon simile ad un anguilla. La grande bocca rotonda ed irta di denti era aperta, mentre leggeva quello che sembrava un foglio di carta gettato in acqua. Sentendoli entrare, il pokémon alzň la testa. «Ma guarda» disse «il capitano Raichu. A cosa debbo questa inattesa visita?» Raichu non si stupě del fatto che E. conoscesse il suo nome. Se qualcuno viveva ad Elettria, E. sapeva riconoscerlo. La sua rete di spie ed informatori superava qualsiasi altro gruppo. Se voleva sapere qualcosa, doveva solo battere le mani, e il giorno dopo sul suo tavolo avrebbe avuto tutte le informazioni. Senza fiatare, Raichu gli porse il foglio che teneva tra le mani. Eelektross lo afferrň e lesse. Subito dopo, il pokémon appallottolň il foglio e lo gettň, poi si rivolse ai due «Voi due, scortatemi a palazzo. Ora.» Sempre senza parlare, Emolga e Raichu si disposero uno davanti e uno dietro al pokémon ed uscirono.

Electronvolt, palazzo reale, 18/05/4783, circa le 15
Raichu ed Emolga percorrevano il corridoio per la seconda volta quel giorno. Stavolta perň guidavano uno dei criminali piů pericolosi di Elettria. Eelektross si era comportato come un re per tutto il percorso, incurante degli sguardi di paura che molti avevano al suo passaggio. I tre pokémon superarono il portone ed entrarono nella sala del consiglio. Qui Raichu ed Emolga si inchinarono di fronte al re, e persino Eelektross si piegň allargando le braccia. Quindi Electivire parlň «Come da tradizione, i messaggeri che hanno portato il messaggio dovranno restare nella sala dei consigli per tutta la durata dell’incontro» Raichu ed Emolga si sedettero su due sedie infondo al tavolo, mentre Eelektross prese posto accanto a Wash. Poi il re disse «Ora che le formalitŕ sono state compiute, abbia inizio il consiglio.»
  
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