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Autore: Leo96    20/05/2014    7 recensioni
Esiste madre natura? C'è davvero qualcuno capace di dominare la natura? Forse. Ma se in realtà la natura fosse più forte dell'uomo? Siamo sicuri che sia la natura a farsi dominare e non il contrario? Gli uomini hanno parlato a lungo del rapporto con l'ambiente circostante e, sin dall'antichità, i filosofi hanno discusso a proposito di quello che rappresentano il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra. Perché parlarne? Beh, siamo sempre curiosi verso ciò che non si conosce, no? Ricordiamoci solo che la natura rimarrà sempre qualcosa da...temere.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

In un mondo nascosto agli umani, una minaccia si stava avvicinando, ma la catastrofe avrebbe coinvolto anche la Terra. Un pianeta alla base di tutto, dove la regina è la natura e il parlamento la magia,abitato da creature fantastiche dove le leggi sono dettate da sette saggi...
La magia viene domata da quattro giovani rappresentanti i quattro elementi della natura: terra, acqua, aria, fuoco. Anche quest’ultimi hanno avuto un’origine, la Luce ed il Buio, elementi dominanti, che rappresentano la bontà e la malvagità, il bene e il male, il caldo ed il freddo.
Tutto aveva avuto un inizio, ma non doveva esserci una fine.

Il mondo si basava sull’equilibrio delle quattro forze portanti,i cui segreti erano stati scritti dai sette saggi su sette pagine contenenti tutti i segreti della magia elementare. I guardiani cambiavano ogni trentacinque anni, ma in quella generazione ci furono cambiamenti, perdite, sconfitte e vittorie. C’era bisogno che i quattro guardiani si riunissero: una terribile tragedia stava per accadere.
In quel periodo due guardiani stavano combattendo per la vita.


-Sbrigati!- urlò Salh facendo segno a Gravedyn di correre più veloce.
Ma era da qualche giorno che la ragazza era debole, stanca, pallida.
Correndo la custode della terra si sorreggeva la veste bianca sporca del sangue che le colava dal braccio sinistro, con il destro, invece, si sorreggeva la pancia, quasi volesse proteggerla.
Arrivati in prossimità di un fiume i due, inseguiti da licantropi, trovarono nascondiglio in una piccola grotta nei paraggi.
-Che ti succede?- esclamò Salh. –Sei affaticata, distratta e non riesci a starmi dietro. Non è da te.–
Gravedyn prese un respiro, poi disse -Salh, sono incinta.-
Il silenzio.
Il ragazzo, che fino a quel momento si era preoccupato della salute della donna, fece uno scatto all’indietro.
Non ebbe le parole per reagire. Non riusciva a pensare e quello non era il momento per farlo. Desiderava avere un figlio, ma con i tempi correnti era molto pericoloso vivere.
Purtroppo i due non ebbero il tempo per chiarire la faccenda poiché i loro nemici, una volta scoperti, mostrarono tutta la loro brutalità. L'inseguimento riprese. Un turbine di terra si alzò improvvisamente, scaraventandosi contro le bestie. La vista si offuscò. Salh corse via,così come Gravedyn. Questa, consapevole di non potercela fare, decise di dare un ultimo aiuto al proprio compagno: tenendo come unico pensiero il suo amore e stringendo forte il pungo, colpì il terreno. La terra si aprì rumorosamente davanti a lei, abbandonandola nelle mani dei licantropi. Venne portata via, ancora con le ferite aperte e il sangue grondante, con la certezza che il suo amato stesse assistendo alla scena ormai salvo.
Il custode dell’aria, vide la persona che amava più al mondo andare a morire. Per la prima volta una lacrima solcò il suo viso, una lacrima colma di dolore.

Quando la ragazza vide il castello imponente e oscuro abbassò la testa e silenziosamente iniziò a piangere. Aveva paura, non solo per se stessa e per il futuro del bambino, ma anche per Salh che avrebbe dovuto continuare da solo questa maledetta battaglia.
-Benvenuta, Gravedyn.-
La guardiana, ancora con il capo chino, vide un lungo mantello nero che si faceva sempre più vicino. Davanti a lei c’era Kryokos: persona fredda, malvagia, oscura. Gravedyn iniziò a sudare. Lui le strinse la mano e citò un incantesimo, e così apparve intorno alla ragazza un alone luminoso che sprigionava una forza stravolgente. Era una scena incantevole che si sarebbe rivelata un’orribile tragedia. I poteri della terra,il quarto elemento, si stavano trasferendo verso l'uomo, ma, forse, non solo quelli.
Presto la guardiana si sentì svuotata delle proprie abilità, la sua forza stava diminuendo e la sua stanchezza aumentando, ma da quel sonno non si sarebbe mai risvegliata. La sua pelle iniziò a sgretolarsi, le caddero i capelli, il suo corpo non ebbe ben presto uno scheletro su cui reggersi. Era giunta la sua ora. Accasciata al suolo, decise di fare un ultimo gesto. Con le dita sporche di sangue raffigurò sul pavimento un triangolo rivolto verso l’alto con un segmento a dividerlo. Pose la sua mano destra sopra al simbolo e vi impresse il suo ultimo desiderio, la sua ultima speranza, le sue ultime forze. Appena i suoi occhi si chiusero e il suo riposo eterno cominciò, si avvertì un terremoto, il cui frastuono fu accompagnato dai lamenti degli animali.
Salh, dalla foresta avvertì l’assenza di Gravedyn, e comprese tutto: una vita, la sua, era giunta al termine.


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Angolo autore:
Ciao a tutti!! Allora questo è il prologo...spero vi piaccia davvero! :)
Ho deciso di pubblicare questo intanto per vedere cosa succede, perchè non ne ho la più pallida idea! Non nascondo che in questo periodo è difficile scrivere per colpa della scuola, ma stiamo andando verso l'estate, no? Ed estate=tempo libero! Ovviamente mi farebbe piacere ricevere dei vostri pareri, siano questi positivi o negativi! Accetto qualunque consiglio!
A presto,
Leo

  
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