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Autore: Jeade__    25/06/2014    2 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
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La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
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Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 14-


 

-Do you wanna dance?-

-Ti va di ballare?-

 

 



Lo aveva avvisato.
Dovevano parlare.


Troviamoci alla festa. Dobbiamo parlare, da soli.


Gli aveva scritto per messaggio.

Aveva paura una fottuta paura. Non sapeva come avrebbe reagito alle parole che avrebbe dovuto pronunciare da un momento all'altro.

Un contatto caldo, si posò dolcemente sulla sua mano.

-Stai tranquilla- le disse l'amico. Lui era lì e ci sarebbe stato. Sempre.

-Spero che venga da solo e non porti i suoi amici. Non vorrei che creassero troppi problemi.- sospirò alquanto tesa.
-Non ti preoccupare. La casa è grande e non sarebbe logico alzare una rissa tra così tanta gente.-
-Non lo so Zayn, forse non è il posto adatto per.. dirglielo.-
-Andrà bene-

Lei dopo poco, si convinse. Era l'unica cosa che poteva dargli un po' di speranza.
Così dopo aver recuperato la pochette, scesero entrambi dalla macchina e si avviarono a quella che, già da lontano, pareva essere una gran festa.
Si diressero all'ingresso dell'enorme abitazione.

Sembrava solo un rumore assordante, quello che probabilmente proveniva dalle casse di un DJ, ma man mano che si inoltravano nelle enormi sale di quella casa sconosciuta, si iniziarono a sentire delle note musicali, mischiate agli schiamazzi della marea di gente presente.
C'era gente di tutti i tipi.
Gli emarginati, gruppo composto prevalentemente da ragazze, le quali aspettavano un cavaliere per poter realizzare il loro sogno di danzare almeno per una notte. Poi c'erano le tipiche oche, che non perdevano tempo a sculettare nel mezzo della pista, nell'attesa che qualche cascamorto non si posizionasse dietro, intimando una danza alquanto scabrosa e letteralmente ridicola. In fine c'erano i casinisti, composti pressoché da gente ubriaca fradicia.
E forse erano loro che davano animo alla festa.

Era un ambiente consono per Scarlett, forse anche monotono. Era abituata che la invitassero ad eventi del genere e spesso questi luoghi erano fonte di svago e di sfogo per lei.


-Non è ancora arrivato- disse lei scrutando la gente presente.
-Allora approfittiamone un po' prima del suo arrivo.- sorrise il moro prima che lei potesse dare una risposta.
Così la trascinò alla zona alcolici e disse al tipo dietro il bancone -Due drink. I più forti!-
Lei lo guardò con un sopracciglio sollevato, in cerca di spiegazioni.
Lui se ne accorse e girandosi con un sorriso mozzafiato verso di lei, disse -dobbiamo festeggiare,no?-
-E per quale motivo?- chiese lei ammiccando.
Lui prese i due bicchieri. Le porse il suo, e disse -Sono riuscito a farti ragionare, dopo troppo tempo. E la nostra Scarlett finalmente, c'è l'ha fatta! Un applauso!- imitò, con voce teatrale come se davanti a lui esistesse un pubblico.

Lei lo guardò allibita per poi scoppiare a ridere, donandogli un buffetto sulla guancia -Stupido.- gli disse amorevolmente.
-Stronza- ribatté sorridendole, dolcemente.

Dopo un ulteriore sguardo, i due avvicinarono i due bicchieri scontrandoli esclamando un 'cin cin', per poi sorseggiare il liquido rimanendo appoggiati allo stipite del bancone.

“Ha ragione.” pensò lei, sorridendo.
E con ciò, trascinò l'amico nella sala opposta dove un fiume di gente si mescolava con altra, mantenendo una movenza ritmata, grazie alla musica provenienti dalle enormi casse, che faceva da sottofondo a quell'atmosfera fin troppo caotica.

Il moro le sorrise. Ed insieme iniziarono a ballare, con l'alcool che iniziava già a scorrere imperterrito nelle vene.

 

 

 

 

 

-Eccoci qui- disse Niall, dopo essere sceso dalla macchina.
-Non vedo gente conosciuta, come mi aspettavo- disse Harry scrutando la massa di persone che scorreva come fiumi al di fuori dell'abitazione. -Non vedo nemmeno Louis e Liam-

Il biondino fece spallucce e nel mentre si girava, scrutò una figura a lui oramai conosciuta.
Non seppe spiegare nemmeno a se stesso come e perché ebbe quella reazione.
La gola gli si seccò e si aprì leggermente, dando spazio ad un espressione del tutto stupita e meravigliata.
Dette un colpo con il gomito all'amico accanto, il quale si girò incuriosito e appena il suo sguardo entrò nella stessa visione del biondo, pronunciò -Woah-.

-Ciao ragazzi!- disse la ragazza timidamente, raggiungendo i nuovi amici
-Ysabel, sei uno schianto!- fece Harry, sorridendole sinceramente.

La ragazza arrossì, prima di posare lo sguardo in quello ammaliato del biondo.
-C-ciao Ysabel- fece quest'ultimo -sei bellissima- sorrise.

La ragazza raccolse tutti i complimenti ricevuti, continuando ad arrossire sulle guance. Non era abituata a questo tipo di attenzioni.
E di certo il gioco di sguardi che stava avvenendo tra lei e il biondino, la stava mettendo in enorme soggezione.

-Ma sei venuta da sola?- chiese Harry, interrompendo inconsciamente, quel momento apparentemente intimo.
-No, Louis è con me.- disse la ragazza -è andato a parcheggiare l'auto...oh! Eccolo- disse indicandolo.
Louis si avvicinò agli amici -Buona sera ragazzi- disse sorridendo.

Gli amici lo salutarono a loro volta e successivamente, decisero di entrare nell'enorme abitazione.
Anche ai loro occhi la stessa scena caotica, si presentò. Decisero di inoltrarsi in quella matassa ingarbugliata di gente, andando a prendere posto al banco dei drink.

 

-Quindi Havanna non viene?- chiese Harry al fratello della ragazza in questione mentre rimaneva appoggiato con un gomito sul bancone.
-No..ha detto “non è serata”..- disse il fratello dubbioso, ripensando alle parole della sorella.
-Strano.- commentò l'amico.
-Già-
-Ma Liam?- domandò Niall intromettendosi nella discussione.
-Arriverà a momenti, mi ha mandato un messaggio- spiegò Harry spostando lo sguardo dall'amico allo schermo del telefono, per poi riporre l'oggetto, nella tasca posteriore dei jeans.

-Ragazzi, che prendete?- chiese il ragazzo al di là del bancone.
-Oh, io prendo un Martini. Voi?-
-Malibù.-
-Io prendo un Mohito.. tu Ysabel ?- chiese Niall sorridendole

La ragazza alzò lo sguardo dallo schermo del telefono. Perché Emma e Margot, non si facevano ancora vive? -Oh.. io non bevo- disse imbarazzata.
Pensava fosse stupido avere diciott' anni e non aver ancora mai provato il gusto dell'alcool. Eppure era così.

-Eh dai! C'è sempre una prima volta!- le sorrise Harry facendole l'occhiolino.
-O-okay.- rispose lei provando a convincersi. -Allora..mi potete consigliare voi? Sono inesperta in questo campo-
-Ma certo dolcezza- rispose il tipo che serviva, come se la domanda fosse stata rivolta a lui, suscitando sguardi interrogativi sui volti di tutti e altrettanti poco carini e alquanto infastiditi dal nomignolo a lei attribuito.

-Ecco a voi- disse il tipo, dopo aver terminato il proprio lavoro ed aver servito i quattro bicchieri sul bancone ed aver lanciato un ultimo sguardo all'unica ragazza presente del gruppo, che cercò di deviare voltando lo sguardo.
-Grazie amico- disse Harry, afferrando il proprio bicchiere. -Perdonatemi per questa fuga, ma devo andare a raggiungere la pista con urgenza- disse con fare teatrale suscitando la risata di tutti, per poi portarsi via il proprio bicchiere e dirigersi nella stanza opposta.
-Oh ecco Liam- fece Louis raggiungendo l'amico all'entrata della casa.

 

Rimasero solamente Niall ed Ysabel. E improvvisamente la stanza per il biondo si fece alquanto calda.
Ma che gli stava succedendo? Voleva solo conversare civilmente!

-Allora, ti sei divertita oggi?- chiese il biondo per poi sorseggiare un po' del contenuto dal suo bicchiere. Lo avrebbe aiutato a mantenere i nervi saldi.

-Oh si tantissimo- sorrise la ragazza. -Siete veramente un bel gruppo- sorrise nuovamente, per poi prendere l'enorme bicchiere con due mani, poggiandone una sulla base dell'oggetto e una ad un lato.

Tastò una consistenza differente dal vetro alla base dell'oggetto e vi trovò attaccato un piccolo biglietto, che presentava una serie di numeri.

-Appena riesci a liberarti puoi sempre farmi uno squillo, dolcezza- sentì una voce nuova.
Alzò lo sguardo e vi trovò il ragazzo al di là del bancone. -Mi chiamo Ashton- sorrise quest'ultimo.
E dovette ammettere, che aveva un sorriso niente male.

E anche il resto non era niente male. Era proprio un bel ragazzo. -E tu?- domandò quest'ultimo, sorridendole nuovamente.

Decisamente: proprio un bel ragazzo.

Prima che la ragazza potesse pronunciare quelle sei lettere, che appartenevano al suo nome, il nuovo amico accanto, non aspettò un momento di più.
La prese per la mano, trascinandola in un'altra stanza.

La ragazza rimase interdetta a tale reazione, ma contemporaneamente, provò una nuova e strana sensazione. Come un formicolio alla bocca dello stomaco.
Non sapeva ben definire cosa potesse essere.

 

Quando il 'giro turistico' del biondo terminò, i due avevano ancora le dite incrociate con quelle dell'altro.
Nel medesimo momento, abbassarono lo sguardo nel punto di unione tra di loro e in un momento paragonabile a pochi millesimi, le loro mani si slegarono.
Niall portò lo sguardo lontano da quello della ragazza al suo fianco, posando la mano, che poco fa aveva potuto provare il contatto della pelle morbida e delicata di ella, dietro la nuca.
E con fare decisamente imbarazzato balbettò: -S-scusami, pensavo che volessi andare da Louis e gli altri e così..- disse per poi accorgersi che come scusa, non poteva di certo stare in piedi.

Credeva veramente che non se ne fosse accorta?

-Non preoccuparti- rispose lei con lo sguardo abbassato. Sapeva che non era quello il motivo di tale reazione. Ma non poteva di certo affrontare l'argomento, con non chalance.

No non era da lei. E a giudicare dalle guance esageratamente arrossate del biondo, non era un buon argomento neanche per lui.

Insomma. Che le stava succedendo?

Abbassò lo sguardo verso il bicchiere che teneva in mano, e in un attimo se lo avvicinò alle labbra bevendo il contenuto tutto in un sorso.

“Non è affatto male” pensò.
Sentì l'alcool spargersi lentamente nelle sue vene.
Stava bene. Non si era mai sentita meglio, era come se una scarica di adrenalina avesse preso il sopravvento del suo corpo.

 

Si sentiva libera.
Si girò verso il biondo che le stava accanto. E notò che nel medesimo istante lui si era girato

-Ti va di ballare?- pronunciarono le labbra dell'uno e dell'altro, le quali si aprirono in un sorriso sincero.

Lei annuì con il capo, e dopo poco le loro mani si riscontrarono unendosi nuovamente.
Niall rimase alquanto allibito da tale intraprendenza della nuova amica, ma non ci dette più di tanto peso, poiché anche a lui l'alcool stava svolazzando arrivando dritto al cervello. Una sensazione insolita, ma rilassante benché lo stato in cui era, pareva confusionario.

Così rimasero legati con le dita, per far che il legame non si dividesse passando tra la massa di gente, bloccata nell'enorme sala.
E Niall sperava che quel contatto l'avrebbe potuto risentire. E ancora.
E ancora.

 




 


*NOVITA' A PROPOSITO DELLE COPPIE. LEGGETE PER FAVORE*


Jeade's point of view:

Prima di parlare a proposito del capitolo soprastante, ci tengo a ringraziare le 52 recensioni ricevute fino ad ora. Grazie! Siete magnifiche!
E in più ringrazio ovviamente, tutte le lettrici che sono passate a vedere i capitoli. Grazie mille.

Dunque, ecco qui il capitolo quattordici. Wow speravo tanto di pubblicarlo. Mi sono divertita a scriverlo.
Benché non ho molto presente l'immagine di un "party in grande", ho deciso di dare libero sfogo alla mia fantasia.. anche se il risultato è stato alquanto monotono.
Insomma, è una festa uguale a tutte le altre.

Bene bene, avete visto la nostra Scarlett? Ha deciso di voler cambiare! E ha deciso di iniziare dal tasto più dolente e problematico : Dave.

Cosa accadrà quando glielo dirà?
Fatemi sapere una vostra opinione!

ps: Molte di voi mi hanno scongiurata di far accadere qualcosa tra Louis e Ysabel.
L'unica cosa che posso dirvi è che ci saranno degli intrighi  e non solo tra questa vostra desiderata coppia, ma anche tra le altre.
Eh si, sto parlando anche di Margot ed Harry , i quali arriveranno con una sorpresa nel prossimo capitolo.
Chiudendo il discorso "coppie", ho intenzione di ingarbugliare un pò di cose.. quindi aspettatevi l'inaspettato.

pps: Che dite di Niall?  E del suo comportamento alquanto... bizzarro?
E del nuovo arrivato, Ashton?  COME ANDRA' A FINIRE?


Un bacio, rispondetemi! Sarò lieta di fare altrettanto xx
Jeade


 

 

   
 
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