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Autore: i suoi occhi verdi    27/06/2014    6 recensioni
X:”Ehi, ma la smettete! C’è qualcuno qui che sta cercando di suicidarsi!”
Tutti e tre ci voltiamo di scatto zittendoci.
Il ragazzo che abbiamo davanti sembra avere la nostra età, ha un ciuffo castano e occhi scuri, abbastanza alto e muscoloso.
X:”Qualcuno vuole una pizza?” dice con una tranquillità assoluta masticandone una fetta.
“Ah, comunque io sono Federico e voi?”
“Tanto vale presentarci, io sono Leon”
“Violetta”
“Kate Moss”
Tutti ci giriamo verso la bionda sgranando gli occhi. Della serie “Ma questa da dove esce?!”
“Ma per voi comuni mortali sono Ludmilla Ferro.” Dice balbettando nervosamente, deve essersi accorta dei nostri sguardi.
“E’ stato un piacere!” dico correndo verso le scale, ma vengo subito fermata da Violetta.
“Dove pensi di andare?!” mi chiede fissandomi negli occhi.
“Dio quanto è bella. Cioè Dio quanto stringe.” Pensai correggendomi immediatamente.
Ma chi me l’ ha fatto fare?
Eh poi non è colpa mia. Dovevano proprio decidere di uccidersi oggi?
Però potevo evitare di scegliere proprio la “Casa dei suicidi” e la “Notte dei suicidi” per farla finita.
Guardo il cielo e noto diversi fuochi d’artificio. E’ mezzanotte. L’inizio di un nuovo anno.
Ispirata a non buttiamoci giu. LEONETTA E FEDEMILA.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Federico, Leon, Ludmilla, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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NON BUTTIAMOCI GIU’

Capitolo 6

Londra, 2 Gennaio 2015

Sono in macchina da ore e non ho la più pallida idea di dove stiamo andando.

Con una mano giocherello nervosamente con i miei capelli biondi, mentre guardo verso il basso.
La mano di Federico prende all’improvviso la mia, trasmettendomi sicurezza.
Alzo lo sguardo un po’ perplessa, come per domandargli il motivo di quel gesto.

“Andrà tutto bene, vedrai.” Dice per poi abbracciarmi.

“Con me sei al sicuro” dice stringendo ancora di più le sue braccia intorno al mio esile corpo.

Sono alquanto confusa, la situazione che mi si presenta davanti è assai preoccupante, ma il moro mi trasmette serenità. Non so più cosa pensare.

L’auto si ferma bruscamente e un uomo apre la portiera di fianco a me.
Scendo un po’  titubante per poi osservare l’edificio.
Mio padre non è per niente cambiato, a precederlo c’è sempre il suo esibizionismo.
 
 
 
 
Sono accoccolata tra le braccia di Leon e da un po’ alcuni pensieri mi turbano.
“Violetta?”
“hmn, si?” dico rispondendo sbadigliando vistosamente.
“A cosa stai pensando?”
Cavoli, non pensavo che oltre ad un ragazzo stupendo fosse anche un veggente. Ok Violetta, cerca di essere sicura e ferma.
“Ehm, si, ehm, a n-niente!”
Come non detto.
“Violetta… A cosa stai pensando?”
Ma diamine! Come avrà fatto a scoprirmi?
Boh, forse per il fatto che hai dato una risposta degna di un balbuziente che si rispetti?
Zitta coscienza!
“Devo trovare un posto per dormire stanotte. Da Diego non se ne parla e nemmeno in strada. Sono piena di problemi.”
Oh, eccome.
“Beh, se vuoi puoi dormire da me” dice Leon
“Davvero?”
“Si, insomma, ho la camera di mia sorella e sono sicura che mia mamma non si farà problemi ad ospitarti”
“Grazie mille” dico per poi buttarmi tra le sue braccia.
“di niente” mi risponde lui con uno splendido sorriso.
No, aspetta, cosa?! No Violetta, tu non puoi assolutamente permetterti di innamorarti.
Peccato, che io lo sia già.
 
 
 
“Che vuole, signore?” dico rivolgendomi a quello che non si può definire un padre.
“Ludmilla, non mi dai un abbraccio, stellina mia?” dice con un tono di dolcezza.
“cosa vuoi, papà?” dico ancora più infastidita dal suo comportamento e tengo ben stretta mano di Federico.
“Ho bisogno di parlare con te, da sola.” Dice fermo per poi puntare i suoi occhi freddi sul moro.
“Ludmilla, io ti aspetto fuori.”
“No, no, tranquillo. Resta qua.” Disse speranzosa guardandolo negli occhi.
Lui di risposta mi prese la mano.
“Ludmilla.. tua madre..”
Girai la testa di scatto riducendo gli occhi ad una fessura.
“è morta”
Il silenzio che ne seguì, fu spezzato da un mio grido, un urlo disperato, come se volessi scomparire e non tornare mai più.
 

HOLA CHICAS!
Lo so scusatemi tantissimo, ma oltre a non avere ispirazione e tempo, la mia connessione in questi giorni è andata a farsi fottere, yeeh.
Comunque questo capitolo è cortissimo, ma vi prometto che d’ora in poi continuerò a scrivere capitoli più lunghi.
Recensite, Recensite, Recensite.
XOXO I SUOI OCCHI VERDI.
 

 
  
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