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Autore: ghiacciointempesta    02/07/2014    3 recensioni
Chloe, bella ragazza, ventitré anni, degli amici meravigliosi e un'abbagliante futuro.
Una serata speciale, qualche bicchiere di troppo, e la mente appannata le hanno cambiato la vita.
E' stata costretta a fare una scelta, che ha creato non pochi problemi.
Ma adesso è arrivato il momento di rimediare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.

 

Premessa.

Scusate, scusate, scusate, scusate!

 Lo so, sono imperdonabile, sto postando a quasi un anno dall’ultima volta!

E’ solo che, per vari problemini, mi ero completamente dimenticata di questa storia, ed è comprendibile che nessuno la legga, capirei.

Ma non potevo lasciare Zayn, Chloe e Harry senza un finale. Perciò, eccoci qua. Buona lettura, e scusate ancora. 

Vi voglio bene, mie care lettrici. Un bacio a tutti. Grazie. Blueballoon.


 

You and I, we don’t wanna be like them,

We can make it till the end

Nothing can come between you and I.

You and I – One Direction

Chloe fece il giro della stanza più volte, assicurandosi di aver posizionato tutto come dovuto. I festoni erano al loro posto, la tavola era imbandita di ciotole con patatine e pop corn e c’erano pizzette ovunque. Le bibite erano rigorosamente gassate e la torta era riccamente adornata da caramelle gommose dai mille colori fluorescenti. I palloncini svolazzavano ovunque e il bancone della penisola era pieno di pacchettini e bustine. La bionda sorrise, radiosa, e corse ad accendere lo stereo mentre la sua principessa usciva dalla camera. Un diadema con pietre viola sulla testa e un leggero vestito a rouche lilla, fece un giro su se stessa e lasciò svolazzare il vestitino davanti a sua madre. Chloe, dall’altra parte del salotto, fasciata da un tubino grigio, si portò le mani a coprire la bocca, commossa. La sua piccolina. Così grande. Bussarono alla porta di casa, e lei s’affrettò ad aprire, vedendo tanti bambini e tante mamme accorrere in casa. Sorrise e li accolse, occhieggiando di continuo verso l’orologio appeso appena sulla porta della cucina. Guai se non fossero arrivati in tempo. Servì gli aperitivi alle mamme e presero a chiacchierare.

<< Allora Chloe, come va la tua carriera? >> Chiese la madre del piccolo Jake.

<< Benone. Si, insomma, l’articolo sull’economia del Medio Oriente del mese scorso è andato bene, e sto lavorando a un nuovo progetto. >>

<< Ah sì? E tipo? >> Chiese Hanna, madre di Annie.

<< Non posso rivelarvelo, non finché non è in stampa. Ma sarà una sorpresa, decisamente. >> Le amiche ridacchiarono, annuendo. Nel frattempo Chloe prese il cellulare e compose un numero vagamente familiare.

<< Pronto, El, sono Chloe. Senti puoi passarmi Zayn, Harry o qualsiasi altro? >> Chiese infuriata. << Ah non sono lì, eh!? E per caso sai dove sarebbero, in questo preciso istante? >> Si portò una mano alla fronte, mentre sospirava. << Ok, grazie. No, non preoccuparti, capisco che non potete lasciare il lavoro su due piedi così. Vabbene, le faccio gli auguri da parte vostra. Scusami per prima. Ciao!>>  E riattaccò. Possibile che non arrivassero mai in tempo quelli lì?

 

...Nel Frattempo...

Cazzo, cazzo, cazzo! Ma perché quest’aereo ci mette così tanto ad atterrare, dannazione? Pensò Zayn Malik, intrappolato sul suo sediolino dall’assistente di volo, che lo pregava gentilmente di allacciarsi la cintura per l’atterraggio. Borbottò, stufato, e obbedì. Basta che atterri, perché siamo in ritardo! Sbraitò mentalmente. Sicuramente Chloe era arrabbiata, anzi, a dirla tutta, era proprio incazzata nera, per il loro immenso ritardo, il problema era che, per motivi di sicurezza, la sera non avevano potuto prendere l’ultimo aereo per tornare in tempo e avevano passato tutta la nottata nella sala d’aspetto  dell’aeroporto, mentre pensavano al modo migliore per raggiungere le loro due donne nel minor tempo e possibile. Chloe era all’oscuro dell’inconveniente e avrebbe continuato a tartassare Eleanor, quella poveretta, per sapere dov’erano. Osservò le nuvole, candide e tranquille, e pensò alla sua piccola Elizabeth, i suoi occhietti vispi e le sue guanciotte paffute. L’avrebbe avuta tra le braccia tra non molto, eppure fremeva. Harry, il padre effettivo della bambina, era pressappoco dello stesso umore, seduto accanto a lui. Avevano sempre mantenuto i rapporti quei due, e dopo un viaggio di lavoro con il resto dei ragazzi, erano entrambi esausti. Fremevano dalla voglia di raggiungere casa, se non altro per non perdersi Elz che spegneva le candeline.  

 

Dio, Chloe Zayn l’avrebbe ammazzato, e Harry anche. Ormai mancava poco al taglio della torta, e la sua piccolina doveva spegnere le sue candeline solo con i suoi due papà presenti. Buttò ancora un occhio all’orologio e sbuffò, guardando dal portico la piccola Beth giocare con i suoi amichetti. Poi rientrò in casa, per mettere le candeline sulla torta. La porta bussò, insistente e a quanto pare, fremente. Aprì e si ritrovò davanti un mazzo di fiori di lavanda, profumati e vividi davanti al suo naso. Da dietro di esso, c’era Zayn, sorridente ed esausto, ma felice. Le porse i fiori e l’abbracciò, seguito da Harry. Poi il moro e il riccio corsero incontro alla loro principessina personale.

<< Ciao piccolina!>> Esclamò il primo, prendendola in braccio.

<< Ciao Papà Zayn! >> Trillò lei. Lo abbracciò con le sue piccole mani e gli stampò un bacio sulla guancia. Lui le allacciò qualcosa dietro al collo. 

<< Buon compleanno! >> Esclamò, mentre la piccola si studiava il piccolo ciondolo a forma di stella che il papà le aveva appena regalato. 

Sorrise, poi tese le mani verso Harry, che l’afferrò e la fece volteggiare.

<< Ciao Beth. Come sta la mia piccola pulce? >> Lei rise e posò una mano tra i ricci del papà. Lui rise divertito, e le porse un pacchetto. 

<< Questo è il mio regalo. Buon compleanno, cucciola mia! >> Lei strappò la carta,  rivelandone il contenuto: un peluche enorme di Winnie the Pooh. 

Esplose in un gridolino di felicità e lo strinse a se, assieme al peluche. Zayn si diresse in cucina, notando che Chloe stava piazzando un bel quattro fatto di cera al centro della torta.

<> La bionda lo guardò e sorrise.

<< Fra un po’ ti porterà a casa un fidanzato, e allora come te la caverai? >>

<< Improvviserò. Ma soprattutto le dirò che se è quello giusto deve tenerselo stretto, non come ho fatto io con la sua mamma. >> Rispose, cingendole i fianchi da dietro. 

Lei voltò la testa, trovandosi le sue labbra a pochi centimetri dalle proprie.

<< C’è una cosa che devo dirti. >> Sussurrò contro le sue labbra.

<< Dimmi tutto, amore. >> La baciò.

<< Sono incinta. >> Zayn sgranò gli occhi e spalancò la bocca.

<> Lei annuì.

<< Oh, Dio. Diventerò padre! Sarò papà! >> Gridò, facendola volteggiare per la stanza.

<< Beh, in realtà lo sei già. Adesso andiamo dentro, c’è una candelina da spegnere. >> Lo trascinò in salotto. E così, mentre lei disponeva la torta al centro del tavolo e radunava tutti i bambini in salotto,

il moro s’avvicinò a Harry.

<< E’ incinta. >> Mormorò. Gli occhi gli brillavano di felicità. Harry lo strinse, dandogli pacche sulle spalle e felicitandosi con la coppia per il nuovo arrivato. 

Chloe li raggiunse e si unì al piccolo festeggiamento, poi prese la macchinetta fotografica e la puntò dritta verso la sua bambina.

<< Pronta Elz? >> Chiese la madre. La piccola annuì, scuotendo i riccioli biondi.

<< Ok. Di Cheese! >> E scattò, un’altra istantanea della loro vita, un altro compleanno, un altro nuovo inizio.


Fine.



  
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