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Autore: beyoungbefree    18/07/2014    0 recensioni
Camilla,quindicenne di un paese sperduto nel sud-Italia.
Dolce,insicura,timida e contemporaneamente forte,decisa e schietta.
Niall,ventiduenne di Mullingar,Irlanda e cantante della boyband più famosa del mondo:One Direction!
E se Camilla riuscisse a incoronare il suo sogno,cioè di andare al loro concerto?
E se fra tante ragazze,lui vedesse lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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11.

Niall's Pov

 
La vidi sorridere a quella frase,ma quanto era bella?
Amavo la sua pelle chiara che faceva contrasto con i capelli marroni,quegli occhi nocciola che sembravano non finire mai,quell'accento di lentiggini che le dava un'aria così innocente e pure,il colore roseo che assumevano le sue guance ogni volta che le facevo un complimento,le labbra carnose e rosse che volevo fare mie. Mi faceva impazzzire come si mangiucchiava le unghie,come canticchiava rispecchiandosi nelle parole delle canzoni,come le sue labbra si screpolassero subito non appena arrivasse un po' di freddo,come volteggiava nella sua felpa tre taglie più grande,come si stringeva nei suoi jeans,come viveva la sua vita da quindicenne,come rideva,come si mordeva le labbra.
Si può amare tutto questo di una persona che si conosce da così poco tempo?
Eppure a me sembrava di conoscerla da una vita,come se in ogni mia canzone ci fosse scritta una parte di lei.
Camilla era la ragazza insicura di Little Things,la ragazza che cade a pezzi e si rialza di Diana,la ragazza che mi ha rubato il cuore di Stole My Heart,la ragazza che mi ha accecato di More Than This,la ragazza apparentemente sicura di sè di Better Than Words,la mia metà di Half A Heart,la perfezione di What Makes You Beautiful,la ragazza insostituibile di Gotta Be You.
Si,lei era tutto questo. Non avevo mai conosciuto una ragazza come lei,così perfetta quando abbassa la testa e sorride.
Era così bella nel suo mondo di ribellione e libertà della sua età,un mondo che io ho abbandonato all'età di 16 anni per diventare quello che sono ora. Un cantante.
E delle volte me lo sono domandato davvero se ne fosse valsa la pena di fare tanti sacrifici,affrontare tutte queste battaglie per arrivare in cima al mondo.
Che poi chi ha detto che quella debba essere la cima del mondo? Essere conosciuti da tutto il mondo non ti rende importante,ti rende solo uguale a tutti gli altri.Perchè se ti mostri buono,le persone si aspetteranno qualcosa di buono da te. Invece non dovremmo mai dipendere dalle aspettative di qualcuno,dovremmo essere semplicemente noi stessi. Ma poi,pensandoci bene,alla fine tutto questo mi aveva portato due cose fondamentali: i miei migliori amici e Camilla. E se ci penso,se tutto questo mi ha donato persone così meraviglose,allora si.
Ne è valsa la pena.
Loro valevano la pena,sempre.
Sentii la mano di Camilla completarsi con la mia,intrecciando le sue dita affusolate alle mie e tracciando cerchi immaginari con i polpastrelli sul dorso della mia mano.
Mi guardava spaventata,il luccichio nei suoi occhi era sparito,si era spenta come si spegne una candela con il vento di dicembre. SPENTA.
Può una persona darti l'impressone di farti prendere fuoco solo con il suo tocco e poi spegnersi poco dopo?
Avvicinò la mia mano alle sue labbra,baciò ripetute volte il dorso della mia mano,come per accettarsi che io fossi con lei. Che io fossi reale.
"Ehi.." sussurrai a un centimetro dalle sue labbra. Le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e non smisi un secondo di guardarla.
"Ehi" mi rispose,un po' più sicura.
"Che succede?" 
"Niente!" Allargò le labbra in un sorriso,ma non ci sarei mai cascato. Quel sorriso era solo denti.
"Bel tentativo,davvero credibile la parte del sorrisetto. Or puoi dirmi che c'è he ti preoccupa?"
Lei spalancò gli occhi,sicuramente nessuno si sarà mai interessato a lei così. Magari nemmeno le sue migliori amiche,o sua cugina. Però a me interessava sapere cosa le succedeva,come stava,volevo proteggerla e la cosa più assurda è che non sapevo il perchè. Era come se questa ragazza si fosse difesa per troppo tempo da sola e ora avesse bisogno di aiuto. Ogni volta che cadeva senza nessuno affianco,la sua maschera si sgretolava un po' per volta e i suoi muri crollavano pian piano.
"Ho paura,Niall"
Inarcai un sopracciglio,le accarezzai una guancia con la punta delle dita.
"Di cosa?"
"Niall,forse..forse tu non ti accorgi di cosa sei per me"PRese un respiro,ricacciando le lacrime indietro. Quanto può essere forte una donna me l'ha dimostrato lei. Lei,con le sue notti insonni a piangere,i suoi tatuaggi nascosti,i suoi gesti improvvisi. Lei,così forte e insicura allo stesso tempo. Lei,ch'era già una donna e non se n'era accorta."Niall ho paura,ho paura che questee due settimane volino come niente,di non godermi nessun momento con te,ho paura di essere solo io a provare qualcosa. Niall,non prendermi in giro,ti prego non farlo. Non giocare con i miei sentimenti. Non mi importa se qualche giorno fa hai baciato Demi,se ci sono state altre ragazze nei mesi precedenti,non mi importa. Ma solo una cosa. Se devi farmi soffrire,se non ti importa niente,se devo essere la stupida di turno,lasciami andare."
Mi si spezzò il cuore quando sentii qulle parole,non avrei mai sopportato vederla lontano da me. E per lontano non intendo i chilometri,quelli c'erano già. Per lontano intendo la lontananza di due cuori.
Era come se fossimo legati da qualche elastico che ci faceva ritornare sempre nelllo stesso posto.
D'istinto afferrai il suo avambraccio e la tirai verso di me,appogiando un suo braccio dietro la mia schiena e avvolgendola in un caloroso abbraccio.
"I'm here,for you." canticchiai le perole di Little THings al suo orecchio,accarezzandole la schiena per calmarla. "Non me ne vado,Camilla,mi guardi?"
Puntò i suoi grandi occhi nocciola nei miei ed era come se stessimo facendo l'amore con gli sguardi.
"Resto. Ok?" a quelle parole non riuscì a trattenere una lacrima,che morì quasi dopo sulle sue labbra.
"Sai quante persone me lo dicono? Quante me lo hanno detto? E' una promessa che non mantiene nessuno" abbassò lo sguardo sulla mia spalla,con il labbro che le tremava. Come faceva quella ragazza a contenere un dolore così immenso me lo chiedo ancora oggi. Mi stava pregando con gli occhi,mi stava permettendo di vedere il suo dolore,stava sanguinando e mi stava chiedendo di fasciare le sue ferite. E lo avrei fatto,mi sarei preso cura di lei.
"Va bene,allora facciamo così" Camilla si allontanò asciugandosi con la manica della felpa un'altra lacrima "Io ti dico che non resto,però resto comunque." Le surrisi,e lei ricambio,facendo scivolare altre lacrime dai suoi occhi.
Mi avvicinai a lei e baciai tutte le piccole goccioline salate che rigavano il suo viso,sarei stato la sua cura e lei sarebbe stata la mia.
Tirò su col naso e allungò le maniche della sua felpa verde.
Avvolsi un braccio attorno alla sua vita,come se fossi il suo rifugio. Ma vi svelerò un segreto: era il contrario,era lei il mio rifugio,casa mia.
Iniziammo a camminae abbracciati,ogni tanto le lasciavo qualche bacio sui capelli e le accarezzavo la schiena mentre lei si mordeva di continuo il labbro inferiore.
"Quel labbro è molto provocante,signorina!" Sentenziai,ridendo.
Lei mi guardò di sottecchi,poi con l'indice indicò il mio corpo,dal basso verso l'altro.
"Tesoruccio bello,tutto questo è provocante" rispose lei,fissandomi con sicurezza e le mani sui fianchi.
Scoppiai a ridere e le scompigliai i capelli,sapendo che le avrebbe dato fastidio.
"Ehi!" urlò con una smorfia di finta offesa.
Iniziai a correre,raggiungendo un piccolo parco lì vicino. Era un posto davvero bello,ma soprattutto non c'era nessuno ed erano tranquilli.
"Ti prendo,stronzo!"
"Gne gne!"
Rdievamo come pazzi.
Sembravamo bambini di quattro anni,ma era davvero divertente. A volte fa bene ritornare bambini,ritornare a scherzare,a ballare sotto la pioggia,a ridere.
Quando si diventa adulti molte cose cambiano. Quando si diventa adulti ci si mette l'uniforme e si diventa dei generali.
Mi girai verso Camilla e le feci una linguaccia strizzando gli occhi e liberando un'altra risata,ma lei era stata più furba e mi aveva placcato,facendomi trovare per terra,con lei su di me.
"Ehi,bellezza,prima devi portarmi a cena" la avvertii,divertito dalla situazione.
Insomma,una ragazza a cavalcioni su un ragazzo,in un parco desolato..DAI,CHIUNQUE SI SAREBBE FATTO UN PENSIERINO!
2Toccami di nuovo i capelli e ti spezzo le gambine" Ignorò totalmente l'argomento,facendomi una smorfia e arricciando il naso. Fece oer alzarsi,ma io la riavvicinai con uno strattone.
"Non hai risposto al commento di prima"
Si morse il labbro,guardando insistentemente i meii occhimscosse la testa come a voler cacciare via i pensieri perversi e poggiò le sue mani sui miei addominali.
"Non c'è niente da rispondere" sussurrò con la voce roca.
"Ah si? Allora mi spighi perchè mi stai accarezzando il torace?" La guardai malizioso,alzando un sopracciglio e sorridendo con ovviertà.
"Non ti sto accarezzando il torace!" disse lei in acuto,levando subito le mani e guadrdandosi intorno. 
Le afferrai una mano e intrecciai le mie dita alle sue,baciandole il dorso. Solo in quel momento mi accorsi di quanto la desideravo disperatamente,ma non era un desiderio di sesso,era un desiderio strano e un po' malsano.
Era il desiderio di vederla felice,appoggiarla in qualsiasi cosa avrebbe fatto,anche se mi avrebbe ferito. Perchè io sarei rimasto comunque lì,seduto,ad ammirarla in silenzio.
Portai la sua mano all'altezza del mio petto.
"Senti?" Annuì."Questo è l'effetto che mi fai"
E così come si era alzata,ora era di nuovo splamata su di me,con la faccia a un centimetro dalla mia e a guardarmi con quegli occhi belli da morire. Come possono dei difetti essere pregi?
"Niall?" Mi richiamò.
"Si?" 
"Grazie" soffiò sulle mie labbra,sorridendo a testa bassa e mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Amavo quando faceva così. Mi morsi il labbro,sorridendole e guardandola.
"Ma per cosa?" domandai,inarcando un sopracciglio."Ahh,si,per il gelato! Ma figurati,per così poco. Potrei comrarmi tutta la gelateria,e lo sai,non pr-"
"No,no, non è per quello!" Mi interruppe agitando le mani." Non potè continuare il suo discorso,perchè ora le mie labbra erano sulle sue,immobili. Non si muovevano,non danzavano sincronizzate,era un semplice bacio a stampo. Un semplice bacio a stampo...ma se era così semplice perché mi sentivo come se stessi andando a fuoco e le sue labbra mi raffreddassero?
"E-E-E-E questo?" Balbettò incredula,sgranando gli occhi e sorridendo.
"E' il mio modo per ringraziarti"
"Per cosa?"
"Perchè qui sei tu quella che mi ha salvato"
Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il passato,la tristezza.
Trova qualcuno che ti cambi la vita e te la renda migliore.
Trova qualcuno che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato.
Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.





 
Angolo autrice.
Ooook,sono tornata,tah dah!
Con un nuovo,sdolcinato,smielato capitolo fresco fresco!
Cosa ne pensate di questo amore immenso e platonico?
Pensate che le cose andranno a finire bene?
Beeeh,in un certo senso vi sbagliate.
Tra qualche capitolo inizieranno gli intrighi,la passione,i litigi,la distanza,chi più ne ha più ne metta!
VAAAABBE,MI RACCOMANDO RECENSITE!
Voglio ringraziare chi ha recensito fino ad ora i miei capitoli,grazie mille!
Bene,al prossimo capitolo.
Un bacio.

 
 
 
  
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