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Autore: MaddyFiam    28/07/2014    2 recensioni
“mi dispiace.. so di dirlo spesso ma stavolta ho esagerato. Mi dispiace averti fatto piangere e soprattutto mi dispiace di averti ferito.. sei la mia unica amica ed io non dovevo perderti eppure l’ho fatto. Mi sento perso senza di te, non sopporto quando mi eviti o ignori la mia presenza, quando a cena o a pranzo non tocchi cibo perché io sono seduto al tuo stesso tavolo e soprattutto odio vederti piangere per me”
Non sapevo cosa dire, mi limitai a continuare a mangiare il mio toast, anche se il mio stomaco si era chiuso.
“ a me dispiace” iniziai, lasciando mezzo toast nel piatto “mi dispiace di essermi innamorata di te”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientrai in casa e chiusa la porta alle mie spalle mi resi conto che stavo trattenendo il respiro. Cosa diavolo stava succedendo? Entrai in salotto dove i presenti chiacchieravano tra loro.
“qualcuno può spiegarmi?” chiesi ormai rassegnata. Zayn guardò gli amici e annuì
“vieni qui” disse facendomi spazio sul divano, ma non volevo sedermi, sapevo che al 100% non sarebbe stata qualcosa di cui avrei voluto sentir parlare. “sto bene qua” dissi incrociando le braccia al petto
“è stato un week-end carico di sorprese ecco” iniziò Malik cercando di trovare le parole giuste “Diciamo che c’era più gente del solito, e con questo voglio dire che.. c’era anche Eleonor con sua sorella” già il nome Eleonor mi faceva tremare. Il fatto che lei fosse li, mi fece venire il volta stomaco
“mi stai dicendo che stasera lui sta andando da lei?” nessuno ebbe il coraggio di rispondere, quindi capii. Annuii, ingoiai il rospo, feci un passo indietro e salii in camera mia, subito seguita da Giada e Jessica. Mi trovarono seduta sul letto, con gli occhi fissi sulla punta delle mie scarpe.
“ehy piccola stai bene?” questa domanda, quante altre volte l’avevo sentita? E quante volte ancora avrei dovuto sentirla? Quante altre volte il mio cuore era stato spezzato da uomini che hanno sempre preferito le altre a me? Non gli avrei dato questa soddisfazione. Non avrei dato a nessuno la possibilità di vedermi fragile, avevo vent’anni ed una vita davanti, la vita non è fatta solo per cercare ‘anima gemella’ se mai ne esiste una. Io sono una donna. Una donna forte e capace, una donna tenera ed intelligente. Sono una donna e le donne a differenza dell’uomo non ha bisogno di un partner per andare avanti.
“sto bene” dissi seriamente.
“siamo sconvolte” Jessica si sedette accanto a me
“non dovete esserlo, me lo aspettavo.. sono tranquilla” sorrisi
 
Scesi al piano di sotto, aprii il frigo e iniziai a preparare la cena, Jessica non mi toglieva gli occhi di dosso, cosi come Giada. Loro mi conoscevano, eravamo cresciute assieme, avevamo frequentato le stesse scuole, le stesse persone e gli stessi posti. Non mi avevano mai visto cosi apatica di fronte ad un ‘tradimento’ questo era il motivo della loro preoccupazione. Anche il resto dei ragazzi iniziò ad osservarmi “volete smetterla?” chiesi senza smettere di cucinare “sto bene, sul serio.. qualcuno mi aiuta a cucinare o devo fare tutto io?” in realtà avrei tanto voluto piangere e distruggergli la stanza, ma non avrei fatto nulla di tutto ciò. Fino a qualche giorno prima era stato con me, aveva strappato la loro foto e aveva fatto l’amore con me. Con me! Ed ora era da lei, e il solo pensiero mi tagliava il cuore. Pensare che quei baci ora erano di nuovo suoi e non più miei mi fece vacillare un po’, ma non lo diedi a vedere.
Giada ed Harry stavano chiacchierando in salotto, potevo ascoltare la loro conversazione, o almeno potevo immaginarla: “sono preoccupata per lei” disse la mia amica
“Io lo sapevo che sarebbe andata cosi, diamine”
“l’ha presa più male di quanto non vuol dare a vedere, lei è cosi, se una cosa la ferisce a tal punto si chiude in se stessa.. proprio come quando il padre aveva lasciato la madre per un'altra donna per poi tornare con la madre, il perdono di sua madre l’aveva ferita e disgustata a tal punto che non appena ebbe compiuto diciott’anni aveva deciso di allontanarsi da casa. È da allora che si è trasferita in Inghilterra”
“mi dispiace” disse Styles guardandola negli occhi
“non so dove la porterà questa sua scelta di non esternare i propri sentimenti.. potrebbe scoppiare da un momento all’altro”
Li chiamai tutti a tavola e insieme ci sedemmo a cena, con il cuore gonfio di tristezza trovai la forza di ridere e scherzare. Non avevo intenzione di rendere le persone che mi amavano partecipi del mio dolore.
“Niall?” chiesi riflettendoci su “posso trasferirmi da te per la notte?”
“nessun problema” disse il biondo sorridendo
“ok ragazzi, chi lava i piatti? Io salgo a fare una doccia” Jessica mi seguii al piano di sopra, era sempre stata un po’ apprensiva quando si trattava di me o di Giada, sapeva quanto avevo sofferto nella mia vita e sapeva che non ero cosi forte come volevo far vedere.
“Maddy” iniziò ma la interruppi subito
“so quello che stai per dirmi Jes, ma sono completamente devastata in questo momento, non voglio piangere ne soffrire più di tanto per lui, ha scelto lei? Bene, mi metto l’anima in pace. Non era tempo per noi” un’unica, grossa lacrima mi rigò il viso, l’asciugai con la manica della felpa.
“piccola mia” mi abbracciò ma subito la respinsi
“scusa Je, ma se mi abbracci non riuscirò a trattenere questo dolore”
“ok.. hai bisogno di qualcosa?”
“si, in realtà si.. entri da Louis e mi prendi il beauty-case sul suo comò? Se entro io potrei non..”
“si va bene.. tranquilla”
 
“hey” Niall entrò in camera sua trovandomi seduta sul letto “come stai?”
“bene!” sorrisi “non so da che parte preferisci dormire”
“fa lo stesso” disse togliendosi le scarpe
“ok” mi stesi sul lato destro e mi coprii con le coperte
“sei sicura di star bene?”
“si” le luci si spensero e Niall si infilò a letto, aspettai che si addormentasse prima di lasciar che le lacrime mi rigassero il viso.
 
Il giorno dopo Niall era già sceso, mi alzai e legai i capelli in uno chignon alto. Uscii da camera sua e nel corridoio incontrai proprio Louis.
“ehy” disse sorpreso di vedermi uscire da camera di Niall, alzai il mento a mo’ di saluto ed entrai in camera mia. Bene il primo passo era fatto, vederlo senza alzargli le mani. Le ragazze si erano appena alzate ed io mi diressi nel mio bagno a recuperare il bagnoschiuma “faccio la doccia nel bagno di Niall, cosi non dovremo fare i turni” dissi e sorrisi lasciandole alle loro faccende. Louis era fuori dalla mia porta indeciso se bussare o meno.
“ehy” disse di nuovo “non hai dormito da me”
“no, infatti” trattenni la rabbia, feci un passo a destra schivandolo e raggiunsi nuovamente la camera di Niall chiudendomi dentro.
Dopo la doccia mi sentivo meglio. Mi vestii in fretta per poter lasciare la stanza al proprietario e raggiunsi il resto degli inquilini di sotto.
“ciao piccola” disse Jessica, si era rilassata un po’ dopo la nostra piccola chiacchierata
“che si fa oggi plebee?” chiesi alle mie amiche
“tu che hai in mente?”
“si avvicina il Natale, Londra è stra-super bellissima in questo periodo.. allora? Vi va?”
“ok.. perfetto” disse Giada
“dove andate?” chiese Harry
“in giro per Londra, vuoi unirti a noi?” chiesi guardando Giada che non ebbe il coraggio di guardarmi
“si perché no!”
“ok allora si va?” domandai e le ragazze ed Harry annuirono. Mentre uscivo dalla stanza Louis stava entrando e bloccandomi per un braccio mi fece voltare verso di lui “cosa?” chiesi con totale indifferenza
“devo parlarti”
“ed io posso voler non ascoltare.. comunque..” dissi schiarendomi la voce “è tutto ok, basta che non mi rivolgi la parola per un po’” sorrisi ma i miei occhi rimasero seri, mi liberai dalla presa e raggiunsi gli altri che mi aspettavano alla macchina.
 
Rientrammo a casa dopo una piacevole mattinata, Jessica ed io avevamo notato quanto tra Giada ed Harry fosse nata una bella amicizia, ma poteva esserci qualcosa di più?
Noi ci auguravamo che almeno per Giada qualcosa cambiasse, perché diciamocelo essere amiche di Harry Styles senza approfittarsene è proprio uno spreco.
In casa c’era solo Louis.
Il mio buon umore si trasformò nell’apatia in cui ero sprofondata il giorno prima.
I ragazzi iniziarono a parlare tra loro, Giada e Jessica si erano unite ai loro discorsi mentre io confinata in cucina, il mio mondo, accesi la radio e cercai una buona stazione radio, capitai proprio sul quella giusta dato che Luke Hemmings stava cantando la sua strofa in “She Looks so perfect” iniziai a canticchiarla e a destreggiarmi in cucina come una pazza isterica, il ritmo della canzone mi entrò nelle vene e il sorriso uscii fuori spontaneo “eh eee eh ehy—eh eee eh ehy”
Harry mi raggiunse muovendosi a ritmo e mi fece ridere come non mai. “che scemo che sei” gli dissi muovendo la testa e facendo la scema a mia volta
“anche tu lo sei” disse imitandomi ed entrambi scoppiammo a ridere.
La canzone terminò e lo speaker iniziò il suo monologo, abbassai il volume e mi concentrai su ciò che stavo facendo, con la coda dell’occhio vidi le mie amiche praticamente ignorare Louis, il che era anche plausibile ma non mi andava bene il loro comportamento, presi il cellulare e mandai un messaggio ad entrambe sul quale dicevo che non c’era niente di male nel rivolgergli la parola. Quando lo ricevettero mi guardarono ed io sorrisi, Louis si voltò verso di me e il sorriso scomparse.
“Harold apparecchi la tavola?”
 
Dopo pranzo Louis e Jessica lavarono i piatti e sistemarono la cucina, Harry e Giada ‘guardavano’ la Tv, ma in realtà non fecero altre che parlare e parlare, ed io che non avevo voglia di far nulla, indossa un maglione pesante ed uscii in giardino. Il freddo era tagliente anche se non c’era vento, ne pioggia. Seduta su una poltroncina sotto la veranda guardavo come l’inverno si era portato via tutte le foglie. Mi alzai e scesi dalla veranda, raggiunsi l’altalena e mi sedetti su, all’ombra di quell’albero ormai spoglio. Un unico piccolo fiocco bianco mi cadde sul ginocchio. Lo guardai per poi alzare lo sguardo e vedere tanti altri piccoli fiocchi scendere giù. La neve era arrivata e iniziava a coprire ogni cosa con il suo manto bianco. Mi alzai e andai a stendermi sul terreno, guardai il cielo e lasciai che la neve coprisse anche me. Sentii la porta finestra aprirsi “la neve” disse Jessica interrompendo quella danza silenziosa di fiocchi candidi.
Uscirono tutti e mi raggiunsero in giardino, Jess si sedette accanto a me e anche lei osservava rapita la neve scendere su di noi. Quando ce ne fu abbastanza ne presi un pugno tra le mani nude e lo lanciai addosso a Jessica, con una smorfia per il freddo anche lei ne lanciò una a me. Per poi finire con il ridere. Da lontano e senza farmi notare guardai Louis. Era stato molto silenzioso e lo ero tutt’ora. Avrei voluto, in un certo senso, curare le sue ferite, e l’avrei anche fatto se lui non aveva scavato nelle mie.
 
 Allora? La storia inizia ad avere i suoi alti e bassi, secondo voi come andrà a finire? Lasciatemi una qualsiasi recensione, accetto consigli e critiche :) 
M xx
  
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