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Autore: Isabella Cullen    13/09/2008    3 recensioni
Ok, sono pronta. Ce la posso fare. Lo sogno da quando vivo a Forks. No, non ce la posso fare! Ma cosa mi è venuto in mente! Non posso diventare un vampiro!Per il resto leggete!!!
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi tutti per il mega ritardo. Tra i vari esami e le vacanze il tempo è passato come un fulmine. Scusatemi ancora. E grazie a:

-momob                      

-Hele91

-algin91

-_sefiri_

-bells87

Scusate ancora e grazie anche a chi lo ha solo letto..                                       Isabella Cullen

 

 

CAPITOLO 2

Le lacrime non volevano sapere di smettere di scendere. Ormai eravamo già sull’autostrada da quindici minuti. Edward mi teneva la mano per rassicurarmi, ma si vedeva che anche lui non si sentiva pronto. Pensai a quanto ero felice i giorni precedenti… il matrimonio sfarzoso preparato da Alice, la magnifica luna di miele in Brasile e le notti della luna di miele. Ma dopo tutto questo mi sentivo spossata. Avevo lo stomaco che faceva i salti mortali. Avevo fame ma non volevo scendere dalla macchina e non volevo fermarmi. Volevo togliermi il più presto possibile questo dente…

Mi addormentai sul finestrino e quando mi risvegliai vidi un cartello con su scritto  “AUTOGRILL A 100 m”. Edward doveva aver sentito il mio stomaco brontolare.

<< Non ho fame >>mentii, ma dato che io le bugie non le sapevo dire capì la verità.

<< Non è vero..se non vuoi scendere vado io. >>

<< No vengo anch’io >> non so perché ma da un paio di giorni ero due persone completamente diverse: la Bella ragazza che voleva stare per sempre col suo angelo e la Bella bambina che voleva stare ancora con mamma e papà. Non mi riconoscevo più. Edward mi passò un cappotto.

<< Fa più freddo di Forks, c’è la neve. >> Lo presi, non volevo far arrabbiare Edward per certe cavolate.

<< Aspetta!! >>gli dissi. Mi dovevo fare ancora perdonare. Si girò verso di me. Rimasi delusa dalla sua espressione: era scocciata. Ma non mi importava. Gli diedi un bacio. Mi strinse a sé con forza. Mi baciò in modo dolce, ma anche malizioso. Poi mi lasciò. Mi ero dimenticata di nuovo di respirare. Adesso sorrideva. Quindi era così. Se non gli avessi dato un bacio mi avrebbe trattata male tutto il giorno. Questo non era da Edward. Mi sentii offesa. Arrivata dentro il bar mi presi dei biscotti e una piadina prosciutto cotto. Mentre mangiavo mi accorsi che Edward aveva la stessa espressione di prima.

<< Mi dici cosa c’è? >> scoppiai. non avevo mai trattato così Edward. Mi dispiaceva, ma se aveva cambiato idea me lo doveva dire prima che arrivassimo a Denali.

<< Come? >> non si aspettava una reazione così da me.

<< Cosa c’è che non va? >> ora il mio tono si era abbassato, ma era sempre alterato.

<< Ero soprappensiero. Non ti preoccupare. Tutto bene… >> non andava tutto bene. Assolutamente non andava tutto bene. Volevo sapere cosa stava pensando.

<< Edward non mi vuoi più? >> mi giocai la carta più bastarda che avevo. Non avrebbe resistito.

<< Sei impazzita? Ma cosa ti passa per la mente? È solo che… che… >> non avevo mai sentito Edward balbettare.

<< che..? >>cercai di aiutarlo.

<< Ecco Bella, siamo in Canada…e sento un odore strano. >> All’inizio non riuscii a capire. Che c’entrava il Canada e gli odori. In quel momento capii tutto. Jacob era qui.

<< Dov’è? >> chiesi a Edward. Sapeva chi intendevo.

<< Alla Volvo. Ti sta aspettando. >> non vedevo Jake da quasi quattro mesi. Dovevo andare a salutarlo. Non l’avrei più rivisto. Questa era la mia ultima possibilità. Mi alzai così in fretta che feci cadere il bicchiere di carta, per fortuna vuoto. Edward mi prese per un braccio.

<< Ti prego, non andare. >> aveva lo sguardo implorante. Cercai di liberarmi, ma non m,i lasciava andare.

<< Edward lo saluto e poi non lo vedrò mai più. Ti prego, capiscimi. >> Stavo piangendo.  

<< Va bene, ma vengo anch’io. >>

<< No! Devo stare da sola con lui. Devo parlargli. Scusami. >> mi lasciò il braccio.

Uscii dall’autogrill correndo verso la Volvo metallizzata che risplendeva tra tutti questi rottami di camion e macchine che avevano quanto il mio magnifico Pick-up.

 

Cercasi commentino, positivo o negativo, per sapere che fine deve fare “CAMBIO VITA” e me….

 

 

 

  
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