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Autore: auroramyth    22/08/2014    3 recensioni
Un'artista squattrinata e una rockstar in cerca di pubblicità. Sarà amore?
[dal capitolo 2]
-Ciao, Alyx. Benvenuta. Accomodati.-
-Mi scuso per il ritardo, le lezioni sono state interminabili oggi.-
-Non preoccuparti. Desideri qualcosa?-
-Sì, che arriviamo subito al dunque. Sapete, ho una certa fretta… gli impegni universitari sono molti.-
-Bene, dunque. Non perdiamo tempo. Bill e io siamo qui per farti una proposta, so che è un po’ inusuale, ma è una emergenza.-
-Sto ascoltando.-
-Vorremmo proporti un accordo.-
-Un accordo?-
E' la mia prima ff... spero che vi piacerà!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 10
 
Quei tre giorni a New York furono un inferno. Bill le mancava terribilmente. Cosa che la portava a pensarlo spesso.
Non riusciva nemmeno a prestare attenzione a quello che vedeva e sentiva.
Era un inferno.
Era rimasta per ore a contemplare i quadri e si accorse di non ricordarne nemmeno uno.
Quella sera, in camera d’albergo, prelevò dalla borsa il suo diario e cominciò a scrivere.
 
4 aprile 2015
Due notti fa sono finita a letto con Bill. Ci ho fatto sesso. Anzi, dovrei dire che ci ho fatto l’amore, perché per me quella è stata l’esperienza più vicina all’amore che abbia mai avuto…
È inutile che lo neghi… mi sono innamorata di lui. È la verità, perciò tanto vale che la ammetta almeno con me stessa.
Mi manca, mi manca ogni minuto che sono lontana da lui, e più ne passano più cresce la mia inquietudine e il mio senso di vuoto.
È buffo come ci si renda conto di non essere mai stati veramente completi prima di conoscere l’amore.
Certo, si sopravvive, ma non si vive davvero.
Io ho cominciato a vivere davvero da quando ho conosciuto Bill.
Lo amo più di me stessa.
E quando abbiamo fatto l’amore mi sono sentita… mi sono sentita… non ci sono parole per esprimere quello che ho provato.
Solo una parola mi viene in mente che gli si avvicina: perfezione.
Lui è perfetto per me.
È colui con cui vorrei passare il resto della mia vita ed ammetterlo, anche solo con me stessa fa male.
Fa male perché so che Bill prima o poi mi abbandonerà, quando non gli servirò più, e allora per me comincerà il calvario.
 
Non se la sentì di continuare con quei pensieri. Si era già psicoanalizzata a sufficienza per quella sera. Meglio mettersi a dormire.
Non appena posò la testa sul cuscino il suo cellulare cominciò a vibrare, segnalando una chiamata in arrivo.
-Pronto?- rispose senza guardare il mittente.
-Ciao, Alyx, sono Bill. Dormivi?-
La voce limpida e cristallina di Bill le fece venire le palpitazioni.
Dio, quanto lo amava.
-Ciao, Bill. No, non dormivo. Mi sono appena messa sotto coperta.-
-Quando torni?-
-Domani, con il volo delle quattro del pomeriggio.-
-Mi farebbe piacere venirti a prendere in aeroporto. Me lo lasceresti fare?-
Quella sua titubanza fu come una stilettata al cuore. Era colpa sua se ora Bill non sapeva più come comportarsi con lei.
Doveva cercare di recuperare il rapporto di amicizia che avevano avuto prima della sua partenza per New York, altrimenti per loro sarebbe stata la fine…
La fine… di tutto.
 
Alyx si svegliò di soprassalto una mattina di qualche giorno dopo, ritrovandosi di nuovo a dormire tra le braccia di Bill.
Le cose tra loro erano tornate pressoché normali, dopo quella fatidica notte. Non c’erano stati altri baci e altri atti fisici, e quasi per lei fu meglio così.
Bill non l’aveva nemmeno più invitata a dormire da lui, tranne la notte precedente, quando avevano fatto troppo tardi con la loro uscita.
Bill si convinse che lo faceva per lasciarle i suoi tempi e i suoi spazi. In realtà era perché continuava ad avere paura di rivelarle quello che provava veramente.
Lei più volte gli aveva fatto capire che per lei era stato uno sbaglio e lui non aveva trovato il coraggio per dirle che invece per lui era stata la cosa più giusta che avessero mai fatto da quando si conoscevano.
Senza svegliarlo, Alyx si alzò e si mise alla scrivania di Bill a scrivere il suo diario.
Quando alzando lo sguardo adocchiò che ora fosse, si mise a correre come una disperata per prepararsi a tempo di fulmine.
Dannazione, sarebbe arrivata in ritardo alla lezione più importante di tutto l’anno.
Bill fu risvegliato dal trambusto che fece Alyx per la camera e prima che si rendesse davvero conto di ciò che stava succedendo lei era già fuggita continuando a ripetere come un mantra: -Sono in ritardo! Sono in ritardo!-
Bill si alzò svogliatamente dal letto e fece per andare a farsi una doccia quando scorse sulla sua scrivania il diario di Alyx.
Nella fretta di andarsene lo aveva dimenticato lì.
Bill lo prese in mano per metterlo al sicuro in un cassetto fino a che non fosse tornato tra le mani della legittima proprietaria, ma la copertina lucida lo fece scivolare dalle sue dita e cadere a terra.
Quando toccò terra si aprì sull’ultima pagina che aveva scritto e la penna rotolò fuori. Bill lo raccolse e qualche parola gli balzò all’occhio.
Non era possibile… non poteva essere…
Con il cuore che batteva all’impazzata si mise a fare una cosa che mai aveva pensato di fare: lesse la sua ultima pagina di diario.
 
13 aprile 2015
Anche stamattina mi sono svegliata in un letto a me sconosciuto, in una camera che non ho riconosciuto, e mi è preso il panico.
Non ce la faccio più… Sono innamorata di lui ma sono bloccata da questo stupido accordo con i Kaulitz… devo farla finita con questa assurdità… mi sento sempre più soffocata da questa situazione ogni minuto che passa… Non credo di essere in grado di sostenerla ancora…
Voglio essere libera di seguire il mio cuore, senza restrizioni né condizionamenti… e se questo significa sciogliere l’accordo, lo farò… E chi se ne frega dei soldi, me la caverò lo stesso.
Voglio essere libera di dichiarargli i miei sentimenti, anche se magari poi mi respingerà perché non ricambia ciò che provo io per lui… ma devo rischiare… Guardarlo negli occhi per tutto quel tempo e dover nascondere quello che sento mi sta uccidendo… non ne posso più…
 
Bill interruppe bruscamente la lettura di quella pagina di diario sentendo montare dentro di sé una furia distruttiva. Lei era innamorata di un altro. Lei voleva mollarlo. Il dolore cieco si sostituì alla rabbia furiosa e Bill crollò sul letto sfatto, le lacrime scivolavano sulle sue guance come lame affilate che tagliano la pelle lasciando dietro di sé un rivolo di sangue. Si poteva morire di dolore? In quel momento gli parve possibile.
 
Tom si mise a chiamare il fratello a gran voce, non ricevendo risposta. Iniziò a preoccuparsi e, urlando il suo nome con sempre maggiore urgenza, si affrettò a salire in camera di Bill. Spalancò la porta ed entrò in stanza: il fratello singhiozzava con il viso affondato nel cuscino di Alyx, sdraiato sulla pancia in mezzo a quel mare di lenzuola spiegazzate.
-Bill, che ti prende? Cosa è successo? Perché piangi?- gli domandò Tom, in totale apprensione.
-Avanti, non farmi preoccupare, rispondimi!- lo pressò sempre più agitato.
Bill alzò il viso e incontrò lo sguardo di suo fratello.
-Mi vuole lasciare, Tom! Non vuole stare più con me…- gli disse con voce sofferente.
-Non essere ridicolo, Bill! Certo che vuole stare con te!-
-No, è innamorata di un altro!-
-E tu come lo sai?-
-L’ho letto sul suo diario, stamattina lo ha dimenticato qui, e così io… io… oh, Tom! La amo così tanto!-
Tom, senza una parola, abbracciò il fratello e rimase con lui fin quando le lacrime non cessarono e Bill crollò sfinito in un sonno tormentato.
 
Qualche ora più tardi, quando Alyx fece ritorno alla villa dei Kaulitz, Bill si era relativamente ripreso.
Certo era distrutto da quello che aveva letto, ma voleva sentire da lei tutto. Solo allora finalmente si sarebbe convinto di quello che aveva letto. Solo allora si sarebbe rassegnato a perderla.
Sedeva compostamente sul divano, con il suo diario in grembo e la penna ancora incastrata tra le pagine da cui era rotolata fuori.
Senza emettere un fiato le porse il diario e lei, altrettanto silenziosamente lo rimise nella sua borsa.
Non si erano nemmeno salutati. Qualcosa non andava affatto bene, si disse lei.
-Perché vuoi lasciarmi? Non stai bene con me? Sei davvero innamorata di un altro?- esordì Bill, lasciandola di stucco.
-Bill, ma che stai dicendo?-
-Ho letto quello che hai scritto stamattina sul tuo diario…-
-Hai letto il mio diario?! Bill, si tratta di una cosa privata!-
-Mi è caduto a terra e si è aperto sulla pagina dove dentro hai lasciato la penna e nel raccoglierlo ci ho buttato l’occhio… Non volevo spiare intenzionalmente… ma non è questo il punto! Perché vuoi rompere con me?-
-Se lo avessi letto tutto sapresti la risposta…-
-Beh, non l’ho fatto! Perché vuoi rompere con me?-
Lei lo fissò per qualche istante, indecisa se dirgli finalmente la verità sui suoi sentimenti, come si era prefissata di fare da qualche giorno a quella parte, oppure lasciargli credere che non volesse più l’accordo perché voleva essere libera di stare con un altro. In fondo sapeva che sarebbe sempre stato complicato se anche fossero stati insieme per davvero, tra le sue fans isteriche e i paparazzi assatanati.
Alla fine però si risolse per la verità. Voleva avere la possibilità di essere felice. E la avrebbe avuta solo rischiando.
-Perché mi sono innamorata di te, Cristo! Non riesco più a stare con te per finta, Bill. Passare del tempo con te tutti i giorni e sapere che tu non provi niente per me, mentre io… Bill, mi uccide, lo capisci? Per questo volevo rompere l’accordo… per essere libera di dirti quello che provo senza che tu pensassi che te lo dicessi solo perché mi fa comodo stare con te, per la tua fama e per i tuoi soldi, come hanno fatto tutti gli altri… Poi avrei accettato il tuo inevitabile rifiuto, ma almeno sarei stata onesta con te, e me ne sarei andata leccandomi le ferite…-
-Cosa ti fa credere che avresti ricevuto un rifiuto da me?- la interruppe Bill lapidario.
-Bill, tu non ami me, quanto io amo te, lo so…- disse lei malinconicamente.
-Come fai ad esserne certa?-
-Bill…?-
Che cosa le stava dicendo? Che anche lui provava qualcosa per lei? Impossibile!
-Sì! Sì, sì, cazzo, sì! Ti amo, Alyx! Ti amo, mi hai sentito? Ti amo! E ti chiedo di ricordarti di questo momento perché è la prima volta che lo dico a una ragazza…-
Alyx ancora non credeva a quello che aveva sentito. Che fosse uno scherzo della sua mente? Un’allucinante fantasia a quello che avrebbe voluto sentirsi veramente dire?
Ma poi guardò Bill negli occhi e vi lesse solo lo stesso sentimento che sentiva lei per lui e capì. Capì che non era una fantasia irrealizzabile ma la sua realtà.
Corse ad abbracciarlo e Bill la strinse forte a sé, beandosi della sensazione di poterlo ancora fare, dopo tutta la paura di quel giorno di averla persa per sempre.
-Quindi ora sono la tua ragazza per davvero?- gli domandò con il viso affondato nel suo collo.
-Sì.- le sussurrò Bill, baciandole i capelli.
-Non ci credo! Mi sembra un sogno!- gli disse abbracciandolo più stretto, poi continuò con tono più pratico: -Oh, devo ridarti l’assegno…-
-Non essere ridicola! Quei soldi ti servono per l’università!- la rimproverò Bill, esasperato.
-Bill, il nostro accordo è rotto!- gli riferì con tono ovvio.
-Sì, ma a me risulta che tu abbia ancora un lavoro.-
-Eh?-
-Sei già stufa di fare la mia assistente personale?!- la provocò Bill.
-Bill, non accetterò mai più soldi da te… voglio che questo sia chiaro…- gli disse lei seria, non stando allo scherzo.
-No, tu prenderai tutti i dannatissimi assegni che ti darò, cazzo!- ribatté Bill, tornato serio.
-No, non lo farò!-
-Se vuoi stare con me lo farai. O così o niente!-
Passava ai ricatti ora? Ma che mascalzone!
-Stai di nuovo contrattando la nostra relazione, Bill!-
-No, sto finanziando l’istruzione della mia fidanzata.-
Lei capì che era una causa persa, Bill non avrebbe mai ceduto e lei francamente non aveva voglia di mettersi a litigare nel giorno più bello della sua vita.
-Ti ridarò ogni singolo centesimo speso per i miei studi, lo giuro!-
-E io non lo accetterò mai, lo giuro!-
-Bill!- urlò esasperata, mentre Bill ridacchiava e se la caricava in spalla per condurla nella sua camera dove avrebbe fatto l’amore con lei fino a crollare addormentato.


EPILOGO
 
Bill la portò a Venice Beach per il loro primo mese insieme.
Era una giornata calda, assolata, e in riva al mare spirava una dolce brezza rinfrescante.
Si respirava ogni dove l’odore della salsedine dell’oceano e ogni volta che Alyx prendeva un respiro le sembrava di essersi purificata i polmoni.
Rimasero seduti in spiaggia a lungo, fino al calar del sole, dove goderono di uno splendido tramonto sull’acqua.
Erano seduti a terra, sulla sabbia. Lei poggiava la schiena contro il petto di Bill e lui l’avvolgeva con le gambe contro le sue gambe e con le braccia attorno ai suoi fianchi.
-Guarda oltre l’orizzonte…- le bisbigliò Bill all’orecchio, lasciandole poi teneri e delicati bacini lungo tutto il collo. Ora la baciava non perché era costretto, ma perché lo voleva lui. Voleva farle sentire quanto la desiderava, quanto la amava, quanto la considerava sua.
-Oltre l’orizzonte?! Bill, si può guardare fino all’orizzonte, non oltre…- riuscì in qualche modo a rispondere lei, distratta da quelle dolci carezze delle labbra di Bill sulla sua pelle.
-Certo che si può!- affermò Bill, girandole il volto per poterla guardare negli occhi.
-No, non si può… Sta proprio nel significato di orizzonte… è una linea che separa ciò che si vede da quello che non è visibile.-
-Il fatto che non sia visibile non significa che non esista, Alyx… e tutto ciò che esiste può essere visto, immaginato, sognato… Guarda oltre l’orizzonte, Alyx, e dimmi ciò che vedi…-
Alyx ci pensò a lungo. Cosa poteva mai esserci oltre un orizzonte? Cosa intendeva Bill? Cosa si immaginava lei?
Infine si risolse per una vaga risposta: -Io vedo una coppia di vecchietti dall’altra parte dell’oceano che, seduti in veranda in riva all’acqua, guardano da questa parte e si indagano su cosa ci sia oltre il loro orizzonte. Tu cosa vedi?-
-Io vedo quasi la stessa cosa…-
-Quasi?-
-Sì, la stessa cosa, con un’unica differenza.-
-Quale?- gli domandò incuriosita.
-Quella coppia di vecchietti siamo noi, che guardiamo oltre il nostro orizzonte, fino alla fine dei nostri giorni…-


My Space: la storia è inevitabilmente giunta alla fine... ho voluto unire il breve capitolo di epilogo al penultimo perchè non ero sicura di riuscire ad aggiornare settimana prossima, visti gli immenenti esami universitari...
Spero che questa storia vi sia piaciuta e vi rinnovo l'invito a farmi sapere che ne pensate!
Spero che abbiate apprezzato fare questo viaggio nella vita dei miei personaggi insieme a me... io con voi mi sono divertita moltissimo, sia ad interagire che a scrivere!
Devo dire di essere enormemente emozionata! Questa è la prima mia long che vede la sua fine pubblicata... sono un po' nostalgica perchè mi mancheranno incredibilmente i protagonisti e leggere le vostre impressioni sia qui che su facebook... ma non temete, non sparisco! Rory è sempre qui!
Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno letto la mia storia accompagnandomi verso questo finale, e in particolar modo: memi881 e macky_love per aver aggiunto la storia alle preferite, 
Alien_To_Love, ellewaldorf, _VoCaLiSt_ e Jasmb per averla inserita tra le seguite, infine grazie a Alice Varn, memi881, Luxi_95 e macky_love per aver aver commentato il precedente capitolo...
Ringrazio fin da ora quelli che leggeranno e mi lasceranno il loro commento a questo capitolo conclusivo!
Infine, come sempre, ricordo la mia pagina facebook per aggiornamenti e news e per rimanere in cotatto con me se lo desiderate: Dark Blue Horizon
  
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