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Autore: michijei    22/08/2014    1 recensioni
“Quelli che dicono di odiare tutti quando amano davvero, amano forte.”
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: PWP
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capitolo diciassette.
epiologo.


Guardo dentro all'armadio nero di legno i miei vestiti cercandone uno appropiato per l'occasione finché la mia attenzione non viene catturata dall'abito bianco che mi arrivava appena sopra il ginocchio con una scollatura leggera sul davanti ed una vertiginosa sulla schiena, lo indosso e vado in bagno a pettinarmi e truccarmi, dopo qualche minuto sento bussare alla porta.

-'' Avanti.'' Dico senza voltare il mio sguardo dallo specchio mentre mi metto la matita sull'occhio sinistro, si apre la porta.
-'' Sbrigati, venticinque minuti fa mi avevi detto che ti mancavano solo cinque minuti.'' Lo sento sbuffare.
-'' Mi manca solo il trucco e sono pronta, dài.'' Finisco di darmi la matita e mi do uno sguardo guardando il mio viso. ''Visto? Sono pronta.'' Mi volto a guardare mio marito alzando le spalle ed esco dal bagno superandolo scendendo al piano inferiore andando a prendere un paio di scarpe bianche con i brillanti che avevo comprato insieme al vestito qualche anno prima, le indosso.
-'' Ora possiamo andare?'' Sorride lui aprendo la porta e prendendo la sua giacca infilandosela, lo raggiungo prendendo la borsa ed esco di casa.
-'' Certamente.'' Sorrido andando alla macchina.

Dopo un quartod'ora di macchina arriviamo al ristorande, entriamo dentro.

-'' Un tavolo per due.'' Dice al cameriere.
-'' Avete ordinato?'' Ci domanda il cameriere.
-'' Si, Mathers.'' Senza darci una risposta controlla il quaderno che aveva appoggiato alla cassa.
-'' Da questa parte, prego.'' Dice alzandosi e scordantoci in un tavolino apparecchiato per due accanto alla finestra, isolato dal resto del ristorante, rimaniamo da soli.
-'' Da quanto tempo che non andiamo a cena da soli?'' Sorride guardandomi Marshall.
-'' Da prima che nascesse Elizabeth sicuramente.'' Ricambio il sorriso.
-'' Sì, forse.'' Mi prende le mani. ''Sono già dieci anni di matrimonio.'' Mi bacia la fronte. ''Auguri amore.''
Sorrido baciandolo a stampo. -'' Auguri a noi.''

Dopo aver cenato a base di cibo italiano ed aver festeggiato come si deve il nostro decimo anniversario a base di champagne e vino torniamo a casa, verso le undici e mezzo circa.

-'' Ti sei divertita?'' Mi domanda appoggiandomi una mano sul ginocchio, sorrido.
-'' Mi diverto sempre quando sono con te, lo sai.'' Lui ridacchia
-'' E pensare che sedici anni fa non mi sarei mai immaginato che una frase del genere potesse uscire dalla tua bocca.'' Continua a ridere, ed io lo seguo.
-'' Dopo dieci anni di matrimonio e cinque di fidanzamento una persona perde la sua acidità.'' Ridacchio anche io.
-'' Sono stati i sedici anni più belli della mia vita, ti amo ogni giorno di più, tu ed i nostri tre figli.'' Mi bacia, io ricambio.
-'' Anche io ti amo sempre di più, amo tutti e quattro.'' Sorrido.
-'' Siamo arrivati a casa.'' Parcheggia la macchina uscendo e mi apre lo sportello dell'auto, esco.

Entriamo dentro casa, mi tolgo le scarpe con i piedi ormai doloranti ed appoggio la borsa nell'attaccapanni e lui fa lo stesso.
-'' Andiamo in camera nostra?'' Appoggia le mani sui miei fianchi, sorrido.
-'' Tu avviati io vado a vedere i bambini ed a dargli la buona notte.''
-'' Va bene, ma a quest'ora saranno a letto, anche perché se sono svegli devo licenziare la tata.''

Ridacchia, e sale le scale andando in camera nostra mentre io mi fermo alla prima nel corridoio entrando nella camera di Derek e Dylan stando sulla porta guardandoli dormire, mi avvicino al letto di Derek baciandogli la testa e ripeto la stessa azione anche per il secondo pensando a quanto siano uguali ma così diversi ricordandomi il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, la profonda paura di una ragazza di diciannove anni nell'aver scoperto di essere incinta del suo ragazzo con cui stava da nemmeno due anni. Il momento in cui ho fatto la seconda ecografia ed ho scoperto che erano gemelli, quando mi si sono rotte le acque, quand'ho sentito il dolore del parto, quand'ho dovuto badare a due bambini mentre andavo a scuola e lavoraro part-time in più lavori perché i soldi non bastavano. Sospiro sorridendo richiudendo la porta pensando che ne è valsa la pena ed entro nella terza porta color rosa fragola avvicinandomi alla culla color crema con dentro una bambina di appena un anno addormentata, le carezzo i capelli biondi baciandole la tempia sorridendo al ricordo di quand'ho scoperto che ero incinta di lei, quando l'avevo detto ai gemelli, la felicità mia e di Marshall e la delusioni dei gemelli quando a tre mesi e mezzo ho scoperto che era una femminuccia, esco anche dalla sua camera richiudendomi la porta alle spalle ed entro nell'ultima stanza del corridoio: quella mia e di Marshall, mi siedo nel letto togliendomi il vestito quando sento due mani che si appoggiano sui miei fianchi.

-'' Aspetta, te lo tolgo io.'' Sento al voce dietro di me di mio marito, e lo lascio fare, finimmo per fare l'amore per tutta la notte sorridendo pensando alla mia vita che disastro era prima e così perfetta com'è ora, pensando che una possibilità c'è per tutti.


spazio autrice: e così c'è anche il capitolo finale! mi dispiace se non l'ho fatta rispettando certi tempi e se l'ho fatta così tirata via e ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e/o recensita, grazie a tutti quanti! :)

 
  
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