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Autore: kennylove89    26/08/2014    12 recensioni
Cosa può accadere se nella classe di letteratura del signor Smith arriva Sarah che insegnerà agli alunni uno strano modo di fare educazione sessuale?
Ormoni impazziti, strani esperimenti, tanti ragazzi e tante risate.
Leggete per scoprirlo!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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I'm Sarah



Lunghi capelli rossi, occhi verdi, una maglietta color panna che non lasciava spazio all'immaginazione, dei jeans estremamente stretti e un tacco 12, come minimo. La ragazza che stava entrando in classe non avrà avuto più di 25 anni.
Il professore di letteratura, il signor Smith, le mantenne la porta e la aiutò ad appoggiare tutte le borse che stava tenendo in mano miracolosamente.
L'attenzione dei ragazzi 'stranamente' si elevò e 'stranamente' non me ne stupii. Alzai gli occhi al cielo facendo ridere Sam seduta al mio fianco.
 Occupavo sempre i posti in fondo alla classe, non che io fossi una di quelle ragazze che non stavano mai attente alle lezioni, ma avevo il terrore di avere le persone dietro di me, specialmente se per persone si intendono tutti gli idioti che mi ritrovavo per compagni, ed io di certo, non volevo ritrovarmi con ciocche di capelli tagliate, colorate o con gomme da masticare attaccate.
Decisamente preferivo prevenire che curare.
Appena finì di posare tutte le sue cose, il professor Smith si mise in un angolino con dei fogli e una penna rossa, sicuramente stava per correggere dei compiti.
La ragazza invece si appoggiò appena alla cattedra e si guardò intorno prima di iniziare a parlare.
"Salve ragazzi, in caso ancora non lo sappiate, il vostro preside mi ha incaricato per tenervi un corso che prevede circa cinque o sei lezioni sparse per questo anno scolastico sull’educazione sessuale o se preferite all’affettiva. Potete chiamarla come volete – si sistemò i capelli su una spalla e continuò –ma forse è meglio che prima io mi presenti. Mi chiamo Sarah e ho 24 anni.” Sorrise guardando tutti gli alunni
Ci avevano avvisati che ci sarebbe stato un incontro con una ragazza ma non credevo che lo avrebbero fatto per davvero.
“ E sei anche una gran figa”  aggiunse il coglione di turno facendo scatenare varie risate e fischi di alcuni ragazzi, mentre il signor Smith scosse la testa per poi ritornare al proprio lavoro.
Che depravati, pensai lasciandomi scappare un sorrisino.
Rise sistemandosi meglio sulla cattedra.
“Beh grazie signorino?..”
“Irwin, Ashton Irwin” sorrise beffardo.
Il solito, lui insieme al suo gruppo di amici, che anche se mi costava ammetterlo, portava sempre qualche risata alle lezioni pesanti.
Lo osservai, e notai che come sempre, indossava una di quelle magliette con le maniche sbracciate lasciandogli in mostra le braccia muscolose. E quella sua inseparabile bandana, che ogni giorno cambiava colore.
Si, Ashton era bello, decisamente molto attraente, con i suoi magnifici occhi verdi e le sue braccia da cui non riuscivo a staccare gli occhi.
Non so per quale motivo io avessi questa ossessione per le braccia maschili,  forse era solamente colpa dei miei ormoni impazziti.
“Allora ragazzi, le mie ‘lezioni’ saranno diverse dalle solite, non vi dirò semplicemente ‘ fate sesso sicuro, usate le precauzioni’ e bla bla bla. Perchè si sa, a noi ragazzi se ci dicono una cosa, ci entra da un orecchio e ci esce dall’altro.”
Mi sentii offesa, io sono una bravissima ragazza, o quasi..
“Per questo motivo, questo piccolo corso, in un certo senso sarà molta più pratica che teoria, forse qualcuno di voi farà  anche nuove esperienze” disse facendo spuntare molti sorrisi maliziosi sui volti dei ragazzi.
“ Non capitemi male, non vi farò fare niente di.. sporco, però devo sapere se c’è qualcuno al di sotto dei 17 anni in questa classe” scrutò l’alula in cerca di qualche mano alzata, e solo una non tardò ad arrivare.
Strano in una classe senyor non ce ne dovrebbero essere.
Corrugò la fronte sorpresa.
“ Hai meno di 17 anni?” Chiese al ragazzo che aveva alzato la mano.
“No, però potrei farti provare io delle nuove esperienze” ammiccò facendo ridere la classe.
E chi poteva sparare una cazzata del genere se non Calum Hood?
Indossava una maglietta simile a Irwin solo grigia, lasciandogli scoperti i tatuaggi, i soliti skinny jeans neri e un cappellino di un verde spento messo al contrario.
Insomma poco bello eh.
“Secondo me sarà un corso porno” sussurrò Sam facendomi ridacchiare.
“Hood sei un figo” esclamai ricevendo degli ‘oo’ e delle risate come risposte e una grande approvazione dalla mia migliore amica.
 “ Grazie Benson “ sorrise lanciandomi un bacio volante, al quale feci finta di acchiapparlo e metterlo nella  tasca dei miei blue jeans. Cercai di fargli l’occhiolino, ma alla fine chiusi entrambi gli occhi facendo ridere Sam e Clifford davanti a me.
L’unico ragazzo che anche se aveva cambiato colore di capelli circa settecento volte, stava bene con tutte le tinte.
Ritornai con lo sguardo su Sarah, girata di spalle, che stava attaccando un cartellone sopra alla lavagna e dopo vari apprezzamenti sul suo culo si girò con un pennarello in mano.
Dopo tutto sembrava una ragazza simpatica e si intuiva che sapeva gestire anche una classe come la nostra.
“ Allora per questa volta voglio fare una cosa semplice e cercare di conoscervi meglio, sia individualmente, sia come classe. Quindi faremo un brainstorming” si girò di nuovo e in mezzo al cartellone scrisse la parola 'sesso' a grandi lettere.
“Vi chiamerò uno per uno in ordine di banco e dovrete dirmi  il vostro nome e cosa vi fa venire in mente questa parola.”
Mi sistemai meglio la maglietta  blu notte che era scesa leggermente, facendo vedere un pezzo del reggiseno rosso.
Odiavo la mia terza piena che faceva sempre partire qualche discorso pervertito tra i ragazzi e odiavo questa maglietta che continuava a cadermi.
Non che io fossi una tettona e chissà che, solo che a differenza della altre che riempivano il reggiseno di carta igienica, le mie erano vere tanto che anche un cieco sarebbe stato capace di riconoscerne la differenza.
Alzai lo sguardo sentendomi osservata e incontrai gli occhi azzurri di Hemmings, che mi aveva fissato per tutto quel tempo. Non disse niente, si limitò a torturarsi il labbro giocando con quel piercing nero, e giuro che se non fosse stato  per il fatto di essere in classe, gli sarei saltata addosso e avrei realizzato tutti quei pensieri poco casti che mi stavano tormentando.
Distolsi lo sguardo e mi concentrai sulle cazzate che sparavano i miei compagni, dopo vari ‘il ripiano della cucina di casa mia ‘ da parte di Ashton e ‘eiaculazione’ da parte di Calum mi sbattei la mano sulla fronte. 
Ma quanto potevano essere scemi?
Fu il turno di Clifford e aspettai con impazienza visto che dopo di lui sarebbe stato il mio turno.
E indovinate quale fu la parola di Michael ?
 Perizoma, si perchè perizoma è l’unica cosa a cui a persona normale possa passare per la testa quando sente la parola sesso.
Idiota.
“Come ti chiami?”  Chiese Sarah guardandomi.
“Jade, Jade Benson " risposi spostandomi i lunghi capelli biondi solo su una spalla.
“Avanti dicci qual è la parola che ti viene in mente.”
Non ero sicura della parola che stavo per dire, aspettai qualche secondo e poi mi decisi a parlare.
“Fiducia.”
Un sorriso decorò il viso di Sarah e quasi le brillarono gli occhi, come se avessi detto la cosa più sensata della giornata, sospirai di sollievo sorridendo a mia volta e a quanto pare attirai anche l’attenzione del professore che alzò la testa.
“Perchè?” Chiese una voce che non mi sarei aspettata di sentire.
Mi girai verso Luke e cercai di formulare una frase di senso compiuto senza sembrare una perfetta  cogliona.
Non sapevo quale strana magia facesse su di me, ma ogni volta che incrociavo i suoi occhi blu, non era come avere delle semplici farfalle nello stomaco, ma dei rinoceronti e dei mammut che facevano bungee jumping dalla torre eiffel.
“Se due persone non si conoscono e fanno sesso?” Chiese di nuovo.
Gli occhi di Sarah e dei miei compagni continuavano andare avanti indietro, spostandosi da me a Luke.
“Io credo di si, insomma, è vero capita spesso che due persone facciano sesso senza conoscersi, ma credo ci sia sempre un sottile velo di fiducia, l’uno si concede all’altro e sanno che non si faranno del male tra di loro ma solo del..- mi vergognai quasi a dirlo- piacere?”
“ Se non fosse così non si chiamerebbe abuso sessuale?” Chiesi cercando di sostenere il suo sguardo.
Sorrise in uno strano modo e sentii dei brividi lungo la schiena e di sicuro no, non era per il freddo.
 “ Sapete ragazzi mi piace il clima di questa classe” disse Sarah andando a scrivere anche la mia parola in mezzo a quelle dei miei compagni.
Dopo essere passati a Sam che disse semplicemente “quello che vorrei fare con il ragazzo che mi piace” e una zoccoletta che non ascoltai neanche arrivò il turno di Luke, che mi sorrise malizioso per poi rispondere con ‘tette’ facendo ridere qualcuno e strappandomi un sorrisino.
Cretino.
La campana suonò e dopo un ‘ ci vediamo il prossimo martedì’ da parte di Sarah, mi affrettai a mettere l’astuccio che avevo tirato fuori inutilmente nella borsa, mi girai per riprendere il giacchetto in jeans che avevo poggiato sulla sedia quando sentì un respiro caldo sul mio collo.
“Bel colore il tuo reggiseno Benson ” sussurrò al mio orecchio una voce che sarei stata in grado di riconoscere tra milioni di persone.
Mi girai e incontrai gli occhi azzurri di Luke e un sorriso malizioso stampato in viso.
“Grazie Hemmings, se vuoi te lo regalo” dissi facendolo ridacchiare.
Si allontanò uscendo dalla classe, seguito dai suoi amici super fighi.
Sam mi prese a braccetto e insieme  uscimmo dalla classe.
“Cosa voleva Hemmings?” Chiese alzando un sopracciglio
“Niente, mi ha solo fatto i complimenti per il mio reggiseno” dissi ridacchiando.
“Puttana! Hai fatto sesso con Luke e neanche me l’hai detto!” Urlò colpendomi al braccio e facendomi anche male.
“No idiota! Ha solo intravisto il colore dalla scollatura della maglietta” risposi massaggiandomi la parte dolorante “ e poi cosa ci sarebbe di male se lo facessi con lui?”
“ Niente, anzi faresti proprio una bella cosa” disse fissando il fondoschiena dell’interessato che ci passò davanti.
“Beh si, hai proprio ragione”  risposi fissandolo a mia volta.
Scoppiammo in una risata e prendemmo diverse direzioni per raggiungere il nostri armadietti.
Appena arrivai davanti al mio, inserì la combinazione e dovetti tirare con forza l’anta per poterlo aprire, poggiai il libro di letteratura prendendo quello di matematica.
Divenne tutto buio quando sentii due grandi mani sui miei occhi, poggiai le mie sopra per cercare di capire di chi fossero e appena realizzai che erano delle mani troppo grandi per un essere umano capii che fossero di Ashton.
“Irwin lo so che sei tu” mi girai sentendo una di quelle sue inconfondibili risate.
Incrociai i suoi occhi e notai uno strano luccichio illuminarglieli maggiormente.
“Come hai fatto a sapere che ero io?”
“Nemmeno Shrek ha delle mani cosi grandi Ash” risi facendo ridere anche lui.
“Allora, qual buon vento ti porta qui” chiesi chiudendo l’anta di quell’aggeggio.
“Il mio armadietto è di fianco al tuo Jade” 
“Pensavo fossi venuto per trovare me “ misi un finto broncio che lo fece ridere.
“Anche, ti devo chiedere un favore nanetta” rispose poggiandosi con un spalla alla parete.
“Che intendi? E poi non sono una nanetta”
Insomma ok, sono un po’ bassa ma non cosi tanto.
“Si che lo sei, quanto sei alta?” Chiese trattenendo una risata.
“Uno e.. cinquantacinque” risposi abbassando lo sguardo.
Scoppiò in un grossa risata, tanto che alcune persone si girarono e guardarci incuriositi.
Mi sentii umiliata, per non dire alto.
Sbuffai e mi incamminai per la classe di matematica dove sicuramente la professoressa White stava aspettando gli alunni.
“No scusa, la smetto giuro!” Disse trattenendomi   per il polso, cercando di non ridere più, con scarsi risultati tra l’altro.
“ Va bene, dimmi cosa vuoi e lasciami andare che sono anche in ritardo” dissi notando che i corridoi si svuotavano lentamente.
“La tua amica Kelsey c’è oggi?”
Alzai un sopracciglio dubbiosa, cosa gliene frega  a lui di Kelsey?
Annui cercando di ricordare quale lezione avesse adesso la mia migliore amica.
 “Ti piace Kelsey?”
“Si, è interessante, mi piacerebbe conoscerla” sorrise facendo brillare ancora di più i suoi occhi.
Oh oh qui qualcuno si è preso una cotta!
“Quindi aiutami ti prego, ogni volta che cerco di parlarle, accade sempre qualcosa che me lo impedisce!”
“Sentiamo che favore vorresti?” Chiesi incrociando le braccia al petto.
“ Tieni qualche posto in più al tavolo in mensa oggi” sorrise maggiormente.
Sbuffai, proprio oggi che volevo continuare a leggere  il nuovo libro che avevo comprato.
“Allora?” Chiese dopo qualche istante che non parlavo più.
“Ok” mi arresi alla sua faccia da cucciolo.
Mi prese in braccio facendomi volteggiare continuando a ringraziarmi saltellando come un bambino a cui era stato regalato il giocattolo che chiedeva da tanto ai genitori.
“Grazie ancora nanetta” mi stampò un bacio sulla guancia per poi correre verso la fine del corridoio e quasi scivolò cadendo e facendomi ridacchiare.
Deficiente.
 


 
Holaa belle pollastrelle, questa non è la mia prima ff, anzi ne ho scritte cosi tante che ho perso il conto, solo che le ho cancellate tutte. Eh si che bella fine che gli ho fatto fare e.e
Anywayyy, l’idea questa storia è nata dal nulla, una sera che mi stavo annoiando e non avevo niente da fare e tataaa si è accesa la lampadina.
Si concentrerà molto su queste lezioni di educazione sessuale e su questa Sarah che gli farà fare strane cose.
Nel prossimo capitolo vedremo cosa accadrà in mensa. Ehehe
Coooomunque fatemi sapere cosa ne pensate se è un’idea un po’ di cacca o è carina, accetto anche critiche 
Al prossimo capitolo xx
  
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