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Autore: giady_guz_piumamagica99    27/08/2014    0 recensioni
- Dalla storia -
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<< Dimmi un po' >> disse lei curvando le labbra rosso scuro in un sorrisetto malefico << avrai pace 
solo quando mi batterai, vero? >>
<< Esatto Sherlock. E la mia pace è raggiunta, quindi... >> iniziò lui alzandosi dalla sedia.
<< Hai calcolato male. Hai lasciato uno spazio vuoto, dove o posso salvare il mio re, o mettere la mia torre in modo da salvarlo e farti scacco matto, quindi.... >> Jade spostò la torre << puoi pure aspettare seduto, sfigatello. >> si alzò dalla sedia, prese le 20£ che c’erano sul tavolino e si aggiustò il papillon uscendo di scena tra gli applausi del club di scacchi.
PREMESSA: i protagonisti NON si innamoreranno tra di loro!!!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Tu dovresti essere in carcere! Non potevi semplicemente rifiutare la mia offerta? Bastava dire: “Non ho voglia di uscire con te, Luke”, non era neccessario avvelenarmi! >>
Jade si massaggiò per la milionesima volta le tempie mentre Louis ridacchiava.
<< Ma chi se ne frega di te! Io cosa centravo? >> gridò Harry.
<< Senti CIA, non ti ho avvelenato. Ti ho solamente intossicato, non è nulla di grave. E te, sfigatello, te lo meritavi per aver fatto la spia! >>.
Jade si chiese cosa avesse fatto di male per ritrovarsi in quella situazione.
“Forse il fatto che hai avvelenato Luke” le suggerì una vocina dentro di lei.
“Non l’ho avvelenato, l’ho solo intossicato!” Jade percepì lo sguardo di ovvietà che le stava rifilando la sua coscienza.
Era a casa di Harry. O per meglio dire, nella gigantesca, suntuosa, pacchiana e superflua villa di Harry. Se fosse stata di propietà di qualcun altro probabilmente le sarebbe piaciuta, ma il solo fatto che lo sfigatello abitasse lì le dava un irrefrenabile impulso di vomitare sul pavimento.
<< E se fossi stato allergico? Sarei potuto morire! >> gridò Luke.
<< Smettila di lagnarti! Avevo controllato la tua cartellina scolastica. C’è scritto tutto, sai… per il cibo e nel caso succeda qualcosa di grave relativo alle tue idiosincrasie >>.
 << Che per tua informazione, Harry, significa allergie >> aggiunse poi con un sorrisetto divertito.
<< Ed io? Come sapevi che non ero allergico? >> domandò il preso in causa con una nota isterica nella voce.
<< Non lo sapevo. >> rispose lei tranquillamente alzando le spalle.
<< Io ti uccido! Ti odio, sei insopportabile! >>
<< Bene, Sherlock ed io andiamo in cucina a vedere cosa combinano gli altri. >> intervenne Louis trascinando Jade nella stanza adiacente << Prima che qualcuno provochi gravi lesioni a qualcun altro… >>.
Appena la porta si chiuse dietro di loro, Louis la incenerì con lo sguardo.
<< è inutile che mi guardi così, sei tu che mi hai trascinato qui! >>.
La ragazza era riuscita a far scivolare una piccola quantità del fungo velenoso che aveva rubato all’orto botanico nel piatto di Luke. Appena il ragazzo aveva iniziato a vomitare senza sosta Harry, che aveva visto tutto, aveva fatto la spia. Jade, tanto per essere originale, gli aveva rifilato un pugno nel bel mezzo della mensa.
<< Scusami tanto, carina, ma dato il fatto che per colpa tua non la smettono più di vomitare, come minimo dovresti aiutarmi a pulire! >> ribattè Louis.
<< Fatti aiutare dalla scorta! >> disse Jade indicando i ragazzi seduti attorno al tavolo che seguivano la conversazione.
<< Se i tuoi amici sono deficenti e hanno bisogno di messaggi chiari e concisi, è mio compito fargli afferare il semplice concetto di “ NON ROMPERMI LE PALLE” che sono tanto restii ad assimilare! Il vomito sono fatti tuoi, non è colpa mia se i tuoi conoscenti rispondono al nome di cretini patentati! >>.
Liam diede un colpo di finta tosse.
<< Si, si! Certo! Mi ero quasi dimenticata il “senza offesa” e il “non mi riferisco a voi”! Contenti?! >> sbuffò Sherlock << E ora lasciami andare a casa, o ti denuncio per sequestro di persona! >> gridò rivolta a Louis.
<< Prova anche solo a metter piede fuori da questa casa, e io ti denuncio per furto all’orto botanico, avvelenamento, ovvero tentato omicidio e omicidio premeditato e furto di documenti scolastici privati, ovvero mancato rispetto della privacy degli studenti. >>
Jade incrociò le braccia e aprì la bocca, ma Louis la bloccò sul nascere. << Come prove, porto la testimonianza dei tuoi che sanno che sei stata fuori ieri sera, la testimonianza di Harry e Luke e la tua, perché ti converrà ammetere che hai letto la cartellina di Monroe se non vuoi essere accusata di tentato omicidio. >>
<< Vai al diavolo! >> sbottò Jade lasciandosi cadere su una delle sedie vuote.
Un rumore spiacevole proveniente dal salotto fece fare una smorfia disgustata a tutti i presenti.
<< Louis!!! >> il ragazzo sbuffò ed uscì dalla cucina.
<< Piacere, sono Zayn. Tu sei Jade, giusto? Loro sono Niall e Liam. >>
Jade alzò gli occhi al cielo.
<< Conosco i vostri nomi, Louis non fa che ripetermi “Dovresti conoscerli, sono simpatici!”. Si, sono Jade, ma penso che questo punto sia stato chiarito quando entrando in casa il vostro caro amico Harry ha strillato “Dolore a te e a tutti i tuoi eredi Jade Foster!” >>
<< Ma cosa avresti fatto di preciso scusa? >> domandò Niall.
<< Luke Monroe, quel parassita appicicoso, mi ha torturato chiedendomi di uscire con lui tutta la scorsa settimana e quella prima. Alla fine, per pura esasperazione ho accettato. Come soluzione sono andata all’orto botanico e ho, diciamo… preso in prestito un paio di Boletus satanas, comunemente conosciuto come Porcino del Diavolo. Questo particolare fungo provoca vomito frequente per un paio di ore, ma sarebbero state sufficenti per dire a Luke di riposarsi e spostare al prossimo millenio il nostro appuntamento. Quel lurido spione che non è altro, per chi non ci fosse arrivato sto’ parlando di Styles, è corso a dire a Luke che l’avevo intossicato, così per dispetto gli ho messo quel che mi rimaneva del Boletus satanas nel pacchetto di gomme che si porta sempre dietro. Ora, voi potreste obbiettare: “Ma come poteva ingerire la polvere del Porcino del Diavolo? Non l’avevi mica mescolato alla pasta dei chewing gum!”. Vero, però avevo notato che il pachetto era quasi finito, questo implica che lui avrebbe ruotato la scatolina di diciamo 40-45 gradi, per tanto la polverina sarebbe caduta sul palmo della mano e lui l’avrebbe ingerita portandosi la gomma alla bocca. Harry l’ha spifferato a Louis che mi ha costretto a venire qui per pulire il vomito. Come potete notare, Louis ha nelle sue mani il potere di tenermi qui, ma non quello di farmi lavare i rigurgiti di quei due. In conclusione, se la sono cercata. >>
Un silenzio attonito regnò per un paio di secondi.
<< Porca miseria ragazza! Tu sei un pericolo pubblico! >> decretò Niall.
Jade lo guardò con sufficienza << Se avessi voluto fare del male a Luke, non avrei certo ricorso ad uno stupido porcino. >>
<< Ma mi spieghi perché non gli hai semplicemente detto di no? >> chiese Zayn sconcertato.
<< Ti ho appena fatto brillante esempio della mia intelligenza, secondo te non ci ho provato? >> chiese lei ovvia.
<< Ma allora potevi uscire con lui! Nessuno è mai morto per un appuntamento! >> continuò il ragazzo.
<< Mi permetto di dissentire. Varie coppie sono morte durante un’uscita. >> spiegò la ragazza << E inoltre, se tu analizzassi la situazione, potresti capire perché non sono uscita con lui. Raccogli gli indizzi. Analizza tutto ciò che sai di me. Su avanti, prova! >> lo incitò Jade.
<< Em.. ok, vediamo… >> inziò Zayn << Tu sei molto intelligente. Potresti aver capito qualcosa di Luke che ti ha sconcertato. Forse si droga, o esce con qualche gang. Per tanto tu per evitare qualsiasi rischio di involucrarti in situazioni compromettenti con la polizia, hai architatteto un brillante piano al fine di non uscire con lui! >> concluse entusiasta.
<< Ehi, è vero! Potrebbe essere andata così! >> esultò Liam.
<< Oppure, dato che sei a conoscenza del fatto che Luke sa sempre tutto di tutti, non volevi fargli scoprire qualcosa. Tutti sappiamo che per un po’ di soldi venderebbe qualsiasi segreto imbarazzante. >> s’inserì Niall.
<< Giusto, potrebbe essere andata anche così… >> commentò Liam << Oppure… entrambi siete al servizio di due grandi trafficanti di droga e i vostri capi vi hanno chiesto di fare fuori l’avversario e siccome tu lo ami, hai architettato un brillante piano per non farlo fuori. >>
I ragazzi si guardarono eccitati tra loro, convinti di aver elaborato delle risposte geniali.
<< Affascinante >> disse Sherlock con tono piatto.
<< Quindi chi di noi ha ragione? >> domandò Niall.
<< Chiunque di voi sia convinto di guardare troppi film. >> rispose Jade storcendo la bocca << Non sono uscita con lui perché mi fa schifo il contatto fisico. >> chiarì.
<< E secondo te come facevamo ad arrivarci? >> si lamentò Liam.
<< Stai scherzando spero? Hai tratto come conclusione che lavoriamo per due trafficanti e non hai notato che non mi faccio mai toccare da nessuno, stò più lontano possibile da chiunque e frequento solo ed esclusivamente quelle poche persone che possono apportarmi del sapere? Santo cielo! >> ribadì la ragazza sorpresa.
I tre ragazzi rimasero zitti per un po’.
<< Sherlock, porta il tuo schifoso culo di qua! Harry mi stà torturando l’anima! Dice che vuole parlare con te! >> urlò Louis dalla stanza adiacente.
<< Nemmeno se parlare con lui fosse l’unica opzione oltre alla morte! >> gridò di rimando.
<< Ma lo sai che sei una stronza di dimensioni colossali? >> chiese Louis.
Jade si alzò dalla sedia, fece cenno di stare zitti ai tre ragazzi ed aprì la finestra.
<< Ne sono consapevole! >> rispose. Poi si affacciò e trascinò la sedia fino al bordo della sua via d’uscita.
<< Non vorrai mica saltare vero? Siamo al terzo piano! >> gridò Niall.
<< Si, certo, sono sicura che piangerete tutti. >> fece Jade sbtigativa.
Stava per metter piede fuori, quando Louis entrò nella cucina splancando la porta.
<< Vieni immediatamente di là… Ma cosa stai facendo? Oh, non ci provare nemmeno bastarda che non sei altro! Stanno vomitando il doppio di prima! >> le gridò.
<< Già, di solito succede. Dagli da bere acqua con lime e un po’ di succo di cipolla e passa tutto. Ci vediamo domani a scuola. >> salutò e si buttò giù dal terzo piano tra le urla dei tre e il “Vaffanculo” di Louis.
  
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