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Autore: __surpriseme__    29/08/2014    2 recensioni
Uno spiacevole scherzo del destino. Così si potrebbe definire lo strano incontro tra Cordelia Miller e Harry Styles. Lei pulisce i pavimenti per guadagnare i soldi cercando di arrivare a fine mese e lui è il regista di un nuovo film che, come il caso ha voluto, sta girando proprio nel capannone dove Cordelia lavora.
Conosciuto il folle, goffo e peperino carattere di Cordelia, Harry non fa altro che punzecchiarla e umiliarla nel peggiore dei modi anche quando dovrebbe pensare al suo film.
Ci troviamo in inverno inoltrato e Harry sta per concludere il suo capolavoro quando la protagonista si ammala gravemente e decide che non può più continuare con le riprese, così dopo aver messo a soqquadro tutta Londra per cercare una sostituta, si accorge solo in quel momento che tutto il suo film è ispirato al suo rapporto con Cordelia, perciò chi meglio di lei avrebbe potuto interpretare se stessa?
Harry continua a cambiare finale, non riuscendo a trovarne uno adatto, ma alla fine decide di lasciare che la storia si formi da se, ossia come dovrebbe andare nella realtà la sua sconsiderata storia con Cordelia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ci rivediamo, dolcezza» mi saluta sorridendo mentre lo guardo accigliata.
 
«Si e adesso spostati, devo parlare con la professoressa» porgo la mia attenzione allo sguardo impiccione dell’insegnante di mio fratello. Indossa una camicetta bianca scollata e una longuette nera. Sento il rumore di un tacco sbattere nervosamente sul pavimento e capisco che è la scarpa della professoressa che ho davanti visto che la sua anca si muove tramando.
 
Vuole fare la diva della situazione. Si passa una mano nei capelli e bagna le labbra con la lingua, saluta un’ultima volta Harry e finalmente quest’ultimo va via.
 
«Bene, adesso posso sapere come se la cava mio fratello a scuola?» metto una mano sulla spalla di mio fratello che mi si avvinghia vicino e lo vedo sorridere soddisfatto perché sa già che lo elogerà per tutta la durata della nostra conversazione.
 
«Il nostro Tommy è un vero genietto» ed è così che ogni sua insegnante lo definisce.
 
Genietto.
 
Sono orgogliosa di mio fratello. Sono sicura che un giorno diventerà qualcuno di successo e guadagnerà un sacco di soldi.
 
«Ha voti altissimi in tutte le materie, l’unica pecca…»
 
Pecca? Che pecca?
 
Guardo Tommy con uno sguardo da:”Cosa sta dicendo?” e lui scrolla le spalle e scuote la testa velocemente.
 
«Ha dei problemi con i compagni, dovrebbe aprirsi un po’ di più»
 
Oh, è questo il problema? Credevo che fosse qualcosa di molto più grave. Pensavo che fosse uno di quei bulletti che prende di mira i compagni più debolucci e li umilia davanti a tutti. In effetti, non mi dispiacerebbe vedere che mio fratello si fa rispettare, ma voglio che diventi un bravo ragazzo, quindi…
 
No alla violenza minorile!
 
«Vorrei che socializzasse un po’ di più» prende un foglio e me lo porge.
 
«Sarebbe bello se passasse del tempo con i suoi compagni, questo è il modulo per le iscrizioni al corso di teatro che offre la nostra scuola» prendo il foglio in mano e poi guardo Tommy e mi sorride.
 
Mio Dio, vuole diventare un attore?
 
Voglio dire, sono contenta che abbia questa passione in comune con la mamma, ma…
 
«È gratis»
 
«Accetto!» le afferro la mano e la stringo vigorosamente. Prendo una penna a caso dalla cattedra e firmo il foglio con tanto di cuoricino finale.
 
Infantile lo so. Meglio cancellarlo.
 
Rileggo tutti i dati: numero di casa, indirizzo ed un e-mail inventata al momento perché non ne possiedo una.
 
«Ѐ stato un piacere» sorrido alla professoressa e lei mi congeda con un semplice “Ciao”.
 
 
***
 
 
 
«Perché non me ne hai parlato prima?» chiedo a mio fratello sulla strada del ritorno verso casa.
 
«Pensavo che bisognasse pagare qualcosa per iscriversi» lo vedo calciare una lattina di coca vuota e mettere le mani nelle tasche del suo giubbino blu.
 
Oggi fa abbastanza freddo. Il cielo è nuvoloso e presto vedremo la pioggia scendere se non ci sbrighiamo.
 
Mi fermo per un attimo e blocca anche Tommy. Gli prendo il viso tra le mani e gli accarezzo le gote delicatamente, sentendo il freddo della sua pelle.
 
«Oh, piccolo. Voglio che tu mi parli di tutte le cose che vuoi d’ora in poi, non deve mancarti niente» guardo i suoi occhioni.
 
«In questo caso…» riprende a camminare saltellando leggermente.
 
«Per Natale voglio una bicicletta nuova» rido come una scolaretta per la sua dolcezza.
 
«Vedrò cosa posso fare» mi metto al suo fianco e insieme riprendiamo a camminare verso casa.
 
 
***
 
 
«Buon giorno dolcezza. Voglio un caffè e subito» mi volto e aggiusto il camice per le pulizie. Harry ha un ghigno divertito sulla faccia e mi porge una banconota.
 
«Ti ho già detto che le macchinette sono all’entrata» chiudo l’armadietto e afferro il manico del carrello delle pulizie.
 
Mi dirigo verso il corridoio.
 
«Non ti sporchi le mani per prendere un caffè, ma per pulire i cessi si» aggiusto i miei occhiali e prendo uno staccio leggermente bagnato.
 
Glielo tiro sulla camicia gialla e mi rigiro riprendendo a camminare.
 
«Con quello straccio ci pulisco realmente i cessi» annuncio facendo rimbombare la mia voce tra le pareti.
 
Comincio il mio lavoro inacidita dall’incontro con Harry. Pulisco due stanze, dove qualche giorno fa, alcuni ballerini provavano una coreografia. Il pavimento sembra lucido e ammiro il mio risultato asciugando con il braccio un velo di sudore dalla mia fronte.
 
Subito dopo vedo delle ragazze entrare nella stanza e scivolare sul bagnato. Una si contorce per la botta e io in punta di piedi, lentamente di dirigo fuori dalla porta.
 
Però che ridere!
 
No, sul serio non si sono accorte che a terra c’era bagnato? Ho pure lasciato il cartello con scritto…
 
Guardo tra i miei prodotti per le pulizie e vedo appeso ad un gancio il cartello di plastica giallo. Porto una mano alla bocca e comincio a ridere di gusto.
 
Errore mio!
 
Avrò compromesso la loro carriera? Si saranno fatte male sul serio? Lo scopriremo soltanto nella prossima puntata di…
 
«Perché ridi?» la voce di Harry mi fa sobbalzare.
 
Da quanto tempo è qui? Non era andato via per girare il suo film?
 
Oh, andiamo. Non può fare così. In questa settimana mi ha impedito di pulire tre stanze e devo recuperare oppure perdo il posto.
 
Predo lo spazzolone e un secchio pieno d’acqua e senza rispondere alla sua domanda mi avvio nei bagni puzzolenti del luogo.
 
E questi sono quelli delle femmine, immaginate il tanfo dei bagni dei maschi.
 
Terribile!
 
«Ohi mamma! Ma tu lavori sempre così?»
 
Se non sparisce entro due secondi giuro che lo aggredisco e gli infilo il bastone della scopa su per il culo.
 
Apro le finestre in ogni piccolo bagno. Ci sono quattro porte tutte in fila e ognuna ha un gabinetto da pulire. Ci sono i lavandini sporchi di calcare e si sente una puzza di sudore dalle docce che nemmeno ve la immaginate.
 
«Non oso entrare, non voglio vedere nient’altro» è appoggiato allo stipite della porta, con le mani in tasca e una camicia pulita verde.
 
Ma si può sapere dove li prende i vestiti dai colori così sgargianti?
 
«Allora va via, nessuno ti ha chiesto di assistere» trascino il carrello in bagno e predo l’attrezzo per pulire i vetri. Spruzzo tutti gli specchi e poi con la spazzola e l’acqua tolgo le macchie di rossetto che le simpatiche attrici di Harry si divertono a lasciarmi.
 
«Non mi hai ancora detto il tuo nome, dolcezza» entra nella stanza con passo felpato sempre con le mani nei pantaloni.
 
«Se te lo dico, poi vai via?» chiedo guardando il suo riflesso nello specchio.
 
«Vedremo» sorride sghembo.
 
«Cordelia e adesso sparisci» salgo sul lavandino per arrivare in un punto più alto visto che non sono altissima. Mi appoggio sulle punte dei piedi e continuo a fare il mio lavoro.
 
«Cordelia» assapora il mio nome ripetendolo più volte.
 
«Cor-de-lia» guardo la sua lingua sbattere contro il palato e noto che il suo tono di voce è cambiato.
 
«Particolare, dolcezza» si avvicina al lavandino a apre l’acqua. Ammiro i suoi movimenti controllati mentre prende una noce di sapone liquido sulle mani e le sciacqua.
 
«Dovresti stare attenta a non scivolare» dice e io agito i piedi e con la mia grazia da pescivendola metto il piede in una pozza d’acqua. Scivolo e cado a terra provocando un rumore sordo che risuona per tutto il bagno.
 
Il sedere attutisce la caduta ma non il dolore. Appoggio i palmi delle mani a terra e apro gli occhi.
 
«Cazzo» porto le gambe al petto e mi cullo perché il dolore è insopportabile.
 
 «Te lo avevo detto» mi lamento emettendo un gemito gutturale e continuo a cullarmi.
 
Sono sempre stata sbadata, ma non penso che questa volta sia stato un incidente.
 
Che male!
 
Il culo mi duole in una maniera incredibile. Potevo rompermi l’osso sacro e non sarei stata più in grado di muovermi.
 
«Beh, io torno al mio film» fa sbattere i tacchini delle sue scarpe l’uno contro l’altro ed esce dal bagno lasciandomi dolorante e rannicchiata a terra.
 
Cornuto!









Ragazze! Quante a lasciarmi una recensione per questo capitolo? 
Cosa ne pensate? 
Io Cordelia me la immagino come Selena Gomez perciò... lei interpreterà la nostra protagonista!
Ditemi cosa ne pensati di Harry in questi panni e si vi piaciono gli latri personaggi!
Per il momento è tutto.
Baci c:
  
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