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Autore: acielsereno    16/09/2014    4 recensioni
Dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime, che le rigarono piano il volto, sbiancato al solo pensiero che Fred fosse morto. Nessuno poteva consolarla, nessuno poteva farla sentire meglio. Poteva solo piangere e ricordare i bei momenti passati con lui. Ricordava ogni sorriso, ogni battuta, ogni abbraccio!
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Non posso perderti Fred Weasley

Capitolo 5

La confessione di un amore

 

Entrare nella Sala Grande fu più difficile di quello che Hermione pensava. Non si trovava più nella stessa sala che l’aveva accolta il suo primo giorno di scuola; ora si trovava in un posto che era completamente diverso, irriconoscibile. C’erano corpi ammassati verso le pareti e persone che piangevano ovunque. C’erano anche persone che si abbracciavano, persone che cercavano conforto, persone che stavano in silenzio sperando di poter stare meglio. Anche Hermione sperava. Ora era una ragazza di diciassette anni che aveva un passato, un presente e un futuro. Aveva combattuto nella battaglia affianco ai suoi amici, ora camminava verso Fred e sapeva che avrebbe avuto un futuro. Non sapeva cosa sarebbe successo, ma sapeva che non sarebbe morta. Non sarebbe morta prima di dire a Fred tutto quello che provava per lui.

Mentre continuava a camminare, con lo sguardo incontrò quello di Dennis Canon. Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi, forse dovute alla morte del fratello maggiore. Colin se lo ricordava bene Hermione. Si ricordava di quando era poco più che un bambino fissato con Harry Potter e continuava a scattargli foto da mandare al fratellino, ancora troppo piccolo per frequentare Hogwarts. Nessuno dei due avrebbe dovuto partecipare alla guerra. Erano troppo giovani, troppo inesperti. Avrebbero potuto salvarsi. Hermione abbassò subito lo sguardo e continuò a camminare guardandosi le punte dei piedi. Colin e Dennis erano sempre stati due buoni fratelli, si volevano bene, si proteggevano a vicenda. A volte Hermione era stata gelosa di quel rapporto, come quello tra i fratelli Weasley. Lei era sola. Non aveva fratelli o sorelle pronti a difenderla, non aveva nemmeno più i genitori. Ma aveva Harry e Ron, erano loro la sua famiglia ora. Aveva Ginny, Luna, Neville, George. Aveva Fred.

Quando si sentì stritolata in un abbraccio ebbe appena il tempo di alzare lo sguardo. Ginny la stava stringendo. Era la sua migliore amica e sicuramente sarà stata molto preoccupata per lei non avendola vista nella Sala Grande dopo la battaglia. Hermione aveva bisogno di quel contatto, aveva bisogno della sua amica, ora più che mai, ma non rispose all’abbraccio. Restò con le braccia distese lungo i fianchi e chiuse gli occhi, appoggiando il mento sulla spalla di Ginny. Riusciva a profumare di rosa anche dopo varie ore di lotta incessante. Era sempre bello sentire il suo profumo, quel profumo così dolce e intenso.

«Dove sei stata?» le chiese Ginny dopo essersi staccata dall’abbraccio

«Avevo bisogno di pensare. Harry era con me! Sta venendo qui anche lui credo!»

Ginny annuì. Non era preoccupata per Harry, probabilmente lo aveva già visto, aveva già constatato con i suoi occhi che il ragazzo della sua vita era vivo e vegeto. Hermione le sorrise leggermente e lei, in tutta risposta, la abbracciò di nuovo. Non ne avrebbe avuto mai abbastanza dei suoi abbracci, ma avevano tempo. Avrebbero avuto tempo per tante cose.

Si staccarono dall’abbraccio solo quando Ginny vide entrare nella Sala Grande Harry, seguito da Ron. Il rosso aveva gli occhi lucidi, probabilmente aveva appena smesso di piangere. Vederlo così spezzava il cuore ad Hermione, ma non avrebbe potuto fare niente per farlo stare meglio. Avrebbe soltanto potuto fare quello che aveva sempre fatto. Sarebbe stata la sua amica. Gli avrebbe dato dei consigli, lo avrebbe supportato, lo avrebbe consolato, ma non poteva dargli quello che voleva. Non poteva perché Ron non desiderava altro che il suo cuore. Purtroppo per lui, il cuore di Hermione apparteneva già ad un altro. Gli era appartenuto dal primo momento in cui si erano visti su quella carrozza sull’Hogwarts Express, gli era appartenuto durante ogni litigata, durante le vacanze insieme. Il suo cuore era di Fred. Non poteva nasconderlo e nemmeno negarlo.

Ginny corse incontro al suo ragazzo e abbracciò anche lui. Questo era il suo modo per dire che ci voleva bene. Era sempre la solita Ginny e questo fece sorridere Hermione. Dopo aver staccato le sue braccia dal collo di Harry, gli si mise accanto, lo prese per mano e cominciarono a camminare verso Hermione. Ron camminava in disparte, ma li stava comunque seguendo.

«Allora?» chiese Harry quando si trovò di fronte a Hermione

Hermione lo guardò interrogativa. Poi capì. Abbracciare Ginny, pensare alla morte di uno dei fratelli Canon, guardare l’amore tra il suo migliore amico e la sua migliore amica, le aveva fatto dimenticare il vero motivo per cui era corse nella Sala Grande. Doveva parlare con Fred, doveva dirgli tutto. Hermione si girò di scatto, senza rispondere a Harry. Il signor e la signora Weasley erano abbracciati l’uno all’altra e si tenevano la mano. Dovevano essere piuttosto sollevati dal non aver perso nessuno dei loro figli. Sembravano felici, perché si stavano sorridendo. Alla loro destra Bill e Fleur, anch’essi abbracciati, parlavano con Charlie che aveva tutti i capelli spettinati. Ginny e Ron erano vicini a Hermione. Mancavano all’appello solo i gemelli e Percy. Hermione cominciò a cercarli con lo sguardo e quando finalmente li trovò, tornò a guardare Harry.

«Non so se ce la faccio!» borbottò

«Ce la farai!» disse Ron tutto d’un tratto «Vai da lui e digli che lo ami prima che sia troppo tardi!»

Ginny e Harry guardavano Hermione, poi Ron, poi di nuovo lui aspettandosi una risposta che non arrivò mai. Non sapeva cosa rispondere. Sapeva di aver fatto del male a Ron. Non avrebbe voluto fare del male a nessuno, ma ormai era fatta. Lo aveva baciato e ora stava per dire a suo fratello che lo amava. Gli aveva spezzato il cuore e lo sapeva, ma non poteva fare molto per aiutarlo. Non poteva fare finta di amarlo, ignorando i sentimenti che provava per Fred.

«Ron, io…» provò a scusarsi lei

«No, tu niente. Vai da lui!» sbottò lui

«Da lui chi?» chiese Ginny guardandomi

«Possibile che tu non l’abbia notato?» le chiese Harry guardandola

«Notato cosa?»

«Hermione è innamorata di Fred» commentò Ron abbassando lo sguardo

Fu allora che Ginny capì. Capì tutto. Riuscì a capire come mai Hermione era scomparsa dopo la fine della battaglia. Lo aveva visto steso a terra credendolo morto e si era sentita mancare la terra sotto i piedi. Aveva sicuramente avuto bisogno di piangere la sua morte da sola. Si staccò da Harry, si avvicinò a Hermione e, per la terza volta in pochi minuti, la abbracciò. Posizionò la bocca vicino all’orecchio di Hermione e, mentre le accarezzava piano i capelli ricci, le sussurrò qualcosa così piano che solo loro due avrebbero potuto sentire.

«Va tutto bene! È lì. È vivo. Lo hai visto tu stessa! Ora va da lui e digli che lo ami!»

Dopo essersi staccate dall’abbraccio, ancora, Hermione annuì. Aveva ritrovato il coraggio. Proprio in quel momento riuscì a capire che il suo coraggio erano i suoi amici. Erano loro che le davano coraggio. Doveva essere coraggiosa. Aveva dovuto essere coraggiosa per salvare i suoi amici e le persone che ama; avrebbe dovuto essere coraggiosa ancora. Avrebbe dovuto confessare tutto a Fred. Voleva solo dirgli la verità. Avrebbe voluto essere ricambiata da lui, ma non le importava. Voleva solo essere sincera con lui e dirgli che lo amava. Non voleva dover correre un’altra volta il rischio di perderlo senza avergli detto di amarlo.

Hermione si girò di nuovo. Trovò con lo sguardo i gemelli e Percy in un angolo della Sala Grande e decise di osservarli prima di avvicinarsi. Avevano fatto pace con Percy, questo era sicuro. George e il fratello maggiore erano in piedi e parlavano con Fred, che invece era steso a terra e si teneva il fianco sinistro con la mano destra. Era pieno di cenere e di pezzi di muro; era sudato e molto sporco, ma a Hermione sembrò bello come non mai. Era vivo e non c’era cosa più bella di quella.

Si avvicinò a loro senza alzare lo sguardo dal corpo di Fred e quando si trovò a pochi centimetri da lui, George le corse incontro per abbracciarla. Rispose a questo abbraccio, come non aveva fatto con Ginny. Sapeva che George ne aveva bisogno. Aveva pensato di aver perso la sua copia esatta, il suo gemello, oltre che suo compagno in affari e Hermione non sapeva minimamente cosa poteva aver provato.

«Sono felice di vederti tutta intera Hermione!» le sussurrò all’orecchio

«Sì, anche io, George!» rispose lei staccandosi dall’abbraccio

Anche Percy le andò incontro e Hermione si irrigidì tutta quando venne abbracciata anche da lui. Si rilassò dopo pochi secondi perché sapeva che Percy, come tutti gli altri, aveva bisogno di ricevere affetto dalle persone. Non lo aveva ricevuto per molto tempo.

«Che piacere vederti Percy!» disse Hermione

«Altrettanto!» rispose lui staccandosi da quell’imbarazzante abbraccio

Ora Hermione spostò lo sguardo su Fred. Li stava guardando con fare interrogativo. Aveva guardato Hermione abbracciare il suo gemello e poi anche il fratello maggiore. Anche Hermione ora lo stava guardando. I loro occhi si erano agganciati e non potevano più fare a meno di quel contatto visivo. Fred sorrise. Era uno dei suoi soliti sorrisi malandrini. Hermione si chiese da quanto non ne vedeva uno… era passato tanto, davvero troppo, tempo!

«Ora voglio un abbraccio anch’io!» commentò lui senza smettere di sorridere in quel modo

«Sei sempre il solito, Weasley!» disse lei inginocchiandosi al suo fianco

Hermione vide George dare una pacca sulla spalla a Percy e poi li vide allontanarsi. Li avevano lasciati soli in quel piccolo spazio di sala.

«Se non fossi così non ti piacerei così tanto!» disse lui stringendo la presa sul fianco e chiudendo gli occhi per il dolore

«Ti fa tanto male?» chiese lei preoccupata

«Solo un po’!»

Hermione appoggiò la sua mano sopra a quella di Fred per spostarla. Voleva vedere la ferita, o qualsiasi cosa avesse, ma non ci riuscì. Fred le prese la mano e la intrecciò alla sua, prima di accarezzarle piano il dorso della mano con il pollice.

«Credevo che sarei morto!» disse guardando le loro mani intrecciate

«Ti ho creduto morto!» rispose lei spostando lo sguardo sulle loro mani

«Non era ancora arrivata la mia ora!» disse lui sorridendo piano, soffocando il dolore «Avevo fatto una promessa e dovevo mantenerla!»

Entrambi alzarono gli occhi di scatto, tornando a guardarsi intensamente. Fred si ricordava della promessa fatta ad Hermione quella notte alla Tana. Aveva combattuto per poter mantenere quel giuramento. E c’era riuscito. Non era morto. Era restato lì, era restato lì per lei. Le lacrime cominciarono a scendere dagli occhi di Hermione e Fred fu subito pronto ad asciugargliele con l’indice dell’altra mano, poi continuò ad accarezzarle il volto.

«Per un momento ho davvero creduto che non avresti mantenuto la promessa!»

«Non avrei mai potuto lasciarti qui da sola!» rispose lui «Vuoi sapere una cosa?»

Hermione lo guardava e rispose alla sua domanda annuendo, così Fred continuò a parlare.

«Ho sentito la vita abbandonare il mio corpo. Ho sentito che sarei morto, l’ho pensato davvero. Ho visto tutto nero. Pensavo di essere morto e poi ho sentito una voce che mi chiamava. Non so se è perché George è il mio gemello o cosa, ma l’ho sentito. Mi ha detto che non potevo morire, mi ha detto che non potevo lasciarlo. Mi ha detto che non potevo lasciare te. Ti avevo fatto una promessa. Poi ho cercato di svegliarmi. Ho fatto finta di essere nel mio letto, alla Tana. Ho fatto finta di dovermi svegliare e alla fine ci sono riuscito. Non sono morto. Sono qui e non vado da nessuna parte. Non potevo morire, non prima di averti detto una cosa importante!»

Hermione lo guardava interrogativa e lui se ne accorse. Continuava a guardarla, anche se aveva smesso di parlare. I suoi occhi dicevano più di mille parole, ma Hermione non voleva saperne. Non poteva basarsi su uno sguardo, doveva sentirlo dire da lui.

«Cosa devi dirmi?» chiese lei

«Non eri la strega più in gamba della tua età!?» le sorrise «Avevo promesso che sarei stato il tuo più grande incubo e lo sarò, se tu mi vorrai!»

«Non ho bisogno di altri incubi, ne ho abbastanza dei miei!» commentò lei

«E allora permettimi di scacciarli!»

Fred si era tirato su. Aveva la schiena appoggiata al muro ed era praticamente seduto. Con un gesto veloce attirò Hermione a sé e, al contrario di quello che pensava lei, non la abbracciò come avevano fatto gli altri. Appoggiò le sue labbra calde sulle sue. Fu un bacio casto, dolce. Quando i due si staccarono, Hermione si rese conto di aver chiuso gli occhi per tutta la durata di quel contatto e arrossì.

Fred stava per aggiungere qualcosa, ma la riccia non gli diede il tempo necessario per farlo. Si sporse verso di lui, gli passò una mano nei capelli e cominciò a baciarlo di nuovo. Questa volta fu un bacio intenso, passionale. Le loro bocche si muovevano insieme, le loro lingue si rincorrevano, danzando incessantemente. Aveva sognato tante volte questo momento e ora finalmente stava accadendo. Si stavano baciando sul serio. Nessuno dei due avrebbe voluto qualcosa di diverso.

«Ti amo Hermione Granger» le sussurrò sulle labbra lui

«Ti ho sempre amato Fred Weasley» rispose lei prima di affogare in un altro bacio

 

Angolo dell’autrice

Allora che dire!? Io devo ringraziare tutti, sì intendo tutti voi, per ogni singola recensione, per ogni singolo messaggio che mi avete inviato perché davvero, mi date la forza per continuare a scrivere :)

Anche questa fan fiction è finita e spero che come finale vi sia piaciuto (non vi sembra troppo sbrigativo?) :) che ne dite? Può andare? :) non ho da fare molti commenti in realtà perché questo capitolo l’ho scritto così di getto :) spero di sentire presto tutti voi in altri modi, chi su whatsapp, chi magari in altre recensioni o anche per messaggio privato :)

Grazie mille per il supporto che mi avete dato durante la stesura di questa mini long :)

A presto,

 sempre vostra Celeste Weasley

   
 
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