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Autore: suni    06/10/2008    5 recensioni
Uchiha Sasuke non è un ragazzino qualunque.
Non perché ha uno sharingan. Non perché è un vero genio. Non perché è un Uchiha e neanche perché è dotato di un chakra straordinario. No, nemmeno perché ha capelli che si beffano di ogni legge fisica terrestre, tra cui quella di gravità.
Ma perché è Incommensurabilmente Bello.
E tutti lo vogliono.
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I. NARUTO

 

Per comprendere la portata esatta dell’ossessione del jinchuuriki in questione, lettore, la cosa più semplice e diretta è portarti alcuni esempi pratici della suddetta. Ti descriverò a seguito l’atteggiamento tipo tenuto da Naruto, contestualizzandolo in due semplici situazioni normali.

 

 

I,A: scontro mortale

 

(So cosa stai pensando: non è esattamente una situazione normale. Permettimi, lettore, di farti notare che il numero di volte in cui  Naruto e Sasuke si prendono a mazzate supera di gran lunga quello delle occasioni in cui li si vede, ad esempio, conversare civilmente. Traine le necessarie conclusioni secondo la tua personale visione della realtà.)

 

La notte oscura è squarciata da lampi abbacinanti, intervallati da tuoni cupi e rumorosi. La pioggia cade fitta sulla foresta, le chiome brune degli alberi sono fiocamente illuminate, a intermittenza, dalla luce delle folgori possenti.

Non vi sono che alberi imponenti a perdita d’occhio, tra i cui tronchi è impossibile avventurarsi con questo buio. In mezzo al bosco periglioso e sterminato, v’è una radura augusta e terminante contro un ampio dirupo che si erge verso il cielo come un truce titano di roccia.

Sotto l’acqua scrosciante, due ragazzi si fronteggiano intrepidi. L’uno, infagottato in una tuta arancione di dubbio gusto, ha capelli biondi, a raggio di sole, e occhi azzurri tersi e rotondi. L’altro, d’un fascino intollerabile, possiede la grazia incontaminata di un efebo e la carica sessuale di diciotto pornostar. Come le due caratteristiche possano convivere in un unico individuo è un mistero di cui nemmeno il Terzo avrebbe saputo fornire spiegazione.

“Sas’ke!” esclama Naruto, con voce fremente. “Non m’importa se vuoi cancellare il nostro legame! Io ti salverò comunque, perché sono tuo amico!”

Sasuke lo scruta impassibile, con vago sprezzo. Le sue iridi nere scivolano dall’alto in basso, con condiscendenza, sull’interlocutore. Giunte all’altezza del cavallo si fermano, registrando la prepotente erezione ben poco celata dai pantaloni del biondo, quindi i suoi occhi assumono un che di vitreo e, come dire, terrorizzato.

“Te l’ho già detto, Naruto,” esclama con voce profonda e d’una sensualità che strappa a Naruto un gemito roco. Sasuke si schiarisce la gola, esita. “Ah, ah, ah, uno,” continua, con tonalità volutamente più stridula. “Prova, prova, uno. Stai ancora gemendo, baka?”

Naruto deglutisce faticosamente, reggendosi a stento sulle ginocchia molli, e scuote il capo senza convinzione.

“Bene. Dicevo? Ah, sì,” riprende l’Uchiha, ritornando senza volere al suo tono di voce naturale e altamente arrapante, fermo e indifferente. Naruto si morde a sangue le labbra, trattenendo i lamenti d’eccitazione. “Te l’ho già detto, Naruto: ho annullato quel legame e tutti gli altri. Tu per me non rappresenti assolutamente nulla, e di sicuro non quello che vorresti,” puntualizza con vaga petulanza.

“Non capisci, Sas’ke!” protesta Naruto, con un chiaro movimento pelvico nel fare un passo avanti. “Io non lascerò che tu distrugga quel che ci unisce. Sono disposto a fare qualunque cosa, ma ti riporterò al villaggio! Hai la mia parola!”

Sasuke lo osserva senza espressione, la sua mano scivola senza volere a far scudo al fondoschiena, che sente – giustamente – minacciato.

“Io non ho intenzione di tornare a Konoha, Naruto. Non m’importa nulla di quel villaggio di perdenti,” afferma deciso. “E se l’unico modo per fartelo capire è ucciderti, allora lo farò. Volentieri, peraltro,” sbotta, vedendo la mano del jinchuuriki scivolare verso le parti basse, forse per dar loro sollievo.

“Stai mentendo, Sas’ke!” protesta Naruto veemente, ritirando repentinamente il braccio nel vedersi colto in flagrante.

“Sei patetico, Naruto. Adesso ti dimostrerò cosa può un vero shinobi rispetto a un pivello come te. Stai per morire, Naruto,” ammonisce Sasuke, truce, mettendosi in posizione d’attacco.

“Razza di testardo!” inveisce Naruto con la stizza d’una fidanzata abbandonata. “Ti farò capire a costo di prenderti a schiaffoni da qui alla maggiore età!” esclama incoerentemente.

Sasuke sospira tristemente, levando gli occhi al cielo.

“Perché proprio la maggiore età, Naruto?” chiede con riluttanza.

Naruto sussulta, si gratta la testa e sogghigna ampiamente, con innocenza.

“Perché a quel punto saremo entrambi adulti e consenzienti,” afferma schietto.

“IDIOTA!” sbotta Sasuke, avventandogli contro con furia improvvisa. “COME TE LO DEVO DIRE CHE NON TE LO DO? NON TE LO DO!” sbraita con un pugno, precipitando a terra a seguito dell’altro. “Fattene una ragione, non verrò mai a letto con te! E leva quella dannata mano!” ruggisce con un calcio, mentre Naruto si divincola e tenta di far arrivare le dita alle sue pudenda.

“Tu non capisci, Sasuke. Tu ed io abbiamo un vero legame, il più importante che esista. Abbiamo vissuto entrambi le stesse sofferenze, conosciamo lo strazio di…”

“NON E’ VERO!” urla l’altro, spingendolo via mentre cerca di aprirgli i pantaloni. “Nessuno ti si è mai filato di striscio! Che ne sai di cosa si prova a essere costantemente molestati? Non hai idea di come ci si senta a perdere la serenità per gli abusi di qualche pervertito che ti si struscia contro mentre fai la coda in bottega, mentre ritiri le pagelle, mentre…lasciami in pace!” conclude con un nuovo pugno.

“Ma io ti amo, Sas’ke!”

“Io NO, idiota!”

Dissolvenza sulla mossa tentacolare di Naruto, che tenta in ogni modo di sgusciare contro il corpo scattante dell’altro.

 

 

I,B: inseguimento pluridecennale

 

(Anche questo, lettore, a dispetto dell’apparenza è perfettamente normale: da’ un’occhiata allo shippuuden e vedi tu.)

 

Il labirinto è sterminato, zeppo di trappole e tranelli mortali. È realizzato interamente in mithril per risultare indistruttibile a qualunque jutsu. Sasuke se lo è fatto costruire intorno appositamente da un architetto cui ha promesso in cambio di concedersi a lui, salvo poi ucciderlo prima del compimento dell’atto perché nessuno potesse conoscere il segreto per arrivare nel centro, ove vive recluso da tre quinquenni.

Naruto ha impiegato trentatre anni per superare tutti i trabocchetti. Ha sbagliato strada cinquemilasecentoventiquattro volte, ha subito una media di quattro infortuni al giorno per un totale di quarantacinquemiladuecentosessantasette ferite potenzialmente mortali che il chakra di Kyuubi ha guarito.

Ha quarantanove anni quando riesce finalmente a giungere nella roccaforte del compagno di squadra – che, per amor di verità, non è più tale da trentasei anni.

“SAS’KEEE!” rantola nel vedere l’amico.

Che, ovviamente, dimostra ancora l’avvenenza di un ventenne in piena forma.

Naruto ha un’eiaculazione istantanea, malamente celata con qualche colpo di tosse.

Sasuke sospira stancamente.

“Naruto,” afferma glaciale. “Direi che le tue chances di diventare Hokage, a questo punto, sono decisamente scarse. Hai investito metà della tua vita in questo labirinto, quando avresti dovuto allenarti per diventare un grande shinobi. Hai veramente del tempo da sprecare,” osserva sarcastico, avvicinandosi di qualche passo.

“Ti avevo promesso che ti avrei salvato, Sas’ke,” esclama l’altro trionfalmente. “Non mi rimangio la mia parola, fa parte del mio nindo!” aggiunge battagliero.

“E il resto del tuo nindo in che consiste?” replica l’altro, scettico.

Naruto esita per un istante. Si gratta la testa. Porta le braccia ai fianchi in una posa fiera.

“Concupirti,” dichiara baldanzoso.

“Credevo di averti detto che tra noi non ci può essere nulla,” osserva Sasuke stancamente.

Naruto si acciglia, addolorato.

“E pensavi di farlo uccidendomi, è questo il tuo sistema?” afferma rabbioso. “Ma non l’hai fatto, mi hai lasciato in vita,” aggiunge sicuro.

“L’altra volta ti ho risparmiato,” illustra Sasuke con fierezza, “perché ritenevo di essermi spiegato con sufficiente chiarezza. Ma siccome a quanto pare non è così, questa volta ti ucciderò,” conclude risoluto, estraendo lentamente la spada scintillante dal fodero che porta in spalla.

Naruto, alla vista di quell’oggetto dal chiaro rimando fallico, emette un gorgoglio eccitato, umettandosi le labbra.

Non muove un muscolo, mentre l’altro gli si fa vicino con chiari intendi omicidi. Geme, quando Sasuke gli posa un braccio sulla spalla per assicurarsi che non sfugga al suo colpo mortale.

“Sì…” sussurra estasiato.

“Stai fraintendendo, Naruto,” lo avverte Sasuke asciutto.

“Qualunque cosa tu faccia, io ti salverò,” esclama Naruto, assente e beato.

“Ma io sono già salvo, idiota!” sbotta Sasuke esasperato. “Starei benissimo dove sono, se non fosse per te!”

“Ti mancavo così tanto?” sussurra Naruto speranzoso, allungando a sua volta il braccio per cingerlo in un abbraccio a cui l’Uchiha reagisce con un morso deciso. Mossa sbagliata: Naruto emette un lamento languido, socchiudendo gli occhi.

“Levati di dosso,” ringhia Sasuke minaccioso.

“Ti riporterò a Konoha con me,” afferma Naruto, ignorandolo.

“Non ci voglio venire, a Konoha,” afferma Sasuke, la voce tremante e vicina a un pianto esasperato. “Come te lo devo dire? Ma che lingua parlo? Non mi senti? Non voglio tornare a Konoha, e soprattutto non con te, che devo fare perché tu lo capisca?”

“Sei tu che devi capire, Sasuke,” risponde l’altro con sicurezza.

Dissolvenza sulla spada che cala il fendente.

 

 

Questi, lettore, sono soltanto due dei mille episodi analoghi intercorsi. Vorrei permettimi di farti notare che riflettendo su questi fatti si può aprire una nuova prospettiva su Sasuke. Lo si ritiene – per molti versi a ragione – un individuo spiacevole, ma sei sicuro che al suo posto non avresti reagito ancor più violentemente?

Prendine atto: non è facile essere IB (Incommensurabilmente Bello) nella vita di tutti i giorni.

Ricorda inoltre che Naruto ha trascorso mesi interi fianco a fianco con Sasuke, giorno dopo giorno, ininterrottamente. Prova a immaginare il numero di tentativi di seduzione messi in atto.

So che è difficile riuscirci. Prova lo stesso. Non ce la fai?

Te lo dico io: milleseicentonovantasei.

E mezzo.

Perché mezzo, ti chiedi?

Perché sul più bello Naruto è stato scavalcato da Sakura.

Già, Haruno Sakura. Il secondo personaggio del macabro teatrino di sessuomania allestito intorno a Sasuke.

 

 

 

 

   
 
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