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Autore: BlueBerries98    04/10/2014    7 recensioni
Dal primo capitolo:
[...]-Ascolta, non ti conosco quindi non so che intenzioni hai ma sappi che la scuola non può permettersi degli studenti nullafacenti e che non rispettano le regole, quindi, prova solo ad abbassare la rispettabilitá della scuola e giuro che troverò il modo per farti buttare fuori- continuai a guardarlo negli occhi sorridendo.
-Non fumare a scuola, non bere a scuola, non ubriacarti e , se lo fai, non dire a nessuno che studi qui. Segui le lezioni, studia,impegnati nelle attività,  non sporcare la mensa o qualsiasi spazio della scuola e, cosa più importante, osserva le regole.-
Fece un fischio e rise.
-Questa si che é accoglienza; posso respirare almeno?- [...]
-Questo é il tuo armadietto,  cambia la combinaziond se non vuoi che qualcuno frughi tra le tue cose.-
Notai che con se aveva uno zaino e lo mise dentro senza molto ordine.
Appena aveva sollevato lo zaino i suoi muscoli avevano fatto un guizzo e si erano irrigiditi per poi rilassarsi quando lo aveva lasciato.
-Se vuoi guardare anche gli addominali puoi dirlo. Basta solo chiedere- disse con un tono odiosamente sensuale. Sentii le guance arrossire e gli strappai i fogli dalle mani cercando un pretesto per cambiare argomento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My heart has chosen you'
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La villa di Amanda era enorme. Più la guardavo più mi rendevo conto che casa mia era almeno tre volte più piccola.
Il vetro del finestrino della macchina di Nate mi separava da quella struttura enorme e, per un attimo, mi venne in mente di tornarmene a casa e non rischiare di combinare casini.
La portiera alla mia sinistra si aprì e si chiuse, e Nate fece il giro per venire ad aprirmi prima che io scappassi a gambe levate.
Mi porse la mano e io lo guardai interrogativa -Che stai facendo?-
Si mise a ridere e io spostai, sgomenta, lo sguardo da lui alla villa dietro le sue spalle.
-Sii carina con me per un attimo e lasciami fare il bravo ragazzo.-
Feci un sorriso confuso e gli presi la mano sbuffando.
-Il patibolo mi aspetta.- mormorai abbastanza forte da farmi sentire anche da lui.
Fece un sorriso e chiuse la portiera alle mie spalle.
-Non sarà così terribile, dai.- mi incoraggiò attraversando la strada.
Per arrivare all'ingresso dovevamo percorrere una stradina acciottolata che serpeggiava tra un'aiuola all'altra, per poi fermarsi davanti al portico in legno chiaro.
I muri erano completamente bianchi e alcuni vasi rettangolari sporgevano dalle finestre che si affacciavano su di noi. Alcuni nanetti decorativi si accostavano al vialetto o erano nascosti tra le aiuole e dietro i cespugli. Cercai Biancaneve ma la trovai in un angolo, senza la testa.
Spostai lo sguardo verso le finestre del primo pian e le trovai illuminate dall'interno. Alcune figure si muovevano dietro le tende tirate e mi venne l'ansia al pensiero di dover entrare lì dentro nonostante non fossi stata invitata.
Di solito c'erano sempre un sacco di imbucati alle feste dei liceali ma io mi sentivo come se fossi l'unica vera minaccia in quella festa.
Mi sentivo come se un enorme cartellone volteggiasse sulla mia testa e mi indicasse con mille freccette luminose.
Mi sentii lo sguardo di Nate puntato di sopra e lo bloccai con il mio.
Lui sorrise e mi porse nuovamente la mano che avevo lasciato poco prima.
-Andiamo.-
Percorremmo il vialetto in silenzio e poi, Nathan, aprì la porta con nonchalance. Come se fosse a casa sua.
Feci un po' di forza prima di lasciarmi trascinare dentro e lanciai un'occhiata terrorizzata alla macchina di Nate. Volevo tornare indietro e rinchiudermi in casa prima che qualcuno vedesse me e Nate insieme o, semplicemente, vedesse me.
Ci ritrovammo in un'atrio enorme e pieno di persone. Le luci erano soffuse e qualcuno aveva dotato quella casa di una palla da discoteca che rifletteva su tutte le pareti.
Aggrottai le sopracciglia alla ricerca dei faretti colorati ma Nathan mi spinse in mezzo alla gente come se conoscesse perfettamente quella casa.
Come se ci fosse già stato....
Lo guardai mentre si muoveva tra le persone e si dirigeva verso una porta scorrevole a vetro e capii subito che lui sapeva perfettamente come fosse la casa di Amanda.
"Ovviamente..."
Staccai la mano dalla sua e, quando si voltò confuso verso di me, feci per dire qualcosa ma qualcuno mi afferrò la spalla e mi forzò a girarmi.
La faccia truccata di Amanda era decisamente irritata e quella di Cassandra, dietro di lei, compiaciuta e velenosa.
-Cosa stai facendo qui?- mi chiese osservandomi criticamente dalla testa ai piedi.
Guardai Nathan in cerca di aiuto ma lui si stava già mettendo al mio fianco.
-Lei è con me. Lasciala stare.-
Mi imposi di non sorridere davanti all'espressione contrariata delle due cheerleaders e afferrai la mano di Nate per marcare il territorio.
"Ma cosa stai dicendo?!"
Mi accorsi troppo tardi di quello che avevo appena fatto e decisi di ritirare la mano ma la trovai incastrata nella stretta di Nathan.
Lo guardai e lui ghignò come a farmi capire che mi aveva colta sul fatto.
Lo fucilai con gli occhi e poi notai Cassandra che si avvicinava e sorpassava Amanda.
-Cosa stai facendo, Nate?- chiese incrociando le braccia sul suo seno stretto e spinto in fuori dal reggiseno sotto il vestitino luccicante che portava.
-Cassandra, non sono affari tuoi. Ne abbiamo già parlato.- ringhiò lui stringendomi la mano e tirandomi verso il suo fianco.
Li guardai confusa e poi passai ad Amanda che stava ridacchiando, velenosa.
-Quindi quella era solo una scusa?- disse lei puntandolo con gli occhi.
Feci qualche passo avanti e decisi di impicciarmi alla tipica maniera "Scarlett"
-Di cosa state parlando?- chiesi mettendomi tra i due ma senza lasciare la mano di Nate.
Mi sentii tirare indietro quindi lasciai Nathan e lo guardai male.
-Niente.- disse lui afferrandomi per il braccio.
Me lo scrollai di dosso e guardai Cassandra con le sopracciglia alzate in cerca di una risposta.
-Devi sapere che Nathan d..-  si bloccò poco prima che qualcuno mi toccasse la vita.
-Ehi, Scar!- mi salutò allegramente Aaron reggendo una birra.
Nate lo inchiodò con lo sguardo e io mi avvicinai di più al mio "amico"
-Mi accompagni a prendere qualcosa?- chiesi volendo solo scappare da quei due.
Lui annuì e salutò Nathan con un cenno del mento.
Ci allontanammo iniseme e io non incontrai lo sguardo di Nate.
Il bancone degli alcolici era in cucina, tra ragazzi ubriachi e coppie troppo sbronze per capire con chi si stessero baciando.
Aaron prese un bicchiere pulito e lo riempì di Malibù al cocco.
-Quindi tu e Nate state insieme?- chiese porgendomi il bicchiere di plastica rossa.
-No, perché?- bevvi un sorso di quel liquido trasparente.
Mi era costato uno sforzo immane rispondere negativamente ma, io e Nate, non stavamo insieme, per quanto io lo volessi.
-Bhe, siete entrati mano nella mano.- costatò prendendo un sorso di birra.
-Ah... no... ehm, diciamo che non era tra i miei programmi partecipare alla festa di Amanda. Ecco.-
Aggrottò la fronte ma non aggiunse altro e bevve un'altro sorso di birra.
Mandai giù il resto del mio malibù e vidi Arianna e Greg poco distanti da noi, li salutai con un cenno e loro si avvicinarono dandosi la mano.
-Ehi, Scarlett, sei qui!- disse Arianna abbracciandomi.
Greg battè il pugno ad Aaron e io mi stupii che si conoscessero.
Arianna guardò il nostro amico e poi me.
-Lui chi è?- chiese ridacchiando maliziosamente.
Fu mio fratello a fare le presentazioni al posto mio -Aaron, lei è Arianna, la mia ragazza. Arianna, lui è Aaron, un mio amico.-
La mia amica strinse la mano al ragazzo con i dread e gli sorrise amichevolmente.
-Fuori in guardino dei tizi dell'ultimo anno stanno giocando a obbligo o verità . Inizialmente erano da soli e mezzi ubriachi ma adesso sono tantissimi, vieni a giocare con noi?-
Scossi la testa decisa di andare a nascondermi nella macchina di Nate finché la festa non fosse finita.
-Non ci penso proprio, è un gioco stupido e imbarazzante.- risposi posando il bicchiere rosso.
Arianna sbuffò e guardò Aaron.
-Tu giochi?-
Il ragazzo annuì e poi mi guardò. -Dai, vieni a giocare con noi.-
Sbuffai e lo guardai male. -Ho detto no, assisterò come spettatrice.-
Feci per seguirli ma una mano mi bloccò il polso. Mi voltai e trovai Cassandra con un espressione atona fissata su di me.
-Ho bisogno di dirti una cosa.- sussurrò senza farsi sentire da Arianna e gli altri.
Mi voltai verso di loro e gli feci segno di andare senza di me. -Vi raggiungo dopo.-
Cassandra lasciò il mio polso e si sistemò i capelli.
-Non puoi stare con Nathan.- iniziò solenne ma io la bloccai. -Io non sto con Nathan.- precisai prima che potesse aggiungere altro.
Lei scosse le spalle e continuò a parlare. -Anche volendo, non potresti. Io lo conosco meglio di te dato che ho passato più tempo con lui senza litigarci come, invece, hai fatto tu.-
Sbuffai irritata dalle sue parole e mi spostai sulle gambe, nervosa.
-Conosci il padre di Nate? A quanto pare, il padre di Nathan, è un tipo all'antica e, soprattutto, tiene al suo lavoro quasi quanto alla sua famiglia. Una volta avevo proposto a Nate di metterci insieme ma lui ha rifiutato. Non farti strane idee, non l'ha fatto per te. Suo padre si era messo in affari con una certa signora McJillian che aveva una figlia di nome... Maggie, si Maggie; e aveva detto a Nate di mettersi con lei per il bene della famiglia.-
Rimasi zitta. Come mai il nome Maggie mi veniva a conoscere?
Lei aspettò che il mio cervello assimilasse quelle poche parole e poi riprese fiato.
-Qualsiasi cosa tu abbia fatto con lui o qualsiasi frase lui ti abbia detto, non prenderla sul serio. Nathan deve stare con Maggie o suo padre lo butterà fuori casa.-
Un brivido mi raffreddò la schiena e scossi le spalle per il fastidio. -Non ci credo. Non mi fido di te.- sibillai tra i denti allontanandomi da lei.
Si lasciò scappare un sorriso compiaciuto. -Chiedilo a lui.-

Mi sedetti su un divanetto tra Aaron e Arianna e l'aria fredda mi fece venire la pelle d'oca. Guardai Aaron infreddolita e lui mi sorrise teneramente poggiandomi una mano calda sulla schiena. Lo ringraziai con lo sguardo ed esaminai la faccia di tutti i giocatori. Riconobbi Mike, Cassandra, Amanda, Bonnie, un paio di ragazzi del club di scacchi e di quello di musica e poi troai Nathan. Tra una biondina con una fascia al posto della gonna e una ragazza rossa con un vestito molto trasparente. Incrociai il suo sguardo per un attimo e poi lo spostai su quello di Amanda, che stava decidendo l'obbligo di una ragazzina del primo anno.
-Voglio che tu dia un bacio a Mike.- ordinò ridacchiando come l'oca che era.
La ragazzina cercò il viso di Mike e divenne rossa come un pomodoro. Si alzò dal divanetto e attraversò il "cerchio" per mettersi davanti a Mike.
Vidi Cassandra ghignare per l'imbarazzo della ragazzina e poi dare una gomitata complice ad Amanda. La ragazza del primo anno si abbassò e, dopo un attimo di incertezza, diede un bacio veloce a Mike.
Scoppiò un'applauso e degli urletti generali e Mike guardò la ragazza ghignando vistosamente e leccandosi le labbra. Lei si guardò intorno imbarazzata e si voltò per tornare al suo posto.
Appena abbe girato i tacchi Mike guardò velocemente un ragazzo accanto a lui e poi diede una pacca sul culo della ragazzina.
Mi alzai di scatto fulminandolo con gli occhi e la ragazzina corse via imbarazzata.
-Ehi, che cazzo fai!- urlai verso quel coglione di Mike.
Quanto avrei voluto prenderlo a pugni. Tutta quell'agitazione nata dopo aver parlato con Cassandra mi aveva messa in subbiglio e avevo solo voglia di urlare e sfogarmi.
La mano di Aaron mi afferrò il braccio e mi tirò sul divanetto ma me lo scrollai di dosso e continuai a ringhiare contro Mike.
-Provaci di nuovo, coglione.-
alcuni ridacchiarono e Amanda guardò Cassandra. -Tocca a te.- disse attirando l'attenzione di tutti.
Fulminai nuovamente Mike e poi tornai seduta.
La capo cheerleaders mi guardò sorridendo -Obbligo o verità?-
Scossi la testa e mi appoggiai al divanetto.
-Io non gioco.- risposi secca.
Lei sorrise nuovamente. -Perfetto.-
Guardò Nate e poi Amanda.
-Dal momento che questa è casa di Amanda, quindi lei fa le regole, vorrei chiedere il permesso di cambiare la mia giocata con "7 minuti in paradiso"-
Aggrottai le sopracciglia mentre Amanda sorrideva velenosamente e guardava Nate.
-Certamente...-
Sembravano due attrici che recitavano la loro parte.
Arianna si mosse accanto a me. -Ma non potete farlo!- protestò guardandole male.
Cassandra non la considerò e passò a Nathan. -Voglio che tu stia 7 minuti con Scarlett.- pronunciò guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Nate.
Scattai anche io. -Io non sto giocando!- ringhiai linciando anche Nathan.
-Uh, questa è una debolezza...- ridacchiò Cassandra.
Richiusi la bocca e la fulminai assumendo il mio miglior sguardo fiero e superiore. -No.-
Amanda mi sorrise.
-Potete usare il bagno al secondo piano. Vi accompagna Louise.- Il veleno era quasi visibile nella sua voce.
Louise era una delle cheerleaders più timide nel gruppo e si alzò velocemente appena Amanda fece il suo nome. -Certo.- rispose correndo da me.
Nathan venne verso di me con una strana espressione e io mi affrettai a seguire la ragazza pur di non avere nessun contatto con lui.
Volevo mantenere il gelo con lui e una strana angoscia mi urlava che tutto quello che avevo fatto con lui era sbagliato. Tutto.
Attraversammo la sala in completo silenzio mentre gli studenti intorno a noi ci urtavano in preda alla canzone che pompava nelle casse.
Salimmo le scale e Louise ci aprì una porta del corridoio.
-Resterete qui per 7 minuti.- disse solo con la sua vocina piccola e timida.

Angolo autrice.
Benvenute nel capitolo 22 :D
Farò finta di non aver notato la settimana di ritardo ma sappiate che vi voglio bene e che vengo in pace.
Molte di voi avevano già intuito che i tempi di pace sarebbero durati pochissimo e vi avverto che siamo quasi alla fine  eheheh.
Ovviamente ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo:
Misaki Jackson Potter
LeeHeller
Parlo con te, lettore di questa storia. Magari stai ancora pensando a quell'orribile verbo che ho messo da qualche parte, magari trovi odiosa Amanda e Cassandra insieme, magari hai strane supposizioni su cosa succederà nel prossimo capitolo. Perché non farmelo sapere con una recensione?
Al prossimo capitolo!
Baci.
BlueBerries98
  
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