Giorno 7 – Gelosia
Era trascorso un giorno da quando Rumpelstiltskin era tornato
dall'avventura che avrebbe potuto distruggere ogni possibilità di un
lieto fine per sé e la sua amata Belle.Erano stati giorni bui e difficili per entrambi, ma, alla fine, tutto
si era risolto per il meglio anche quella volta; Pan era stato
sconfitto ed Henry era tornato a casa sano e salvo, insieme a tutti
gli altri.
Sembrava che nulla avrebbe più potuto separare i due amanti.
Avrebbero potuto finalmente dedicarsi alla costruzione di quella
famiglia che tanto avevano desiderato.
Belle e Rumpelstiltskin sedevano una di fronte all'altro al tavolo
della grande e attrezzatissima cucina della villa color salmone. Il
piano cottura e i fornelli erano stipati di utensili e pentole di
ogni tipo, e, dal forno, un ottimo profumino si era diffuso nella
stanza, propagandosi poi per tutta la casa.
Rumpelstiltskin stava facendo letteralmente piazza pulita della sua
generosa dose di lasagne e Belle non poté fare a meno di sorridere,
osservando il Signore Oscuro abbuffarsi in quel modo. - Sei affamato,
vedo. -
- Sono deliziose, sweetheart. Davvero deliziose. -
Il sorriso di lei si allargò. - Ho avuto una brava insegnante.
Granny in persona mi fatto imparare a cucinare questi manicaretti. -
- Be', in tal caso, direi che l'allieva ha superato la maestra. -
- Non esagerare, Rumpel. Granny rimane pur sempre la cuoca migliore
di tutta la Foresta Incantata. -
- Potresti tranquillamente soffiarle il titolo. - osservò
Rumpelstiltskin con un ghigno.
- Oh, no! Non sia mai! Non intendo certo affrontare la sua balestra!
-
Entrambi scoppiarono a ridere, spensierati e allegri come non lo
erano da molto tempo, ma, un attimo dopo, il viso di Belle si rabbuiò
e i suoi occhi si fecero improvvisamente lucidi.
- Che c'è che non va, sweetheart? - domandò l'uomo, preoccupato da
quel repentino cambiamento di umore.
La ragazza scosse la testa. - Niente. Sono una sciocca a rattristarmi
ora che siamo finalmente insieme. Non dovrei pensare al passato, è
solo che, quando eri via e non sapevo se saresti mai tornato da me, è
stato così brutto ritrovarmi in questa casa vuota e silenziosa,
senza sapere se avremmo mai potuto tornare ad essere qui insieme e
felici. Ho paura di svegliarmi domani e di rendermi conto che tutto
questo non è stato altro che un sogno; di scoprire che tu non sei
affatto tornato e di trovarmi di nuovo sola. -
Rumpelstiltskin le prese delicatamente una mano e parlò con tono
sinceramente addolorato. - Mi dispiace molto che tu abbia di nuovo
sofferto a causa mia, Belle. -
Lei intrecciò le sue dita delicate a quelle dell'uomo che amava,
forti e rese ruvide dai tanti anni di lavoro all'arcolaio.
Si sforzò di tornare a sorridere. - Ora è tutto finito. E poi,
adesso che ci penso, non sono mai stata davvero sola; molte
persone mi hanno aiutata e mi sono state vicine durante la tua
assenza. -
Rumpelstiltskin fece una smorfia scettica. Dubitava che chiunque, a
Storybrooke, potesse provare un senso di sincera solidarietà per “la
sgualdrina della Bestia”.
Evidentemente l'espressione del suo viso doveva aver tradito i suoi
pensieri, perché la giovane lo guardò con aria di rimprovero.
- Non fare quella faccia, Rumpel. Granny e Ruby hanno insistito
perché pranzassi alla tavola calda tutti i giorni, e anche Archie e
Leroy sono stati molto gentili con me. -
L'ultima frase pronunciata dalla ragazza ebbe un brusco e inaspettato
effetto sulle emozioni di Rumpelstiltskin, che, all'improvviso, si
sentì gelare e ritirò la mano da quella della ragazza. - Lo sono
stati? -
Belle non fiutò il pericolo insito in quella domanda e annuì con
tranquillità. - Sì, mi hanno tirata su di morale, ciascuno a modo
proprio. Leroy cercava di farmi ridere con qualche battuta delle sue,
e Archie aveva sempre le parole giuste per consolarmi nei momenti più
difficili. Sai, qualche volta mi ha anche invitata nel suo studio per
parlare. Mi ha aiutata a non chiudermi nel mio dolore e ad affrontare
il futuro, qualunque esso fosse. Si è rivelato davvero un caro
amico. -
Rumpelstiltskin si era irrigidito sulla sedia, come una statua di
ghiaccio. Le sue mani stringevano forte il coltello e la forchetta,
tanto che le sue nocche si erano fatte esangui.
- Ti ha invitata nel suo studio? - chiese, cercando di non suonare
troppo infastidito. Tentativo alquanto malriuscito, perché Belle si
lasciò scappare una risatina e gli rivolse uno sguardo malizioso.
- Che c'è, amore mio? Sei forse geloso? -
- Certo che no, dearie. Ma quel grillo dovrà stare in guardia se non
vuole finire spiaccicato contro il parabrezza della mia Cadillac, o
sotto una delle ruote. -
- Rumpel! - La giovane impallidì all'istante e, abbandonata l'aria
divertita, lo fissò con gli occhi sbarrati, orripilata.
Rumpelstiltskin capì di aver pensato a voce alta e di essersi spinto
un po' troppo oltre, così cercò subito un modo per correre ai
ripari e rassicurare la ragazza.
- Su, non fare così, sweetheart. Stavo solo scherzando, ovviamente.
-
Belle si rilassò un poco, ma il suo sguardo continuava a tradire una
certa inquietudine.
L'uomo, allora, si esibì in una risata forzata. - Oh, dearie! Dopo
tutto questo tempo ancora ti fai spaventare dalle mie battute di
pessimo gusto?! Non devi preoccuparti, non intendo fare del male al
povero Dottor Hopper. - per ora, ma se dovesse di nuovo
avvicinarsi a te... staremo a vedere.
Il bel volto della ragazza riprese un po' del suo colore rosato,
mentre sulle sue labbra si disegnò nuovamente il sorriso di cui gli
occhi di Rumpelstiltskin avevano così disperatamente bisogno, e del
quale non sarebbero mai stati sazi.
- Menomale! Ma, ti prego, non uscirtene mai più con certe frasi. -
L'uomo sogghignò. - Sei sempre stata una credulona, sweetheart. -
Da Stria93: Ed
eccoci arrivati, meraviglie mie, all'ultimo giorno della RumBelle
Week.
Sembra solo ieri che tutte iniziavamo a pubblicare il primo capitolo.
Questa settimana è volata via letteralmente, e mi dispiace tanto che
i sette prompt si siano esauriti così in fretta.
Comunque è stata una bellissima esperienza che spero di poter
replicare in futuro.
Quest'ultimo prompt è stato, senza ombra di dubbio, quello che più
mi ha messa in difficoltà. Non trovando di meglio, mi sono limitata
a descrivere una brevissima scenetta, con l'intento di rievocare “Skin
Deep” e il momento in cui Belle rimane allibita di fronte alla
battuta di Rumpel a proposito di scuoiare i bambini.
Ben inteso, io adoro Archie dalla prima stagione e non vorrei mai che
Rumpel lo mettesse sotto con la sua auto, ma dovevo pur trovare una
vittima della gelosia del nostro Signore Oscuro. ;)
Spero che anche questa storia conclusiva vi sia piaciuta, nonostante
non sia nulla di eccezionale, e mi auguro ancora di più che questa
raccolta vi abbia strappato almeno un sorriso.
Stavolta, i ringraziamenti si allargano a tutte le autrici che
hanno partecipato alla week e ne hanno resa possibile la
realizzazione. È bello vedere che la passione per i RumBelle sia
così diffusa.
E poi ringrazio di tutto cuore tutte le persone che mi hanno
lasciato, o mi lasceranno, i loro commenti, spronandomi ad andare
avanti e alimentando la mia passione per la scrittura con le loro
meravigliose parole; chi ha inserito, o inserirà in futuro, la
raccolta in una delle liste, e tutti, e dico proprio tutti
coloro che mi hanno seguita silenziosamente durante questa bellissima
iniziativa.
Vi mando un bacio grandissimo e spero di tornare a pubblicare presto.
:*