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Autore: Alphacent    15/10/2014    5 recensioni
Ero concentratissima a seguire la lezione di storia dell’arte, e ci stavo riuscendo, fino agli archi a tutto sesto di San Marco, c’ero! Poi però una forza a me sconosciuta mi ha portata a voltarmi. Non l’avessi mai fatto.
Un mio compagno mi sillaba una domanda: no…hidi?nonn?
Quando finalmente traduco quello che mi sta dicendo, bhe tutte le mie buone intenzioni di concentrarmi sui i capitelli, partono con un biglietto di sola andata per Ibiza! E con un budget niente male!
Ma volete sapere quel era la celebre domanda, quali le parole mi hanno fatto abbandonare la verace via? E mi hanno gettata nella più totale confusione, parole che mi hanno sconvolto la giornata?
Ebbene sette parole gente, sette stupidissime e comunissime parole che mi hanno fatto passare tutta l’ora a rimembrare infantili ricordi! Ed eran queste...
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dove...dov’ero rimasta? Al cioccolato? Si,  dunque il cioccolato..ai brividi e al cioccolato… Si dice cioccolato o cioccolata? Va bene comunque andiamo avanti.
“se domani sarai su tutti i giornali è solo merito mio, quindi voglio una percentuale” esclama mentre camminiamo verso casa mia. Ma per piacere!!
“cosa? se io non fossi la star che sono” modestia a parte “non ci sarebbe stato nessuno a fotografarmi quindi il merito è totalmente mio!”  be si sdrammatizziamo!! Non che sia un dramma, anzi tutt’altro!! Diciamo più.. facciamo finta che non mi stia battendo il cuore a mille, che non voglia saltellare in giro per la strada come una bimba, che non abbia una piacevolissima stretta allo stomaco. Comunque, tutto ok!
“..ti creerà molti problemi?” o santissimo Brad Pitt !! Akito, Akito Hayama si sta preoccupando per me!
“alt! sei serio?? Mi stai dicendo, sul serio, seriamente sul serio che sei preoccupato per me? “
“effettivamente no”
“sei , tu sei , sei odioso!” dico tirando un piccolo colpo sul braccio. A guardarlo però è troppo dolce!! Un sorriso affiora sulle mie labbra, e mi ritrovo inebetita e guardarlo, a scrutare i suoi occhi, il profilo del suo volto, le labbra, la linea del mento e sono felice! Si gongolo!
“non lo pensi sul serio” sottolinea. Ma possibile che sia un libro aperto? E dire che faccio l’attrice. Sana sei un’idiota, non puoi odiarlo e guardarlo come se fosse un dio greco.. concentrati! “e tu invece cosa pensi?! Non mi rendi mai partecipe dei tuoi pensieri!”
“perché non ti riguardano” tagliente!
“non mi riguardano? Nel senso che non sono affari miei o che ..non pensi a me?” avete presente tutta la felicità che avevo due nanosecondi fa? Be è stata spezzettata, emulsionata e disintegrata in un attimo! Parla, parla brutto pezzo di ..!
“ma sei scemo? Possibile che non funzioni proprio come una persona normale? Non so se eri presente, ma ti faccio notare che mi hai baciata anche tu! E anche se non sono il tipo che ritiene un bacio la firma sul certificato di matrimonio, non è nemmeno vero che per me non significhi niente e che vada baciando tutti i ragazzi fisicamente appetibili!! Chiaro? Quindi se per te non vale nulla, be dimmelo ora, perché forse, e dico forse per me non è così!!” e che diamine!
“be si, non mi dispiaci..” io non sono violenta, be forse a volte.. no dai possiamo dire che io sono una diplomatica, però ora vorrei strozzarlo, sul serio!
“non ti dispiaccio? Bene, e che cosa significa?!” un tono di voce poco superiore.
“significa che non ti schiaccerei come una zanzare.. anche se hai molto in comune con loro” io sono diplomatica! Respira, Sana respira! Ok, posso farcela!
“potresti per una volta, una volta soltanto, SMETTERLA DI PARLARE CON NEGAZIONI??? Non mi dispiaci, non ti schiaccerei.. e parla chiaro una volta!!!!” fumo dalle orecchie!
“…io, ecco io, tu sei un’idiota!!” coooooooooooooosa?
“scusami? Credo di non aver afferrato il concetto”
“ti si deve proprio spiegare tutto!! Non ci arrivi con quella zucca?!”
“..no! Non ci arrivo! Perché con te, niente è come sembra! Cavolo! E se anche capissi, che problema hai a parlare!! Te l’ho già detto, non hai un sacchetto con dentro un numero finito di parole in gola, che quando finiscono non le puoi dire più!!!”
“tu sei un’idiota!” alta letteratura ragazzi.
“e tu sei ripetitivo!”
“non capisci mai niente! Vuoi che ti faccia un disegnino!”
“se serve, cavolo si!”
“idiota! Come puoi dire si!?!”
“puoi continuare a darmi dell’idiota, o poi semplicemente dirmi cosa ti passa per quella casseruola di piombo che ti ritrovi come testa!!”
“ma chi ti credi di essere?”
“Sana, piacere!”
“siamo arrivati…”  lo fulmino con lo sguardo, ma va bene, se non vuole parlare addio e tanti cari saluti, me ne vado a casa. Mentre mi volto per entrare, infuriata come una belva, mi ferma tirandomi a se, il solito sfacciato!! Sempre così!
E invece lo sento respirare piano vicino il mio orecchio “..tu, tu mi piaci, con te mi sento bene, ma non so controllare, non so controllarmi, non mi sei indifferente...” Sussurra e a testa bassa scappa via. Forse è il caso che inizi a farmi seguire da uno psicologo. Già.
*
 
Ecco, ci siamo, il libro è stato pubblicato, e mamma è in Tv per un’intervista esclusiva. È, forse, una delle poche volte che si è presentata senza stramberie in testa! È così seria, che strano, quasi avrei preferito che mettesse su un qualche spettacolo, almeno avrei saputo che per lei non cambia niente, che per lei è un giorno come tanti. Invece ha preferito presentarsi cosi: con il suo kimono più discreto e i capelli raccolti in un semplice chignon.
La mia mamma sta raccontando al mondo i nostri più intimi segreti, e io? Io me ne sto qui, seduta per terra accovacciata a cinquanta centimetri dal televisore e aspetto. Cosa io stia aspettando non è proprio facile da definire. Sono anni che aspetto! Ho aspettato per anni questo giorno, questo si è vero! Quante notti  ho passato a immaginare questo momento, e quelli successivi.. ho immaginato mille e mille situazioni, milioni di spiegazioni, milioni di perché che possano giustificare il fatto che io sia stata abbandonata, e francamente non ne ho mai trovata una che fosse anche solo lontanamente paragonabile a una giustificazione! Poi, un giorno, una sera mi sono addormentata senza soffermarmi a pensare, e da allora ho aspettato per inerzia. Una strana abitudine non trovate? Aspettare per abitudine! Sembrava che non mi riguardasse, non mi faceva stare male, ero anestetizzata.
Poi mamma ha detto che aveva completato il libro, l’anestesia è passata e il formicolio del risveglio ha iniziato a dare fastidio: addormentarsi è diventato di nuovo complicato.
La mia vita mi piace, e ho paura che si scombussoli tutto! E non voglio, proprio non mi va, sono persino arrivata a sperare che mamma si imbattesse in qualche cosa di fantastico che la tenesse occupata lontano dalla mia storia.. il che è totalmente stupido! Si, anche i migliori ogni tanto hanno dei pensieri stupidi.
“mi rivolgo alla madre naturale di Sana, sappia che può mettersi in contatto con noi quando vuole, chiedo soltanto di non fare niente di cui non si senta sicura”
Già! Ma si, noi siamo qui, a stenderle il tappeto rosso in modo che possa entrare e sconvolgermi  la vita con molta facilità, fregandosene di quello che abbiamo passato, comodo, le dobbiamo servire anche un bicchiere di champagne per accompagnare lo show?
 Sana! Ma che dici!? Hai sempre voluto conoscerla e adesso? E adesso non voglio più! Doveva pensarci prima!
AAAHA questa vita inizia a stressarmi troppo!! E a me non pare di aver firmato un contratto alla mia nascita in cui accettavo i termini e le condizioni d’uso! Uffa! Ho bisogno di staccare! Decisamente. Non ne posso più di discutere con me stessa, conosce tutti i miei punti deboli e diventa frustrante riuscire ad avere ragione, oh cavolo! Sto degenerando! Sto impazzendo..potrei iniziare oltre che a litigare con me stessa, che so a riferirmi a me in terza persona..D’accordo la pianto. Ho le braccia intorpidite per lo sforzo di stringermi le gambe al petto, a proteggere il cuore, a proteggere me.
Dovrei chiamare qualcuno, magari potrei chiamarlo, lui ha detto che se avessi avuto bisogno..
“Akito…ti va di venire?” ti prego dì di si, per favore.
 
*
“quell’idiota di mia sorella ha pianto per cinquanta minuti davanti al televisore mentre vedeva l’intervista” commenta mentre si siede, anzi si spaparanza sul divano di casa.
“non chiamarla così, è tua sorella” rispondo senza troppa enfasi.
“be? Non cambia il fatto che sia una totale rimbambita!” quanto è testardo questo ragazzo.
“prima o poi dovrai spiegarmi perché vi odiate così tanto lo sai, non è tanto normale”
“non c’è niente da spiegare! È stupida!!” ahh quanta pazienza!  Lasciamo perdere, ho altro per la testa.
“senti ma dobbiamo proprio farlo?!” occhi dolci, musino triste non faranno effetto su di te?
“si”
“ma dai ti prego!!! Guarda ho fatto anche il musino tenero! Ti prometto che sarò tanto tanto dolce con te! Poi io sono una brava bambina, non ho mai fatto male a nessuno e poi”
“non farmi irritare!”  è terribilmente deciso, mm devo pensare a una strategia!
“ ma..!”   “niente ma!” e ma così non vale!!
“però!?..” ok ok ho capito! Il suo sguardo, quello bellissimo, mi ha fulminato all’istante e deduco che non ho altra scelta che sedermi e aprire il libro.
“mmm mi sento male!” giuro! Non sto mentendo! È la prima e spontanea reazione del mio corpo a quel libro.
“ti spiego una cosa Kurata, un libro non può farti male fisicamente! Ficcatelo in quella zucca vuota che ti ritrovi!!” sarò pure una zucca vuota, e su questo possiamo parlarne, fatto sta che mi hai baciata pure più di una volta! Ma questo forse ora è meglio non dirlo, mi limito ad accennare un sorriso.
“no ma perché mi vuoi male? Non possiamo fare qualcos’altro? Proprio matematica??! Cioè io volevo un po’ di compagnia .. non era proprio necessario portare questi con te!..ma ..si ho capito, non c’è bisogno che mi guardi torvo!” ma quanto sei bello!
Cominciamo: ellisse.. che diavolo me ne devo fare nella vita dell’ellisse!! Ba!
                                                                                                 *
“MAMMA!!” urlo quando realizzo che uno scoiattolo mi sta solleticando il naso! Mentre la mia mamma sorride a trentadue denti, seduta sul mio lettuccio. Perché poi sorrida?
“oh Sana!” esclama abbracciandomi forte! Molto forte! Decisamente troppo forte, mamma staccati non respiro! Mamma? “Mahm..ma”
“bene ora devo andare ciao!! E salutami il tuo ragazzo!!” CHE COSA??? Stop, time out, fermi tutti, alt! Che cosa ha detto?
“ehhh????????????”  be si la traduzione pensiero-parola non è proprio perfetta, ma su dai, è pur sempre mattina.
“uu si ho visto le foto! E devo dire che è proprio carino!!” le foto? Ma di che parla?
“mamma ma cosa?!”
“si tesoro! Comunque ora devo fuggire, nel senso letterale del termine, sappi però che devo parlati, ho delle cose da dirti! Scusa ma vogliono che firmi un contratto in cui mi impegni a scrivere nei tempi previsti da un altro contratto!!! Ahh Editori!! Ciaooooooooooooooo!”
Quanta energia! Quanta energia per la mia testa ammaccata dai numeri! Credo proprio che mi rimetterò a dormire! O si! Infondo me lo sono meritata! Akito è stato cattivissimo con me, mi ha fatto fare solo una pausa all’ora! Assurdo! Mi ha fatto fare matematica per tre, dico tre, ore!! Centottanta minuti! È ovvio che io mi meriti una pausa! Si si me la merito proprio!
Povera illusa che sono! In questa casa non si può dormire, il telefono ovviamente. Chi diavolo mi succhia l’anima la mattina all’alba? Numero sconosciuto, ok sconosciuto sei morto!
“Kurata ti sto aspettando sotto casa, datti una mossa!” bum bum bum.. Akito?
“eh??” continuo ad avere questi piccoli problemi di traduzione tra gli impulsi del cervello e la formulazione delle parole, secondo voi sto diventando scema? No perché a volte ci penso, ma ho proprio paura a rispondermi.
“muoviti!” si capo, padrone supremo luce dei miei occhi?!?! Luce dei miei occhi? Ma te le studi o ti vengono naturalmente queste cavolate?? Fatto sta che biascico un si, e mi rotolo giù dal letto! Mi rotolo è ancora un immagine troppo elegante, diciamo che atterro sul pavimento, freddo, con un sonoro “scbang”! In una posizione da contorsionista e sempre con la stessa eleganza cerco di divincolarmi dalle lenzuola che hanno deciso di vivere in simbiosi con me, mi spiace lenzuoline care ma il mio cuore batte per qualcun altro or ora. Eee, poi soprattutto dopo quello che mi ha sussurrato: è stato così dolcissimisssimo!
  
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