Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    10/11/2014    8 recensioni
Cosa potrebbe mai accadere se un Angelo si innamorasse di un Demone? E se il Demone ricambiasse?
Non è impossibile.
A Gabriele e Lilith è successo. E sono disposti a tutto per proteggere il loro amore proibito.
Anche a costo della vita.
Saranno messi a dura prova dagli Inferi e il Paradiso.
Il loro amore riuscirà a scalfire le avversità e perdurare in eterno? O sarà sconfitto condannandoli a un'eterna divisione?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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CAPITOLO 39

La porta si aprì con uno schianto.
Gabriele ne varcò la soglia,trascinando le membra doloranti verso il letto,buttandovisi di peso.
All'allenamento l'avevano massacrato,credendolo fuori forma. Non sapevano quanto si sbagliavano, pensò dolorante.
"Sono pazzi questi allenatori"pensò girandosi sul lato destro che gli mandò una fitta lancinante.
Gettò uno sguardo alla scrivania traboccante di libri. Da quando era tornato da Genova passava gran parte del suo tempo chino sui quei tomi.
Era andato in biblioteca animato di tutte le sue buone intenzioni. Ma la prima volta che li aveva visti tutti insieme si era sentito sprofondare. Ma aveva avuto comunque il coraggio di afferrare il primo.
Era un libro voluminoso dalla copertina rosso sangue.
Libro delle Ombre citava la scritta nera spettrale.
Il sesto senso gli aveva suggerito di cercare altrove le risposte,ma la curiosità vinse ogni timore.
Sfogliando le prime pagine trovò una sorta di indice.
Capitolo I:
Aprire portali per l'Inferno.
Capitolo II:
Mettersi in contatto con anime dannate.
Capitolo III:
Mettersi in contatto con i servi fedeli di Lucifero.
Capitolo IV:
Dannare un'anima.
Capitolo V:
Regole da seguire per il Daemon Ritus.
Capitolo VI...
Gabe aveva arricciato il naso. Sembrava un libro uscito dalle mani di uno dei suoi nemici. Lo aveva chiuso, poggiadolo in un angolo.
Poi Geremiel era andato a convocarlo per l'addestramento. Con un sospiro aveva dovuto lasciare il suo lavoro.
E ora stanco e dolorante, allungò la mano per recuperare il libro che gli interessava. Lo afferrò, e quando fece per aprirlo si accorse di reggere il Libro delle Ombre.
Lo fissò dubbioso costringendosi ad alzarsi. Dov'era finito?
Percorse con il dito le coste dei libri femandosi all'ultima della fila. Sapeva che era un disordinato di prima categoria e iper smemorato,ma non ricordava affatto di averlo messo così in fondo.
Scrollando le spalle si affrettò a recuperarlo.
Sulla copertina il celebre quadro "La creazione di Eva" di Johann Heinrich Füssli.
Paradiso Perduto di John Milton era il titolo.
Saltò la prima parte del libro,dove veniva descritta la vita dell'autore seicentesco e la biblografia.
Si fermò quando trovò l'inizio dell'opera. Diviso in dodici libri,prima dei versi veri e propri si trovavano delle brevi sintesi sul contenuto della varie parti. S'immerse nella lettura concentratissimo.
Obiettivo:risposte.
 
Il Serpente infernale;fu lui che con malizia,
accecato da invidia e vendetta,trasse in inganno la madre
di tutti gli uomini,al tempo che il suo orgoglio
l'aveva esiliato dal cielo con tutte le sue schiere
d angeli ribelli,con cui aiuto aspirava a levarsi
più in alto della gloria dei suoi pari,convinto
di poter uguagliare l'Altissimo,se gli si fosse opposto;
e in ambizioso disegno un'empia guerra mosse
nei cieli contro il seggio ed il regno di Dio.
 
Piano piano metabolizzò le parole appena lette. Michael gli aveva raccontato qualcosa sulla ribellione di Lucifero al Loro Padre. Era stata in quell'occasione che gli Arcangeli erano stati ridotti di numero fino ad arrivare a Sette. Da quelle pagine riusciva a percepire la rabbia e la sete di potere che provavaLucifero.
Un sentimento così potente che l'aveva portato a infierire contro la creatura più amata dal Suo Signore:l'uomo.
Aveva ingannato Eva,convincendola a trasgredire e nutrirsi di un frutto dell'Albero della Comoscenza,e suo marito Adamo, anche esso vittima della dannazione.
Con tremenda tristezza Suo Padre era stato costretto a cacciare entrambi dall'Eden,il Paradiso Terrestre,costringedoli a vivere sulla Terra,luogo selvaggio dove si doveva lottare per la sopravvivenza. Era stato il predecessore di suo fratello a condurli fuori da quell'oasi di pace.
 
Lacrime naturali scivolarono
dai loro occhi,ma le asciugarono subito;il mondo
stava davanti a loro,dove giudati dalla Provvidenza
scegliere il luogo in cui fermarsi:la mano nella mano,
per la pianura dell'Eden a passi lenti e incerti
presero il loro cammino solitario.
 
In quelle ultime parole dell'opera Gabriele si commosse.
Non pensava che un libro potesse suscitare in lui un simile sentimento. Ma alla fine Adamo e Eva avevano sopportato insieme il loro fardello fino alla fine.
Prima o poi anche lui e Beth ci sarebbero riusciti.
Bello era bello, ma non conteneva le risposte che stava cercando.
Poggiò il libro su una pila e ne prese un'altro.
Angelologia e Demonologia.
Sorrise sollevato.Forse aveva trovato il tomo giusto.
Le parole chiave erano elencate in ordine alfabetico sia per la parte angelica che infernale del libro.
Peccato che non c'era la sezione"Come trasformare un Demone in Angelo". Perchè non poteva accadere? In fondo gli Originari,più che gli altri Demoni, erano vicini alla natura angelica. In fondo prima di tradire erano loro simili.
Sfogliando delicatamente le pagine, incontró per caso la sezione "Fuoco Celeste", non facendo caso alla leggenda legata alla Guardiana Protettrice. Le sue dita si fermarono quando trovarono le parole "Sangue Angelico". Dubbioso lesse quelle poche righe facendogli sprofondare il cuore. Lesse e rilesse temendo che la vista gli giocasse un brutto tiro per la stanchezza.
"Il sangue angelico è mortale se viene ingerito da un Demone."
Deglutì. Stando a quanto c'era scritto avrebbe potuto uccidere Beth. Ma perchè non era successo?
Fu uno scalpiccio frenetico di piedi fuori dalla porta a destarlo da quelle macabre parole.
A fatica costrinse i suoi muscoli a sopportare ancora uno sforzo per raggiungere la porta.
Nel corridoio su cui davano le porte degli altri alloggi dei suoi compagni,c'era unfluente via vai di Angeli sorpresi e a tratti spaventati.
Gabriele ne bloccò uno,un tipo smilzo con una zattera rossa arruffata e occhi verdi. L'aveva scorto più volte tra i suoi compagni d'addestramento,ma non aveva mai avuto l'occasione di allenarsi personalmente con lui.
«Cos'è successo?»
L'altro era visibilmente eccitato.«Raphael,Raziel e Takiel hanno catturato un Originario. Lo stanno portando alle Prigioni».
Le Prigioni erano un edidifio basso e bianco collegato direttamente alla Sala del Fuoco Celeste. Era da un po'che un Angelo non vi conduceva un Demone. Era il Consiglio che decideva d'intervenire quando una creatura infernale diventava troppo pericolosa in circolazione e non più gestibile. Quella pratica però era stata abbandonata qualche secolo prima,quando cominciarono a inviare sul campo soldati celesti esperti pronti a eliminarlo.
E ora? Cosa aveva spinto gli Arcangeli a imprigionare un Originario?
Si fece largo tra la folla,cercando con lo sguardo suo fratello.
Lo trovò che stava discutendo animatamente con Uriel,freddo e impassibile di fronte allo sfogo di Michael.Captó alcune frasi frammentate della discussione:«...eravamo d'accordo...Protetta...libera».
Vide Uriel scuotere la testa esasperato,come se quella non fosse l'unica volta che sentiva quel discorso.
Decise di avvicinarsi in quel momento con noncuranza.«Mike cos'è successo?»
Uriel parve approvare quell'intromissione di Gabriele,subito incenerito da un'occhiata intimidatoria dell'altro Arcangelo che si allontanò subito dopo scuro in viso.
«Ho detto qualcosa che non va?»domandò Gabe preoccupato.
Uriel scosse la testa. «No ragazzo. Tuo fratello è solo un po' testardo e non vuole accettare la realtà dei fatti».
"Difetto di famiglia"si ritrovò a pensare.
«Cos'è successo?»ripetè nuovamente Gabe incuriosito.
 «Un Originario ha provato a cercare un modo per accedere al Paradiso».
Un vero amante del suicidio,si ritrovò a pensare Gabe.
«E chi è? Lo conosco»
Uriel sorrise.«Certo. Hai avuto a che fare con Lei».
Il cuore di Gabe perse un battito. Perchè la sua mente aveva già capito a chi si riferiva quel Lei.
«Lilith ricordi? Quella che ti ha dato problemi a Wilmington».
Sentì l'aria mancargli. Non poteva essere vero.
Uriel lo fissò preoccuparto.«Che hai Gabriele? Sei così pallido».
Gabe deglutì esibendo un sorriso che pareva quasi una smorfia. «Certo, sto benone. Ora Uriel con permesso...».
Si fece largo tra gli altri Angeli cercando di fuggire da quelle terribili parole pronunciate da Uriel.
Ogni tanto qualcuno gli domandava se stesse bene,ma lui si limitava a fissarli senza capire, continuando a sfrecciare tra loro. Si fece largo tra il dedalo di edifici bianchi,costeggiò il sentiero che lo conduceva ai Cancelli.
E quando gli arrivò appresso vi ci si gettò con tutto il peso, aggrappandosi alle sbarre dorate.
Le lacrime presero a solcare il suo viso indomabili.
Aveva atteso al lungo il momento di rivederla. Ma mai e poi mai aveva immaginato di trovarla prigioniera del suo Regno.




Le citazioni che trovate provendono dal Paradiso Perduto di J.Milton XD




Angolo autrice:
Hallo a tutti XD eccomi come promesso con un nuovo capitolo :)
Spero di non avervi fatto attendere invano(insomma spero non sia venuta fuori una schifezza colossale XD)
Ringrazio i 26 preferiti, 9 ricordati, e 52 seguite, che appunto continuano a sostenere questa storia...a credere in questa storia :D
Spero di non deludervi.
A presto <3

Drachen
   
 
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