Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LadyVaderFrancy    13/11/2014    14 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF "La Maledizione".
Dopo aver stretto un legame di sangue, che li legherà per tutta la vita, Harry Potter e Severus Piton, si troveranno a dover affrontare l'oscurità che avanza. Tra alti e bassi i sue protagonisti assoluti della storia, troveranno un modo per lottare insieme per vincere la guerra.
Dal cap. 1
“Temi per Potter?”
“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago
“Dimmi perché?”
“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”
“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”
“Quando sarà il momento”
“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”
Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile.........
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Questo è un capitolo extra, forse un pò fuori dalle righe rispetto a tutta la FF, se non volete leggere scene sdolcinate, non leggete....


Capitolo 17            E per la gioia di tutti ………e vissero felici e contenti…..

Erano passate circa due settimane, tutti avevano attraversato diverse fasi, prima i momenti di cordoglio per le vittime, poi i festeggiamenti per la vittoria, l’assalto dei giornalisti per intervistare gli eroi che avevano contribuito alla caduta di Voldemort. E ora l’ impegno per la ricostruzione del castello, quasi tutte le famiglie erano tornate alle loro case e a una sorta di normalità. Piton a parte le sue apparizioni d’obbligo nella ricostruzione, era sempre rintanato nei sotterranei, non aveva parlato con nessuno, e aveva accuratamente evitato il marmocchio sopravvissuto che aveva sconfitto in maniera definitiva Voldemort.

“Severus, sei di nuovo qui, perché non vieni di sopra? Tutti continuano a chiedersi dove sei” disse Silente

“Ho da fare” rispose innervosito l’uomo

“Cosa ti turba?” chiese gentilmente Silente

“Niente” rispose l’uomo sistemando alcune fiale

“Allora che aspetti andiamo”

“Albus, non ho voglia di vedere nessuno, tantomeno un’orda di gente, che non fa altro che dire scemenze e chiedere come sto. Quante volte devo dirlo ancora sto bene!!!”

“Oh ragazzo mio, sono solo preoccupati per te”

“Non occorre, io non ho bisogno di nessuno!!” ringhiò il pozionista

“Oh io non credo, ma se anche fosse vero, forse c’è qualcuno che ha bisogno di te” disse il vecchio mago sorridendo

“Che diavolo significa!! Non hai ancora finito con i tuoi indovinelli e trucchetti Albus??”

“Lo sai benissimo che sto parlando di Harry. Non fa altro che cercare di avvicinarti, di parlare con te, e tu lo mandi via ogni volta, perché lo fai Severus?”

“Perché abbiamo sconfitto il Signore Oscuro, adempito a ben due profezie, il mio compito è finito, l’ho protetto, è sopravvissuto, anzi tutti e due siamo sopravvissuti!!” ringhiò Piton

“Ti ricordo, che hai stretto un legame di sangue con quel ragazzo, e questo ti lega a lui per tutto il resto della tua vita, che tu lo voglia o no” disse allegramente il vecchio mago

“Ti diverte questo vero? Che io sia obbligato a condividere qualcosa con lui, per il resto della mia vita?” disse sibilando

“No, perché non credo che sia un obbligo. Ora basta Severus, ti ho visto quel giorno all’infermeria, ti ho sentito mentre lo chiamavi Harry e ho visto che gli tenevi la mano. Ti stai comportando da sciocco, come quando ti ostinavi a credere che fosse James. Quindi ora vieni di sopra e parla con lui” disse Silente seriamente

“Non so di cosa stai parlando, avrai avuto un’allucinazione” disse Piton

“Davvero? Quindi anche Weasley e Granger?” disse divertito il vecchio mago “Ahhh e anche Poppy e Remus?”

“Cosa? come ci hanno visti Poppy e il lupo mannaro non erano neanche lì!!” disse indignato l’uomo

“Oh si che c’erano, ma erano un po’ più distanti, non li hai notati, ma loro hanno visto tutto, posso assicuratelo. Se ti ostini giuro che metterò il ricordo nel pensatoio e lo faccio vedere a tutta la scuola!!” disse il vecchio mago

Piton inorridì al solo pensiero e poi ringhiò “TU non oseresti!!!!”

“Oh si che lo farei, ma solo se fossi costretto” disse e i suoi occhi scintillarono

((Ahhhh dannato vecchio pazzo!!!! Ancora con quello stramaledetto luccichio, quando la smetterà di darmi ordini folli, dovevo lasciare che il signore Oscuro la facesse fuori quel giorno!! Almeno adesso sarei libero da ogni obbligo))

“Forza Severus, andiamo!!” disse Silente con un tono che non ammetteva repliche ((Mi domando perché a volte deve comportarsi come un adolescente)) poi scosse la testa. Piton sbuffò sonoramente e poi lo seguì.

Il castello era semi deserto a parte i docenti, e il personale di servizio e qualche altra famiglia o persona che era rimasta senza un tetto, non c’era nessun altro. Era ora di pranzo e il tavolo era imbandito. Silente prese il suo solito posto e Piton si accomodò al suo. In quello arrivò il trio d’oro.

“Ohhh guarda chi c’è” disse la riccia

“Già, guarda guarda” disse il rosso

“E gli unici posti liberi sono di fronte a lui, forse dovremmo tornare dopo” disse il moro

“Ma che diavolo dici, non fai che dire che vuoi parlare con lui, questa è la tua occasione, andiamo!! E poi ho fame!” disse il rosso

“Ma lui, non vuole parlare con me, è più che evidente. Mi odia di nuovo, anche se non ne capisco il motivo” disse sospirando Harry

“Harry, posso assicurarti che Piton, non ti odia, dico davvero” disse la riccia

“Si certo, ma lo hai visto, mi guarda come se volesse cruciarmi” rispose Harry

“Mione io glielo dico, anche se questo ci costerà caro” disse il rosso sospirando, e la ragazza annuì.

“Amico, quando eri in infermeria, abbiamo visto, Piton seduto al tuo fianco, con un’espressione a dir poco disperata, che ti teneva la mano e ti ha chiamato, non riesco nemmeno a dirlo…..ti ha chiamato per nome!!!”

“Cosa? non ci credo” rispose stordito il moro

“Lo giuro, e ci ha minacciato di torture indicibili, se te lo avessimo detto. Ecco perché abbiamo aspettato, ma a questo punto, non potevamo più tacere. Ti prego digli che è stato Silente a dirtelo però” disse il rosso deglutendo a fatica.

Harry sorrise, Piton lo aveva chiamato per nome, pensando che era spacciato ((Ma allora perché mi evita?? Chi lo capisce è un genio.))
Così con grande sicurezza prese posto al tavolo.

“Professor Piton” disse il moro

“Potter” rispose disgustato l’uomo

“Potrei parlare con lei, per cinque minuti dopo pranzo?”

“Ho da fare Potter, non hai già abbastanza da fare con i tuoi ammiratori?” disse velenosamente il pozionista

“Nonostante i miei numerosi impegni, penso che posso trovare cinque minuti per chiunque, ma ancor di più per qualcuno di cui mi importa” disse solennemente

Piton strinse gli occhi poi fisso Ron ed Hermione che avevano gli occhi bassi “Voi due!! Glielo avete detto vero??” ringhiò furiosamente e sbattendo la forchetta sul tavolo. I due ragazzi, lo fissarono spaventati, mentre tutto il tavolo si era voltato a guardare Harry e Piton.

“SI me lo hanno detto e allora?” disse in tono di sfida

“Harry!!” lo ammonì la riccia

“Dannati mocciosi impiccioni” e si alzò dal tavolo per andarsene

Harry rimase un attimo spiazzato, poi vide Silente che gli faceva cenno di andargli dietro e che lo incoraggiava facendogli l’occhiolino.

Così Harry si alzò e gli corse dietro.

“Aspetti professore” urlò il moro a pochi passi da lui

“Vattene Potter!!” ringhiò il pozionista

“Quindi adesso che non sto morendo, non sono più Harry?” disse il moro sarcastico

Piton si voltò di scatto lo afferrò per un braccio e sibilò “Intanto non permetterti di usare quel tono con me, e secondo è stato solo un errore, mi hai sentito POTTER”

Harry era deciso a giocarsi il tutto per tutto, così tirò fuori il suo coraggio Grifondoro e disse “Io non credo, e la mano allora? Lei mi teneva la mano, quello non è un errore!”

“Ero confuso! Devo avere preso una botta in testa, quando siamo caduti” sibilò pericolosamente

“Oh si davvero??? Non mi incanta più, perché non può ammettere che le cose sono cambiate a tal punto da essere preoccupato per me! E non dica perché sono un Potter, perché questa scusa l’abbiamo già ampiamente sfruttata” disse sprezzante il moro

“Potter stai esagerando. Sparisci!!” e lo lasciò andare il braccio del ragazzo, era sull’orlo di una crisi isterica e si voltò per riprendere la strada verso i sotterranei senza esitare.

Harry lo superò e guardandolo dritto negli occhi disse “NO! Io mi ricordo cosa ha detto quel giorno” e recitò le esatte parole che Piton gli aveva detto quando avevano stretto il legame “Devi sapere che per un mago o una strega, il sangue non è solo un elemento essenziale della vita in se, ma è qualcosa di molto più importante e divino il sangue è potere. Ma non solo, è anche energia, azione, calore, movimento, legame e forza. In un “legame o patto di sangue” i due soggetti s’impegnano con questo potente strumento a "suggellare" qualcosa d’importante. Esso ha lo scopo di far sì che i contraenti partecipino a questo atto, in egual misura e natura. Mischiare il sangue di due maghi consenzienti, vuol dire - simbolicamente - entrare in un rapporto di parentela, l’uno con l'altro. IL RITO È MOLTO ANTICO E VIENE UTILIZZATO PROPRIO, DOVE SI RICHIEDE LA LEALTÀ DI COLORO CHE ADERISCONO E SI ESTINGUE SOLO CON LA MORTE DI UNO DEI DUE. QUINDI DAI CONTRAENTI SI RICHIEDE FEDELTÀ ETERNA A TUTTI I LIVELLI, CORPO, MENTE SPIRITO ED ANIMA. NEMMENO I PARENTI NATURALI, CONDIVIDONO, UNA RAPPORTO COSÌ PROFONDO.
E poi mi ha chiesto se capivo cosa voleva dire, beh sa una cosa io l’ho capito e lei? Forse sperava che morissi con Voldemort, in modo da non dover più pensare a questa storia, beh mi dispiace sono sopravvissuto ancora!!”

Piton al suono di quello parole assurde, afferrò con una mano il ragazzo per il colletto, sollevò l’altra mano e mentre stava per colpirlo, vide Harry chiudere gli occhi nell’attesa del colpo, senza cercare nemmeno di difendersi, e si fermò. “Sei un vero idiota Potter, come puoi dire una stupidaggine simile, dopo tutto quello che è successo” e lo lasciò andare “Vattene, so quello che cerchi, ma stai guardando nel posto sbagliato” disse Piton

Harry lo fissò con tristezza e sussurrò “Io………. per favore, possiamo parlarne con calma, solo io e lei”

Piton sospirò, il marmocchio era davvero testardo, non avrebbe ceduto “Va bene, muoviti andiamo nei miei alloggi”

Una volta arrivati Piton ordinò del te con i biscotti e due fette di torta e si sedettero, lui alla sua poltrona preferita ed Harry sul divano.

“Dimmi cosa ti aspetti, che io faccia adesso Potter” disse l’uomo vestito di nero

“Io…..io non mi aspetto niente a dire il vero. Vorrei solo, venirla a trovare di tanto in tanto. E magari il prossimo anno quando siamo a scuola, potrei venire qui a volte” disse il moro mentre si guardava le scarpe “Ehmmm potrebbe chiamarmi Harry adesso?”

Piton alzò gli occhi al cielo ((Dannazione, sarà la mia morte)) “Uhmmmmm HARRY, sei contento?” disse incrociando le braccia al petto “Io non insegnerò più, questo era il mio ultimo anno, il lavoro di insegante era solo una copertura, non voglio mai più vedere un marmocchio in vita mia” Aveva già ampiamente discusso e litigato svariate volte con Silente su questo punto, che infatti si era categoricamente rifiutato di accettare le sue dimissioni.

“Co-cosa, ma perché?? Lei non può, e chi prenderà il suo posto? Nessuno può prendere il suo posto?? Non vada via! Le cosa saranno diverse ora gli studenti, la apprezzeranno di più” disse il moro fiducioso

“Pott-Harry, ho già fatto la mia scelta, e niente o nessuno mi farà cambiare idea. Piuttosto dimmi, cosa pensi di fare nel tuo futuro?”
“Io ho sempre pensato di diventare un Auror, ma dopo aver combattuto con Voldemort e tutto il resto, non credo di voler avere a che fare, con altri maghi oscuri o cose simili, io …..ecco…….pensavo di diventare insegante”

Piton sapeva che il ragazzo aveva sempre pensato alla carriera di Auror, Minerva lo aveva supplicato di alzargli i voti in pozioni solo farlo entrare nel programma, quindi era più che sorpreso “Insegnante? “disse alzando un sopracciglio

“Ehmmmm si pensavo in difesa. Lei che ne dice, potrei riuscirci?” chiese il moro esitante

Piton lo fissò sorpreso e poi disse “Potter” il ragazzo lo corresse “Harry” Piton alzò gli occhi al cielo e riprese il suo discorso “Harry, ti rendi conto, che dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, potresti intraprendere qualsiasi genere di carriera. Se solo lo desiderassi saresti eletto ministro della magia. Perché vuoi diventare insegnate?”

“Perché mi è piaciuto. Sia quando l’ho fatto con l’esercito di Silente e sia quest’anno con lei e Tonks, anche se con una guida è stato molto più semplice devo ammetterlo” disse sorridendo

“Capisco. Allora è un ottima scelta, vedo che ci hai riflettuto sul serio. Se avrai bisogno di me, ti aiuterò” disse seriamente

“Grazie” rispose il moro sorridendo

Ci fu un imbarazzante momento di silenzio e poi come se fosse sotto imperius chiese “Harry quest’estate dove andrai, sei ancora minorenne?”

“Ehmmm io con i Weasley credo, non ne abbiamo ancora parlato, ma alla fine andrò da loro. Sa la mia famiglia babbana mi odia, e ora che non c’è più nulla da temere non sono obbligato a stare da loro. Remus mi aveva proposto di stare da lui, ma presto si sposerà con Tonks e io non voglio fare il terzo incomodo. In fondo è solo per un’estate, non ha davvero importanza dove starò, poi sarò maggiorenne e potrò vivere da solo.“

“Capisco” disse il pozionista pizzicandosi il naso. ((Da solo??Merlino ci protegga tutti, chissà che danni sarà in grado di fare))

“Bene grazie per il suo tempo, e mi dispiace di avere esagerato” disse il moro alzandosi

“Ho esagerato anche io Potter….Harry, se lo desideri torna pure quando vuoi, sai dove trovarmi, per ora” disse il pozionista

Harry sorrise e uscì dalla porta. Poco dopo incontrò “casualmente” Silente, e gli raccontò cosa era accaduto.

“Uhmmmm Harry che ne dici se facciamo un ultimo tentativo di tenere Severus al castello?” disse il vecchio mago, che più di ogni altra cosa non voleva vederlo andare via, perché sapeva che si sarebbe isolato in un laboratorio di pozioni senza un briciolo di relazione sociale. Proprio adesso che aveva fatto dei passi da gigante in quel senso.

“Io dico che ci sto, ma che aveva in mente?” disse il moro

“Oh credo che mi servirà l’aiuto di tutti” disse il vecchio mago

Una settimana dopo, era stata indetta una cerimonia commemorativa per i caduti e dopo un pranzo. La cerimonia era stata molto bella e commovente, erano presenti tutti gli studenti e gli ex studenti di Hogwarts.

“Severus, dove stai andando?” chiese Silente

“Devo finire di preparare i miei bagagli Albus, non tornerò il prossimo anno e quindi devo imballare tutto”

“Io non ho accettato le tue dimissioni” disse il vecchio mago seriamente

“E io me ne infischio. Sono settimane che ti sto dicendo, che devi trovarti un nuovo insegnante, ignorare le mie dimissioni non cambierà il fatto, che ti ritroverai senza un professore di pozioni a settembre”

“Non puoi farlo dopo? Vieni al pranzo, sarebbe scortese, e poi vuoi dare un altro dolore a questo povero vecchio?” disse Silente

Piton alzò gli occhi al cielo e rispose “D’accordo, andiamo” ((Ahhh non vedo l’ora di liberarmi di te….dove andrò nessuno potrà obbligarmi a fare nulla, e neanche sotto tortura ti dirò dove sto andando)). Piton aveva le idee chiare, aveva deciso di trasferirsi, in una confortevole casa che aveva acquistato un paio di anni prima in scozia. L’aveva attrezzata con un grande laboratorio. Avrebbe così dedicato gran parte del suo tempo alla ricerca e alla pubblicazione di nuove pozioni e avrebbe venduto le sue miscele su ordinazione alle farmacie, agli speziali e a chiunque ne facesse richiesta. L’ubicazione della casa era un segreto, e tale sarebbe rimasto.

Una volta entrati nella sala grande, Piton rimase a bocca aperta, l’enorme sala era addobbata con i colori serpeverde, con festoni e palloncini color verde e argento e poi, c’era un grande striscione centrale che diceva

“Cosa ne sarà di Hogwarts senza il Pipistrello dei sotterranei”
E due laterali che riportavano le scritte “Professor Piton resta con noi” e “Senza di lei, chi ci salverà dalle leste di legno”

Poi un ex allievo serpeverde si avvicinò al pozionista e rispettosamente gli allungò una pila infinita di saggi e disse “Buongiorno professor Piton, ecco questo è un piccolo omaggio per lei, da parte di tutti gli studenti ed ex studenti qui presenti, sono lunghi almeno due piedi. Spero davvero che ci ripensi, non vorrà negare alle future generazioni di imparare dal migliore” disse ghignando

“Lo sai che non funzionano con me le lusinghe, dimmi piuttosto chi ha messo in scena tutta questa farsa Higgs” ringhiò Piton

“Oh signore, credo i suoi amici Grifondoro laggiù” disse alzando le mani e indicando il trio d’oro e Silente che sorridevano e lo stavano salutando allegramente. Piton si passò una mano sulla faccia e pensò ((Merlino salvami dai Grifondoro emotivi e teste di legno…..di qualsiasi età))

La festa era stata divertente, Piton era rimasto sorpreso da quanti ex allievi avevano partecipato anche di altre case. Poi una volta tornato nei sotterranei così per curiosità iniziò a leggere i saggi, era stupito, molti di loro lo apprezzavano e scrivevano che avevano imparato molto, certo tutti avevano sottolineato che aveva un carattere particolare, severo e burbero, solo Potter aveva avuto l’ardire di scrivere orribile, pessimo, irritante, e testardo. Adesso era confuso, cosa doveva fare, aveva già immaginato di passare i suoi prossimi anni in beata solitudine in scozia, questo era del tutto inaspettato. Quella notte non riuscì a chiudere occhio, tormentato dal dubbio. Il mattino successivo a colazione, aveva una faccia scura ed era di pessimo umore.

“Santo cielo, i saggi non gli sono piaciuti? Te lo avevo detto di non scrivere quelle cose Harry!! Disse la riccia

“Guarda che era solo la verità, e lui lo sa” disse il moro

“Non posso crederci che lo abbiamo fatto, che gli abbiamo chiesto di restare” disse il rosso

Piton li fulminò con lo sguardo e i tre Grifondoro smisero quasi di respirare. “Voi tre” disse indicandoli, “Venite con me, dobbiamo fare un discorsetto” il trio annuì con la testa, si alzarono e lo seguirono senza emettere un suono.

Una volta fuori dalla sala, nel bel mezzo del corridoio Piton sibilò “Perchè diavolo avete fatto una cosa simile?”

“Ehmmm non era chiaro? Vogliamo che lei resti” disse il moro

“Siete consapevoli che se decido di restare, tutto sarà come prima, detenzioni, saggi extra e tutto il resto?” disse torreggiandoli

I tre annuirono spaventati “Beh però almeno non privilegerà più i serpeverde, giusto?” chiese Ron con un filo di voce

“Weasley era per la copertura” disse massaggiandosi le tempie

“Quindi professore, è un si?” chiese Hermione speranzosa

“Granger, devi proprio essere così petulante in ogni occasione!” disse ringhiano

I tre ragazzi lo fissavano, con quei maledetti occhietti speranzosi, per non parlare dello sguardo da cucciolo indifeso che aveva Potter ((Dannati Grifondoro saranno la mia rovina e la mia morte, Albus li ha istruiti proprio bene.)), poi sospirando disse “E sia, resterò ancora un paio di anni. E poi non voglio neanche immaginare in che guai potresti cacciarti senza un’attenta supervisione POTTER”

I tre ragazzi erano talmente entusiasti che finirono per abbracciarlo senza neanche rendersene conto, Piton era imbarazzato, e proprio in quel momento Silente e gli altri insegnanti uscirono dalla sala grande.

“Ehm Ehm Severus, immagino che questo vuol dire che ci hai ripensato” disse Silente con gli occhi scintillanti e un sorriso enorme

((Proprio adesso, dannato vecchio pazzo inopportuno come sempre)) “Lasciatemi andare voi tre teste di legno!! O vi faccio grattare calderoni finché non vi cadono le dita” poi aggiunse “SI Albus, ma solo un paio di anni, il mio ritiro è solo rimandato” disse cercando di darsi un tono il pozionista

Minerva rise, e anche gli altri insegnati era stata davvero una scena comica, per non parlare del fatto che Harry era l’unico dei tre che non lo aveva ancora mollato.

“Potter, 10 punti in meno a Grifondoro, per la tua sfacciataggine” sibilò Piton

“Tanto non ha vinto nessuno quest’anno” disse il moro

“Potter, dannazione”

“Non la lascio se non mi chiama Harry davanti a tutti” disse il moro

“HARRY, lasciami andare ORA!!!” ringhiò il pozionista

Così il moro lasciò la presa, e sorrise.

“Sei in grossi guai, ti farò pulire calderoni tutta l’estate!!” disse sibilando vicino al suo naso

“Cosa?” lo guardò sorpreso il moro

Piton rimase un attimo in silenzio e poi in tono serio e freddo disse “Si ho pensato che visto che sei sotto la mia tutela per via del legame di sangue, forse sarebbe meglio che venissi con me a casa mia per questa estate, in modo che io possa insegnarti almeno i rudimenti dell’educazione che è richiesta ad un mago rispettabile, visto che sembri del tutto fuori controllo” disse con un sopracciglio alzato.

“Davvero? Accetto” poi si voltò verso Ron e disse “Verrò a trovarvi”

Silente li guardava raggiante, sapeva che Harry e Severus sarebbero stati una grande squadra, ed ora uno dei suoi sogni più grandi si era realizzato. Le persone alla quale teneva di più in questo mondo dopo tanti pregiudizi, indugi, paure, dolore, perplessità avrebbero trovato insieme pace e serenità, si sarebbero presi cura l’uno dell’altro per molti anni a venire.

FINE


Note dell’autrice
E così finisce davvero la nostra storia….….ahhh mi mancheranno tanto i nostri Harry e Sev….mi è scesa una lacrimuccia mentre scrivevo la parola fine. So che in questo capitolo ho un po’ esagerato….. ma il titolo era e vissero felici e contenti….e tutti si sono impegnati parecchio per convincere il nostro Piton a cambiare idea. Ho riso un sacco immaginando diverse scene…. E alla fine non ce l’h fatta ho tenuto duro tutta la FF ma ho dovuto metterci un po’ di miele…..concedetemelo…….anche io ho un cuore…..Sarebbe davvero molto bello da parte di chi legge, lasciare un segno del proprio passaggio lasciando una recensione finale.....Ora so che vi ho stressato all'infinito con queste richieste di recensioni e commenti, ma cercate di capire che è l'unico modo che ho per comprendere cosa ne pensate, se vi è piaciuta o anche no. Spero davvero di sentirvi....alla prossima FF

 

Ricordo a tutti che esiste ancora, il secondo finale di questa storia, che riprenderò a scrivere a breve che si chiama Tra ombra e luce.

Ringrazio Giulia40174, ho preso da lei l’idea degli striscioni per la festa di Sev.
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno seguito la storia, anche quelle che non hanno lasciato uno straccio di recensione, (comunque siete ancora in tempo con questo capitolo) ma soprattutto quelle che lo hanno fatto e mi hanno spronato a proseguire. In particolare
Mistery_SEv, Giulia40174, Queen of Snape and Joker, Auror 92, Lululove2, Speranza, Miss Gold 394, Greengyn.

Grazie a chiunque si sia preso la briga di leggere la mia storia
Lady V

   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyVaderFrancy