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Autore: Lely1441    30/10/2008    6 recensioni
Sam Uley è da sempre collegato con due nomi, quello di Leah Clearwater e di Emily Young. Questa fic vorrebbe pretendere (ma non lo fa) di sapere come siano andate le cose con l'imprinting di Sam.
"Amavo la mia forte, determinata e bellissima Leah. Eravamo fatti per stare insieme. Come sarebbe potuto essere altrimenti?"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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See Who I Am

[Stai con me, è presto e poi che fretta c'è
anche se fuori dall'auto già piove da un'ora
e sale piano la voglia di una casa,
una candela da accendere
e poi spegnere.

Come un'illusione dopo fiumi di rancore
tu sei dentro quella vita che vorrei.
Splendida visione in un deserto di dolore
ho già i brividi se penso che ci sei.
]

Notte di Febbraio, Nek


Guidavo, mostrando più tranquillità di quanta ne provassi in realtà dentro di me, mentre la leggera pioggia sul parabrezza si faceva più insistente e mi costringeva ad azionare i tergicristalli per migliorare la visibilità. Appoggiai un gomito contro il finestrino e abbandonai il capo contro il mio pugno chiuso, reggendo il volante con una mano sola. Osservavo Emily con la coda dell’occhio, e più di una volta la scoprii a fissarmi con una strana aria sul volto teso. Mi chiesi se le fosse capitato quello che aveva colpito me; in quel caso, era maledettamente brava a governarsi. L’unica cosa che mi tratteneva dal fermare la macchina e baciarla lì, sotto la pioggia, in una strada deserta, era il pensiero che lei, in fondo, non lo volesse. Pregai di arrivare presto a casa di Mandy, se non altro per rimanere da solo e riuscire a schiarirmi le idee; pur sapendo che una volta fatto, non avrei desiderato altro che la sua presenza.

«Tu e Leah state insieme da molto, vero?»

La guardai sorpreso, era ovvio che lo sapesse.

«Sì.»

«Bene.»

Un sorriso amaro prese forma sulle mie labbra. Cosa c’era che stesse andando bene in quella situazione? Mi venne quasi voglia di domandarle se lei e Leah fossero cugine da molto, ma mi trattenei. Mi sentivo profondamente amareggiato. Sentivo di amare Emily, e al tempo stesso mi domandavo dove fosse andato a finire quello che provavo per la mia ragazza fino a un’ora prima.

Cancellato? Distrutto? Raschiato via?

No, non era possibile. Era semplicemente eclissatosi, perché qualcosa di enormemente più grande l’aveva spodestato e si era impossessato della corona. Quello che non capivo era perché. Perché quella ragazza riusciva a sconvolgermi internamente così come nessuno era mai riuscito a fare?

«Sam…»

Chiusi appena gli occhi, assaporando il suono del mio nome pronunciato da quella voce. Dalla sua voce.

«Dimmi.»

Si mordicchiò le labbra, e io pensai che quella sua immagine, - lei con quel suo cappotto nero, lei con le sue mani che si torturavano tra loro, semplicemente lei - sarebbe rimasta impressa nella mia mente per sempre. E fu in quell’esatto momento che capii tutto.

Imprinting. (*)

Sterzai ferocemente contro il margine destro della strada, sollevando così una scia di acqua al passaggio delle ruote contro la fine dell’asfalto, e continuai a guardare terrorizzato davanti a me.

Non poteva essere. Non a me. Non così.

Non a Leah.

Ricordavo bene cosa mi avevano detto riguardo all’Imprinting. Non si può tornare indietro. Quella ragazza sarebbe diventata il mio mondo (ma già lo era) e io sarei diventato tutto per lei. Come potevo fare questo a Leah? Dio, era sua cugina! Anche prima di prendere coscienza di cosa mi era accaduto con Emily sapevo che in qualche modo avrei continuato a vivere con lei, a vivere per lei. Ma questo complicava le cose, perché era un’altra delle cose inspiegabili da non poter rivelare a Leah.

«Non piangere, non è colpa tua.»

Mi sorpresi a dirlo con una dolcezza inusuale per il mio carattere. Emily sobbalzò e cercò di farsi più piccola contro il finestrino, senza riuscire a frenare il pianto, e quasi vergognosa che io l’avessi scoperta. Non riuscii a vederla così e obbedii al mio istinto: l’abbracciai e la tenni stretta, nonostante la sua esitazione iniziale.

«Va tutto bene, non è colpa tua», le sussurrai mentre si aggrappava contro di me, non stupendosi affatto del calore eccessivo proveniente dal mio corpo, come invece aveva fatto Leah.

“L’Imprinting serve ad agevolare la vita di un licantropo, già difficile di suo. È quanto di più simile possa esserci ad un’anima gemella, ma profondamente più forte. Semplicemente, è la certezza che non vi lascerete mai, che avrai il suo appoggio perenne, in ogni caso. È estremamente importante, riesci a capire ciò che intendo?”

E ora sì che ci riuscivo veramente.

«Emily…»

Passai distrattamente le dita fra i suoi lunghi capelli neri. Il suo profumo, l’averla fra le mie braccia, il silenzio e il buio che regnavano nell’abitacolo e la pioggia che batteva al di fuori creava un ambiente talmente intimo che mi stupii di non esserne imbarazzato. La sentii sospirare piano contro il mio collo e quel leggero sbuffo d’aria contro la pelle mi fece sorridere.

Non era successo nulla, non avevamo detto nulla. Eppure, avevamo entrambi capito.

«E ora cosa faremo?»

Continuavo a carezzarle piano la testa, con gli occhi chiusi. In quel momento mi sembrava impossibile che esistesse un domani, un qualcosa di cui preoccuparsi. Pensavo che saremmo rimasti così per sempre, perché ormai non mi importava più cosa avrei fatto, o dove sarei andato. Contava solo il fatto che lei sarebbe rimasta con me.

«Non lo so. Ma sinceramente, non me ne preoccupo, ora che sei qui con me.»

Alzò il viso e passò piano un dito sui miei lineamenti, mentre io la osservavo rapito, stupito di come quel semplice contatto sembrasse rigenerarmi da dentro. Chiusi gli occhi e posai la mia fronte sulla sua, poggiando le mie labbra sulla sua bocca, lasciando accadere ciò che doveva. Quando li riaprii, pensai di avere un’allucinazione. Che ci faceva Leah in quella macchina?

Indubbiamente, era stato il mio senso di colpa a riportarla là dentro, sopra il viso della ragazza che ormai adoravo. Sconvolto, sciolsi quell’abbraccio, mentre Emily mi guardava con gli occhi sbarrati.

Gli occhi di Leah.

Il mio corpo cominciò a tremare violentemente, senza che io potessi fare nulla per fermarlo. Con un rantolio terrorizzato, aprii la portiera e mi gettai fuori, cercando un posto sicuro dove potermi trasformare. Prima di poterlo evitare, Emily mi seguì sotto la pioggia, urlando il mio nome per sovrastare il rumore dell’acqua e del vento.

«Torna dentro, torna in macchina! Scappa!»

Ma ormai era troppo tardi. Sotto il suo sguardo esterrefatto, mi trasformai con un sonoro crack, mentre i brandelli di ciò che rimaneva dei miei vestiti si spargevano sulla strada. Fu un attimo, un urlo di Leah nella mia testa, e le fui addosso.






[To be continued…]





(*) Per chi non lo sapesse, imprint significa proprio imprimere, stampare (o come sostantivo orma, segno ecc.). L’espressione “ideas imprinted on one’s mind” significa proprio “idee impresse nella mente”. Ho puntato su questo per giustificare l’epifania del termine “Imprinting” nella mente di Sam dalla parola "impresso", in inglese "imprinted". Di sicuro non potevo usare una giustificazione italiana, ma credo che la cosa sia abbastanza chiara comunque in entrambe le lingue ^^

Note finali: Che capitolo corto, lo so XD Ma tanto veniva così, che posso farci ^^ Il prossimo sarà l’ultimo, e finalmente questo piccolo esperimento avrà fine.

princess of vegeta6: Caspita, che entusiasmo XD L’aggiornamento eccolo qui, grazie mille per i complimenti ^^ Spero sia di tuo gradimento anche questo, poi fammi sapere se vuoi ^^ Kissoni!

Shatzy: Eh, sconvolta addirittura XD Non mi ero neanche accorta di aver cambiato stile X°°°D Comunque meglio meglio ^^ Grazie mille per i complimenti, mi hanno fatta felice ^^ Non sapevo amassi Sam, a me non piace neanche poi così tanto, ma sono rimasta affascinata da questa specie di triangolo non voluto, e il rapporto tra Sam ed Emily è unico. Ho cercato di far meglio che potessi XD Alla prossima, kissoni!!

valy88: Ecco il motivo per cui non sono arrivati da Mandy XD (Che tra parentesi, non so neanche chi sia ^^”) Mi trovo d’accordo sul fatto che il pairing Sam/Emily sia sottovalutato, ma che vuoi farci, i vampiri vincono sempre XD Ho aggiornato prima che ho potuto, visto che brava? XD Ancora grazie mille X3 Kissoni!!

RobyLupin: Hai perfettamente colto nel segno tutto quello che intendevo, che bellezza XD Anch’io sono contraria alla coppia Sam/Emily/Leah chi è? XD Cioè, Sam ed Emily potranno anche vivere la loro storia come vuole l’Imprinting, ma credo che un rimorso di fondo rimanga comunque. (E ci mancherebbe anche!) Sam ha rinunciato ad una ragazza, ne ha trovata un’altra. Emily ha rinunciato ad un’amica, e ha trovato l’amore della sua vita. Leah ha rinunciato a tutto, senza avere nulla in cambio. Quindi, per quanto possa starmi antipatica, non la giudico per quello che è, per quello che è diventata. La scena dove Leah praticamente costringe Sam ad andare a casa sua ha del sadico, in effetti XD Ma mi conosci, se posso rigirare il coltello nella piaga, lo faccio e basta XD Grazie mille Rob, si spera che dopo questo capitolo non mi spezzi le ossa XD Kissoni!!

Grazie anche a tutti quelli che semplicemente leggono e hanno inserito la loro storia nei preferiti. Kissoni e al prossimo aggiornamento!

   
 
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