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Autore: TheIronMaiden    26/11/2014    4 recensioni
In principio ci furono la guerra, le perdite dolorose, le paure. Poi giunsero la pace e la serenità, ma nel petto di Naruto Uzumaki e Hinata Hyuga è rimasto un vuoto.
Quanto possono dei piccoli e all'apparenza insignificanti momenti essere in grado di far sbocciare qualcosa che è già stato seminato da tempo? Può un singolo germoglio riempire un buco nel cuore?
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Dopo la guerra si erano incrociati qualche volta, avevano scambiato qualche parola, ma Naruto non sembrava ricordarsi della dichiarazione d'amore di Hinata, né delle due volte che si era quasi sacrificata per salvargli la vita. La ragazza si tormentava ogni sera chiedendosi come potesse aver dimenticato qualcosa del genere, ma alla fine la sua voce interiore la mandava a dormire delusa, ricordandole che probabilmente Naruto si comportava così perché non riusciva a vederla come qualcosa di più importante di una semplice amica.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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boooo
EveryMoment
•Prologue



"Non lo so, Neji-nii-san. Non so se questa pace durerà in eterno, e non so per quanto ancora potrò tenermi dentro tutti questi sentimenti... Ma so che questi fiori ti piaceranno, e forse ti strapperanno un sorriso" mormorò lievemente Hinata, china sulla lapide del cugino, dove aveva appena posato un mazzo di freschi e bellissimi girasoli. I petali erano tinti di un colore caldo che le ricordava l'estate ormai era lontana, e si sentì felice di aver speso qualche moneta in più per poterseli stringere al petto. Erano fiori così rari in quel periodo dell'anno, così allegri e sgargianti. Nella sua mente apparve una zazzera bionda tagliata corta, e le sue guance s'intiepidirono nonostante l'aria fredda dell'autunno inoltrato. "Ora devo andare" sospirò la ragazza, scostandosi una ciocca dei lunghi capelli scuri dietro all'orecchio e alzandosi in piedi, stringendosi nel cappotto bianco che indossava. Ormai la guerra era finita, ma niente avrebbe fermato la tempesta in arrivo che gonfiava le nuvole nel cielo, caricandole di pioggia, così come nulla poteva dare pace alle anime tormentate di chi era rimasto e si era lasciato alle spalle qualcuno di caro. Il cimitero di Konoha si era riempito di nuove lapidi e i fiori di mille colori le coloravano dolcemente, facendo venire un nodo in gola a chiunque si soffermasse su di essi con lo sguardo. Anche le persone che avevano combattuto durante la guerra erano state colorate e vitali come quei fiori, prima di morire. Quel pensiero provocò un brivido freddo lungo la schiena di Hinata, che finalmente voltò le spalle alla lapide di Neji Hyuga e iniziò a incamminarsi lungo il sentiero, lanciando un'occhiata preoccupata al lampo che stava illuminando il cielo poco luminoso di quel tardo pomeriggio.

Naruto se ne stava seduto sullo sgabello del chiosco di Ichiraku, in attesa della sua scodella di ramen. Le strade di Konoha erano poco affollate a quell'ora della giornata, forse perché dopo che la guerra era finalmente finita le famiglie avevano iniziato a passare più tempo assieme, mettendo in secondo piano le riunioni di lavoro o le cene post missione con i propri compagni di squadra. Naruto invidiava chi poteva permettersi di passare del tempo con la propria madre, aiutandola a cucinare qualche sfiziosità per la cena, o i ninja che ogni giorno si allenavano con il proprio padre per migliorarsi e diventare shinobi sempre più forti. La mancanza di Minato e Kushina si era fatta più tangibile dopo averli conosciuti e abbracciati e aver dovuto poi lasciarli andare, e non c'era pensiero in grado di alleviare il dolore sordo che gravava sul petto del ragazzo biondo. Il suo diciottesimo compleanno era trascorso rapido, reso piacevole e allegro da tutti i suoi amici e compagni che si erano premurati di organizzargli una festa a sorpresa, ma ormai quel giorno sembrava lontano anni luce, e Naruto non riusciva a togliersi dalla testa l'idea che se i suoi genitori fossero stati ancora al suo fianco la sua vita sarebbe stata molto più piacevole. Le missioni erano diventate più sporadiche e meno impegnative, le ore di allenamento noiose, la solitudine pesante, la compagnia degli amici non sufficiente e non sempre disponibile.
Nemmeno si accorse della scodella di ramen fumante che gli venne piazzata sotto il naso, ma si accorse di una figura eterea che si affrettava lungo la via principale...

"Ne, Hinata!"
La ragazza non faticò a riconoscere quella voce, e nonostante il panico avesse iniziato a montarle nel petto, le sue gambe si rifiutarono di proseguire e la costrinsero a fermarsi in mezzo alla strada, tesa come una corda di violino. Il cuore iniziò a palpitarle nel petto con forza mentre si voltava verso il chiosco di Ichiraku, dove la figura sorridente di Naruto si sbracciava per attirare la sua attenzione. Hinata sentì un calore familiare diffondersi sul volto quando il suo sguardo incrociò quello azzurro e vitale del biondo, che con dei gesti plateali le stava facendo cenno di raggiungerlo.
Dopo la guerra si erano incrociati qualche volta, avevano scambiato qualche parola, ma Naruto non sembrava ricordarsi della dichiarazione d'amore di Hinata, né delle due volte che si era quasi sacrificata per salvargli la vita. La ragazza si tormentava ogni sera chiedendosi come potesse aver dimenticato qualcosa del genere, ma alla fine la sua voce interiore la mandava a dormire delusa, ricordandole che probabilmente Naruto si comportava così perché non riusciva a vederla come qualcosa di più importante di una semplice amica.
Non che a lei non andasse bene essere sua amica; le bastava passare del tempo assieme a lui per sentirsi rinata e staccare il cervello, permettendole di sciogliersi sempre in un sorriso in sua compagnia, ma il sentimento che provava per lui sin da quando era solamente una bambina non faceva che crescere giorno dopo giorno dentro di lei, ed era impossibile da ignorare.
Alzò timidamente una mano per salutarlo e si decise a muovere i primi passi verso di lui, ma non appena ebbe raggiunto il chiosco si dimenticò del gradino di legno che le avrebbe permesso di raggiungere gli sgabelli normalmente, e inciampò. Un urletto sorpreso le sfuggì dalle labbra mentre finiva addosso a Naruto, che prontamente l'afferrò per le spalle, sostenendola. Un forte profumo di uomo e di arance le invase le narici, facendole girare la testa... O forse era la sua vicinanza? Alzò timidamente lo sguardo su di lui, trovando il suo viso a pochi centimetri di distanza dal proprio.
"Hinata, tutto bene?"
Avrebbe voluto rispondergli, ma il calore sulle gote era insopportabile e il suo profumo così forte che le mancò il respiro, e poi tutto diventò nero.




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Angolo dell'Autrice

Perdonerete la mia timidezza e goffaggine nel presentarmi, essendo una totale novellina qui su EFP.
Scrivo da tanti anni, ma non ho mai pubblicato nulla su questo sito, limitandomi a leggere silenziosamente le belle storie partorite da altre menti.
Essendo una fan di Naruto e sostenendo la coppia di Naruto e Hinata da tempo ho pensato di iniziare a pubblicare una storia proprio con loro come protagonisti,
sperando di strappare un sorriso a chi, come me, ama questi due personaggi.
Vi ringrazio in anticipo se deciderete di recensirmi o di lasciarmi anche solo un pensierino di due righe, nel frattempo grazie per aver letto il Prologo...
A presto con il primo capitolo! ♥

  
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