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Autore: A r o h a    01/12/2014    7 recensioni
La sports academy è un' accademia che forma tutti i giovani talenti dello sport.
calcio, basket, boxe, atletica e molto altro.
Cosa succederà ad alcuni ragazzi fra queste quattro mura? Sogni, amore, amicizia e divertimento!
Per scoprirlo leggete ^^
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sports Academy '
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                                                                   Capitolo 1

                                                                Tutti all'ccademia!

 

Calmati Sakura...calmati...ce la farei ...sarai anche qui la migliore...

Non importa se in questa accademia sono tutti bravi...anzi bravissimi...tu sei e resterai la migliore...

Era la solita giornata di Lunedì e per molti studenti quello era il giorno in cui l'inferno chiamato scuola, ricominciava.

Ma per molti ragazzi, quella giornata avrebbe segnato per sempre le loro vite.

Il cielo quella mattina era azzurro punteggiato da soffici nuvolette bianche, il sole con i suoi raggi illuminava la città di Tokyo.

Una ragazza camminava tranquillamente per la strada, con lo sguardo rivolto verso il basso e la testa occupata da mille pensieri.

I suoi occhi azzurri non facevano altro che guardare il marciapiede grigio e sporco, mentre qualche ciocca dei suoi capelli rosa confetto, tenuti stretti in uno chignon, venivano mossi dalla leggera brezza che vi era in quella particolare giornata.

-Ciao Sakura!!- la rosa si voltò di scatto ritornando alla realtà, una ragazza stava correndo verso di lei salutandola con la mano.

Aveva i capelli neri tendenti al blu che arrivavano fino a metà schiena, mentre la frangetta era spostata verso destra. I suoi occhi acquamarina brillavano di felicità, mentre correva verso l'amica.

-Ciao Kumiko!!- ricambiò con un sorriso la ragazza che intanto si era affiancata a lei.

-Sei tesa vero?- chiese a bruciapelo l'amica.

Sakura sbarrò gli occhi, come aveva fatto Kumiko a capirlo?

-Ti conosco Sakura...dai sei la mia migliore amica e vuoi che non sappia quando sei triste o preoccupata?- continuò la mora.

A Sakura scappò un risolino- Si...hai ragione, mi conosci troppo bene!

-Se devo dirla tutta anche io sono tesa...ma una cosa è certa, saremo le migliori!!- esclamò sorridente Kumiko mentre batteva il pugno all'amica- E magari...ci troveremo un fidanzato...- aggiunse con un sorriso malizioso.

-Sempre la solita!!- scoppiò a ridere Sakura, però intanto il suo viso si era leggermente arrossato per l'imbarazzo.

-Sei arrossita! Wow come sei buffa!!- scoppiarono a ridere entrambe. Come era bella l'amicizia che le legava, ognuna poteva esprimersi liberamente e ognuna sapeva cosa pensasse o come si sentisse l'altra.

Un leggero venticello le scompigliarono i capelli, quel vento così leggero le avrebbe accompagnate nella loro nuova avventura.

 

 

-Noi andiamo!!-

-A presto!!-

Non molto lontano dalle due ragazze, due ragazzi erano appena usciti di casa, una vecchia casa dalle pareti grigie e il tetto in mattoni, molto vecchio.

Non vi era il giardino, solo un piccolo spazio arido, privo di erba. Si vede che in quella casa vi abitava una famiglia povera.

Si trattava di due fratelli, un ragazzo e una ragazza.

Lo si capiva da diverse caratteristiche, i tratti del viso era praticamente uguali, lo stesso si può dire degli occhi, neri, e dei capelli color cioccolato.

La ragazza aveva una ciocca di capelli che le copriva l'occhio destro, il ragazzo li aveva sparati in aria.

-Si può sapere cos'hai Lii?- chiese il ragazzo alla sorella, che camminava con la testa bassa e lo sguardo triste.

-Niente Hayato...sono solo triste e in pensiero...- rispose sinceramente, con lui non poteva mentire.

-Per Yuuta e Shun?...dai non ce ne è motivo...- cercò di consolarla il castano, ma lei non voleva saperne di ascoltarlo.

-Dico sul serio Hayato...come faranno ad andare avanti da soli...la mamma è in ospedale, noi...siamo all'accademia...- il viso di Liihera si scurì, teneva troppo alla sua famiglia, a sua madre, ai sue due piccoli fratelli pestiferi.

-Ci sarà la signora Hana con loro...- le rispose il fratello cercando di nuovo di sollevarle il morale.

-Ma...se succede qualcosa?-

-Non devi preoccuparti, l'accademia ci consente di uscire per andare a trovarli una volta a settimana...e poi con i soldi potremmo pagare le cure a nostra madre...- Anche Hayato era chiaramente triste, sapeva che la sorella aveva quasi rischiato la vita per proteggere la mamma, ma da bravo fratello le sarebbe stato accanto, qualsiasi cosa accada.

-Si...hai ragione, andrà tutto bene!- Lii rinacque con un sorriso radioso, ancora una volta le parole del fratello avevano avuto effetto, l'avevano aiutata.

-Questa è la Liihera che conosco e adoro!!- rispose ridendo Hayato- Ora forza...ti sfido, a chi arriva prima?

-Se vuoi perdere...- fu la risposta di Lii prima di mettersi a correre.

-Hey non vale!!

Il sole splendeva alto nel cielo e con i suoi raggi pizzicava le nuche dei due ragazzi, che correvano spensierati e con il sorriso sulle labbra verso la loro nuova casa.

Si, avevano dei problemi, ma una cosa era certa, sarebbero andati avanti insieme, uniti e rafforzati dal loro splendido rapporto fraterno.

Liihera e Hayato Matatagi,due poveri fratelli con un sogno.

 

 

 

Eccomi...sono arrivata....

Una ragazza era appena arrivata all'accademia e con sguardo serio osservava la struttura.

Un imponente palazzo dalle pareti bianco latte e il tetto rosso era davanti a lei.

La struttura era circondata da un muro in mattoni rossi e divisa dalla strada da un cancello in oro con in alto una piccola statua di una fiocco di neve blu.

Sorpassò il cancello mettendo piede nel cortile, coperto da della soffice erba verde.

I ciliegi erano in fiori e alcuni petali rosati volavano liberi nell'aria rendendo il luogo magico.

La ragazza cominciò a esaminare il giardino, passeggiando sopra una piccola stradina in cemento bianca.

Camminava con un dolce sorriso sulle labbra, aveva molte volte sognato quel luogo, e ora eccola lì.

I suoi capelli castani e boccolosi venivano mossi dal vento, mentre con i suoi occhi azzurri come il cielo in quella particolare giornata, osservavano tutto e tutti.

Ma non fu abbastanza agile e attenta da notare una ragazza che le era appena andata addosso.

-scusami tanto...non ti avevo vista...- cercò di scusarsi “l'aggressore”, mentre con una mano si massaggiava la testa.

-non importa...spero solo che non ti sia fatta male...- rispose lei rialzandosi in piedi.

-Lii !! Ma si può sapere cosa combini!!- l'urlo di un ragazzo distrasse le due, una ragazzo che stava correndo verso di loro con le labbra piegate in una smorfia- Sei sempre la solita!!

-Scusami Hayato...- cercò di giustificarsi lei- Non l'ho vista...

-E così ti chiami Lii...-

-Si esatto...bè in realtà Liihera, ma tu puoi chiamarmi Lii!-

-Allora ciao, io sono Emma!!- porse la mano alla nuova amica, che la strinse sorridente.

-E io che sono invisibile?- Hayato si avvicinò alle due e si presentò a Emma- Piacere Hayato...sono il fratello di questa svampita!.

-hey!! non sono una svampita!!- esclamò la sorella gonfiando le guance.

Emma scoppiò a ridere, era incredibile, era lì da pochi secondi e già aveva trovato due nuovi amici.

Alzò lo sguardo al cielo, quella giornata segnava l'inizio di una splendida avventura e amicizia.

 

 

-Più forte!-

-Si!!-

In un angolo del cortile, due ragazze si stavano allenando.

-Più forte Frosty!!- urlava la prima all'amica, una ragazza dai capelli corvini legati in una coda alta.

Gli occhi pece contrastavano con la pelle bianca, simile a porcellana.

-Ok!- la seconda rispondeva urlando mentre super concentrata tirava dei forti pugni a vuoto, si trattava di Emmeline, ragazza con i capelli a caschetto riccio, color ebano e gli occhi nocciola scuro. Tutti però la chiamano Frosty.

-dai che se ci alleniamo a fondo diventeremo le migliori!!- Con un sorriso Alexia la incitava, tirando anche lei dei pugni- Ok...e ora combattiamo!.

Alexia si mise in guardia davanti alla castana, pronta per cominciare e l'amica la imitò.

-Via!!-

Cominciarono a studiarsi per bene, pronte per sferrare un pugno, quando un ragazzo si mise in mezzo.

-Ahia!!- esclamò piegandosi in due dal dolore, Alexia, ovviamente senza volerlo, gli aveva tirato un forte pugno sullo stomaco- Però Alexia...non sei cambiata affatto!- disse con il respiro smorzato.

-Francesco!! Scusami tanto!!- esclamò Alexia rendendosi conto di chi aveva appena colpito.

Un ragazzo piuttosto bello, dalla pelle abbronzata gli occhi nocciola e i capelli del medesimo colore un po' arruffati.

-Franci!!!- Frosty l'abbracciò di slancio e il ragazzo dopo un attimo di smarrimento ricambiò.

-Che fai Alexia...non saluti un vecchio amico?- disse il ragazzo rivolto alla corvina che era rimasta un po' in disparte.

Frosty e Francesco si erano conosciuti in Italia a quattro anni e in seguito trasferiti insieme a Los Angeles, dove hanno conosciuto Alexia. E da allora sono inseparabili.

-Ma certo che ti saluto!!- e anche lei con un sorriso l'abbracciò.

-Ragazzi basta con questi abbracci mielosi...forza Ale dobbiamo continuare ad allenarci!- disse Frosty stanca di quelle tenera situazione, anche se in fondo era una ragazza dolce, non le piacevano troppo gli abbracci mielosi.

-si hai ragione...-

-Scusate allenarvi per cosa?- chiese Francesco confuso.

-Per entrare nel club di boxe...vogliamo essere le migliori e prima che tu ci interrompessi ci stavamo allenando!- rispose Alexia un po' scocciata.

-Ah, quindi sarebbe colpa mia?-

-Si esatto...colpa di questo sciocco ragazzo!- gli rispose la corvina ridendo.

-spiritosa...-

-Si lo so, sono la regina degli spiritosi!!- esclamò fiera di sé Alexia.

-io direi la regina degli spiriti...- rise di risposta il castano.

-Cosa!!? Questa me la paghi! Guarda che io sono un angelo, altro che uno spirito!- Prese a inseguire l'amico che intanto si era messo a correre con un sorriso divertito sulle labbra.

Frosty li guardava sorridente, a volte Alexia tendeva essere un po' troppo vivace e esuberante, ma era questo che lei adorava di lei.

Nessuno sarebbe mai riuscito a separare quei tre ragazzi.

 

 

 

 

-Vedrai che ho ragione...

-Credo che se accadesse morirei...

Poco lontano dall'accademia un altro trio di studenti stava arrivando, era composto da un ragazzo e due ragazze che parlavano tranquillamente.

-Ve lo dico io...chi resisterebbe mai al mio fascino...- disse il ragazzo con un sorriso arrogante.

Aveva i capelli bianchi e scompigliati sostenuti da una fascia nera, gli occhi viola brillavano fieri.

-Credo che una ragazza sarebbe chiaramente pazza...se ti venisse dietro!- gli rispose una ragazza dalla pelle diafana, i capelli lunghi, bianchi e boccolosi, e gli occhi di ghiaccio.

-Semmai il contrario sorellina...io sono più bello di te!-

-ti ricordo Ibuki che noi siamo quasi gemelli, perciò se sono brutta io lo sei anche tu!-

-NOOOOO!!!- Ibuki cominciò a piagnucolare disperato, non poteva immaginare di essere brutto e di non poter contare sul suo fascino.

-Cavolo Ame...ci sei andata giù pesante!- costatò l'ultima del gruppo, una ragazza dai capelli neri con sfumature viola e gli occhi lilla.

-Lo so Tsuboni, grazie!!- sorrise fieramente, però vedere il suo fratellone cadere nel buco della disperazione le metteva tristezza- Oh Ibuki...non fare così lo sanno tutti che sei il più bello...vedrai che...

-PUPA!!!-

Ame non riusci a terminare la frase che subito suo fratello si fiondò verso una ragazza che poggiata al muro stava leggendo tranquillamente un libro, una ragazza dai capelli corti neri con due ciocche sul davanti più lunghe e gli occhi color ghiaccio con delle strane sfumature verdi e giallo erano concentrati sulla lettura.

-ciao bellezza...io sono Ibuki, un umile umano e vorrei chiedere a voi, dea del paradiso di...-

la ragazza alzò un occhio dal libro vedendo che lo sconosciuto si era messo in ginocchio come un galant uomo, odiava gli scocciatori e così prima che potesse aggiungere altro gli tiro un bel pugno sullo stomaco.

-Così impari a rompermi le scatole!- esclamò arrabbiata, mentre il ragazzo si piegava in due dal dolore.

-ibuki come stai?- chiese Ame avvicinandosi al fratello che stava tramortito a terra.

-A...Ame...- sillabò piano.

-dimmi...- rispose speranzosa che fosse ancora vivo.

-I miei capelli...sono a posto...e la mia faccia...-

la ragazza roteò gli occhi- Sei impeccabile fratellino!- rispose rassegnata.

-Però che tiro potente che hai!- si complimentò Tsuboni- fai boxe per caso?

-Si ...- rispose la corvina ritornando alla lettura- Io sono Cristal...

-Piacere Cristal...io sono Tsuboni, questa è Ame e colui che hai tramortito è suo fratello Ibuki!- rispose con un sorriso indicando gli amici.

-Hey Cristal!!- una voce squillante distrasse il gruppetto, la chiamata riconobbe subito la voce.

-Benna!!!- esclamò correndo incontro alla ragazza.

Si abbracciarono forte- Come stai Cristal, quanto tempo!- disse Benna mentre si aggiustava una ciocca di capelli castani e ricci con le punte rosse, dietro l'orecchio.

I suoi occhi grandi e nocciola si chiusero in un sorriso radioso, così come sua piccola bocca a cuoricino.

Cristal accennò un sorriso- Si è vero...come stai?.

-Io bene grazie...e quelli chi sono?- chiese rivolta al trio di ragazzi che la guardava.

-Oh...loro sono Tsuboni, Ame e...Ibuki- rispose freddamente la corvina.

-Non mi dire...il ragazzo è un'altra tua vittima?-

-Si...ma se lo è meritato!-

-Molto piacere ragazzi sono Benedetta, ma voi chiamatemi Benna!- Esclamò sorridente allungando la mano, che fu stretta da Ibuki.

-Sei molto alta...per caso fai basket?- chiese il ragazzo.

-Si esatto...non mi dire anche tu? Oh che bello!!- cominciò a saltare tutta felice, Benna era fatta così, sempre allegra e di buon umore. Trascinò Ibuki nei suoi salti di gioia e senza rendersene conto, il ragazzo aveva trovato un'amica, con cui sarebbe andato molto d'accordo.

 

 

Palleggio, palleggio, palleggio.

Un ragazzo dalla pelle abbronzata gli occhi grigio perla, appena sotto una capigliatura castana, camminava per strada palleggiando di testa con un pallone da calcio.

-Ciao Tenma!!- il ragazzo si girò di scatto stoppando il pallone con le mani- Ciao Shindou!

Un ragazzo dagli occhi rossicci, calmi e pacati, contrastavano con una capigliatura color caffè.

-Sempre con il pallone in mano è ?- disse affiancandosi all'amico.

Il ragazzo tornò a palleggiare- Sai come sono fatto!.

-Si lo so...ma vedrai che entreremo in squadra!

-Io lo spero vivamente...- al due si aggiunse un ragazzo i cui capelli blu contrastavano con la pelle pallida e gli occhi arancio- Così sfodererò il mio tiro!

-Sempre modesto è Tsuragi!- rise Tenma.

-Lasciate stare sapete come è fatto!- al trio si aggiunse un ragazzo dalla pelle abbronzata, i capelli lunghi e corvini erano legati in una coda bassa e gli occhi ghiaccio, dal taglio felino era piuttosto gelidi.

-Eric!- esclamò Tenma felice di vedere l'amico.

-Cavolo Tenma ancora con il pallone in mano...- rispose il ragazzo indicando il pallone.

-Ma si può sapere cosa avete contro il pallone!!- piagnucolò triste il castano.

-Noi niente...sei tu che lo usi sempre, persino lui si sarà stancato di te!- rise Shindou.

-Parole sante caro Shindou...- aggiunse Tsuragi.

-Basta ragazzi!! - continuò Tenma ancora più giù di corda, ma un attimo dopo scoppiò a ridere, seguito a ruota dagli amici.

In quel gruppo ognuno poteva parlare liberamente ed esprimersi.

Erano in tanti, ma si volevano un gran bene.

 

 

Ed è così che cominciava l'avventura di tutti questi giovani ragazzi, tutti con sogni, amici e storie diverse. Ma le loro vite si intrecceranno qui, in questa fantastica accademia.

Alla Sports Academy...

 

 

 

 

 

Angolo autrice:

 

Ciao a tutti ^^

Inanzitutto mi scuso per avere cancellato la fic, avevo bisogno di riordinare un po' le idee.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando ditemi tutto quello che volete nelle recensioni!

Alla storia ho aggiunto anche dei miei OC ( Tsuboni, Emma, Alexia)

e grazie a tutti quelli che hanno partecipato!

Un bacio alla prossima

 

Elisa Frost

   
 
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