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Autore: SeparatriX    30/01/2005    18 recensioni
Harry e Draco hanno una relazione di odio-odio, ma c'è una linea sottile tra odio e amore. L'estate dopo il loro quinto anno, un ammiratore si dichiara ad Harry. I suoi sentimenti saranno ricambiati?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Then He Opened His Mouth (Poi aprì la sua bocca)

Titolo: Then He Opened His Mouth (Poi aprì la sua bocca)

Autrice: SeparatriX

Traduttrice: Lori

Rating: PG-13 all’inizio, poi R

Pairing: HP/DM

 

 

 

capitolo tredici

Ripercussioni e lieti fini

 

“Non pensare nemmeno a muoverti, a meno che tu non voglia essere schiantato!” La voce era iniettata di furia e veniva dal rosso dal caldo temperamento che stava in piedi accanto al letto.

Draco batté le palpebre appannate e si coprì gli occhi con l’avambraccio per schermarsi dalla dura luce solare mattutina che lo stava momentaneamente accecando. Quando fu finalmente in grado di mettere a fuoco, divenne consapevole che il letto era circondato da quattro Grifondoro davvero arrabbiati e con sguardi sospettosi, le loro bacchette sfoderate e puntate verso di lui. Ok, Harry, questo sarebbe un ottimo momento per svegliarti e spiegare le cose ai tuoi amici qui, pensò Draco. Non che fosse spaventato, ma era in netto svantaggio ad essere privo di bacchetta e in proporzione di uno a quattro, e i ragazzi sembravano essere agitati.

“Harry,” bisbigliò rocamente, “Harry svegliati. Abbiamo compagnia.” L’unico effetto che ottenne fu che Harry gli rotolasse sopra avvolgendosi strettamente intorno a Draco, seppellendo il viso nel collo di Draco.

“Credevo di averti detto di non muoverti!” gridò Ron. La sua faccia si stava arrossando, e fece qualche passo avanti per premere la sua bacchetta contro il petto di Draco. “Voglio sapere sotto quale incantesimo hai posto Harry, perché lui certamente non vorrebbe te nel suo letto.” Ron tolse la bacchetta dalla gola di Draco, agitandola minacciosamente e diventando molto impaziente nel suo processo. “Ti ho fatto una domanda, Furetto, e sto aspettando una risposta!”

La dolorosa allusione dell’incidente che lo aveva fatto diventare noto come “Lo Stupefacente Furetto Rimbalzante” mortificò Draco, ed il suo voltò si imporporò lievemente al ricordo. Recuperò la sua dignità velocemente, ad ogni modo, e fece un sorrisetto. “Bene, finché conti sulla Granger per la tua conoscenza, ci sono tre possibili incantesimi, Weasel… “Le sue parole furono tagliate bruscamente quando sentì la mano di Harry scorrere sulla sua coscia e dare un leggero pizzicotto. “Erm, d’accordo, Weasley.” Draco sputò fuori lentamente il nome e chiuse gli occhi pensieroso. “Ma non è questo il punto, al momento non l’ho davvero sottoposto a nessun incantesimo. Non hai mai considerato che potrebbe semplicemente essersi arreso al mio evidente fascino?” Draco non poté trattenersi dal fare un sorrisetto imbronciato per dimostrare quanto indiscutibile fosse il suo fascino.

Non soddisfatti della risposta di Malfoy, gli occhi di Ron si strinsero e decise di chiedere al suo amico che cosa stava accadendo. “Harry? Che diavolo sta facendo il Furetto nel tuo letto? Che cosa stai pensando?” Gridò Ron ad Harry nella speranza di svegliarlo ed ottenere una risposta da lui.

Cazzo! Che cosa diavolo stanno pensando loro! Harry sospirò con forza. Era davvero a suo agio stretto tra le braccia di Draco ed era reclutante ad abbandonare il loro calore. Quando alla fine aprì i suoi occhi, trovò Ron con la bacchetta puntata pericolosamente vicino alla gola di Draco, e Dean, Neville e Seamus che circondavano il letto con le loro bacchette altrettanto sfoderate. “Erm, credo che l’incantesimo d’imperturbabilità si sia consumato durante la notte?” si sollevò sul gomito e ghignò in basso verso Draco. “Mi dispiace, tendono ad essere un po’ più che zelanti quando pensano che mi trovi in pericolo.” Voltò il viso ad affrontare i suoi amici. “Potete tutti abbandonare la procedura iperprotettiva del compagno di stanza ora, io sto bene. Draco è qui perché io lo voglio qui. E non chiamarlo Furetto.” Spinse delicatamente la bacchetta di Ron in modo che non fosse più una minaccia per Draco.

Le bocche di tutti e quattro gli amici si aprirono e rimasero spalancate davanti alla coppia quando finalmente si tirarono su e si sedettero fianco a fianco sul letto, le loro mani intrecciate. Tutti loro erano ammutoliti al pensiero che Harry volesse davvero essere in compagnia di Draco Malfoy, ed erano in qualche modo reclutanti a mettere giù le proprie bacchette. Neville infine fu il primo a parlare.

“Harry, sei sicuro di non essere sotto l’influenza di un incantesimo di seduzione? O forse ha versato un filtro d’amore nel tuo succo di pompelmo la sera scorsa? Voglio dire, quale altra ragione ci può essere perché tu abbia il figlio di un Mangiamorte nel tuo letto?” Neville notò lo sguardo addolorato che attraversò il volto di Draco al rivangare della sua parentela e si sentì male per questo. Vide anche Harry stringere dolcemente la mano che teneva nella sua. Forse c’è più di quello che gli occhi vedono, rifletté silenziosamente.

Harry sospirò profondamente. Si stava stancando di essere trattato come una fragile bambola cinese che doveva essere avvolta nell’ovatta. Perché non potevano capire che lui non era diverso da loro, che aveva lo stesso sogno di una vita felice, e che voleva trovare l’amore e la felicità nello stesso modo in cui la volevano loro? Sembrava che ogni volta che faceva qualcosa che non era considerata tipicamente da “Harry”, si supponeva o implicava sempre che fosse sotto un incantesimo di qualche tipo, dato che mai, mai avrebbe potuto fare una scelta di quel genere autonomamente. Scosse il capo tristemente.

“Neville, apprezzo il tuo interessamento.” Lasciò scorrere il proprio sguardo su gli altri due ragazzi e annuì brevemente. “E questo vale per il resto di voi. Comunque, potete credere che sappia quello che faccio. Non sono sotto l’effetto di un incantesimo, e Draco non ha versato una pozione nel mio succo di pompelmo, ne altro del genere. E tutti voi dovete capire che Draco non è affatto come suo padre.” Sospirò nuovamente e si avvicinò maggiormente a Draco, poi si voltò ad affrontare Ron. “Voi tre pensate che potrei parlare con Ron da solo per qualche minuto? Ho davvero bisogno di spiegargli come stanno le cose.”

Dean, Neville e Seamus annuirono tutti tranquillamente e si diressero verso la sala comune. Seamus si voltò a guardare Harry all’ultimo momento e disse “Saremo giusto qui fuori se avrai bisogno di noi,” poi sparì oltre la porta, chiudendola silenziosamente dietro di se. Draco fece la mossa di alzarsi dal letto e andare via anche lui, ma Harry gentilmente lo sospinse di nuovo giù. “Non tu. Voglio che tu rimanga qui con me.” lo sguardo negli occhi di Harry gli disse che le cose sarebbero andate nel verso giusto, quindi Draco si risedette e afferrò nuovamente la mano di Harry.

Harry tornò a focalizzare la sua attenzione su Ron. “Ron, prima di cominciare voglio che tu poggi la tua bacchetta sul tuo comodino.” Ron esitò a quell’idea, ma Harry rese chiaro che se voleva un qualche tipo di spiegazione avrebbe fatto meglio a fare ciò che Harry chiedeva. E dunque fu con grandi riluttanza ed apprensione che mise la sua bacchetta sul tavolo e cominciò ad ascoltare ciò che Harry aveva da dire. “Ricordi durante l’estate quando ho incontrato te e ‘Mione a Diagon Alley e vi ho parlato di Glenn?” Ron annuì, e quindi Harry gli spiegò come le lettere erano continuate dopo il loro ritorno ad Hogwarts. E come, dopo molte lettere, aveva desiderato conoscere la vera identità di Glenn.

“La Cooman ed i suoi tocchi metodi di divinazione sono ciò che infine ha riunito tutti i pezzi per me. Quando ha tirato fuori la storia di usare la mela e lo specchio a Samhain per trovare il solo e vero amore, ho finalmente deciso che era ora per me di scoprire chi fosse realmente Glenn. Non lo sapevo in quel momento, ma Draco mi stava guardando nella classe della Cooman e in qualche modo ha immaginato ciò che stavo per fare.” Gli occhi di Harry brillavano mentre narrava il racconto di come avesse abbandonato il ballo presto per tornare al dormitorio a preparare tutto con cura, e di come nel momento in cui aveva aperto gli occhi, Draco fosse stato dietro di lui. “Immagina la mia sorpresa quando una persona reale è comparsa dietro di me, senza menzionare il fatto che quella persona era Draco Malfoy.” Ridacchiò al ricordo degli eventi della notte precedente.

“Oh certo, ridi adesso. Non ridevi quando mi lanciavi accuse ed insulti la notte scorsa.” Draco inarcò un sopracciglio verso Harry e sorrise. “Ma è andato tutto per il meglio alla fine,” Draco picchiettò sul letto accanto a lui per dare effetto, “e sono qui.”

Ron occhieggiò la coppia sospettosamente, lottando contro l’urgenza di prendere la propria bacchetta dal tavolo. “Come facciamo a sapere che stai dicendo la verità, Malfoy? Tuo padre è un noto Mangiamorte e marcisce ad Azkaban proprio ora per aver tentato di uccidere Harry per conto di Tu-Sai-Chi. Affrontalo, Malfoy. Non sei mai stato lontanamente gentile con noi e hai sempre fatto l’impossibile per molestarci, e adesso ti aspetti che noi crediamo che tu abbia passato l’estate scrivendo lettere d’amore ad Harry Potter? Sono più incline a credere che fossero minacce di morte.” Intonò Ron.

Draco si alzò dal letto, furioso per le affermazioni di Ron e pronto a difendersi. Non andò lontano prima che Harry lo cingesse alla vita e lo riportasse giù sul letto. “Non devo stare qui e sentire queste stronzate, Weasley. Questo non ha assolutamente nulla a che fare con il passato o con il modo in cui vi ho trattato, riguarda ciò che provo per Harry. A volte le cose non sono ciò che sembrano! Se fosse così, dovremmo presumere da come sembri, che tu sia tonto come un mulo. Oh, aspetta, tu lo sei.” Draco tremava di collera e Harry fece tutto ciò che poteva per calmarlo.

“Shh, sai che io non penso di te quello che pensa Ron, Draco, e so che le tue intenzioni sono buone.” Harry accarezzò i capelli di Draco dolcemente, inducendolo silenziosamente a calmarsi, e alla fine Draco si rilassò sotto il lenitivo tocco di Harry. “Ron, tu di tutte le persone dovresti sapere che non si può giudicare una persona in base a chi è suo padre.” Si sporse e dispose un lieve bacio sulla spalla di Draco.

Ron quasi soffocò all’evidente manifestazione d’affetto tra i due ragazzi. Non era perché non riusciva ad immaginare Harry romanticamente coinvolto con un altro uomo; aveva avuto tutta l’estate per accettarlo e venire a patti con quello. Era principalmente perché non si fidava di Draco finché non fosse certo di poterlo atterrare, e basandosi su quanto Malfoy fosse alto e preparato, Ron dubitava seriamente di poterlo gettare anche solo di alcuni piedi. Era ancora molto prudente riguardo alle intenzioni di Malfoy ed era deciso a fare del suo meglio per scoprirle.

“Bene, dunque Malfoy,” ghignò Ron. “Tu affermi di essere la persona che Harry ha conosciuto per tutta l’estate come Glenn deWedlour, è esatto?”

“Si, è esatto.” La mascella di Draco era strettamente serrata per la rabbia. Non pensava che Weasel meritasse alcuna risposta da lui, ma non lo stava facendo per se stesso o per Weasel. Lo stava facendo per Harry, nel tentativo di rendere Harry felice.

“Come so che non stai semplicemente dicendo di essere questo Glenn per diventare intimo con Harry con lo scopo di consegnarlo a Tu-Sai-Chi?”

“Al diavolo, Ron! Quella cosa,” sputò fuori Harry, “ha un nome, e quel nome è Voldemort.” Ron si ritrasse al noncurante utilizzo del nome da parte del suo amico. “Credo che ormai dovresti davvero essere capace di usarlo! E Draco non sta progettando di passarmi a quel bastardo! Credi a quello che ti dico Ron, Glenn e Draco sono la stessa ed unica persona.”

Draco osservava l’interagire tra i due amici con curiosità. Era grato che Harry non dubitasse di lui, e decise che avrebbe fatto uno sforzo per aiutarlo a risolvere quel casino. “So di non averti mai dato alcuna ragione per fidarti di me, Weasley, ma anche se non crederai mai a nessuna parola che uscirà dalla mia bocca, per favore credi a questo. Io tengo davvero molto ad Harry, e non farei mai nulla per ferirlo. Se sarà necessario, sono disposto a sottopormi al Veritaserum per toglierti ogni dubbio.”

Harry lanciò a Draco uno sguardo significativo e scosse il capo. “Tu non ti sottoporrai al Veritaserum, non se io avrò voce in capitolo. Ron, mi dispiace che tu non creda a Draco, ma non resterò qui buono a lasciare che lo si tratti come un comune criminale. Mi auguro soltanto che ci sia un altro modo con il quale io possa provarti che Draco è Glenn.”

Durante il tempo in cui Harry parlava con Ron, Draco notò il regalo che aveva fatto ad Harry per il suo compleanno. Si ricordò anche che quando lo aveva comprato gli aveva applicato due incantesimi, uno dei quali si sarebbe attivato subito. Quindi rimaneva il secondo incantesimo, quello che aveva avuto originariamente intenzione di usare per rivelare la propria identità ad Harry prima che Harry divenisse impaziente e decidesse di seguire i consigli della Cooman. Con un grande sorriso sul volto, diede un colpetto col gomito sul fianco di Harry per attirare la sua attenzione.

“Harry, so come posso provarlo senza usare il Veritaserum.” Si alzò dal letto ed andò sino al piccolo tavolino dove si trovava la galassia nel globo. “Quando ho comprato questo per il tuo compleanno, ho fatto un incantesimo perché mostrasse te che voli tra le stelle, come puoi chiaramente vedere.” Diresse l’ultimo commento a Ron; poi guardò verso Harry, e continuò con eccitazione. “Non avevo programmato di rivelarmi a te prima del Ballo del Ceppo.” Camminò fino alla scrivania di Harry e scrisse qualcosa su un pezzo di pergamena, poi la passò ad Harry. “L’incantesimo che ti fa apparire nel globo non è l’unico incantesimo che ho messo sul globo.” Il sorriso sul suo volto raggiunse i suoi occhi. “Ti avrei mandato una lettera con sopra la formula magica; che è quella che ho appena scritto sulla pergamena. Ho usato il mio ricordo di te che parlavi così da bloccare l’incantesimo affinché rispondesse solo alla tua voce quando avresti letto la formula, in modo che nessun altro potesse attivarlo. Ora, se vuoi, prendi la tua bacchetta e attiva l’incantesimo.”

“Harry, no! E se fosse un trucco? Forse lo ha fatto in modo che il secondo incantesimo trasformi la cosa in una Passaporta che ti farà cadere dritto tra le grinfie di Tu-Sa…Voldemort!” Ron era nel panico; saltò su ed afferrò approssimativamente Harry per tenerlo lontano dal globo.

Harry ne aveva semplicemente avuto abbastanza delle stupide paranoie di Ron. “Ron, voglio sperare che mi lascerai vivere la mia vita come meglio credo. E se questa vita include Mal…Draco, allora vorrei che lo rispettassi.” Ron rimase soltanto lì, completamente sotto shock mentre Harry si strattonava fuori dalla sua stretta e si dirigeva al globo con la bacchetta sguainata.

“Bene, facciamolo!” puntò la bacchetta alla base del globo e pronunciò le parole che erano scritte sulla pergamena. Acclaro åme Soeur…La formula scivolò dalle sue labbra fervente come una preghiera e lui chiuse gli occhi, quasi spaventato da quello che sarebbe potuto succedere. Il forte singhiozzo di Ron lo indusse a spalancare gli occhi istantaneamente e guardare attentamente il globo.

Ciò che vide nel globo lo fece fremere più di quanto avrebbe creduto possibile. Si voltò verso Draco e sorrise, e poi si diresse verso forti, attendenti braccia, le braccia di Draco. “Sei davvero tu,” soffiò.

“Dubitavi di me?” Draco era preparato ad essere ferito, ma Harry scosse la testa.

“No, non dubitavo di te. Sono solo grato che sia davvero tu.” Harry si sollevò e fece scorrere un braccio intorno al collo di Draco, attirandolo verso il basso finché le loro labbra non si toccarono. Draco avvolse le sue braccia attorno alla vita di Harry per attirare il suo corpo più vicino, e poi dischiuse le labbra per permettere alla lingua di Harry di accedere alla sua bocca. L’altra mano di Harry si allungò e si intrecciò tra i serici capelli biondi mentre si sottraeva al bacio, rimanendo con la fronte appoggiata contro quella di Draco.

Harry si scostò e guardò negli occhi di Draco. “Sei sempre stato tu, lo sai. Dal momento in cui ci siamo incontrati nel negozio di Madame Malkin, ho saputo che c’era qualcosa riguardo te che – bene, prima che tu ti atteggiassi da stronzo guastafeste – che mi attirava verso di te.” Harry sorrise al ricordo. “Anche mentre stavo scrivendo a Glenn non potevo cacciarti dalla mia mente, e credimi, mi sentivo assolutamente orribile a tradire Glenn quando i miei pensieri continuavano a tornare a te. Sono solo così meravigliato che tu possa provare gli stessi sentimenti per me…”

Harry fu interrotto quando Draco portò nuovamente in basso le sue labbra per reclamare quelle di Harry in un altro bacio pieno di passione; le sue labbra e la sua lingua esploravano la bocca di Harry con reverente ardore. Le mani di Draco si intrecciarono tra i capelli selvaggi di Harry, poi una mano scese giù sulla schiena di Harry, scorrendo sulle spalle leggermente muscolose. Harry si appoggiò contro il corpo di Draco, intensificando il bacio mentre le sue dita trovavano la via di casa tra i capelli di Draco. Entrambi gemettero alla piacevole sensazione che stavano sperimentando al tocco dell’altro. Erano così coinvolti l’uno dall’altro da aver completamente dimenticato che Ron era ancora nella stanza finché non sentirono uscire un ansimo soffocato, e qualcosa che suonò come un tonfo duro contro il pavimento della stanza del dormitorio.

Harry si tirò indietro per guardare verso Ron, che, in evidente stato di rifiuto, era seduto sul letto fissando il pavimento su cui il globo gli era caduto dalle mani. Stava chiaramente guardando la seconda figura che era apparsa subito dopo che Harry aveva attivato l’incantesimo.

Era una versione in miniatura di Draco Malfoy, che ghignava follemente con i capelli sciolti che svolazzavano alle sue spalle mentre schizzava tra le stelle, fianco a fianco con la miniatura di Harry Potter. Lo sguardo sul suo volto era di pura felicità ed adorazione.

Draco fulminò con lo sguardo Ron, che era diventato di una poco lusinghiera tonalità di verde e stava disperatamente cercando di non sentirsi male. “Faresti meglio a ringraziare la tua buona stella perché ho messo un’incantesimo d’infrangibilità sul globo, Weasley.”

Proprio quando Draco stava per fare a Ron il terzo grado, la porta del dormitorio si spalancò ed Hermione fece il suo ingresso verso il trio. Afferrò la mano di Ron e lo fece alzare tirandolo verso di lei. “Dean mi ha detto che cosa stava succedendo qui, e ho pensato che sarebbe stato meglio venire e fermarti prima che facessi troppo la figura dello stupido.” Rivolse la sua attenzione ad Harry e Draco, che si stavano ancora abbracciando e sorrise. “Vedo che gli hai finalmente detto la verità, e va tutto bene con lui?” Draco annuì ed Harry scoccò ad Hermione uno sguardo strano. Lei rise e guardò Draco. “Bene, era ora!” Tirando Ron, si avviò alla porta. “Andiamo!”

Gli occhi di Ron gli uscirono dalle orbite, non era sicuro se aveva sentito bene Hermione o meno. “Tu lo sapevi?” strillò.

Hermione sospirò. “Certo che lo sapevo, sciocco. Ho scoperto tutto quest’estate.” Lanciò a Draco un’occhiata cospiratoria. “Come pensi che abbia fatto Draco ad entrare qui la scorsa notte? Adesso vieni, lasciamoli soli per un po’. Mi piace sempre che le mie storie d’amore abbiano un lieto fine.” Con questo, Hermione uscì, trascinando un Ron molto scioccato dietro di se. Harry e Draco rimasero ancora una volta da soli, con loro assoluto piacere.

Harry spalancò la bocca smarrito dopo che Hermione ebbe lasciato la stanza. “Non riesco a credere che l’abbia saputo per tutto questo tempo e non me l’abbia mai detto. Perché credi che l’abbia fatto?” Aggrottò la fronte mentre cercava di capire perché uno dei suoi migliori amici gli avesse tenuto nascosto qualcosa di così importante per lui.

Draco si piegò e premette un leggero bacio sulle labbra di Harry. “Le ho chiesto io di non dirtelo. Benché se non te lo avessi detto la scorsa notte, sono abbastanza certo che lo avrebbe fatto.” Harry decise che avrebbe perdonato Hermione… questa volta.

“Ad ogni modo, devo essere d’accordo con Hermione. Anche a me piace che le mie storie d’amore abbiano un lieto fine. Che mi dici di te, Harry?” le parole di Draco furono sussurrate dietro all’orecchio di Harry, solleticando la pelle sensibile in quel punto.

Harry sollevò gli occhi per incontrare quelli di Draco. “E di questo che si tratta Draco? Una storia d’amore?” Draco rimase in silenzio per diversi minuti, inducendo lo stomaco di Harry a fare le capriole in attesa della risposta.

 

Poi aprì la sua bocca.

 

Ed ad Harry non rimasero dubbi che questa stava per diventare una storia d’amore che avrebbe avuto un finale davvero lieto. Quando Draco lo baciò di nuovo, i loro doppi nel globo sorrisero, schizzando attraverso il cielo notturno, e tutti furono felici nel loro universo.

 

FINE

 

 

 

 

Nota dell’autrice: Acclaro åme Soeur  è una combinazione di latino e francese, e significa “Revel (my) soul Mate” (rivela il mio compagno dell’anima)

 

 

 

 

 

È finita! Se ci penso mi sembra impossibile… spero che la fine sia piaciuta anche a voi come è piaciuta a me! vi ricordo che comunque c’è un seguito, che al momento è una oneshot, e che vi tradurrò appena posso… quindi occhio, il titolo è “In dreams”.

Ringrazio tantissimo tutte le persone che hanno letto questa storia, e ancora di più quelle che l’hanno commentata. Leggere le vostre parole è stato un piacere per me, così come tradurre questa storia!

Per i commenti allo scorso cap ringrazio:

EnteriArc en CielLuxgotenSavannahKIRA83 (lo sai che piacere mi fa leggere i tuoi commentini? Lo sai? Lo sai?) - Animagus

Rowan_MyFair – da me aspettati solo ed esclusivamente Harry/Draco…

Lara_chan – HARRY NON È TONTO!!! (ok, forse un pochino tardo… ma tu fai finta di nulla, no?)

Yona – allora, a mezzanotte alla torre di astronomia… e portati un secondo! (o forse potremmo stipulare una tregua ed allearci? Mi sa che tra tutte queste fanciulle sbavanti per Malfoy ci conviene unirci invece che darcela a suon di Stupeficium!). Si tesoro che ho intenzione di tradurne altre… e come dicevo a Row sempre e solo H/D… ne ho già adocchiato una lunga e diverse oneshot… spero che le leggerai!

ELENA271089 – ti confesso che il tuo commento ha avuto un effetto sconcertante su di me… allora, prima ho riso per mezzora… poi mi è presa la paranoia e mi sono sentita vecchia decrepita e mi sono dovuta attaccare al gelato per riprendermi! Il fatto è che mi sono resa conto che l’ultima volta che ho visto un qualche tipo di pagella non era ancora iniziato il nuovo millennio! Per farti capire: ho fatto la maturità il primo anno dell’esame nuovo (un casino che non ti dico, non sapevamo assolutamente cosa avremmo dovuto fare!). Quindi invidio te e la tua giovinezza (ma non la tua pagellina, io ero piuttosto secchiona ai tempi della scuola! ^__^ )

Rem 91 – sarà un po’ triste il fatto che è finita, non il finale della storia!

 

  
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