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Autore: __surpriseme__    27/12/2014    3 recensioni
La disgrazia ebbe inizio in una terribile giornata agli inizi di dicembre. Quel giorno non solo aveva perso il lavoro nella clinica privata dove lavorava come chirurgo, ma la sua adorabile madre l’aveva anche contattata dopo due anni, dicendole di aver finalmente trovato l’ennesimo uomo della sua vita.
Tiffany, il nome della donna, aveva quarant’anni suonati e non si poteva di certo dire che fosse una persona dalle mente brillante e lucida. Infatti, era finita in carcere un paio di volte per possesso e abuso di sostanze stupefacenti quando sua figlia era un piccolo cucciolo da sfamare.
Dopo anni in cerca dell’amore, aveva trovato, secondo lei, l’uomo giusto che sicuramente era più che disposto ad accontentarla in ogni modo possibile ed immaginabile.
E due mesi prima del matrimonio aveva invitato il suo futuro sposo a convivere a casa sua, o meglio di sua figlia, per instaurare un buon rapporto con quest’ultima.
Serena Cooper è il nome della figlia di Tiffany, la fidanzata quarantenne di Harry Styles.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho paura di uscire da questa stanza. Il perché? Harry.

Sono terrorizzata dal fatto di poterlo vedere ancor una volta a petto nudo e con una sola asciugamano legata alla vita che non copre un bel nulla. 

Lo ammetto, da quando è arrivato non ho smesso di pesare a quanto sia sexy e a come sarebbe bello rimanere sola con lui, ma no!

È il fottuto ragazzo di mia madre e non posso permettermi di fare certi pensieri. 

Poi io lo odio, non posso proprio sopportarlo. La sua presenza in casa mia è sgradevole, non solo perché di notte (ma anche di giorno) ha il coraggio di toccare quel mucchio di carne rinsecchita di mia madre, ma anche per il fatto che dopo aver preso confidenza con me in soli due giorni si comporta da vero maleducato. 

Passa il suo tempo a guardare la televisione nel mio salotto, con una bottiglia di birra in mano e i piedi appoggiati sul mio tavolino.

Oh e ieri! Quel bastardo non voleva mangiare quei dannati spaghetti e indovinate un po' cosa ha fatto? Ha ornato una pizza, pagata con i miei soldi. 

Ho bisogno di denaro! Questa mattina, alle nove inizio il turno in pizzeria, e questa stessa sera, alle undici, comincio con il locale di un mio amico, Louis.

Ha aperto quel posto da poco e quando ha saputo che avevo perso il lavoro non ha esitato nemmeno un istante a chiedermi di lavorare da lui.

Mi sporgo un attimo verso il comodino per vedere che ore sono. Le sei. 

Devo sistemare casa. Quei due stanno mettendo tutto a soqquadro per i loro giochetti sconci.

Quanto vorrei mandarli fuori di qui. 

Con passo leggerissimo, addirittura in punta di piedi, scendo  al piano di sotto e trovo la pace. C'è silenzio, ma so che tra qualche ora si sveglieranno e la prima cosa che faranno sarà scassarmi le scatole. 

Ho bisogno di un tranquillante, non posso sopportare questa situazione a lungo. 

Comincio a pulire il soggiorno e bevo anche una tazza di thè caldo per svegliarmi dallo stato di trance in cui mi trovo. 

Mi accomodo sul divano e guardo la stanza finalmente pulita. Ogni angolo splende sotto ai miei occhi e sono quasi calma.

《Buon giorno》una voce roca  e impastata dal sonno mi fa  saltare in aria. 

《Ciao》rispondo a denti stretti. Non voglio voltarmi, potrebbe essere nudo o ancora peggio vestito e belissimo.

《Oggi cominci il nuovo lavoro?》chiede e sento lo sportello della credenza in cucina sbattere. 

《Sì》rispondo e dico addio alla tranquillità che si era creata. 

È così fastidioso anche quando cammina. Spinge le pantofole sul pavimento strisciando e provoca un suono così antipatico, ma così antipatico che mi viene vogli di...

《Buona fortuna, allora》mi sussurra in un orecchio e mi lascia un bacio rumoroso proprio sotto di esso. 

Mi scanso bruscamente perché mi fa schifo anche solo essere toccata.

《Grazie》lo guardo appena e mi alzo dal divano per correre in camera mia.

Prendo della biancheria pulita e dei vestiti a caso per poi dirigermi in bagno e infilarmi sotto la doccia.

Sono accaldata e l'acqua fredda sembra uno spillo ad ogni goccia sulla mia pelle.

Sul ripiano di plastica posizionato sul muro ci sono alcuni prodotti che non mi appartengono. Un bagnoschiuma da uomo e uno shampoo alla lavanda sicuramente di mia madre.

Afferro il bagnoschiuma, lo apro e lo annuso.

È così buono e scommetto che è questo il profumo che sento quando mi passa accanto.

Cazzo! 

Lo poso subito ed esco dalla doccia.

Sembro una stalker! Devo smetterla, anzi lui deve smetterla!

Qui il problema non sono io,  ma lui.

Mi avvolgo nell'accappatoio e mi stringo le braccia al petto per non sentire i brividi.

Mi vesto in fretta e aggiusto i capelli in una coda alta. Mi guardo meglio nello specchio a figura intera appeso alla porta. 

Ho messo dei leggings neri, una camicia di jeans e un maglione color melanzana. Quanto alle scarpe ho ancora le mie ciabatte fregate in un hotel in un viaggio con le mie amiche, ma penso che metterò degli stivaletti. 

Sento bussare alla porta e per un attimo temo che sia Harry.

《Vuoi uscire di lì? C'è  gente con una vescica qui fuori!》

Apro la porta che avevo chiuso a chiave e la splendida faccia della mia mammina mi si presenta davanti. Quanto è brutta senza trucco.

《Sii più  comprensiva, oggi  è  il suo primo giorno di lavoro》Harry  è  appoggiato al muro opposto e mi guarda intensamente. 

《Io vado》abbasso la testa  esasperata e scendo al piano di sotto per prendere il mio cappotto e la mia borsa.

Esco di casa e mi catapulto in macchina.

***

Sono arrivata alla pizzeria  e un po' tentennante mi dirigo verso il ragazzo che sta all'entrata. Ha i capelli chiari e sparano un po' ovunque. Il viso è concentrato nel leggere qualcosa e io mi avvicino urlando senza aprir bocca  di aver bisogno di quel lavoro.

《Salve》dico per richiamare l'attenzione  del ragazzo.

《Come posso essere d'aiuto?》sorride mostrando denti bianchissimi  e bellissimi.

《 Ho chiamato venerdì per il posto da cameriera》 spiego e lui non la smette di sorridere.

《Oh, sì. Vieni ti mostro il locale ah, mi chiamo Niall》e sguscia dal bancone e dopo avermi messo un braccio sulla spalla facciamo il tour della pizzeria.

Il luogo ha un aspetto molto rustico. Le pareti sono costruite interamente da mattoni e ogni tanto c'è una decorazione natalizia.

Mi sembra di stare a casa,  tutto è così famigliare.

《Qui ci sono i tavoli》 indica una stanza separata da quella in cui ci troviamo da una porta con un oblò in vetro che mostra i tavoli ancora vuoti.

Si vede anche un camino acceso che scoppietta. 

《Da lì, invece -indica una scala attraverso il vetro- si sale fino alla seconda sala.》 Entriamo poi nella stanza e mi dirige in un altra porta che si trova accanto alle scale.

《Qui è dove preparo le mie amate pizze》 e indica dei panetti di pasta coperti da un panno per la lievitazione.

《Ti farò avere la divisa al più presto》mi sorride calorosamente.

《Quindi sono assunta?》chiedo con occhi sognanti.

《Ovvio, sembri una persona sveglia e non mi lascerò di certo scappare una bella ragazza come te》

Oh, fantastico non potevo chiedere di meglio. Un datore di lavoro così non me lo aspettavo proprio.

《Grazie 》 dico e sorrido.

《Per oggi puoi mettere questo, il cappotto lo prendo io》 e si sposta dietro di me per aiutarmi a svestirmi dell'indumento. Poi mi porge un grembiule bianco.

***

《Arriva subito》infilo il taccuino nella tasca del grembiule e corro in cucina per informare Niall del prossimo ordine.

Incredibile! Qui la pizza va a ruba, siamo già pieni 

《Eccomi!》un ragazzo entra dalla porta che si trova anche qui in cucina e getta una borsa e il giubbotto a terra.

Lo guardo mentre porgo a Niall i miei ordini.

《Sono Liam》dice e mi viene vicino porgendomi la mano che afferro e lui bacia.

《Serena Cooper》rispondo solenne.

《Smettila di infastidire le ragazze e vai a lavorare scansafatiche》dice Niall mentre inforna tre pizze nel grande forno a legna.

Qui c'è troppo caldo così decido di uscire seguita da Liam che mi sembra un tipo tanto simpatico.

Ha i capelli coperti di gel e degli occhioni super accesi e vivaci.

Gli darei una trentina d'anni; ma anche di meno. Però adesso non è  il momento di pensare a questo tizio, devo lavorare e guadagnare un sacco di mance, perciò mi muovo un po' di più quando vedo un  bel ragazzo.

Mi faccio schifo, ma non so come andare avanti!

***

Dopo aver scambiato il numero di cellulare con Niall e Liam e dopo aver mangiato una bella pizza, alle cinque del pomeriggio torno a casa.

Sono abbastanza stanca, ma dopo dovrò andare nel locale di Louis  a servire alcolici  e a controllare che nessuno si faccia del male, facile no?

Tiro le chiavi della ciotola sul mobile all'entrata e appendo cappotto e borsa.

Proseguo a camminare fino al soggiorno che è tornato ad essere un porcile. Prendo le tre bottiglie di birra che si trovano un po' per terra e un po' sul mio amato tavolino.

Harry sta dormendo sul divano con la televisione accesa che io spengo e poi mi siedo accanto a lui.

Sono stanca, non ce  la faccio più.

Dopo una settimana passata a dormire sarà difficile riprendere i ritmi di prima.

《Come è andata?》l'uomo di mia madre parla in un sussurro.

《Mi hanno assunta》rispondo con il suo stesso tono.

《Grande》

《Già》

《Dovrei abbracciarti, tua madre vuole che andiamo d'accordo》continua.

《Non sei costretto》

《Bene》e poi si alza sorridendomi appena e va via.

***

《Serena!》Louis corre per abbracciarmi. Siamo fuori dal locale e c'è un aria fredda, ma piacevole.

《Da quanto tempo》 mi guarda gentilmente. 

《Come stai? Ti vedo bene》sorride e io ricambio.

《Ovvio che sto bene, e tu? Le donne faranno la fila per te》 dico colpendolo gioiosamente con un pugno.

Lui ridacchia e io sorrido.

È una gran brava persona e merita tanto. 

《Ascolta, c'è già un sacco di gente e ho bisogno di un grande aiuto, so che te la caverai  benissimo.》 

Ho già fatto una serata qui, nella è prima settimana di apertura e mi sono divertita un sacco. 

《Ok, sarà una grande serata》sorrido e mi incamminiamo dove la musica è sempre più alta.

Un uomo robusto prende il mio cappotto  e lo porta con sé.  Io intanto mi posiziono dietro al bancone degli alcolici accanto al barman che mi sorride e ammicca.

Servo un baio di persone e il  ragazzo accanto a me mi offre numerosi bicchieri di wodka che mando giù tutto d'un fiato.

Dopo un po' sento caldo e allora tolgo il maglioncino di questa mattina, salgo i polsini della camicia al gomito e apro anche qualche bottone.

《Ti va di ballare?》 il ragazzo degli alcolici urla nel mio orecchio e io annuisco. Salto il bancone dandomi forza con un braccio seguita da lui ci ritroviamo in pista.

Cominciamo a muoverci come due salamandre e con le luci colorate posso vedere la sua pelle bagnarsi di sudore. Mi mette le mani sui fianchi appena nota che sto per cadere e io gli allaccio le braccia al collo.

Continuiamo a muoverci e a guardarci per un bel po' fino a quando non lo perdo di vista, ma proseguo con i miei movimenti sensuali con altri ragazzi.

Vedo una testa riccia avvicinarsi a me e io mi dirigo verso di lui che mi prende per i fianchi e mi sbatte contro il suo petto.

Una luce rossa gli illumina la faccia e con disgusto mi rendo conto che sono appiccicata ad Harry.

《Che ci fai qui?!》 dico abbastanza forte da farmi sentire.

《Ho letto il post sul frigo!》urla e si avvicina ancora di più a me.

《Dovresti tornare a casa!》e il suo busto  tocca il mio.

《Sto lavorando!》

《Non è un lavoro strusciarsi sui ragazzi!》  E detto questo gli tiro uno schiaffo e mi allontano.

《Adesso ce  ne andiamo》 leggo il suo labiale e mi afferra per il braccio contro la mia volontà.

《Lasciami!》mi dimeno, ma lui è troppo forte e mi spinge via da lì.

***

《Sei uno stupido figlio di buona donna!》urlo quando siamo per strada e ci  dirigiamo verso la sua macchina.

Lui mi tiene ancora ferma per non farmi scappare.

《La figlia di buona donna qui sei tu》 sputa.

《Allora tu stai insieme ad una puttana》 

《Stai zitta Serena!》ma io mi fermo di scatto e mi volto verso di lui. 

《Stai zitto tu!》gli punto il dito contro.

《Sei venuto a rovinarmi la vita insieme a quella stronza  di Tiffany che mi ha abbandonata due anni fa!》prendo  fiato.

《Non ti sopporto, sei antipatico e non ti permetto di darmi ordini sul mio territorio!》mi afferra per le braccia.

《Smettila》dice serio.

《Smettila tu di fare lo stronzo》

《Lo stronzo è attratto da te, cretina》

Assimilo le parole, gli tiro uno schiaffo e corro via.
  
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