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Autore: Leannel    03/02/2005    2 recensioni
Perchè ho quattordici anni, io.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo vidi cadere

era poco più che solo.

Lo vidi. Era bellissimo. Non avrei mai immaginato che potesse essere così bello, per lo meno, non mentre moriva.

Io lo amavo davvero, mi dico.

Mi sento stupida. Il suo corpo cade riverso al suolo, mi dico che lo amo e mi sento stupida.

Ma lo amavo davvero.

Li vedo bene i suoi occhi grigi spegnersi e il suo corpo spezzarsi. Come lo potessi stringere.

Tocco il suo viso, la pelle bianca.

Sorride.

Ma dentro di me lo so che è morto.

Lo sapevo.

Non piango, non rido. Non provo niente. Mi chiedo come chiunque possa provare qualcosa. Come possa il sole non spegnersi ed i fiori non appassire.

Mi chiedo come la terra potrà essere la stessa.

Lo sapevo che con i suoi occhi, anche io mi sarei spenta.


Spero di esserti mancato. La vita è così irrefrenabile. Trovare la voglia è più difficile che trovare il tempo. Ma lo sento che è necessario. Ora, lo so che la roba là sopra fa schifo. L'ho scritta io, poco fa. Non capiscos e sono realista o distruttiva. Forse entrambe. O forse una cosa è conseguente all'altra. Oggi mi sento così. Per un cinque minuti ho creduto di poter credere all'amore. Mi è venuta pensando al evcchio Shaggy. Chissà come sono possibili queste cose. La mente è una cosa straordinaria. Hai presente quando Scooby dice a Shaggy che la sua ragaza dei sogni è un mostro. Mi sono sentita come se l'amore fosse esistito e fosse stato spezzato. Cazzo, solo io posso trovare certe cose romantiche. Detesto la melassa.

Ora che ci penso forse, la roba lassù è pure un po' melasosa. Però ci ho messe la morte che rende tutto un più digeribile. Non devo rileggerla, sennò la cancellerò e tutto questo discorso sarà da buttare. Forse, paradossalmente, mentre scrivo sto cambiando tutto. Preferisco che tu m'immagini in preda all'ispirazione. 'Romantico' è davvero una parola orrenda. Se mai scriverò un libro, una sceneggiatura o giù di lì, non utilizzerò mai la parola 'romantico', la parola 'trasgressivo' o la parola 'cuore'. E neanche la parola 'ipocrita'. Siamo tutti 'ipocriti', cazzo. Dipende da cosa intendi. Tutti mentono. Sempre. La gente è menzogna. Nemmeno noi sappiamo come siamo, come potremmo non mentire? Oggi sono proprio lirica. Sarà Il Padrno, penso.

Li ho visti. L'uno, e più di metà del secondo. Al vecchio Lux non ce lo dirò mai, ma Coppolotto gli mangia la pappa in capo al vecchio Scorsy. È molto più raffinato. E poi c'è Marlon. Lo amo. Dico davvero. Lo so che lo dico sempre, non pensarlo. La scena della testa del cavallo nel letto. Ragazzi, da far venire i brividi

'Gli abbiamo fatto un offerta che non poteva rifiutare'

Cazzo.

Mi devo finire il secondo. Sono a quando Al Pacino dice a suo fratello Fredo, che non lo considera più un fratello. Povero Fredo, dico io, non l'ha mica chiesto di nascere scemo. Mike è un grandissimo stronzo. E il vecchio Al è davvero un maestro. Anche il vecchio De Niro (che nella parte seconda è troppo carino). Ho messo l'audio originale per sentirli quando parlano in italiano. Davvero divertente. Al Pacino, con lo sguardo più cattivo della storia del cinema che dice “dove andiamo?” con una vocetta roca. Povero vecchio Al, dev'essere stata dura.

È morto quello che ha disegnato monster&co e Nemo. Non mi ricordo nemmeno il suo nome, però era uno in gamba. Uno capace di inventare Mr. Potato, non può che essere in gamba. Nemo. Ora che ci penso, ci posso fare un analisi superficiale. Aiuto, l'ho fatta. La scrivo, anche se fa schifo, anche se spero che l'autore della storia non volesse intere quello che penso. Nemo sfugge alle regole e poi rimane fregato. Accidenti, chi era questo? Nemo ha sbagliato, forse, ad uscire dalla sua gabbia? Accidenti, solo io mi posso fare dei trip mentali simile. A volte penso di essere sotto mescalina, da sempre però, e di non riconoscere la realtà. Che pensiero idiota.

Ho letto le prime cento pagine di quel libro, lo scudo di Talos. Mi sento in dovere di dire che fa schifo. La prof mi è abbatsanza simpatica, ma quel libro fa davvero schifo. Voglio dire non ha personalità né niente. Sono parole, affiancate da paroloni, senza un ordine preciso. Parla di questo Talos, che nasce con un piede storpio e allora i suoi genitori Spartiati non hanno il coraggio di farlo fuori e lo lasciano nel bosco. Allora un vecchiaccio invasato si prende cura di lui lo 'allena' e gli ficca in testa che è un re, o giù di lì. Ce lo ha dato perchè parla della battaglia di Maratona, delle termopili e di salamina. Ho capito, però mi chiedo come possa essere negli oscar mondadori. È davvero mediocre, soprattutto quando parla della ragazza dello zoppo, Antinea. Gli spartiati mi sono simpatici, però. Soprattutto Brithos (che è il fratello di Talos (anche se non lo sa). Ma poi gli spartani mi sono simpatici in generale, anche mentre gli studiavo. Erano davvero dei gran fascisti. Però erano chiari, ed erano valorosi. E poi Leonida era davvero un cavallo.

'Pranziamo insieme, ceneremo all'inferno' wow. Se l'ha detto davvero doveva esser un grandissimo. Se mi avessero inculcato tutta quella roba sulla bella morte eccetera eccetera, lo avrei seguito fino alla fine. Cazzo, si. E poi troppo simpatico il re prima di lui. Quello che si ammazza, dopo essersi martorizzato. Una scena davvero truce. Sono quelle cose della storia che mi fanno impazzire. Gli uomini sono sempre uguali, televisione o no, internet o no, Marilin Manson (che però non mi piace, è solo un modo di dire) o no.

Oppure quando i Persiano gli hanno trovati, per colpa del traditore (che non mi9 vine il nome) e allora (sempre i Persiani) gli mandano un messaggero che gli dice di arrendersi e che avrebbero risparmiato le loro vite se lo avessero fatto, e lui risponde:

'Venite a prenderci'



“Niente rende un uomo vanitoso quanto dirgli che è un peccatore” Oscar Wilde

  
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