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Autore: Tessalmighty    30/01/2015    0 recensioni
“perchè ho spento la mente, ho tolto i pensieri che mi dicevano che forse stavo sbagliando o che forse il mio cuore apparteneva ancora a lei. Ma sai cosa penso? Penso che la mente sia la cosa più incoerente mai esistita, ti dice una cosa e poi un'altra. Credo che il nostro cervello sia diviso in due parti, ed io ho smesso di ascoltare tutte e due da quando ho incontrato te. Ho iniziato ad ascoltare il cuore, perchè alla fine, è lui che comanda, è lui che vince sempre. Senza cervello possiamo vivere, ma dimmi, senza cuore possiamo?
O.S romantica e non..
Niall Horan e Reneè Printer...
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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 THE ROYAL NAVY
 
Le sensazioni sono i dettagli
che compongono la storia
della nostra vita.
(Oscar Wilde)


La storia di Niall e Reneè continuava ad andare nel migliore dei modi; dopo quel pomeriggio al 'The Temple Bar', cambiarono un bel po' di cose.
Dopo essersi ripresa, Reneè tornò a lavorare in biblioteca, era molto di felice di trovarsi di nuovo intorno l'odore di libri nuovi e quel legno di scaffali, un po' ricoperti di polvere, ma pur sempre accogliente; Niall lo aveva intorno quasi tutto il tempo, dopo aver rifiutato il rientro in Marina era disoccupato e per il momento era contento così. Una sera, quando era insieme a Louis, la sua fantasia era totalmente impazzita, aveva pensato di aprire una pasticceria, ma non era in grado di fare nulla, allora quell'opzione venne subito scartata, poi in seguito, un negozio di abbigliamento, lo voleva chiamare “flotta di navi”, -nome abbastanza idiota- alla fine diede retta a Louis, che con la sua delicatezza gli disse semplicemnte che a Niall mancava la Marina e che aveva fatto una grande cazzata a rifiutare quella proposta. Il diretto interessato ci pensò un po' su e con sicurezza rispose che non era affatto pentito. Una notte, mentre dormiva insieme a Reneè, o meglio, mentre la osservava dormire beata, e pensando al fatto che lei era lì, solo per lui e tutta sua, si disse che provare a fare domanda alla scuola di insegnamento della Marina Militare non era proprio una cattiva idea. In quell'istante, svegliò la sua fidanzata nel bel mezzo della notte e le raccontò la sua piccola idea e lei fu più che soddisfatta della sua scelta, e dopo un piccolo bacio gli disse che doveva dormire, altrimenti
sarebbero arrivate altre idee e lei era costretta ad ascoltarle, lasciando perdere ormai l'idea di dormire beata nelle braccia del suo compagno. Lui le sorrise e si capacitò del fatto che la sua donna fosse una grandissima dormigliona e che questo non sarebbe mai cambiato per nulla al mondo. E così fu, due settimane dopo, tra i vari tentativi, Niall riuscì ad entrare, grazie alle sue esperienze, nella scuola di Marina riservata ai ragazzi e ragazze adolescenti, una scuola nautica dove avrebbe insegnato le regole della Marina, le difficoltà che il mare può riservarti e le meraviglie che quel pericolo sconosciuto chiamato Oceano, ti avrebbe regalato. Era entusiasta di fare quel lavoro, non importava il ricavato, quello di cui aveva bisogno era stare ancora una volta a quelle regole, insegnandole o meno, anche semplicemente leggendole su un libro, o scriverle su una piccola lavagna, a lui facevano stare bene. E tutto andò per il meglio, arrivò Natale e Niall ad insaputa di Reneè, le fece il più bel regalo mai desiderato. Non le chiese di sposarla, non la portò a Parigi, non le regalò un diamante; semplicemente prese quel malloppo di fogli maculato di inchiostro blu e lo portò in una casa editrice e lo fece pubblicare. Non sapeva se Reneè ne potesse essere felice, se si potesse arrabbiare, lui voleva farlo, voleva regalare le sue emozioni, il suo amore e dolore scritto su pezzi di carta e farlo leggere al mondo. Quando lo disse a Louis, egli gli disse molto preoccupato che forse doveva accennare qualcosa a Reneè o magari farle un altro regalo, casomai prendesse
male la notizia; ma Niall era deciso, e non avrebbe mai pubblicato il suo libro a sua insaputa, ne avrebbe fatta fare soltanto una di copia, per regalarla a lei, e se ne fosse stata entusiasta, allora avrebbe dato il via al sogno che la sua splendida ragazza non aveva il coraggio di realizzare; perchè Reneè avrebbe voluto pubblicarlo, ma aveva paura, paura che non potesse piacere, paura che non sarebbe stata venduta nemmeno una copia, ma Niall non credeva a questa paura, Niall sapeva che Reneè aveva talento e che sapeva scrivere, Reneè sapeva farti venire brividi soltanto con una frase, e questo oltre ad essere talento, era vivere, sentirsi vivi e potenti, sentirsi amati e odiati, questo voleva dire che, quella ragazza dai capelli castani e gli occhi color caramello, aveva vissuto di tutto, dalla paura di restare sola, all'amore per la
sua famiglia; dalla forza alla debolezza, dai silenzi alle urla, dai pianti ai sorrisi, dall'odio all'amore; e questo era tutto scritto, era stato scritto da lei, e non avrebbe mai permesso a nessuno di oltrepassare il suo sogno, ovvero quello di sentirsi amata ed ammirata da chi al di fuori leggesse quelle parole, e capisse che non tutto è rose e fiori, ma non è neanche tutto buio e vuoto. Tutti dicono che la vita sia una grande avventura, per Reneè e Niall, la vita era una sfumatura, dal nero al bianco, e poteva anche essere banale come cosa, ma il nero per diventar bianco, doveva passare tanti di quei colori e tante di quelle sfumature che loro avrebbero apprezzato ed amato, insieme.


 
Ogni tanto, tornare indietro
non fa proprio male.
(Tessa)



Intanto Louis tornò a parlare con la sua famiglia, le sue sorelle iniziarono ad apprezzarlo di più ed a vederlo come il loro eroe ogni volta che le difendeva dalle prese in giro a scuola e quando i loro ex fidanzati continuavano a tormentarle. Iniziò a lavorare nell'azienda del padre e continuò, o meglio dire, iniziò da capo, gli studi che non aveva mai cominciato; all'università aveva conosciuto anche una ragazza, ed erano molto amici, anche se tutti erano sicuri al 100% che ci fosse qualcosa tra di loro e se ancora non c'era stata, sicuramente a breve sboccerà. Louis inizò ad amarsi edammirarsi per il ragazzo che era, non solo per la sua bellezza esteriore ma per la sua bellezza interna, di quelle persone buone e quasi uniche, beh certo, con Niall continuava a fare lo stronzo e trattarlo abbastanza male, ma lo aveva sempre fatto quindi perchè cambiare queste piccole sue tradizioni? Si rese conto che oltre a dare del bene, lo stava anche ricevendo ed era tutto molto più completo ora. Si fece dei nuovi amici all'interno dell'azienda dove lavorava, ma nessuno era confrontabile con Niall, lui era unico, o forse la loro amicizia, il loro legame era unico. Quella era la risposta a tutte le loro esperienze vissute, alle loro difficoltà, alle loro diversità, al loro dolore, alle cose passate, belle o brutte, la risposta era che loro erano ancora insieme, come ai vecchi tempi, perchè per quanto due persone possano essere diverse, ma se si trovano bene insieme, si capiscono e se ci sono uno per l'altro, allora niente potrà dividere quello splendido rapporto.

 
Vivi per quello che sei diventata,
goditi i giorni migliori,
non pentirti di nulla,
un giorno ne avrai nostalgia.
(Tessa)


In Grecia invece, Grace e Will erano in vacanza, Niall era molto titubante sul fatto di mandare la sua sorellina ormai maggiorenne da sola con il suo ragazzo, molto lontano dai suoi occhi, ma grazie a Reneè e gli occhi dolci di Grace, cedette e fece contenta sua sorella. Dopo essersi assicurata che Reneè stette bene, si trafserì di nuovo a casa sua e presentò Will ai suoi genitori, anche se già lo avevano conosciuto in ospedale, ma non era stata una cosa proprio ufficiale. La cotta per Louis era svanita quando capì che non poteva realmente funzionare, anche lei lo vedeva come un fratello maggiore e le sue fantasie su di lui sparirono quando al suo compleanno a sorpresa, quella sera si presentò Will
con due biglietti per la Grecia. Will e Niall si conoscevano da molto tempo ed era a conoscenza che il suo superiore avesse una sorella così fantastica e gli andava dietro da quando aveva sedici anni, ma Niall fortunatamente non se ne era mai accorto. Ora che Grace aveva diciotto anni, si era fatto avanti del tutto, anche se già da prima si sentivano e vedevano di nascosto; quando Niall venne a sapere tutta questa storia, che andava avanti da anni a sua insaputa, rimase sbalordito e si diede del coglione perchè non era mai venuto a conoscienza di nulla.

 
Il destino lo scriviamo noi stessi.
(Tessa)


Reneè, il giorno dopo del pomeriggio passato al 'The Temple Bar' andò al bar dove lavorara prima, da George, non per lui, ma per incontrare il vecchio Jack, e come ai vecchi tempi, lo trovò lì, seduto al tavolo al centro del locale, a sorseggiare il suo bicchiere d'acqua ed a leggere il suo giornale. Lui non si accorse di lei, solo quando si sedette di fronte a lui, spostò il giornare dai suoi occhi e le sorrise. Non capì mai il perchè quel signore le ricordava suo nonno, ma era così. Dopo averlo ringraziato per essere passato a trovarla in ospedale, e aver parlato di Niall per almeno un'oretta, lui le diede un bigliettino e le disse di aprirlo solo quando fosse ormai lontana da lui; lei lo fece. Appena uscì dal locale, girò l'angolo e lo aprì, dentro c'era una piccola frase, lei rimase sbigottita, inizialmente non sapeva cosa potesse significare ma quando riavvolse la pellicola dei suoi ricordi appena arrivata a Dublino, quasi cinque anni fa, capì e una piccola lacrima le rigò la guancia. Tornò indietro al locale, ma quando entrò, lui non c'era più; chiese a George dove fosse andato ma le rispose che era appena uscito, corse fuori, cercandolo, ma lo aveva perso di vista. Lo avrebbe ricordato, come lui le aveva chiesto di fare in quella piccola frase: “Il tuo destino è il tuo istinto, sei tu a deciderlo, nessuno lo scrive al posto tuo. Ricordati di me, piccola Reneè.” Il vecchio Jack rimarrà sempre una persona significativa nella sua vita, quella frase gliel'aveva detta una sera, quando gli raccontò di Ian, della sua vita, e lui aveva ragione. Lei aveva scritto il suo destino, aveva scritto in grande su un foglio bianco il nome della felicità; su quel foglio c'era scritto il nome di Niall.

 
Il romanticismo è come te lo fai,
niente è più romantico della tua fantasia.
(Tessa)


Il giorno di Natale, quando Reneè stava scartando il suo regalo, vide un libro, la copertina, una distesa di acqua, e due mani incrociate, poi il titolo “Scoprimi con gli occhi”, guardò Niall, poi lesse l'autrice e pianse: c'era il suo nome. Niall era molto felice che Reneè non gli avesse urlato contro per aver letto le sue cose e per aver pubblicato a sua insaputa il suo ipotetico libro, quando lui le disse che la prima copia l'aveva solo lei e che ancora niente era stato pubblicato, lei disse di si e non potè essere più felice. Niall non l'aveva pubblicato un po' per paura che a lei non andasse bene e un po' per il titolo del libro, non sapeva se a lei potesse piacere, ma semplicemente disse che era perfetto e che lei
non sarebbe riuscita a scegliere titolo migliore per la sua storia. Il suo libro era un diario, un'agenda dove scriveva le sue emozioni, le sue giornate, il dolore per Ian e l'amore per Niall. C'era la sua vita, e quello che colpì di più a Niall, fuleggere le sensazioni che provò Reneè, il giorno in cui si videro per la prima volta. Festeggiarono il nuovo anno tutti a Seattle dai genitori di Reneè, era passata a trovare suo fratello e finalmente poteva piangere di gioia e non di dolore quando tornava in quella casa. Dopo aver passato un buon capodanno, i familiari di Niall decisero di tornare a Dublino ma Reneè propose a Niall di partire, loro due avevano ancora due mesi di ferie, le avevano prese tutte insieme per via del viaggio a Seattle, per riposarsi un po' e staccare da tutto e stare insieme. Niall le chiese dove volesse andare e lei
disse che si sentiva in obbligo di fare qualcosa per qualcuno; qualcuno che aveva più bisogno. Dal ricavato della pubblicazione del suo libro che era davvero andato via in un batter d'occhio in quasi tutte le più grandi librerie, aveva bisogno di fare beneficenza. Era sempre stata una ragazza che si sentiva in obbligo ad aiutare gli altri e così fu, decise di andare in Brasile ad aiutare i bambini poveri, costruendo una scuola dove poter insegnare a loro, e portando acqua e cibo a volontà. In particolare si fermò più tempo in Piauì, che era il paese più povero del Brasile, era situato nella parte nord-orientale del paese, e vedere tutti quei bambini e le loro mamme felici, regalando sorrisi veri, la fece sentire meglio. Si sentiva amata e si sentiva bene con se stessa, stava facendo qualcosa per aiutare il prossimo, stava facendo quello che aveva sempre desiderato fare da bambina, quando guardava le pubblicità in tv di donazioni o adozioni di bambini poveri. Era sempre stato un suo obiettivo, e grazie all'aiuto di Niall, ce l'aveva fatta. Aveva scelto il Brasile per un valido motivo, quel paese le aveva salvato la vita, ed anche se lei pensava che era stato Niall a farlo, una piccola parte di lei era riconoscente a quelle terre calde. Dopo due mesi di volontariato, tornarono tutti e tre a casa. Tre, beh un po' strano vero? Niall propose a Reneè di adottare una bambina, era nata da tre settimane quando loro arrivarono in Brasile, sua madre era morta durante il parto, Niall era stato colpito da quella bambina dolce, gli piangeva il cuore lasciarla lì, senza una madre, l'avrebbero accudita altre madri, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Reneè ci pensò per qualche secondo, poi guardò la dolce creatura in braccio a Niall, e non pensò nemmeno un minuto di più alla risposta. Quando furono arrivati a Dublino, andarono tutti e tre a fare vaccinazioni e analisi, non che non l'avessero fatte fare giù in Brasile, ma per la sicurezza della piccola, e si ripromessero che avrebbero avuto anche figli del tutto loro, perchè crescere un bambino dentro di se per nove mesi è la cosa più bella in assoluto. Mentre firmavano i documenti dell'adozione, c'era un piccolo spazio, dove sarebbe stato scritto il nome della bambina, si guardarono, occhi lucidi entrambi, e Reneè con la penna scrisse il nome della loro prima figlia: Soraya Horan.



Nota D'autore.

Non credo ci siano tante cose da dire su questo piccolissimo capitolo, avevo detto che avrei scritto un “continuo” alle loro vite ed eccolo qua. Definitivamente, The Royal Navy è finita. Grazie di cuore.

@niall_isapotato
  
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