Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: sarahrose    06/02/2015    3 recensioni
SEGUITO di WRECKLESS.
1979. I Guns Fottutissimi Roses sono una neonata band di sleaze metal al primo tour.
Vorrebbero spaccare il mondo ma, ahimè, la sfiga li perseguita.
Ce la faranno?
La mission impossible è arrivare vivi a Seattle e onorare almeno nell'ultima tappa del tour.
Riusciranno i nostri eroi a spaccare il mondo?
Nota dell'Autore: RISATE A NASTRO E MOMENTI INTROSPETTIVI.
COME AL SOLITO... PROMETTO FOLLIE!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 42
 
 



 
COMING TO LOS ANGELES
(Sid Vicious)

Sssssssst!
Fate silenzio, vi prego. Ascoltate.
Se volete che vi racconti com’è andata, dovete stare ziti. Io parlo piano. Mi dispiace. Davvero, non posso… non posso parlare più forte.
Adesso dorme. Nancy, dico.
Ma è stata dura. Molto. Molto dura.
Abbiamo lottato. E anche la Morte ha sudato sette camicie per prendersi il suo obolo. La sua rivincita sul peccato di innocenza. E vi giuro che, per quanto io sia tosto e anche Nancy, qui, nel suo piccolo, povera bambina, non sia una tenera, la Morte, quando è passata, ha lasciato il segno.
Attraversando il suo corpo, ha fatto terra bruciata.
Sangue e sudore.
Febbre e dolore.
Nancy adesso dorme, dicevo. Stremata dalla fatica e dallo strazio. Il cuore infranto. Sventrata come un’apre che ha piantato inutilmente il pungiglione in una preda più forte di lei lacerandosi tutta.
Devo portarla in ospedale.
E subito, se voglio che sopravviva.
 Ma adesso è ancora notte e la Morte aleggia ancora attorno a noi. Domani. Aspettiamo domani.
Fa troppo freddo.
Piove e tira vento.
Almeno qui dentro, nella stazione degli autobus Greyhound, siamo al sicuro.
Voglio dire. C’è gente poco raccomandabile, qui, di notte, a popolare la stazione degli autobus. Davvero un bel campionario di vergogne della razza umana.
Così, a prima vista, quest’anteprima di Los Angeles fa veramente cagare, lasciatemelo dire.
Uno che arriva si trova nella merda fino al collo.
Basta guardarsi intorno e c’è di che stringere il culo, ve lo dico io! Qui come ti volti di spalle te lo ficcano in culo!
Vi piacciono i film splatter?
Avete mai visto IL TUNNEL DELL’ORRORE, di Tobe Hooper?
 
PAGARE PER ENTRARE
PREGARE PER USCIRE
 
Ecco, appunto.
Ci siamo capiti, credo.
Questa cazzo di STAZIONE TERMINAL, per come la vedo io, è forse ancora peggio.
Ci sono pusher. Maniaci. Guardoni. Relitti umani di tutte le razze e di tutti i credo religiosi arrapati in cerca di carne fresca da macello. Marchettari. Tossici. Ruffiani.
(Serve altro?)
 
LOS ANGELES.
Fine corsa.
Non è così che me l’ero immaginata. Voglio dire.
Per me la Città degli Angeli è lo Strip del Whisky a Go Go, del Viper Room e del Rainbow.
Il Sunset delle rockstar ribelli senza causa coi Ramones e i New York Dolls, i Motley Crue e gli Hanoy Rocks e compagnia bella a paletta nelle orecchie.
La cazzo di CITTA’ DEL PARADISO degli artisti incompresi.
Non la STAZIONE TERMINAL di tutti i sogni infranti.
Capito?
La Via della Perdizione, come la chiamerebbe quell’invasato del padre di Nancy- la quale, cazzo, ragazzi! ha vuotato il sacco e vi giuro che mi ha fatto venire il vomito, mi ha fatto!
Los Angeles, dicevo.
Finalmente ci siamo.
(Ad ogni modo, comunque vada.)
Abbiamo fatto castelli in aria per tutto il cazzo di corpo bagnato e puzzolente della fottutissima America e guardate in che razza di incubo ad occhi aperti siamo capitati!
(Questa me la paghi, Los Angeles! Aveva ragione Jim Morrison, sei una puttana. E già che ci sono, te lo dico col cuore in mano: meriti tutta la merda che hai raccolto!)
Più nella merda di così… cazzo devo fare?
Nancy si agita nel sonno.
La scuoto dolcemente.
Scotta. Ha la febbre.
(Merda!)
Quell’altro stinco di santo del mio vecchio è medico, e io non sono mica nato ieri. Lo so anch’io cosa significa, la febbre, dopo un aborto.
Nancy sta rischiando di brutto.
Setticemia uguale infezione uguale
CAZZO, LA MIA NANCY RISCHIA DI RIMETTERCI LA PELLE.
Accasciata su di me, con la testa abbandonata sul mio grembo. Povera piccola. La strada da Portland a Los Angeles è ricoperta di sangue. Del suo sangue. Del sangue innocente del Frutto della Colpa.
Che ha pagato le colpe del Falso Profeta, come lo chiama lei, la mia Nancy.
(Dio, ma perché permetti certe cose? Come diavolo puoi lasciare che un padre faccia ciò che le ha fatto il suo e la passi liscia? Come cazzo puoi? Spero che quel brutto figlio di una vacca con la sifilide, che si definisce PESCATORE DI ANIME, s’impicchi con la sua stessa cazzo di LENZA e penzoli tra le fiamme dell’inferno appeso per le palle da qui all’eternità.)
L’altra gente ci guarda straniti per via delle creste colorate e delle spille da balia infilate nelle guance attraverso la bocca. Strano. Mi fanno ridere. La trovo un’attitudine provinciale. Voglio dire. Cazzo, raga. Questa qui è la Città degli Angeli Malati, dei Rockettari Punkettoni e dei Tossici Felici. Non delle educande del Sacro Cuore.
E che cazzo!!!
E guardano noi!
Anche quel barbone laggiù in fondo, spiaggiato sull’ultima panca in isolamento
(SE CI FOSSE QUEL VECCHIO FANATICO NAZISTA DI MIO PADRE, DIREBBE CHE PER RIPULIRLO, QUEL TIZIO, CI VUOLE IL NAPALM!)
Lo vedete?
Quello stronzo sbronzo marcio rovesciato nel proprio vomito.
Cazzo.
Tanfa come una distilleria.
Da far sboccare una capra. Eppure… non ci ha mai tolto gli occhi di dosso, a me e Nancy.
Fottiti, stronzo!
(E lavati il culo!)
E quel vecchio baldraccone qui, che zampetta sui trampoli coi coscioni al vento piegato a novanta da un’ora in attesa che il distributore automatico di snack partorisca una cazzo di lattina di Dr Pepper? Crederà mica per caso di essere meglio di noi!
“Sssss-sid!”
(Merda. S’è svegliata.)
“Amore… come va’?”
“Ho freddo, Sid… Tanto… tanto freddo…”
(Dio, come scotta! La febbre sta salendo! Merda! Merda! Merda! E adesso? Cazzo facciamo?)
La cullo e, con una botta di culo, riesco a farle richiudere gli occhi e ripiombare nel brodo rappreso e torbido del suo oblio.
Siamo minorenni.
Non siamo coperti senza la firma dei genitori. L’assicurazione, dico. Paese di merda! L’America. In Dio confidiamo. Sì, come no! Ti lasciano schiattare in mezzo alla strada come un cane se sei minorenne e non hai un cazzo di tutore che firmi per te! Quelli chiamano gli sbirri i quali la impacchettano e la rispediscono a quel porco infoiato del Reverendo Blatta senza passare dal cazzo di VIA! Altro che palle!
Fanculo. Devo pensare in fretta.
Il troione tronfio di prima s’incazza di brutto e prende a calci la macchinetta delle bibite.
Nel farlo, vola via una ciabatta tacco dodici da granatiere.
Poco dopo, però, la vecchia zoccola se ne va trionfante colla sua brava lattina.
Troia.
Quelle come lei la sfangano sempre.
Un culo così. Giuro.
Mi fa una rabbia…
Io prima ci avrò provato venti volte e niente. Un cazzo.
Io e la mia donna dobbiamo tenerci la sete e accontentarsi dell’acqua del cesso. Bello.
 
“Sid…”
“Cosa, amore.”
“Ho sete… tanta… tanta sete…”
Allora non ci vedo più.
Mi va la merda al cervello.
E me la prendo con la macchinetta.
Calci. Pugni. Pedate.
Di tutto di più.
Nessuno fiata.
Tutti mi guardano ipnotizzati.
No, dico.
Almeno adesso mi fissano per un motivo.
E va bene, stronzi.
L’avete voluto voi.
Facce di culo.
Voi e tutti quelli come voi.
 
No, non è vero. Sono io. Io, che l’ho voluto.
Siamo noi.
E mentre piango e grido e stringo i pugni e bestemmio con tutto il fiato della disperazione che mi strazia la gola, quella stronza di macchinetta si vendica di me e mi scarica addosso, come una mitragliatrice, tutti i suoi proiettili.
 
Fa male, cazzo.
Molto. Molto male.
Ridono tutti, ma nessuno mi aiuta.
Ne’ il barbone ne’ la mignotta e, tantomeno, i bravi borghesucci genere vorrei-ma-non-posso che stanno appesi qui alla stazione degli autobus per fottersi i piccoli marchettari che si fanno di eroina.
Lo so che mi sono reso ridicolo. Ma sapete una cosa? Fanculo tutto e tutti! Non me ne frega un cazzo!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: sarahrose